
09/02/2025
Ditemi se questa foto non esprime tutta l’intensità, la delicatezza, la forza e la bellezza delle relazioni che i cani possono stringere tra loro?
Loro sono una coppia e sono i cani di Luca, uno dei ragazzi che opera presso il rifugio RIOT DOG.
Si chiamano Clochette e Franco
Anzi, scusate: loro erano una coppia e lui si chiamava Franco.
La correzione è d’obbligo visto che mentre era in passeggiata nei pressi di casa sua, proprio sotto al rifugio, Franco è stato ucciso a fucilate da un assassino.
Un assassino e, come se non bastasse, pure un codardo.
Lo dico perché, una volta accortosi che il proprietario dei cani stava correndo nella direzione dello sparo, ha pensato bene di correre verso la sua auto e scappare via.
Non prima però di strappare il GPS che indossava Clochette, rimasta a vegliare il ca****re del compagno, per portarlo con sé e gettarlo in uno stagno a qualche chilometro di distanza così da depistare il proprietario dei cani e ritardare il ritrovamento del ca****re.
Non è stato quindi il gesto, comunque non tollerabile né giustificabile sia chiaro, di una persona spaventata, ma l’azione lucida e vile di un assassino che gira nelle campagne durante un tranquillo giorno di febbraio, armato di fucile.
Questo non solo non è giusto, ma neanche tollerabile!
In assenza di indicazioni specifiche (aree di ripopolamento, riserve naturali…) nessuna legge vieta di tenere il proprio cane libero fori dalle aree urbane e dai luoghi aperti al pubblico, mentre la legge vieta il maltrattamento e l’uccisione di animali.
La stagione di caccia era appena terminata e con lei la vita di migliaia di animali, a cui si aggiungono quelle di 14 persone uccise, in meno di 5 mesi, dal 1 settembre 2024 al 30 gennaio 2025.
Eppure, a quanto pare, in Italia si può continuare a girare per le campagne imbracciando un fucile e togliendo la vita a proprio piacimento.
Le stesse campagne in cui animali e la maggioranza degli italiani vorrebbero e hanno tutto il diritto di passeggiare e vivere liberamente!
Tutto ciò è successo nella mattinata di venerdì 7 febbraio in via Borgotto a Montepastore, presso il Comune di Monte San Pietro (BO).
Chiunque avesse informazioni scriva a: [email protected]
Chiunque sia d'accordo e voglia contribuire a dare giustizia a Franco, Clochette e Luca (e con loro a tanti altri innocenti) condivida!
Grazie.
WE DO NOT FORGIVE
WE DO NOT FORGET
EXPECT US