22/03/2023
Agorà Veterinaria ha avuto questa mattina un incontro presso il Ministero della Salute con la Dr.ssa A. Maggio Dirigente la IV sezione Sanità animale e Farmaci Veterinari. La nostra associazione ha portato all'attenzione del ministero la criticità rappresentata dal continuo aumento del costo dei farmaci ad uso veterinario. Abbiamo suggerito, in un documento redatto con il contributo del collega Oscar Grazioli, la creazione di un Osservatorio sul costo del farmaco veterinario, come quello già esistente per i farmaci umani.
Alla Cortese attenzione della Dott.ssa Angelica Maggio
Ministero delle Salute
Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari
Negli ultimi decenni è aumentato considerevolmente il numero dei farmaci per uso veterinario dedicato ai pet, condizione dettata anche dalla maggiore sensibilità nei confronti degli animali “di famiglia” e del loro numero e varietà proprio in ambito domestico. Questo ha fatto sì che diminuisse proporzionalmente il ricorso ai farmaci per uso umano la cui compliance (appetibilità, concentrazione, confezionamento) spesso non è, per ovvi motivi, adatta al mondo dei pet. Per altrettanti ovvi motivi il Medico Veterinario deve per forza ricorrere al farmaco per uso umano, in quanto non esiste alcuna formulazione di quel principio attivo, spesso salvavita, nell’uso veterinario. Si pensi solo a molecole come l’adrenalina, la dopamina, la dobutamina l’atracurio e i bloccanti neuromuscolari, le statine, gli oppiodi per via orale e diversi altri.
Per quanto riguarda i farmaci per uso umano, molti dei quali entrano con le varie fasce nel circuito dispensato dal SSN, esiste un osservatorio che ne valuta il costo finale, mentre per quanto riguarda i farmaci per uso veterinario abbiamo assistito a una escalation del costo di fustella pari all’aumento del loro numero sul mercato, in molti casi, a nostro giudizio, assolutamente fuori misura e ingiustificato. Le famiglie, segnatamente quelle meno abbienti, si trovano a dovere curare una popolazione di cani, gatti e altri pet che fortunatamente diventa sempre più anziana grazie alle diagnosi precoci e alle nuove terapie, ma, dall’altra parte, richiede l’assunzione di numerose molecole per mantenere un sufficiente benessere anche nella vecchiaia. I costi, per l’acquisto di questi farmaci, sono spesso astronomici, nei confronti delle stesse molecole (e spesso stessi eccipienti) rispetto a quelli per uso umano. Per non annoiare e per dovere di sintesi faremo due soli esempi, raccolti tra due delle molecole più usate nel cane e nel gatto anziano.
Il Benazepril e la Furosemide.
Il Fortekor (Benazepril) uso vet 14 cpr 5 mg costa 22,40 €, mentre il Benazepril 28 cpr da 5 mg per uso umano costa 5,18 €.
Rapportati allo stesso numero di compresse la differenza è in pratica di 45 € contro 5 €
Il Diuren (Furosemide) da 30 cpr. costa 10,60 €, mentre la Furosemide da 30 cpr. per 25 mg per uso umano costa 1,46 €. Il costo per l’uso veterinario è in pratica di 10 volte maggiore.
Si tratta di soli due esempi, ma potremmo citare, come estremo il Ketoprofene compresse: 100 mg per uso vet costano 13,40 €, mentre 400 mg per uso umano 3,39 €.
Chiediamo dunque se non sia giunto il momento di istituire un osservatorio, garante del costo delle specialità per uso veterinario in grado di calmierare i prezzi gestiti dalle ditte farmaceutiche in totale autonomia. Nel contempo chiediamo che su tutte le confezioni delle specialità veterinarie venga indicato il prezzo di fustella, che ormai viene ignorato. Il consumatore ha il diritto di sapere quello che acquista ed esattamente quanto costa anche in ambito sanitario.
Certo di aver colto un motivo di dialogo costruttivo, sentitamente ringrazio.
Dott. Alberto SCHIANCHI
Presidente Agorà Veterina