29/07/2021
Volontario non lo diventi, Volontario ci nasci.
Volontario può essere una accezione positiva, fino a che non specifichi che tu sei un Volontario, si, ma per gli animali.
Tenti di spiegare come il nostro cuore possa essere grande e contenere amore da donare a tutti, ma loro ti guardano dal loro piedistallo, ti giudicano seduti sulla loro sedia o poltrona preferita, spiegandoti come funziona la vita e quale sia l’ordine da rispettare in questo mondo. Aiuti gli animali e le persone? Ti chiedono loro che per il prossimo non fanno nulla, senza sapere che uomo donna bambino o animale che sia, la tua sensibilità ti porta a porgere la mano ad ognuno di loro.
Il Volontario porta un macigno sulle spalle, il macigno della sofferenza costante, una vita di alti e bassi tra coloro che riesci a salvare e coloro che hai dovuto lasciare andare. Il Volontario porta il macigno della responsabilità, quella responsabilità che le persone inutili delegano a qualcun altro. Non importa quanti animali in difficoltà potrà trovare sul suo cammino, quando incrocerà il loro sguardo, loro diventeranno parte di lui, una missione da compiere, un altro angelo da salvare.
Il Volontario, quello vero, vive la sua giornata in un’altra dimensione, si mischia alla gente comune per poter sembrare normale, ma in realtà non lo è. Ha dei superpoteri, riesce a parlare e a tenere conversazioni frivole, mentre la sua mente viaggia, programma la prossima sgambata di un cane rinchiuso in un box, il prossimo pasto di un micio abbandonato, l’annuncio da fare per la ricerca di una adozione e ti sorride si, ma nella sua testa c’è tutt’altro. Il Volontario, quello vero conta i minuti sul suo posto di lavoro.. conta i secondi e quando stacca si mette gli stracci peggiori che ha perché sa che incontrerà delle anime che non lo giudicheranno per quello che sembra, ma per quello che è. Corre in auto salutando i suoi animali domestici (che in realtà diciamocelo, fanno più volontariato di lui perché il tempo dedicato agli altri viene sottratto al loro) e parte dedicando le sue ultime energie a chi di energie non ne ha più perché ha incontrato solo la cattiveria. Il Volontario mentre guida ha gli occhi puntati sulla strada, sono sgranati, ogni sacchetto, straccio o addirittura ombra che vede e che può ricordare la sagoma di un cane o un gatto, ferma il respiro ed è già pronto nel caso si rivelasse un animale in difficoltà a fermarsi inchiodando in mezzo a tutti fra gli insulti della gente che avrebbe tirato dritto e che non capisce che il male di questo mondo è l’egoismo. Il Volontario, quello vero, rimpiange di essere nato così, è stanco, stanco di lottare contro l’ignoranza, stanco di spiegare l’importanza della sterilizzazione a persone che rispondono: è la natura, stanco di sentire la frase: si arrangiano da soli gli animali, lo hanno sempre fatto, stanco di spiegare che hanno un cuore, un’anima e hanno bisogno di attenzioni e cure. Il Volontario, quello vero, vorrebbe rinascere come te, non tu che stai leggendo e ti stai commuovendo perché in questo testo ti ci rivedi, ma come te.. che leggi e pensi che questo sia lo sfogo di una pazza e non di una persona sensibile. Si, vorrebbe essere come te, così da non sentire più nulla, non accollarsi le sofferenze del mondo come fossero tutte sue. Il Volontario, quello vero, ormai si è rassegnato, è nato con un cuore grande, non lo ha scelto lui, si rimbocca le maniche ed affronta un altro giorno, tra pianti, sorrisi, sguardi di umani schifiati che criticano e sguardi di animali pieni di riconoscenza che ricaricano le pile. Si, perché il vero Volontario è stanco, ma non molla, perché questa è la sua vita e non può scegliere di essere diverso da quello che è, perché volontario non lo diventi, Volontario ci nasci.
Marzia Pezzotta