24/07/2022
In questi giorni Licia Colò ha poco tempo per sé: sta girando come una trottola, preparando i servizi che vedremo in onda su La7 nella prossima stagione di “Eden. Un pianeta da salvare”, di cui al venerdì sono in onda le puntate inedite saltate dai palinsesti invernali causa guerra. È invece più “stanziale” la sua conduzione di “Il mondo insieme” su Tv2000: a viaggiare e raccontarsi a lei in studio sono travel blogger ormai famosi anche grazie a questo programma. Di ambiente, natura e diritti degli animali si occupa dai tempi de “L’Arca di Noè”. Era il 1989 e non ha mai smesso (anche se ci hanno provato: ma è un’altra storia, che le chiederemo).
La sua è una lunga militanza ambientalista. Cosa ne pensa di questa estate africana e arida, dai fiumi secchi e i ghiacciai che spariscono?
«Oggi è impossibile definirsi ottimisti per la situazione in cui versa la Terra: sarebbe una presa in giro. Si può al più essere realisti: siamo su una strada senza uscita, ma poiché viviamo su questo pianeta non possiamo arrenderci. Accettare un mood così negativo, ci paralizzerebbe. Finché viviamo, dobbiamo continuare a pensare che qualcosa è possibile, anche solo rallentare il processo in corso. Dobbiamo farlo per i nostri figli».
Ce la faremo?
«Siamo molto in ritardo. Tuttavia basterebbe che ciascuno cambiasse almeno un poco stile di vita, e già sarebbe un buon inizio. Questo è realismo. Per questo dobbiamo anche investire nell’educazione: se sai come vivere, non c’è poi bisogno di regole che ti impongono certe attenzioni. Solo se sei Neanderthal hai bisogno di regole».
L'intervista integrale di Adriana Marmiroli è su La Stampa