Gatti norvegesi delle foreste- Allevamento i*Disir Nornir

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Gatti norvegesi delle foreste- Allevamento i*Disir Nornir Allevamento EticoAmatoriale dal 2006 AFEF/ANFI Dieta Barf Nutrizione Veterinaria (diploma in corso) (The International Cat Association). Nel 1987 anche il C.F.A.
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LA STORIA DELLO SKOGKATT

La storia dei gatti Norvegesi delle Foreste nasce molti secoli fa, quando le leggende nordiche già lo vedevano descritto nei racconti mitologici di cui è protagonista accanto alla dea Freya e al dio Thor. Intorno al 1220, Snorri Sturluson, poeta, storiografo, studioso e narratore di miti e leggende, scrisse l' “EDDA” (“bisnonna”), testo che descrive la mitol

ogia nordica della Scandinavia pagana, nel quale vengono citati dei grossi gatti a pelo lungo nei racconti di queste due divinità nordiche. Thor, il dio del tuono, durante i suoi vagabondaggi dovette superare una prova di forza che consisteva nel sollevare un gatto talmente grosso che solo grazie al suo esagerato vigore riuscì nell'impresa. Invece la bellissima Freya, dea dell'amore e della fertilità, viaggiava sul suo carro d'oro elargendo abbondanza e prosperità, trainato da una coppia di gatti a pelo lungo maestosi e superbi. I gatti, una bianca ed uno nero, rappresentano il giorno e la notte e l'evolversi e il rinnovarsi della Vita. Il popolo Vichingo lo considerava un animale sacro e lo conduceva per mare a protezione del contenuto delle stive dai ratti durante le grandi esplorazioni sui Drakkar (le veloci e robuste navi vichinghe) verso le regioni costiere europee ed anche fino alle coste del continente americano nel Maine. Per tanti secoli le grandi foreste scandinave sono state il luogo in cui la natura ha consentito e condizionato l’evoluzione di questa specie animale, il “NORSK SKOGKATT” (o SkauKatt, il gatto dei boschi norvegesi) in un clima che alterna per otto mesi l’anno una temperatura intorno ai -20° a circa quattro mesi di dolci e verdi primavere. La prima descrizione di questa razza risale al 1599 quando un naturalista, il frate danese Peter Claus Friis, che visse a lungo in Norvegia, definì tre categorie di lince: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto. Quest’ultima classe plausibilmente indicava proprio i progenitori del nostro gatto delle Foreste Norvegesi. Venne poi pubblicata nel 1835 l'opera "Favole popolari norvegesi" scritto da Asbjornsen e Moe, con il quale il gatto delle foreste entra a far parte della letteratura e cultura norvegese. Nell’opera “Favole popolari norvegesi” viene chiamato "Huldrekat" ("huldre" = ninfa del bosco) e descritto come un gatto dei boschi con una coda grande e folta. Nelle fiabe che successivamente furono tramandate fino ai fratelli Grimm, questo gatto impersonò probabilmente, con le sue culotte di pelo lungo e la zampetta posteriore coperta di sottopelo, il notissimo “Gatto con gli stivali”. Nel 1912 l'autore norvegese Gabriel Scott scrisse un popolarissimo libro per bambini intitolato "Sølvfaks" in cui il protagonista della storia e' un gatto dei boschi. Intorno al 1930 alcuni allevatori Scandinavi s’interessarono attivamente a questo felino autoctono e iniziarono un allevamento con l’obiettivo di salvaguardare l’originalità della specie, selezionando i soggetti per la loro morfologia e la folta pelliccia, cercando di preservarlo da accoppiamenti con gatti a pelo corto e da altre contaminazioni genetiche. Già dal 1940, durante la 2^ guerra mondiale, questo tipo di gatto fu utilizzato dall’esercito danese con specifiche funzioni affidate ai gatti delle foreste durante i trasporti postali per la protezione delle merci preziose, dei plichi e dispacci dalla sistematica distruzione dei topi. Solo nel 1965 questi gatti, considerati "ufficiali postali", furono cancellati dai registri governativi. Nel 1943, fu pubblicato in Norvegia un libro intitolato "I gatti, animali selvatici e amici domestici" sull'allevamento del Gatto Norvegese delle Foreste (autori Reidar e Lund), che suscitò molto interesse per la sorte del gatto nazionale e nel quale si trattavano le basi per l'allevamento del norvegese: negli anni che seguirono la ricerca di soggetti assolutamente puri diventò l’obiettivo degli appassionati che si adoperarono alacremente per la salvezza della razza contro l’incombente pericolo d’estinzione causata dall’estensione delle città e dalla diffusione di gatti a pelo corto. I primi rappresentanti di questa razza comparvero in esposizione nel 1969 e nel 1973 Helene Nordane ed Edel Runas della Federazione Felina Norvegese iniziarono il primo serio programma di selezione ed allevamento. Nel 1974 venne registrata nel Libro Origini norvegese la prima coppia genitrice di gatti norvegesi delle foreste (il maschio Pan's Trulls di Else Nylund e la femmina Pippa Skogpuss di Edel Runas), i capostipiti di tutti i gatti norvegesi con pedigree. Nel dicembre 1975 gli allevatori della razza entusiasti fondarono il Norsk Skogkattring (Club dei Gatti delle Foreste Norvegesi) che riscosse subito un clamoroso successo. Il programma di allevamento fu difficile per gli anni successivi perché vi erano così pochi parenti riconosciuti ufficialmente che un certo numero di incroci tra parenti fu inevitabile. Prima che potesse essere riconosciuta la nuova razza dalla FIFè (Fédération Internationale Féline) dovettero essere autenticate tre generazioni complete. Nell'aprile del 1977, quando c'erano circa 150 Gatti delle Foreste Norvegesi registrati in Norvegia, la FIFè inviò un giudice Tedesco ad uno show in Oslo. Il suo obiettivo era quello di fare un reportage della nuova razza, per aiutare la commissione dei giudici della FIFè a decidere sul suo futuro. Nel novembre 1977, Carl-Frederick Nordane viaggiò fino a Parigi per partecipare all'assemblea generale della FIFé. Portò con sé diverse foto di quella che da li a poco sarebbe divenuta una nuova razza. I giudici riconobbero in Pan's Truls, brown tabby con bianco, lo standard con cui si sarebbe identificata l'intera razza ed assegnarono il numero 13 NF standard. La cosa fece molto clamore nel paese d'origine dove alla televisione venne trasmessa la foto di Truls che annunciava che il gatto delle foreste norvegesi era stato ufficialmente riconosciuto. Nel 1977 si arrivò così al riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Internazionale Felina (F.I.Fe), a cui seguì nel 1984 in America la definizione dello standard ad opera di allevatori aderenti al T.I.C.A. (Cat Fancier’s Association) registrò il primo Gatto Norvegese delle Foreste. In Italia fu Elena Scorta (allevamento del Valhalla) ad importare i primi due Gatti Norvegesi delle Foreste, Sirika ed Artax, nel 1988. Un grande impegno fu profuso in questi anni per trovare gli esemplari adatti all'allevamento che garantissero un pool genetico abbastanza ricco per evitare i rischi degli accoppiamenti tra consanguinei e tale impegno fu continuato anche in Scandinavia, fino al 1990, poi si è deciso di cessare il riconoscimento di nuovi soggetti provenienti direttamente dai boschi, gli ancestrali (detti "novizi"). Solo nel 1993 la razza venne riconosciuta ufficialmente a livello mondiale e formalizzato definitivamente lo standard ed il codice internazionale. Tra i pionieri allevatori meritano una citazione speciale Else Nylund con il suo allevamento "Pan's" e Randi e Arild Grotterød con il loro allevamento "Torvmyra" che hanno contribuito sostanzialmente alla razza. La ragione per cui questi due allevamenti sono particolarmente ricordati è che ancora tutt'oggi è praticamente impossibile trovare un gatto tra i più belli della razza nel cui pedigree non sia presente in linea di sangue un antenato "Pan's" o "Torvmyra".

E comunque mi state sulle p***e tutti! 😂😂😂 sapevatelo!!! Firmato: WONKA SCRUMIDIDDLYUMPTIOUS
07/06/2024

E comunque mi state sulle p***e tutti! 😂😂😂 sapevatelo!!! Firmato: WONKA SCRUMIDIDDLYUMPTIOUS

07/06/2024
🤍Utblicken’s Mingla 🤍
07/06/2024

🤍Utblicken’s Mingla 🤍

🎀🎀🎀🎀🎀
06/06/2024

🎀🎀🎀🎀🎀

Mamma Afjord’s Kamiko…. Annuncia che a breve saranno on line le foto dei suoi figli! ☺️

SUMMERLAND -TERRE ESTIVEProprio dall'altra parte del sipario della morte ci sono le "Summerlands". Tutti gli animali che...
06/06/2024

SUMMERLAND -TERRE ESTIVE

Proprio dall'altra parte del sipario della morte ci sono le "Summerlands". Tutti gli animali che sono morti attraversano questa tenda e sebbene possano ancora guardarci, noi non possiamo vederli. A volte il sipario è sottile e in alcuni punti intravediamo il nostro compagno perduto che aspetta dall'altra parte... Alcune volte capita che la tenda si muova mentre loro ci guardano e noi possiamo sentirli, avvertire uno spiffero improvviso mentre la tenda torna a posto...

Le Summerland esistono nei lunghi e pigri pomeriggi tardivi di un'eterna estate dorata di un'infanzia ricordata; il momento in cui tutto sembra più vivo e profumato. I nostri animali sono di nuovo giovani e in perfetta salute.... C'è spazio e tempo per giocare e amare, luoghi per stare tutti insieme o solo solo con loro ...

Quando arriverà il nostro momento, il sipario verrà sollevato e con i nostri occhi potremo vedere le Summerlands. Lì ad aspettarci ci sono i nostri animali e le persone che abbiamo amato in vita che finalmente potremo vedere chiaramente.
Ora è per me il momento di allontanarmi dal sipario e rinnovare le promesse di queste amicizie interrotte... anche se a volte non posso fare a meno di dare una sbirciatina attraverso la tenda solo per vedere come stanno i miei gatti .... prima di andare da loro...

(Summerlands è stato tradotto e interpretato da me sulla base dello scritto di Sarah Hartwell. Lei lo ha reso di pubblico dominio in modo che possa essere distribuito liberamente.)

Male male! 😆😆😆il sondaggio ha visto vincere il tipo di pelo errato! ma che dobbiamo fare Mamma Kamiko??  lasciamo spiega...
01/06/2024

Male male! 😆😆😆il sondaggio ha visto vincere il tipo di pelo errato! ma che dobbiamo fare Mamma Kamiko?? lasciamo spiegare a lei il Mantello del gatto delle Foreste Norvegesi:

La Struttura del cappotto è SEMILUNGO: Il sottopelo è lanoso ed è coperto da un pelo lungo anche detto "pelo di guardia" (“guard hair”) idrorepellente, spesso,ispido e ruvido, lungo e lucido, che copre la schiena e i fianchi.
Il mantello,dai giudici, viene valutato principalmente per la tessitura , la qualità, la lunghezza del pelo, la densità del sottopelo che quest' ultimo varia in funzione delle stagioni.
I gattini non hanno ancora il pelo di guardia che svilupperanno dopo almeno i 6 mesi/ 1 anno. oppure dopo la prima muta.
Il TIPO di pelo così particolare è ciò che distingue il norvegese da altre razze a pelo semilungo.... Ovviamente , all interno di tutti i gatti della razza, ci sono differenze e alle volte questa particolarità non è cosi marcata... ma quello che è descritto qui sopra è ciò che è stato " scritto" quando è stata ufficializzato il norvegese come una razza, circa nel 1972 , prendendo ad esempio il gatto Pan's Truls, brown tabby con bianco, per descrivere lo standard con cui si sarebbe identificata l'intera razza ed assegnarono il numero 13 NF standard🥰

la dieta? di fronte alla focaccia ligure... nemmeno Agra può resistere! ❤️🩷🧡💛💚💙🩵💜E' sempre bello rivedervi! Grazie della...
30/05/2024

la dieta? di fronte alla focaccia ligure... nemmeno Agra può resistere!
❤️🩷🧡💛💚💙🩵💜E' sempre bello rivedervi! Grazie della bellissima mattinata Fra e Ila ❤️🩷🧡💛💚💙🩵💜 Buona Vita piccola Dipphy❤️🩷🧡💛💚💙🩵💜

😹😂😹te lo devo spiegare???😹😂😩
30/05/2024

😹😂😹te lo devo spiegare???😹😂😩

29/05/2024

carne essiccata naturale, il TOP per avere un pasto secco, molto comodo in estate per chi fa alimentazione BARF, ma anche ottimo snak per tutti i gatti che desiderano qualcosa di davvero naturale! no glicerina- no additivi- no conservanti, no coloranti https://bauchef.it/

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28/05/2024

😃☺️😍🥰🐣🐥🐾🐾🐾🐾🐾🐥🐣🥰😍☺️😄

e adesso come ti riconosco cavallino?? 😃😂🥰😍 non vi sembra una cavallino nell eco?
27/05/2024

e adesso come ti riconosco cavallino?? 😃😂🥰😍 non vi sembra una cavallino nell eco?

🎁💎FELICE 10°Compleanno  FruPedersen MAYA & ISAK💎🎁Ogni giorno ringrazio Gunn Ingrid e Roald Pedersen per aver portato que...
27/05/2024

🎁💎FELICE 10°Compleanno FruPedersen MAYA & ISAK💎🎁
Ogni giorno ringrazio Gunn Ingrid e Roald Pedersen per aver portato queste due gioie nella mia vita... Laura Rinaldi per condividere con me questo amore💎♥️

25/05/2024

MA CHI E' E COSA FA UN BARF COACH?
Un BARF coach (Biologically Appropriate Raw Food coach) è un professionista che guida i proprietari di animali domestici nella transizione verso una dieta a base di alimenti crudi biologicamente appropriati.
Ecco quattro punti chiave che descrivono cosa fa un BARF coach:

Valutazione nutrizionale e personalizzazione della dieta BARF: Analizza le esigenze nutrizionali specifiche dell'animale considerando fattori come età, razza, stato di salute e livello di attività fisica, per creare un piano alimentare personalizzato basato su ingredienti crudi biologicamente appropriati.

Educazione e formazione dei proprietari: Fornisce informazioni dettagliate ai proprietari su come preparare e gestire una dieta a base di cibi crudi, inclusi i benefici per la salute, i rischi potenziali e le pratiche di sicurezza alimentare per evitare contaminazioni.

Supporto durante la transizione: Offre assistenza continua ai proprietari durante il processo di transizione dalla dieta commerciale a quella a base di alimenti crudi, rispondendo a domande, affrontando eventuali problemi e adattando il piano alimentare secondo necessità.

Monitoraggio e follow-up: Monitora la salute e il benessere dell'animale nel tempo, effettuando aggiustamenti alla dieta in base ai cambiamenti nelle esigenze nutrizionali e alle risposte dell'animale alla nuova alimentazione.
CONTATTI: [email protected] - 389 4984632 . www.barfcoach.it

💎💙💎💙Buona Notte Disir Nornir Heart of Eternity💙💎💙💎Figlia di Fru pedersen's Isak Sylvester e Disir Nornir Hortensia Diamo...
23/05/2024

💎💙💎💙Buona Notte Disir Nornir Heart of Eternity💙💎💙💎Figlia di Fru pedersen's Isak Sylvester e Disir Nornir Hortensia Diamond 💎💙💎💙

  ho gli scatti che  che incastrano Potentilla! :D è stata lei a rompere il sacchetto!😆😀😌😘
23/05/2024

ho gli scatti che che incastrano Potentilla! :D è stata lei a rompere il sacchetto!😆😀😌😘

✔️Visita Generale ✔️Vaccini , ✔️Esami Feci ✅ Fatto! 💚💚💚
23/05/2024

✔️Visita Generale ✔️Vaccini , ✔️Esami Feci ✅ Fatto! 💚💚💚

🥰🥰🥰
19/05/2024

🥰🥰🥰

Siamo in diretta su you tube!!!
19/05/2024

Siamo in diretta su you tube!!!

hey hey hey tu! 😁 ci sei domani alle 14 per giocare coi gattini? allora non perderti la DIRETTA DAL MIO CANALE SU YT! cl...
18/05/2024

hey hey hey tu! 😁 ci sei domani alle 14 per giocare coi gattini? allora non perderti la DIRETTA DAL MIO CANALE SU YT! clicca su Avvisami per riceve un messaggio non appena saremo in diretta!

Vi presento i 4 figli di Hildafolk e Isak che ora hanno 11 settimane di vita! Potentilla, Diphilleya, Nelumbo , Sagittaria e mamma Hildafolk vi aspettano!

AAAaaaTTttavooooooaaaAAA😂😂😂
18/05/2024

AAAaaaTTttavooooooaaaAAA😂😂😂

Indirizzo

Sivizzano
Parma
43045

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La Storia del Gatto Norvegese

LA STORIA DELLO SKOGKATT La storia dei gatti Norvegesi delle Foreste nasce molti secoli fa, quando le leggende nordiche già lo vedevano descritto nei racconti mitologici di cui è protagonista accanto alla dea Freya e al dio Thor. Intorno al 1220, Snorri Sturluson, poeta, storiografo, studioso e narratore di miti e leggende, scrisse l' “EDDA” (“bisnonna”), testo che descrive la mitologia nordica della Scandinavia pagana, nel quale vengono citati dei grossi gatti a pelo lungo nei racconti di queste due divinità nordiche. Thor, il dio del tuono, durante i suoi vagabondaggi dovette superare una prova di forza che consisteva nel sollevare un gatto talmente grosso che solo grazie al suo esagerato vigore riuscì nell'impresa. Invece la bellissima Freya, dea dell'amore e della fertilità, viaggiava sul suo carro d'oro elargendo abbondanza e prosperità, trainato da una coppia di gatti a pelo lungo maestosi e superbi. I gatti, una bianca ed uno nero, rappresentano il giorno e la notte e l'evolversi e il rinnovarsi della Vita. Il popolo Vichingo lo considerava un animale sacro e lo conduceva per mare a protezione del contenuto delle stive dai ratti durante le grandi esplorazioni sui Drakkar (le veloci e robuste navi vichinghe) verso le regioni costiere europee ed anche fino alle coste del continente americano nel Maine. Per tanti secoli le grandi foreste scandinave sono state il luogo in cui la natura ha consentito e condizionato l’evoluzione di questa specie animale, il “NORSK SKOGKATT” (o SkauKatt, il gatto dei boschi norvegesi) in un clima che alterna per otto mesi l’anno una temperatura intorno ai -20° a circa quattro mesi di dolci e verdi primavere. La prima descrizione di questa razza risale al 1599 quando un naturalista, il frate danese Peter Claus Friis, che visse a lungo in Norvegia, definì tre categorie di lince: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto. Quest’ultima classe plausibilmente indicava proprio i progenitori del nostro gatto delle Foreste Norvegesi. Venne poi pubblicata nel 1835 l'opera "Favole popolari norvegesi" scritto da Asbjornsen e Moe, con il quale il gatto delle foreste entra a far parte della letteratura e cultura norvegese. Nell’opera “Favole popolari norvegesi” viene chiamato "Huldrekat" ("huldre" = ninfa del bosco) e descritto come un gatto dei boschi con una coda grande e folta. Nelle fiabe che successivamente furono tramandate fino ai fratelli Grimm, questo gatto impersonò probabilmente, con le sue culotte di pelo lungo e la zampetta posteriore coperta di sottopelo, il notissimo “Gatto con gli stivali”. Nel 1912 l'autore norvegese Gabriel Scott scrisse un popolarissimo libro per bambini intitolato "Sølvfaks" in cui il protagonista della storia e' un gatto dei boschi. Intorno al 1930 alcuni allevatori Scandinavi s’interessarono attivamente a questo felino autoctono e iniziarono un allevamento con l’obiettivo di salvaguardare l’originalità della specie, selezionando i soggetti per la loro morfologia e la folta pelliccia, cercando di preservarlo da accoppiamenti con gatti a pelo corto e da altre contaminazioni genetiche. Già dal 1940, durante la 2^ guerra mondiale, questo tipo di gatto fu utilizzato dall’esercito danese con specifiche funzioni affidate ai gatti delle foreste durante i trasporti postali per la protezione delle merci preziose, dei plichi e dispacci dalla sistematica distruzione dei topi. Solo nel 1965 questi gatti, considerati "ufficiali postali", furono cancellati dai registri governativi. Nel 1943, fu pubblicato in Norvegia un libro intitolato "I gatti, animali selvatici e amici domestici" sull'allevamento del Gatto Norvegese delle Foreste (autori Reidar e Lund), che suscitò molto interesse per la sorte del gatto nazionale e nel quale si trattavano le basi per l'allevamento del norvegese: negli anni che seguirono la ricerca di soggetti assolutamente puri diventò l’obiettivo degli appassionati che si adoperarono alacremente per la salvezza della razza contro l’incombente pericolo d’estinzione causata dall’estensione delle città e dalla diffusione di gatti a pelo corto. I primi rappresentanti di questa razza comparvero in esposizione nel 1969 e nel 1973 Helene Nordane ed Edel Runas della Federazione Felina Norvegese iniziarono il primo serio programma di selezione ed allevamento. Nel 1974 venne registrata nel Libro Origini norvegese la prima coppia genitrice di gatti norvegesi delle foreste (il maschio Pan's Trulls di Else Nylund e la femmina Pippa Skogpuss di Edel Runas), i capostipiti di tutti i gatti norvegesi con pedigree. Nel dicembre 1975 gli allevatori della razza entusiasti fondarono il Norsk Skogkattring (Club dei Gatti delle Foreste Norvegesi) che riscosse subito un clamoroso successo. Il programma di allevamento fu difficile per gli anni successivi perché vi erano così pochi parenti riconosciuti ufficialmente che un certo numero di incroci tra parenti fu inevitabile. Prima che potesse essere riconosciuta la nuova razza dalla FIFè (Fédération Internationale Féline) dovettero essere autenticate tre generazioni complete. Nell'aprile del 1977, quando c'erano circa 150 Gatti delle Foreste Norvegesi registrati in Norvegia, la FIFè inviò un giudice Tedesco ad uno show in Oslo. Il suo obiettivo era quello di fare un reportage della nuova razza, per aiutare la commissione dei giudici della FIFè a decidere sul suo futuro. Nel novembre 1977, Carl-Frederick Nordane viaggiò fino a Parigi per partecipare all'assemblea generale della FIFé. Portò con sé diverse foto di quella che da li a poco sarebbe divenuta una nuova razza. I giudici riconobbero in Pan's Truls, brown tabby con bianco, lo standard con cui si sarebbe identificata l'intera razza ed assegnarono il numero 13 NF standard. La cosa fece molto clamore nel paese d'origine dove alla televisione venne trasmessa la foto di Truls che annunciava che il gatto delle foreste norvegesi era stato ufficialmente riconosciuto. Nel 1977 si arrivò così al riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Internazionale Felina (F.I.Fe), a cui seguì nel 1984 in America la definizione dello standard ad opera di allevatori aderenti al T.I.C.A. (The International Cat Association). Nel 1987 anche il C.F.A. (Cat Fancier’s Association) registrò il primo Gatto Norvegese delle Foreste. In Italia fu Elena Scorta (allevamento del Valhalla) ad importare i primi due Gatti Norvegesi delle Foreste, Sirika ed Artax, nel 1988. Un grande impegno fu profuso in questi anni per trovare gli esemplari adatti all'allevamento che garantissero un pool genetico abbastanza ricco per evitare i rischi degli accoppiamenti tra consanguinei e tale impegno fu continuato anche in Scandinavia, fino al 1990, poi si è deciso di cessare il riconoscimento di nuovi soggetti provenienti direttamente dai boschi, gli ancestrali (detti "novizi"). Solo nel 1993 la razza venne riconosciuta ufficialmente a livello mondiale e formalizzato definitivamente lo standard ed il codice internazionale. Tra i pionieri allevatori meritano una citazione speciale Else Nylund con il suo allevamento "Pan's" e Randi e Arild Grotterød con il loro allevamento "Torvmyra" che hanno contribuito sostanzialmente alla razza. La ragione per cui questi due allevamenti sono particolarmente ricordati è che ancora tutt'oggi è praticamente impossibile trovare un gatto tra i più belli della razza nel cui pedigree non sia presente in linea di sangue un antenato "Pan's" o "Torvmyra".