Rottweiler : amico o nemico?
Sale alla ribalta la triste storia della vicenda in cui una donna è stata sbranata dal cane di razza Rottweiler di proprietà del fratello nell’intento di dargli da mangiare. La dinamica dello svolgimento dei fatti è tutt’ora in via di studio e di chiarimento con il contributo anche di esperti cinofili. E’ indubbio che diversi fattori hanno spinto il cane ad aggredire la donna ma la domanda verte su un atroce dubbio: si sarebbe potuto evitare?
Statisticamente I casi di aggressione da parte di cani molossoidi e di tipo bull sono davvero frequenti e le testate giornalistiche non perdono l’occasione per scriverne un gran titolo, tuttavia ignoriamo la natura di questi animali che da migliori amici possono diventare un nemico temibile. Ma arriviamo al dunque, perché mai si assistono ancora a questi spiacevoli incidenti? I cani sono davvero cattivi o forse noi esseri umani ancora non siamo in grado di gestirli a pieno comprendo e rispettando la loro natura? Il Rottweiler è un cane dal forte temperamento che conserva una profonda memoria di razza legata alla difesa e alla protezione, per cui se desiderate un un cagnolino clown e sorridente è altamente consigliato prediligere razze più chic! Un delizioso e terrificante chiuaua indiavolato, o un barboncino tutto cotonato appena uscito dal parrucchiere. Un Rottweiler non è un cane per tutti, non c’è segreto e mistero , egli è fiero e la sua mole è degna di rispetto, dunque la socializzazione e la sensibilizzazione urbana deve essere ancor più intensa nel suo percorso di crescita , a me no che abbiate in mente di fare fuori la suocera simpatica di famiglia. I cani sono antichi predatori e non sorprendiamoci se un gattino in corsa o un bambino sulla bicicletta possano attivare questo impulso, agli occhi di un cane sono entrambi interessanti giochi da afferrare! Onde evitare ulteriori incidenti è bene essere consapevoli di ciò con cui si ha a che fare, conoscerlo bene e vive
Ridi ridi che ti passa! 🐺🌹
Angolo delle curiosità:
Sapevate che alcuni cani hanno imparato a sorriderci?
Il sorriso è tipicamente un atteggiamento esclusivo della specie umana, intensamente presente nella comunicazione non verbale. Il sorriso è volto ad esprimere felicità e senso di piacere in virtù agli eventi che viviamo e alle persone. Difatti, sin dai primi mesi di vita l'uomo apprende per semplice imitazione ed associazione la mimica facciale, prima ancora di imparare i vocaboli verbali.
Ebbene, molti studi hanno riscontrato in alcune specie di animali una similitudine nel riprodurre degli atteggiamenti tipicamente "umani", tra cui il sorriso; Osservato in particolar modo in alcune razze canine.
Ma come mai alcuni dei nostri amici a 4 zampe sembra che ci sorridano?
Sembra che nel corso degli anni, sotto la continua influenza ed iterazione umana, il cane abbia potuto imparare per semplice imitazione a sorridere, riconoscendo questa smorfia come segno di pacificazione e sottomissione. Il sorriso canino tra l'altro è rivolto esclusivamente al proprio umano e mai verso i propri intraspecifici, dunque non vedremo mai un cane "sorridere" ad un altro cane, piuttosto sarà possibile che questo ci sorrida al nostro rientro da lavoro.
Esperimento: gli effetti della densità di popolazione.
Questo video (in allegato la fonte) dimostra come la densità di una popolazione di un organismo, nella fattispecie del topo, in un ambiente ideale possa influenzare il comportamento di questo ultimo. Paradossalmente il benessere e le risorse infinite messe a disposizione di ogni individuo favorirebbe la sua estinzione! Come mai accade questo? Molto probabilmente a causa dell'estinzione della competizione naturale e della soppressione della popolazione effettuata dai predatori naturali. Vanno così perdendosi gli istinti basilari necessari alla conservazione della specie.
Per essere più chiari e meno tecnici: la popolazione degli erbivori, ad esempio le zebre, non raggiunge mai saturazione nel loro habitat, poiché un numero di zebre muore per la predazione dei leoni. Se ciò non accadesse si romperebbe il delicato equilibrio naturale ed ecologico. Questo è un aspetto importante e determinante per la sopravvivenza di ogni specie, questo equilibrio è regolato dalla catena alimentare. Questo è uno degli aspetti che viene studiato dallo scienziato nel suo esperimento nel suddetto video.
Buona visione 😀
Il riflesso verticale del gatto.
Perché i gatti cadono sempre in piedi?
Il più delle volte il nostro amico felino riesce ad eseguire un atterraggio a prova di pilota,
sfruttando un semplice ma sofisticato principio fisico.
Molti studi sono riusciti a rivelare il segreto di questi piccoli felini dando spiegazione della loro
Innata capacità di atterrare in piedi, anche da altezze vertiginose rompendo apparentemente tutte le leggi della fisica.
I gatti sono dotati del così detto “riflesso verticale": un meccanismo innato grazie al quale il gatto durante la fase di caduta applica una rotazione del proprio corpo per raddrizzarsi, sfruttando la massima elasticità della colonna vertebrale e delle clavicole non funzionali.
L’intera manovra viene eseguita con massima precisione, a patto che il gatto abbia il tempo necessario affinché riesca a metterla in pratica.
Non a caso diversi gatti precipitati dal secondo piano di un palazzo hanno avuto esiti peggiori rispetto a gatti che sono precipitati da altezze maggiori uscendone del tutto illesi.
Ciò è dovuto dal fatto che l’altezza minima affinché venga eseguito questo riflesso in sicurezza è di circa 90 cm.
Tutti i gatti sono provvisti di tale superpotere e comincia ad emergere intorno alla 3-4 settimana di età.
Anche i soggetti sprovvisti di coda sono dotati del riflesso verticale, questo perché il momento angolare dell’atterraggio è calcolato visivamente e attraverso l’apparato vestibolare, ovvero l' orecchio interno.
Senza dubbio i nostri amici felini sono la palese rappresentazione della sofisticata evoluzione naturale, un piccolo capolavoro biologico intriso di fascino, mistero e con una punta selvatica del tutto irresistibile ed ipnotizzante.
ATTENZIONE IMMAGINI FORTI, POTREBBERO URTARE LA SENSIBILITÀ DEL PUBBLICO.
Spesso ci si imbatte in queste tristi dinamiche dove l'amicizia e la fede che lega il cane e l'uomo viene messa in dubbio. Ci si pone dunque la domanda, di chi è la colpa, dell'uomo o del cane? Qualsiasi sia la vostra risposta, vi invito a riflettere in seguito alla visualizzazione del video postato, sulle diverse problematiche che insistono nelle dinamiche sociali intraspecie (cane-cane) rivalutando e migliorando l'approccio educativo con il nostro amico a 4 zampe.
La mielopatia degenerativa.
La mielopatia degenerativa è una patologia assai grave dal carattere neurologico. Nello specifico consiste nella degenerazione del midollo spinale, organo da cui si genera il sistema nervoso periferico, adibito dunque alla coordinazione motoria degli arti e ad una serie di altre funzioni organiche. Nel momento in cui il midollo spinale viene compromesso si osserva ad una perdita funzionale graduale degli arti posteriori fino ad arrivare alla completa paralisi. La mielopatia degenerativa palesa i suoi sintomi nei soggetti affetti in età avanzata (intorno l’ottavo e il decimo anno di età) secondo dati statistici. Questo stato patologico è comune in molte razze, in particolar modo di taglia grande tra cui : Pastore tedesco, Bovaro del Bernese, Boxer, Cane lupo Cecosclovacco etc. e non fa distinzioni di sesso.
Non esistono cure per la mielopatia degenerativa ed essendo di carattere ereditario, la prevenzione attraverso i controlli genetici sono l’unica arma per salvaguardare gli individui delle razze sopra citate. Il test di DNA chiamato TEST DM valuterà sei i soggetti di riproduzione sono portatori sani della malattia, ciò garantisce la sicurezza sia per l’allevatore e sia per l’acquirente.
http://www.antagene.com/it/nada/la-mielopatia-degenerativa
https://www.youtube.com/watch?v=1czYIA0wrWM
La Siringomelia nei Cavalier King.
Conosciamo la Siringomelia nel Cavalier king Charles Spaniel,cosa è e come diagnosticarla.
Il Cavalieri king è uno dei cani di piccola taglia più apprezzati del Regno Unito. La razza è stata creata nel ventesimo secolo, anche se è stata osservato che la sua origine risaliva già nel Settecento.
Questo piccolo guerriero dalla tempra docile ed affettuoso è considerato come un ottimo cane da compagnia adatto per qualsiasi nucleo familiare, pertanto, prima di acquistare un cucciolo è bene informarsi sulla provenienza ed assicurarsi l’assenza di malattie congenite, talvolta anche gravi.
La malattia più conosciuta riscontrata in un 1/3 dei Cavalier King è la Siringomelia.
Si tratta di una malattia dal carattere ereditario, un cucciolo affetto quasi sicuramente ha i genitori portatori del gene difettoso, la malattia è caratterizzata dalla formazione di una cavità nel tronco encefalico ripiena di liquido, che estendendosi possono causare danni neurologici gravissimi, poiché viene compromessa la trasmissione dei segnali nervosi. I segni clinici sono facilmente riconoscibili, si manifestano entro il primo anno di età e sono rappresentati da: dolore-parestesia-coordinazione motoria non corretta, in casi molto gravi si consiglia la soppressione per evitare ulteriori sofferenze del cane.
Non ci sono risoluzioni per questa patologia quindi l’unica prevenzione è l’attenta selezione della razza, sottoponendo i soggetti di riproduzione a test genetici specifici.
https://www.youtube.com/watch?v=u7WRb_0AP6w
compilation :)
Un buongiorno a tutti voi, spero di regalarvi un sorriso con questa simpaticissima compilation :D
Cane salva negozio e padrone da un delinquente!
Quando l'uomo non può, allora arriva il cane, il miglior amico dell'uomo.
Quando i cani sognano XD
Carissimi amici, dopo una lunga inattività estiva , questa mattina vi regalo un buongiorno con un divertentissimo video di simpaticissimi pelosini che sognano!!
baci sbavosi a tutti :*
animali pazzi pazzissimi!!
Una compilation divertentissima tutta per voi <3