Bella Selvadega

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01/04/2024

Le persone sensibili sono fatte così,
fanno tutto col cuore.
E se anche ce l’hanno pieno di cicatrici,
non cambieranno mai.
Continueranno a fare tutto col cuore…
Perché non è una scelta.
È un modo di essere,
un modo di vivere.

(Agostino Degas).

01/04/2024

Quando conoscete qualcuno con una forte personalità , chiedetevi dov'è il suo dolore.

Lupa Bianca

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09/01/2024

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"Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa. Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perchè te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull'orologio. Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita".

(Elli Michler)

08/01/2024
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08/01/2024

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…Un fotografo ha scattato una foto proprio quando
questa coppia gettava della cenere in un fiume,
ha chiesto di chi fossero e hanno risposto del loro cane.
Il fotografo ha chiesto il permesso di modificare la foto e questo è stato il risultato.
(Dal web)

Il giardino della volpe

29/09/2023

«Il Matador Alvaro Munero
nel bel mezzo della esibizione, improvvisamente si è seduto sul bordo dell'arena. Più tardi, nell'intervista, Alvaro dirà: "All'improvviso non ho visto le corna, ma gli occhi del toro. Si è messo davanti a me e mi ha fissato. È rimasto a guardare, non voleva attaccarmi. L'innocenza stessa che tutti gli animali hanno negli occhi mi stava guardando, implorando aiuto. Ed io, leggendolo nei suoi occhi, mi sentivo la PEGGIORE creatura del mondo e fermai la battaglia. Dopodiché, sono diventato vegetariano e ho iniziato a combattere contro le corride».

Vincent Giocoliere

17/09/2023

47921 Rimini, Province of Rimini, Italy

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13/09/2023

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“Penso a chi ritrova una pallina che credeva perduta o nascosta chissà dove,
a chi lucida ancora una medaglietta,
a chi scorre le foto conservate sul telefonino.
Penso a chi scorge ancora il suo cane in ogni punto della casa.
A chi si siede a tavola e non ha più due occhi imploranti che lo osservano.
A chi non si decide a buttare via un vecchio e ormai inutile guinzaglio.
A chi conserva una pallina colorata e mordicchiata.
A chi non scorda una passeggiata in montagna o il primo tuffo in mare.
A chi si rimprovera per una vecchia "punizione" esemplare.
A chi sente per strada il nome del suo cane e si volta come se chiamassero lui stesso.
A chi trova ancora peli biondi, marroni o neri in auto e li lascia lì, dove sono sempre stati.
A chi si accomoda sul divano e al suo fianco c'è solo il telecomando.
A chi non svuota la cesta dei balocchi con i quali giocava il suo cane.
A chi vorrebbe dare al proprio cane un'altra carezza, una soltanto.
A chi apre la porta di casa e non vede una coda che si muove instancabile.
A chi chiude la porta di casa e non ci sono due occhi tristi che gli chiedono di restare.
A chi in ogni cane che incontra vede qualcosa che ricorda il suo.
A chi alza gli occhi dal giornale e non incontra quelli del suo cane.
A chi la mattina può dormire di più, tanto non c'è la passeggiata da fare.
A chi non dovrà più uscire la sera quando farà freddo.
A chi non passa più davanti a certi scaffali nei negozi.
A chi per il suo cane è stato pronto a tutto.
A chi ha difeso il suo cane.
A chi ha patito per le sofferenze del proprio cane.
A chi ha lottato per il cane con lo stesso suo coraggio e la sua stessa serenità.
A chi aveva con sé un vero combattente.
A chi guarda un tatuaggio e sospira.
A chi ha paura di amare un altro cane.
A chi ha paura di soffrire per un altro cane.
A chi piange ancora per il suo cane.
Penso a chi piange ancora chi ci insegna, semplicemente amando e aspettandoci, quanto sia meravigliosa la vita con un cane”

Dal libro “La Rupe degli sguardi lontani” di Emanuele Spud Grandi

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12/09/2023

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In ricordo di Daniza

-Mamma, mi racconti ancora una volta perché hai scelto per me questo nome?
-Certo piccola mia, ora ti racconto.
C’era una volta, una bellissima orsa che viveva felice nei boschi di un paese chiamato Slovenia. Il suo nome era Daniza, che nella lingua di quel posto, significa stella del mattino.
Un giorno, degli uomini, la catturarono assieme ad altri orsi e li condussero in un posto lontano dalla loro terra che amavano tanto.
Così dopo molte ore, Daniza si svegliò frastornata da quel lungo viaggio e si trovò in Italia, più precisamente tra le montagne del Trentino.
In quel posto, molti anni fa, vivevano degli orsi come lei, che sparirono da quel territorio per colpa dell’essere umano.
Daniza, con il tempo, imparò a conoscere i boschi di quella che era diventata la sua nuova casa e visse serena in quelle foreste che aveva imparato ad amare. Conobbe anche un bellissimo orso, di nome Joze e con lui ebbe diversi cuccioli che ripopolarono parte dei boschi.
Col tempo, gli umani che avevano voluto il ritorno degli orsi in quelle montagne, si stancarono e inventarono mille pretesti per liberarsi di loro. Così, un brutto giorno, mentre se ne stava con i suoi orsetti nella foresta, Daniza all’improvviso notò un essere umano davanti al suo cammino. Impaurita da quella presenza, non ci pensò un momento e per difendere i suoi cuccioli, cercò di spaventarlo con tutto il fiato che aveva in gola. L’uomo quando tornò al paese, raccontò di essere stato aggredito dall’orsa, ma non era vero Daniza aveva solo cercato di intimorirlo per mettere in salvo i suoi piccoli, come farebbe qualunque mamma di qualsiasi specie. Cominciò così una caccia spietata nei confronti di mamma orsa. Il mondo intero chiedeva la sua salvezza e con loro anche la tua mamma piccola mia, ma gli uomini non gli ascoltarono e continuarono a braccarla. Dopo molte settimane d’inseguimento la notte tra il dieci e l'undici Settembre di nove anni fa' la trovarono e la uccisero davanti agli occhi impauriti dei piccolini, che rimasero tristi e soli senza la loro mamma.
Il mondo intero rimase ammutolito quando seppe della sua scomparsa, e tutti chiesero giustizia, per quella mamma che era stata assassinata. Ancor oggi, dopo molto tempo, la ricordano con una grande tristezza in fondo al loro cuore.
Ecco tesoro, questa è la dolorosa storia di mamma Daniza e tu devi essere orgogliosa di portare il suo nome. Quando guardi il cielo stellato, ricorda che quella stella è mamma Daniza, e vicino a lei ci sono KJ2 e la dolce Amarena che da lassù proteggono con la loro luce i loro figli che vivono tra le montagne del Trentino e dell'Abruzzo. Purtroppo tesoro sono passati lunghi anni ma le cose in Trentino peggiorano di anno in anno. Ma noi, piccola Daniza non ci arrenderemo e finché ci sarà qualcuno che si indigna per questa spregevole follia di deportazione, di prigionia e di morte, continueremo la nostra battaglia per fare sapere al mondo intero, che non può vincere l'ignoranza e l'arroganza di chi si sente padrone di un mondo che non gli appartiene.
Antonella

https://www.facebook.com/100063980021935/posts/698787138930614/
10/08/2023

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«I forti non sono amati.
Sono scomodi. Sono poco manipolabili.
I forti sanno sentire se stessi, conoscono i loro diritti e non sono disposti a rinunciarci.
Sanno essere felici malgrado tutto.
Hanno delle radici potenti che non si possono estirpare.
Non è facile distruggere i loro principi, la loro dignità, la loro fiducia in se stessi.
Sono in grado di sostenere qualsiasi verità, i colpi del destino, la tortura del tradimento e le tempeste delle proprie emozioni. Non hanno paura del dolore: hanno già attraversato il loro inferno personale e sanno trasformare le ferite in saggezza, sanno godere la vita, conservando nel cuore la bellezza e la tenerezza.
Non si aggirano sulla strade altrui, non commerciano la felicità,
non elemosinano l'amore.
Ma se dovessero conoscere questo sentimento,
lo accetterebbero come un dono e non tradirebbero mai coloro che amano.
I forti si evolvono, approfondiscono.
Ciascuno di loro porta una croce personale,
senza farla cadere sulle spalle degli altri.
Quando sbagliano si rialzano traendone una lezione,
invece di accusare qualcun altro.
I forti sanno andarsene, per sempre.
Non provate la loro resistenza: vi pieghereste.»

S. Zavattari

23/11/2021

La legenda di Rigel e il Titanic.

Tra i cani presenti sul Titanic c'era anche Rigel, il bellissimo esemplare di Terranova che salvò una scialuppa e anche se stesso.
Rigel era un robusto esemplare di circa settanta chili di peso, che, imbarcatosi con il primo ufficiale Wiliam McMaster Murdoch, non trovò spazio nelle scialuppe, data la mole. Attratto dall’acqua o travolto dall’inabissarsi del relitto finì nelle gelide acque dell’Atlantico, a una temperatura di -2°.
Nuotò per ore mentre il suo proprietario era, purtroppo, tra le vittime del disastro.
La prima nave che soccorse i naufraghi fu la britannica Carpathia che un’ora e mezza dopo che il transatlantico era stato definitivamente inghiottito dalle acque, salvò i circa settecento sopravvissuti. Dalla nave inglese un marinaio sentì abbaiare forte.
Si trattava di Rigel che, quasi sotto la prua della nave, segnalava la sua presenza e quella di una scialuppa che avrebbe rischiato di finire sotto l’imbarcazione dei soccorritori poiché gli occupanti erano troppo stremati per segnalarsi.
Anche Rigel fu tratto in salvo, ma non era certo che appartenesse all’ufficiale deceduto e così non si seppe mai se fosse stato abbandonato al suo destino dal padrone o se avesse perso in mare il compagno e così John Brown, il maestro d’ascia del Carpathia che per primo lo aveva avvistato, decise di adottarlo con il nome di Briggs.
Rigel-Briggs andò a New York e tornò con il Carpathia in Inghilterra e poi in Scozia, dove invecchiò a fianco del marinaio.

~Racconto tratto dal web
📸 Web

I miei ragazzi si sono divertiti molto 💖💖😘😘
25/08/2021

I miei ragazzi si sono divertiti molto 💖💖😘😘

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