Campo S&T - Bari Nuova impronta

Campo S&T - Bari Nuova impronta Addestramento cinofilo - Servizi per animali domestici

RESPONSABILE:
Sig. Giuseppe Tanzi L’addestramento serve a migliorare la vita a 360 gradi.
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Mentre lavoriamo ci divertiamo...assieme
19/10/2023

Mentre lavoriamo ci divertiamo...assieme

19/10/2023
12/10/2023

La giustizia dell'Enci
Dal primo gennaio 2023 è in vigore il nuovo regolamento generale per le esposizioni canine.
La nuova normativa prevede l'istituzione di un apposita commissione di giustizia sportiva prevista dall'articolo 17 (che invito a leggere nella sua interezza) tale articolo, menziona la tutela del corretto e ordinato svolgimento delle manifestazioni, individuando tutti i soggetti ad essa sottoposti e ricordati nel precedente articolo 1 del regolamento. Chiunque, indipendentemente dalla qualifica di socio o associato all'enci, che in un'occasione delle manifestazioni canine riconosciute dall' enci si renda responsabile di comportamenti scorretti è soggetto alla nuova normativa
Il delegato nominato dalla commissione disciplina dovrà giudicare il comportamento scorretto contestato all'incolpato, e quest'ultimo, dopo la segnalazione, dovrà, entro 15 giorni, fornire controdeduzioni.
Laddove, al termine di questo procedimento, l'incolpato dei fatti, venga ritenuto responsabile, potrà essere condannato anche alla sospensione per sei mesi dalle attività previste dall'enci. Tale decisione è inappellabile.
Come avvocato vorrei commentare alcune questioni relative alla funzione della nuova commissione di giustizia. Innanzitutto l'incolpato non ha la possibilità di prendere visione dei documenti posti a suffragio della sua incolpazione, ciò, in dispregio di qualsivoglia diritto di difesa. In secondo luogo l'eventuale erronea decisione assunta dalla commissione di giustizia può costituire grave danno laddove l'incolpato venga ritenuto erroneamente responsabile di un comportamento scorretto e squalificato per mesi da ogni manifestazione enci.
Si tenga altresì conto che la decione di codesta commissione di giustizia è inapellabile. In un caso che recentemente è pervenuto al nostro studio, un tale, non presente ad una manifestazione canina è incolpato dei comportamenti di altri (handler) asseritamente scorretti tenuti in expo.
Ora, se è stata effettuata questa contestazione al ns assistit, per il solo fatto di essere proprietario dei cani presenti in expo, la questione a mio avviso è grave.
Si andrebbe a ritenere una responsabilità "oggettiva" del proprietario dei cani non presente alla manifestazione e che nulla ha commesso!! la mia modesta opinione di giurista e socio allevatore è che la nuova normativa abbia la connotazione di una sorta di giustizia sommaria e forse possa essere utilizzata come minaccia di potere assoluto, "un diritto ius necis et vitae" dell'enci.
Sono certo e mi auguro che la nuova normativa verrà utilizzata "cum granu salis", evitando che possain qualche modo ricordare la santa inquisizione di medioevale memoria.

Grandi
02/10/2023

Grandi

01/10/2023

Platz

30/09/2023
28/07/2023

OTTIMO ARTICOLO IN TRACCIA. 🐾

Storia della ricerca di follow-up (11) ¡
Importante ricerca da non dimenticare! E che puoi anche provare tu stesso ...

Aud Thesen test
Uno studio sulla capacità del cane di determinare la direzione della pista è stato pubblicato nel 1993 da Aud Thesen,] ohan B. Steen e Kjell B. Doving dell'Università di Oslo, Norvegia. La capacità di percepire la direzione di una traccia è di vitale importanza per la selvaggina ed è conservata in molte razze moderne di cani. Per studiare questa capacità, quattro cani addestrati da pastore tedesco sono stati dotati di microfoni indossati per trasmettere l'attività di sniffing.

In tutti i test, i cani sono stati gestiti dai loro conduttori. I test si sono svolti tra mezzogiorno e le 15:00, da maggio a ottobre 1990, in un aeroporto vicino a Oslo. I test sono stati eseguiti su una superficie di terreno asciutto, in giornate asciutte e calme con temperature discrete (15-20ºC). Una settimana prima dell'inizio dei test, è stata dipinta sul terreno una griglia di 10 x 4 quadrati, ciascuno di 2 m x 2 m. Tutti i cani sono stati monitorati tramite video dopo essere stati condotti ad angolo retto verso una traccia di cui era nota la posizione di ciascuna traccia.Il test è iniziato con il cane in piedi sul tallone a circa cinque metri e perpendicolare al centro della pista. Quando è stato dato il comando di seguire le tracce, il cane è andato dritto, come era stato addestrato a fare, mentre annusava vicino al suolo. Quando ha trovato l'indizio, il cane si è girato a destra oa sinistra.

Nel comportamento del cane si possono riconoscere tre fasi: (1) una fase iniziale di ricerca, durante la quale il cane ha cercato di trovare la traccia, (2) una fase di decisione, durante la quale ha cercato di determinare la direzione della traccia, e (3 ) una fase di follow-up, in cui hai tenuto traccia.

Durante dieci prove su piste di erba di 20 minuti e dieci prove su piste di cemento di tre minuti, i cani hanno sempre seguito la pista nella direzione corretta, cioè nella direzione in cui conduceva la pista. Tuttavia, i cani non sempre giravano nella direzione corretta quando incontravano per la prima volta la pista. Se la direzione iniziale era sbagliata, i cani si voltavano bruscamente e camminavano nella direzione opposta.

Nella fase decisiva i cani si muovevano a velocità dimezzata e le loro annusate duravano tre volte di più che nelle altre due fasi. Una volta trovata la direzione, si muovono più velocemente, suggerendo che il tracciamento (la terza fase) è un compito più semplice che determinare la loro direzione. La fase decisiva, dunque, sembra essere la più difficile; Senza dubbio, è il più impressionante dal punto di vista umano.

I cani dovevano annusare in tre o cinque secondi solo da due a cinque tracce per decidere in che modo era stata posizionata la traccia, indipendentemente dal fatto che fosse su erba o cemento (altri cani in condizioni diverse potrebbero richiedere più tracce).Si suppone che i cani determinino la direzione della pista percependo le differenze nella concentrazione di alcune sostanze depositate dallo strato di pista. Ciò implica che, in alcuni dei test, i cani devono aver determinato una differenza nella concentrazione dell'odore nell'aria al di sopra di due impressioni consecutive che sono state fatte a distanza di un secondo, tre minuti o venti minuti prima.

Questo test norvegese è stato confermato nel 2005 dagli studi di Peter G. Hepper e Deborah L. Wells della Queens University Belfast. Il loro studio ha esaminato quante informazioni olfattive da una scia olfattiva lasciata da un essere umano sono necessarie ai cani per determinare la direzione. Sei cani, in grado di determinare la direzione, sono stati testati su una pista di 21 gradini posizionata su 21 singoli quadrati di tappeto, un gradino per quadrato, dallo stesso individuo che indossava le stesse scarpe.

I cani portati ad angolo retto rispetto alla pista al centro erano in grado di determinare correttamente la direzione meglio del caso. I cani non sono stati in grado di determinare la direzione quando l'ordine dei gradini è stato randomizzato riorganizzando l'ordine dei quadrati del tappeto. Quando il segnale olfattivo individuale è stato rimosso, ma il disturbo del suolo è stato lasciato, i cani non sono stati in grado di determinare la direzione, indicando che l'odore dell'individuo è stato utilizzato per determinare la direzione.

Nell'esperimento finale, il numero di passi a disposizione del cane è stato ridotto da 21 a 11, poi 9, 7, 5 e infine 3. I cani sono stati in grado di determinare la direzione da 5 passi ma non da 3. È stato calcolato che impiega circa 1-2 secondi affinché le informazioni sull'odore sui passi cambino per fornire informazioni distinguibili che i cani possono utilizzare per determinare la direzione. Ciò è coerente con le prove del 1993 di Aud Thesen et al. A un essere umano, questa impresa può sembrare irrealistica. La capacità del cane di determinare la direzione della traccia in questo momento deve basarsi su accurati metodi di campionamento dell'aria e su una notevole sensibilità alle sostanze odorose umane. Come aveva già scritto il professor Walter Neuhaus nel 1953, la soglia di rilevazione di un cane per gli acidi grassi, che è un componente importante delle secrezioni cutanee umane, può essere cento milioni di volte inferiore alla soglia di un essere umano!

Tutti questi esperimenti riusciti, come quelli con cani che seguono l'odore pulito dell'odore umano, si sono presi la responsabilità di adottare un approccio che risolvesse i problemi sollevati dagli esperimenti precedenti. Tuttavia, è un peccato che molti attuali allenatori, istruttori e persino giudici non conoscano (o ignorino) tutti i risultati preziosi e molto utili di tutti questi importanti test di follow-up. La conoscenza di ciò aumenterebbe notevolmente la qualità complessiva dei nostri cani da tracciamento e rilevamento, sia cani sportivi che cani da servizio professionali!

05/07/2023

Miglioramenti e controlli

21/04/2023

Allenamento

15/12/2022

IL TROTTO SPRINT
Il cane da pastore tedesco è un trottatore resistente pertanto la stima di un trotto volante è un controsenso. I più esperti sanno che nel trotto volante, che piace agli esteti, l'arto anteriore tende toccare terra avanti il punto di appoggio ideale generando, per pochi centimetri, una frenata indispensabile, in questo tipo di andatura, per sincronizzarsi con il gesto del posteriore.
Il trotto è efficace, invece, quando questo appoggio coincide con la verticale proveniente dal baricentro in quel momento spostato in avanti.
l trotto sprint, pertanto, è un danno perché comporta un affaticamento ma diviene L’APPREZZAMENTO DI UN CONTROSENSO.
QUESTA CONTRADDIZIONE E’ PARAGONABILE ALLA DECISIONE DI PROCLAMARE VINCITORE, NELL’ESPOSIZIONE DEI LEVRIERI, IL GREYHOUND CHE CAMMINA PIU’ LENTAMENTE.

N.B Informazioni provenienti dalle piastre elettriche compilate dalla VDH con la collaborazione della SV. Inoltre note di Brown, Fongaro, Canton, Gorrieri.

19/11/2022
19/11/2022

Assieme al Direttore Generale Crivellari, oggi ho incontrato il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. L’incontro, che si è tenuto presso il Ministero, è stato caratterizzato dalla più grande cordialità e senso di collaborazione. ENCI ha...

19/11/2022

Cerco di spiegare l´addestramento su le varie fasi lavoro e diffesa.Speranto che con il mio "scarso Italiano" riesco

Preda:
L´unitá della "preda" é parte del´alimentazione naturale ed é strettamente orientata al´instinto di caccia.
L´instinto su la preda é sempre disponibile bisogna allenarlo e serve x impostare il cane su l´attacco.
In conseguenza l´instinto "su preda" é addestrabile.

Il riconoscimento nel branco:
Il desiderio di riconoscimento é la tentenza del cane ad essere "superiore" nel branco.E viene causato da elevanti problemi su la dominanza.
Questo NON é addestrabile.Pertanto il "desiderio" di riconoscimento deve ve**re selezionato su accopiamenti dei cani.

Instinto combattimento:

Quí non si sa preciso se é un instinto indipendente.
Sul settore IPO siamo sempre in "ricerca" del cane che gode di esso.
L´instinto combattimento é simile al´instinto del gioco.Vuol dire il cane spontaneamente cerca di combattere con il figurante.
Qui bisogna vedere e osservare "la qualitá" e il buon instinto di lotta.
Si potrebbe pensare che i cani con elevato comportamento su "preda" hanno anche un buon spirito combattivo.Purtroppo in pratica non é cosí perché questi cani quando la preda "Il figurante" non si muove piú non cercano la "battaglia" con la preda in conseguenza x loro "la caccia" é finita la preda é abbattuta.
Come risultato di ció,é quinti l´agressivitá sociale che rappresenta la maggior parte dei loro instinti naturali.
Il cane deve accettare che il "figurante é il suo concurrente su la preda.
Questa "Aggressivitá su la lotta non é possibile allenarla....Questo é un problema che si puo solo risolvere con "Selezione" e con serietá degli allevatori.

14/11/2022

Chiunque possa interessato prendere croccantini può contattarci in privato

13/11/2022

CORAGGIO – significa che il cane è in grado di agire senza preoccuparsi della propria integrità fisica;
IMPULSO DI DIFESA – è la capacità del cane di interve**re prontamente in difesa del suo umano o di un altro animale che lui ritiene essere sotto la sua custodia;
IMPULSO DI LOTTA – più è elevato, più il cane mostra piacere ed eccitazione nella lotta (sviluppo dell’impulso di gioco)
IMPULSO PREDATORIO – è la capacità del cane di sentirsi stimolato ad inseguire una preda: la preda-animale può anche essere rappsentata in modo fittizio da un oggetto in movimento (in campo sportivo l’impulso predatorio è quello che spinge il cane ad inseguire una pallina, così come ad afferrare il salamotto o la manica).
RESISTENZA – capacità e desiderio di trovare nuove forze per proseguire il lavoro o fronteggiare nuove situazioni
AGGRESSIVITA’ – di questo termine è veramente arduo parlare, perché l’essere umano tende sempre e comunque a dargli una connotazione violenta: in realtà l’aggressività è una dote caratteriale – e sottolineo: DOTE! – che permette ad un essere vivente di mostrare una reazione oppositiva di fronte a uno stimolo negativo. Chi non disponesse di aggressività, di fronte a uno stimolo negativo, avrebbe solo due alternative: il comportamento neutro o la fuga. Inutile dire che il primo farebbe scomparire rapidamente qualsiasi specie, perché se si rimane neutri di fronte – per esempio – a un predatore che vuole mangiarti, l’unica conseguenza possibile è l’essere mangiati. La fuga è un’alternativa più “sana” dal punto di vista della conservazione di una specie, ed è effettivamente quella più utilizzata dai lupi (dimenticando Cappuccetto Rosso): ma siamo stati noi a preferire, nel cane domestico, la reazione oppositiva, perché un cane che fuggisse di fronte al ladro (o allo stesso lupo che voleva mangiarsi le nostre pecore) non ci sarebbe stato di molta utilità. L’aggressività è comunque indispensabile alla sopravvivenza in tutti gli animali sociali (uomo in primis) le cui società sono caratterizzate dalla possibilità di conflitti intraspecifici.
MORDACITA’ – questa è la capacità di utilizzare l’unica arma di difesa del cane, e cioè il morso, appunto, come reazione ad uno stimolo negativo.
TEMPERAMENTO – è l’insieme di diverse componenti: la capacità, la prontezza, la velocità di reazione agli stimoli. Quella che oggi viene definita “arousal”.
DOCILITA’ – non ha niente a che vedere con la “bontà” di un cane: è solo la sua tendenza a collaborare con l’uomo e ad obbedirgli.
TEMPRA – è la capacità di sopportare gli stimoli esterni negativi (dolore). Si deduce facilmente che più è alta la tempra, più si abbassa la mordacità, perché lo stimolo negativo per un cane di tempra dura deve essere molto più intenso, per provocare una reazione, di quello che invece la provoca in un cane di tempra molle.
VIGILANZA – è la capacità di reazione ad uno stimolo visivo, olfattivo o uditivo causata dall’avvicinamento di un estraneo

ti presento il cane

Ci godiamo lo spettacolo.Igp 3 nati e allevati in italia
06/11/2022

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Allenamento serale del a lonato sul garda
28/10/2022

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Post muto
22/10/2022

Post muto

11/10/2022

Le esclamazioni fanno parte della spontaneità... ( Buona la prima)... Non dell' addestramento, ma fa parte del bello....dell' addestramento

Il gioco è sempre una componente fondamentale dell'addestramento
09/10/2022

Il gioco è sempre una componente fondamentale dell'addestramento

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