L'accoppiamento delle diversità lo potrei intitolare così.
In questa settimana abbiamo effettuato l'accoppiamento fra Cloe e Harrison.
Cloe è molto dolce e centrata molto sulla persona, ha tanta competizione nel fare bene ogni cosa che le chiedi, mi sorprende sempre la sua capacità di stare lì e capire cosa voglio da lei. Che sia un riportello da riprendere, uno slalom da passare, la sua energia è enorme e la voglia di strapparti un sorriso è immensa.
Harrison invece è più solare con tutte le persone, è un cane sicuro di sé e si illumina con chiunque anche con un veterinario appena conosciuto per lui tutti sono amici umani mi ricorda molto Harry! È meno concentrato sulla persona e sulle attività anche se gestisce situazioni sociali molto complesse e ha un ottimo naso e la capacità di tenere unito il branco che sia composto da umani o altri animali.
Per ulteriori informazioni potete scrivermi.
Iris🌺 e Carlotta nella nuova avventura del work nose
Emilio e Queen anni fa quando gli dava lezioni di nuoto
I fantastici Dragon e Mauro❤️
Non si può amare solo con la voglia di amare.
Con il voler amare.
Con il voler restare.
Con il crederci.
Con io lo amo.
Perché poi non basta.
Non regge.
L’amore non basta per amare.
Bisogna che ci sia la storia, per amare.
La vita insieme, per amare.
Non bastano le parole, per amare.
Neanche quelle giuste, bastano.
Neanche le parole d’amore bastano per amare.
Dobbiamo giocare riscoprendo in noi stessi, quella parte di quando giocavamo da bambini e eravamo senza preoccupazioni o problemi.
Andare insieme a fare una passeggiata e scoprire il mondo, fidandoci l'uno dell'altro.
Avere un modo tutto nostro, di capirci senza parlare.
Di avere solo noi stessi per essere felici, senza premi, senza giochi, senza gare.
Che sia nostra la vita assieme, soltanto nostra.
Che siamo noi indipendentemente da chi ci guarda e non capisce, da chi ci giudica o chi ci vorrebbe estinti.
Io e te.
Non basta avere un cane per amarlo.
Anzi.
Bisogna essere un po' cane per amarlo veramente.
Niles a passeggio coi "nonni'.
Come ogni cucciolo è curioso del mondo che via via andiamo conoscendo assieme e imita tutto quello che fa o Dharma o Maffy durante la passeggiata. Un esempio? Dharma si ferma a fare pipì, e Nails la fa anche lui, come a mettere il suo piccolo bigliettino da visita al mondo con cui scritto : " Niles cucciolo maschio in perfetta salute accompagnato da nonna Dharma...vedi pipì affianco ". Un messaggio semplice e conciso che fa capire agli altri eventuali cani che non è da solo sperduto nel mondo, ma che fa parte di un branco e in esso ci sono io che faccio parte di un'altra specie dello zoo terrestre, che è quella umana che abbiamo un modo molto diverso nel salutarci o di far capire la nostra presenza agli altri e spesso utiliziamo la voce con un saluto per esempio, ma di essa a seconda anche del tono della voce, possiamo esprimere anche ciò che proviamo, insomma possiamo affermare che la voce è il nostro principale mezzo di comunicazione, ma per il cane per me no, o almeno non è usato quanto lo usiamo noi.
Quindi mi sono sempre chiesta perché un cucciolo che non ti conosce, dovrebbe tornare in questo caso da me?
Se la mia parte sentimentale mi dice : "perché ti ama no, cretina!"
La parte della ragione controbatte: "perché non è scemo il cucciolo, sa benissimo che senza di te non sopraviverebbe da solo!"
Chi ha ragione?
Nel dubbio ho scelto di dare a Niles la prima lezione di Franceschite. Ossia sto incredibilmente zitta e giro solo il corpo sperando che la sua voglia di imitare e la qualità che gli Smooth Collie che hanno innata di essere eccellenti osservatori del corpo e delle emozioni umane, gli faccia notare adesso la direzione dei miei piedi in un futuro quando sarà cresciuto delle mie spalle che gli indicherà la direzione dove stiamo andando.
E il premio?
Il premio sono le coccole per il momento che spero gli creino un immagine piacevole di me se decide di seguirmi.
Islay in allenamento di ricerca 😍