01/12/2024
Cavalli, soldi e mode.
Era il periodo del film "L'uomo che sussurrava ai cavalli", fu lì l'inizio dell'esplosione della moda del natural horsemanship. L'inizio di una nuova epoca equestre.
Tutti pazzi per quel film:
un cavallo traumatizzato, una proprietaria disposta a tutto pur di "salvarlo"...un horseman...
tutto bello, ma già allora qualcosa non mi tornava: questo tizio passa ore al prato con il cavallo in attesa che si avvicini a lui e poi...lo sbatte in un tondino, gli lega un anteriore, lo butta a terra e gli fa stendere sopra la ragazzina... Mah...
Forse l'inganno è iniziato tutto li, con quel subdolo trucchetto per trarre in inganno un proprietario ignorante in materia...ma carico di buone intenzioni, sentimentalismi e vecchi traumi su cui far leva...
Così venne il tempo di Monty Roberts, ma la gente del metodo capì solo che se facevi correre il cavallo a perdifiato in tondino lui alla fine tra farsi il mazzo e stare al centro con te, sceglieva te.
Non eri il suo leader, ma solo il male minore.
Poi anche in Italia si fece capillare il metodo Parelli: tutti a prendere il famoso kit, pensando forse che come per magia tutti i problemi di comunicazione con un cavallo potessero sparire al solo fargli indossare una capezza a nodi e brandendo in mano un bastone color carota. Tanti cavalieri armati delle migliori intenzioni si arenavano peró al primo week end di corso...di cui la parte più f**a da capire era la "desensibilizzazione"... Ecco cosi che sono stati sfornati centinaia di cavalli rincoglioniti dal gioco d'amici (perchè si, diciamocelo, far vedere agli amici che per due ore schiocchi la frusta a fianco al tuo cavallo e lui non si muove un po' ti gasa... se poi una volta che sei in sella per chiedergli un po' di impulso ti serve uno sperone elettrico da quanto l'hai desensibilizzato...amen)
E poi i migliori: quelli che avevano visto che Parelli faceva i soldi ed "ecco! allora lo faccio anch'io!", ma "facciamolo strano!"
Parelli parla di leader? Eh no! Io ti dico che ci sono il leader eletto e quello imposto.
Parelli c'ha la corda da 3,70mt? io la faccio da 4,00 mt... "perchè io ce l'ho più lungo".
Parelli c'ha il moschettone? brutto, cattivo e coercitivo, io invece la corda te la vendo senza! (e poi li vedi girare su cavalli fuori forma e fuori fiato, rovesci e rigidi come bastoni)
E poi l'ossimoro delle capezze "naturali" o "etologiche": spariamo parole a c***o solo perchè vendono bene.
Ma arrivó il punto in cui essere naturali non bastava più! Adesso sei figo solo se sei cognitivo ed etologico! Nessuno ha ancora ben capito cosa accidenti voglia dire veramente cognitivo, o cosa effettivamente centri etologico con addestramento o equitazione, ma intanto io ti vendo un bel corso, cosi impari a stare in sella cognitivamente, etologicamente, non è vero ma te lo faccio credere.
"Noi facciamo i sette giochi, noi siamo più meglio facciamo i nove ruoli del fiume, no aspetta poi c'è Sempronia che ti insegna le sei chiavi dell'armonia, poi c’è Guidobaldo che ti fa vedere come sdraiarti con il cavallo mettendo in pratica la Psicologia della Gestalt che non centra nulla con i cavalli…."
(I cento modi in cui i cavalli ci stanno mandando a quel paese non li ha ancora capiti nessuno però.)
E novità dell'ultimo periodo: non sei nessuno se non metti il cappello da buckaroo...ed ecco che cosi chi fino a ieri faceva (ad esempio) team penning (con il brevetto rilasciato dopo un'ora forse di corso) si attacca un rope alla sella. Non sa bene come funziona: ma fa tanto cowboy.
E già che c'è usa pure un bosal, "perchè con il nodo grosso e bello pesante il cavallo mi tiene meglio la testa bassa"
E ancora:
"Io ti faccio il corso di comunicazione tramite le mele"... "io invece ti vendo quello con le carote, perchè le mele fanno ve**re le coliche."
E poi mi raccomando, non perdiamoci il corso di telepatia sciamanica con i tamburi tantrici, oppure lavorare poveri disgraziati di cavalli con le fasce sul collo e tra le zampe perché lo ha detto una che lo ha applicato prima sui cani...i cani, ma si adesso è la moda delle "educatrici cinofile" che si mettono a trattare anche i cavalli, riempiendosi la bocca di "benessere" e pontificano di come il cavallo di inverno non bisogna mettergli la coperta, ma dargli più fieno, parlando di metabolismo equino che manco un veterinario ippiatra e poi si sa, mettendo insieme cani e cavalli si mangia il doppio.
Solo che non ci capiscono una sega e fanno solo danni, ma che gli frega! Fa tutto brodo e sono soldi!!
Ognuno si è inventato un qualcosa e l'ambiente si è riempito di autentici cialtroni.
Insomma. Basta.
Non credete che sia ora di dire basta? A chi lo dico? A voi cavalieri e proprietari di cavalli: non affidatevi a chi fa leva sulle vostre lacune equestri, sentimenti, e sensibilità per spillarvi soldi.
A loro non frega nulla del vostro cavallo!
Gli interessa vendere quello che si sono inventati.
Siate CONSAPEVOLI!
L'equitazione è legame con il proprio cavallo, ma sono anche anni di pratica in sella, è TANTO studio, è UMILTÀ, è continua pratica! Vi hanno mentito dicendo che l'equitazione è facile, intuitiva, etologica, non lo è..
L'unico modo per rispettare il vostro cavallo è CONOSCERLO! In tutte le sue esigenze (le SUE, non le nostre!) e adottando il metodo scientifico dei vari FRASER, McGREEVY. MILLS e tanti altri, non le pappardellate dei naturisti frikkettoni figli dei fiori post lateral hippie, di chi prende una cosa e la trasforma a suo uso e consumo per vendere il “prodotto” creato a dovere.
Ma soprattutto, ricordate che chi vende metodi, vende in realtà un prodotto, che sa confezionare, che lo sa rendere appetibile, bello, suadente, ottimo per ogni esigenza a suo dire, ma vende sempre un prodotto, a volte basato sul nulla più assoluto come quella tizia che insegna in un libro che è uno scandalo che il carattere del cavallo si desume dai suoi tratti somatici, una sorta di Lumbroso dei cavalli che però ogni suo stage lo fa pagare oro o quell’altro lo “zoo antropologico” e tutti gli altri che sulla pelle del cavallo devono sbarcare il lunario, dai costi esagerati di stage inutili che non danno nessun elemento utile, affascinati dal contorno, ma dietro c’è solo il NULLA...svegliatevi.
Raffaella Scelsi - Istruttore Capo dell'Accademia Equestre San Paolo