Riccardo Calligaris - Veterinario

Riccardo Calligaris - Veterinario Sito dei Fans di Riccardo Calligaris.
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Riccardo è un veterinario di Trieste, sempre pronto ad aiutare i suoi assistiti e gli animali questo sito è un tributo al suo operato.

Ma che ne sanno i giovani Veterinari della bellezza delle visite a domicilio sotto il diluvio dispersi per le stradine c...
31/05/2024

Ma che ne sanno i giovani Veterinari della bellezza delle visite a domicilio sotto il diluvio dispersi per le stradine campestri! 🤣🤣🤣

I rettili han poca saliva e riflesso di deglutizione come i mammiferi, medicine e sostegno alimentare va posizionato nel...
30/05/2024

I rettili han poca saliva e riflesso di deglutizione come i mammiferi, medicine e sostegno alimentare va posizionato nello stomaco ... bisogna saperlo fare! 😉

27/05/2024

Attenzione!!!!
AvvisoTS - Si informa che nella serata di oggi, lunedì 27 maggio, a partire dalle ore 19.00, un'area di intervento che si estende da via Catullo sino al Giardino Pubblico De Tommasini per un raggio di metri 200, sarà interessata da misure preventive di disinfestazione a seguito dell’accertamento da parte dell’ A.S.U.G.I. di un caso di Dengue.

🕓 L’intervento larvicida inizierà alle ore 19.00, seguirà l’intervento adulticida indicativamente a partire dalle ore 20.00.

⭕️Verrà istituito il divieto di transito per tutti i veicoli dalle ore 19.30 sino alle ore 22.30 in:
◼ via Catullo,
◼ via Tibullo,
◼ vicolo dell’Ospitale Militare,
◼ via Fabio Severo, via Papiniano,
◼ via del Coroneo, via Stoppani,
◼ via del Ronco,
◼ via Pietro Nobile,
◼ via Alessandro Volta,
◼ via Guglielmo Marconi,
◼ via Carpison,
◼ via San Francesco d’Assisi.

👉Verranno apposti dei cartelli con le indicazioni da seguire per tutti coloro che abbiano la disponibilità di spazi all’aperto nell’area indicata.

❗️Durante il trattamento di disinfestazione:
◼ Restare al chiuso con finestre e porte ben chiuse e sospendere il funzionamento di impianti di ricambio d’aria
◼ Tenere al chiuso gli animali domestici e proteggere i loro ricoveri e suppellettili (ciotole, abbeveratoi,…) con teli di plastica
◼ Prima del trattamento raccogliere la verdura e la frutta presente negli orti o proteggere le piante con teli di plastica in modo ermetico

❗️In seguito al trattamento si raccomanda di:
◼ Procedere, con uso di guanti lavabili o a perdere, alla pulizia di mobili, suppellettili e giochi dei bambini lasciati all'esterno che siano stati esposti al trattamento
◼ In caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida, lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone

❗️ Nelle prossime settimane sarà necessario attenersi a quanto prescritto dagli addetti alla attività di rimozione dei focolai larvali per evitare che gli stessi focolai si riformino:
◼ Non abbandonare negli spazi aperti pubblici e privati (compresi terrazzi, balconi e lastrici solari) contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana
◼ Evitare qualsiasi raccolta d'acqua stagnante anche temporanea
◼ Chiudere I contenitori esterni con rete zanzariera o coperchio a tenuta o svuotarli almeno una volta alla settimana sul terreno, evitando l'immissione dell'acqua nei tombini
◼ Trattare l'acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche negli spazi di proprietà privata con prodotti larvicidi
◼ Tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce e rifiuti di ogni genere provvedere al taglio periodico dell'erba onde non favorire l'annidamento di adulti di zanzare
◼ Svuotare le piscine non in esercizio e le fontane o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi
◼ Sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d'acqua in caso di pioggia
◼ Stoccare i copertoni, dopo averli svuotati da eventuali raccolte d'acqua al loro interno, al coperto o proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d'acqua sui teli stessi

... ma fa sempre notizia il cane non l'uomo che conduce o chi li riproduce senza selezionare il carattere! 😖
23/05/2024

... ma fa sempre notizia il cane non l'uomo che conduce o chi li riproduce senza selezionare il carattere! 😖

.... soprattutto a quelle che volevano esserlo ma ...
12/05/2024

.... soprattutto a quelle che volevano esserlo ma ...

Forse quest'anno, causa meteo, abbiamo scampato massivi danni da processionaria, 0 tra i miei clienti, ma .... ora ponia...
05/05/2024

Forse quest'anno, causa meteo, abbiamo scampato massivi danni da processionaria, 0 tra i miei clienti, ma .... ora poniamo ben attenzione ai stagionali forasacchi, quei 2 trucchi funzionali in attesa di far vedere il pet al veterinario ai miei clienti li ho insegnati! 😉

Controllate bene le testuggini dopo letargo, il marciume del carapace e/o piastrone richiede l'intervento del veterinari...
17/04/2024

Controllate bene le testuggini dopo letargo, il marciume del carapace e/o piastrone richiede l'intervento del veterinario esperto quanto il dentista con una caria umana!

28/03/2024
https://www.facebook.com/share/F5xP2YDZFWuPPTEF/
23/02/2024

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Buongiorno 🎭
Torno su un argomento che riguarda i nostri amici animali: è obbligatoria la museruola per i cani? 🐕🐩

Nei luoghi pubblici i detentori di cani devono portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti.

👉 Quindi: PORTATE SEMPRE LA MUSERUOLA CON VOI.

⚠️ ATTENZIONE
E' obbligatorio indossarla in 2 casi:
A) sugli autobus del trasporto pubblico in Friuli Venezia Giulia (tutti i cani, indipendentemente da taglia e razza; in alternativa usare il trasportino);
B) se il cane è inserito nel c.d. Registro dei cani morsicatori (contiene soggetti specifici, non è un generico elenco di razze).

✅ ECCEZIONI
Non sono tenuti ad indossare la museruola:
- i cani guida che accompagnano le persone non vedenti
- i cani con particolari patologie attestate da certificato medico veterinario
- se non sono d'indole mordace verso le persone/animali, possono essere lasciati liberi da museruole e guinzaglio negli spazi a loro destinati, sotto la sorveglianza del responsabile.

Riferimenti normativi:
L.R. n°20/2012, sul benessere e la tutela degli animali da affezione, articoli 20 e 21
Ministero della salute, ordinanza del 6 agosto 2013, articoli 1 comma 3 lettera B
L.R. n°20/2012 articolo 21 comma 4 ter
L.R. n°20/2012 articolo 21 comma 3
L.R. n°20/2012 articolo 21 comma 4 bis

🤣🤣🤣🤣 ..... l'odore delle loro ghiandole non andava via dai ferri chirurgici né con  enzimi né  col trucco dei boscaioli ...
07/02/2024

🤣🤣🤣🤣 ..... l'odore delle loro ghiandole non andava via dai ferri chirurgici né con enzimi né col trucco dei boscaioli canadesi a base di succo di pomodoro!!! 😱😭

13/01/2024

Fieno fieno ed ancora fieno che son erbivori!!
Interessante lavoro del collega toscano.

Riscontri Tomografia Computerizzata TAC nelle patologie dentali del coniglio e della cavia
Le lesioni dentali più frequenti interessavano l'arcata inferiore
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TC coniglio caviaLe patologie dentali rappresentano il motivo più frequente per eseguire una TC della testa nei conigli e nelle cavie. Gli autori di questo studio hanno quindi voluto valutare e caratterizzare le lesioni della testa correlate alle patologie dentali, mediante Tc, nei soggetti delle suddette specie.

Sono stati esaminati retrospettivamente i reperti TC della testa di 48 conigli e 52 cavie con patologie dentali.

Sia nei conigli (81,2%), che nelle cavie (98%), le anomalie dentali riguardavano più frequentemente i denti mandibolari. La lesione erosiva è stata la tipologia di lesione ossea osservata più frequentemente nella mandibola e nella mascella dei conigli; nelle cavie, le lesioni ossee più frequenti erano tumefazioni attorno alle radici dei denti con lisi focale nella mascella, e senza lisi focale nella mandibola. A livello mascellare, l'aumentata attenuazione delle cavità nasali (rinite) è stata l'altterazione più frequentemente osservata sia nei conigli (60%) che nelle cavie (83,3%); l'esoftalmo era maggiormente rappresentato nei conigli (53,3%). A livello mandibolare, infine, la lesione occupante spazio cavernoso era più rappresentata sia nei conigli (92,3%) che nelle cavie (73,3%).

I risultati di questo studio possono confermare che le lesioni secondarie a patologie dentali vengono frequentemente osservate sia nei conigli che nelle cavie; l'esame TC si è quindi dimostrato utile per il rilevamento di queste alterazioni.

“Computed Tomographic Findings Secondary to Dental Pathologies: Comparison between Rabbits and Guinea Pigs”. Daniele Petrini, et al. Vet Sci. 2023 Dec 14;10(12):705. doi: 10.3390/vetsci10120705.

Scritto da
Michele Tumbarello Med Vet PhD student

Si fa presto a dir LUPO! Copio incollo da un articolo di giornale :  Una ricerca sul lupo italiano. Non è mai stato rein...
22/12/2023

Si fa presto a dir LUPO!
Copio incollo da un articolo di giornale : Una ricerca sul lupo italiano. Non è mai stato reintrodotto ma vive naturalmente da sempre nei territori italiani . La popolazione italiana di lupo è una sottospecie unica al mondo, Canis lupus italicus, come aveva già proposto il grande naturalista italiano Giuseppe Altobello nel 1921. A dirlo, una prestigiosa ricerca internazionale. La disinformazione, le fake news, sono invece i luoghi comuni che hanno contribuito a creare un’atmosfera di ostilità nei confronti del lupo, che continua ad essere un grandissimo patrimonio naturale e culturale da tutelare.
LA RICERCA SUL LUPO ITALIANO
In un nuovo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One, ricercatori di nove Paesi europei hanno cercato di risalire alle origini dell’unicità del lupo italiano, scoprendo qualcosa di inatteso. “Abbiamo studiato la variabilità genetica di centinaia di lupi provenienti da cinque diverse popolazioni europee" – spiega Romolo Caniglia, genetista e coordinatore dello studio – e quello che è emerso è chiaro: il lupo italiano è nettamente distinto da tutti gli altri lupi d’Europa e del mondo, sia a livello di cromosomi autosomici, la maggior parte del dna di un individuo, che a livello mitocondriale, ovvero il dna ereditato per via materna”.

UNA RISORSA PER L’AMBIENTE

✔“Nell’ambiente il lupo svolge al meglio il suo ruolo di selettore naturale, controllando il numero delle popolazioni delle sue prede, evita la diffusione di epidemie abbattendo gli individui malati e deboli ed eliminando le carcasse degli animali morti . ✔È impossibile la sua proliferazione incontrollata in quanto regolata dagli equilibri naturali, preda predatori , rapporto interspecifico, gli erbivori invece possono moltiplicarsi e distruggere la vegetazione se mancano i predatori. Quindi il numero dei predatori è sempre variabile in proporzione alle prede disponibili come avviene da milioni di anni . Le cucciolate sono sempre in proporzione con il numero delle prede a disposizione. Per esempio molti cinghiali . ✔ È un animale con un comportamento sociale complesso e strutturato, dotato di sensi straordinari e grande capacità di spostamento e adattamento. È schivo non si fa avvicinare.

https://www.facebook.com/100078739227645/posts/347516021216369/
15/12/2023

https://www.facebook.com/100078739227645/posts/347516021216369/

𝗦𝗨 𝗘 𝗚𝗜𝗨' 𝗗𝗔 𝗨𝗡 𝗣𝗔𝗟𝗖𝗢

All’interno della grande famiglia dei cervidi, 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗻𝗻𝗲 (o caribù, se mi leggete dal Nordamerica) troviamo 𝗶 𝗽𝗮𝗹𝗰𝗵𝗶 anche nelle femmine. E no, maliziosi, tutto ciò non ha a che fare con i comportamenti libertini dei maschi di renna. A dire il vero, non si sa con sicurezza perché questa specie abbia evoluto anche nella 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, che pare avere una base ormonale.

“Nel 2017 alcuni ricercatori hanno sequenziato il genoma di questa specie e, mettendolo a confronto con quello di altre, hanno ipotizzato che la comparsa dei palchi nelle femmine abbia base ormonale. La mutazione di un singolo gene produce un sito in più per il legame con un recettore degli ormoni maschili. Ciò determina la presenza di una piccola quantità di ormoni di questo tipo in circolo nelle femmine, facilitando la crescita dei palchi” scrive 𝗟𝗲𝗲 𝗔𝗹𝗮𝗻 𝗗𝘂𝗴𝗮𝘁𝗸𝗶𝗻 nel suo saggio 𝑮𝒊𝒐𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓𝒆 (Codice Edizioni), interamente dedicato alle dinamiche di dominio e controllo nel mondo animale.

I palchi, a differenza delle corna, 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗮𝗱𝗼𝗻𝗼, per poi ricrescere. E se nei maschi possiamo spiegare piuttosto facilmente la presenza di questo ingombrante e 𝗼𝗻𝗲𝗿𝗼𝘀𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 ricorrendo alla selezione sessuale, al principio dell’handicap, al suo essere un segnale onesto nella competizione intraspecifica – cioè tra maschi di renna -, risulta più difficile comprendere perché una femmina, che non è implicata in tutte queste dinamiche, dovrebbe impegnare fondamentali risorse fisiche, ogni stagione, per far crescere un proprio palco. 𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗶𝘃𝗼?

Forse, la risposta sta proprio nelle 𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 e nel particolare ambiente, ghiacciato, in cui questa specie vive. Quando, infatti, le temperature si attestano intorno a un piacevole – 20 °C, le renne iniziano a ricercare in modo attivo il cibo, in particolare licheni, che scovano 𝘀𝗰𝗮𝘃𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗻𝗲𝘃𝗲, magari alta oltre il metro. Si formano, così, dei crateri sul cui fondo è possibile pascolare oppure ripararsi e riposare. Questi crateri diventano subito ambitissimi: chi non ha voglia di scavare può, infatti, 𝗿𝘂𝗯𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗿𝗮𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶, perché anche tra le renne i bulli non mancano, soprattutto se siete grossi, maschi e con un palco degno di nota. Basta avvicinarvi a una renna più piccola per far capire l’aria che tira e far comprendere al malcapitato che, forse, è meglio evitare, 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝗴𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮. Non ci sarebbe gara.

Nella competizione tra maschio e femmina, il risultato è segnato: i ricercatori 𝗖𝘆𝗿𝗶𝗹𝗹𝗲 𝗕𝗮𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝗗𝗲𝗻𝗶𝘀 𝗩𝗮𝗻𝗱𝗮𝗹, durante i loro studi nel Parco Nazionale Grands-Jardins (Canada), calcolarono che 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝟴𝟰% 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘃𝗮 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 e sottraeva il cratere alla femmina. Questo, però, solo fino alla fine di dicembre o i primi di gennaio, quando poi accade una cosa: 𝗶 𝗺𝗮𝘀𝗰𝗵𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗼, 𝗶𝗻𝗲𝘀𝗼𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗺𝗮𝗲𝘀𝘁𝗼𝘀𝗶 𝗽𝗮𝗹𝗰𝗵𝗶. Le femmine, all’opposto, li mantengono fino a giugno, quando partoriscono. E da gennaio a giugno la storia cambia e non c’è scontro che non veda 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗮, dotata di palco, su qualsiasi maschio, che ne è sprovvisto.

Non ci sono certezze, ma questo è un indizio non da poco per comprendere il vantaggio evolutivo, per le femmine di renna, nell’avere dei palchi: 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗻𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗶 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼, quindi nelle fasi finali della gestazione, con la possibilità di dare tutto il nutrimento possibile al feto e, poi, nell’avere le calorie sufficienti a produrre un latte di qualità. 𝗠𝗮𝗱𝗿𝗶 “𝗽𝗮𝗹𝗰𝗮𝘁𝗲” 𝘀𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 di madri senza, selezionando, quindi, la mutazione che si diceva sopra e fissando, nelle generazioni, il carattere “𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝗹𝗰𝗼”. I pro nell’investire risorse nello sviluppo di queste appendici sono 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶 𝗮𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶, il tutto, come è ovvio, legato al particolare ambiente ghiacciato in cui si è trovata a vivere questa specie.

𝗘 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗻𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝗯𝗯𝗼 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲? 𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗼𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗺𝗮𝘀𝗰𝗵𝗶 𝗼𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗲?



📷 Stefano Unterthiner, 𝑯𝒆𝒂𝒅 𝒕𝒐 𝑯𝒆𝒂𝒅, fotografia premiata al Wildlife Photographer of the Year 2021

La Natura pareggia sempre i conti .... con calma ma arriva! 😉
30/11/2023

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Sabato e domenica di aggiornamento.... interessante ma post pranzo avrei voluto far come lei!🤣🤣
28/11/2023

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Tarantola mauritanica il nostro geco mediterraneo, tipico delle coste ma oramai diffuso a tutte le zone calde italiane, ...
23/11/2023

Tarantola mauritanica il nostro geco mediterraneo, tipico delle coste ma oramai diffuso a tutte le zone calde italiane, fauna protetta!!!

13/11/2023

Colleghi adorabili oltre che capaci! 😊

Non l'ho pesata, solo anestesia locale per ridurre il prolasso intestinale! 😉
16/08/2023

Non l'ho pesata, solo anestesia locale per ridurre il prolasso intestinale! 😉

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Opicina
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