Osservatorio Faunistico Venatorio - Regione Campania

Osservatorio Faunistico Venatorio - Regione Campania Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Osservatorio Faunistico Venatorio - Regione Campania, Veterinario, c/o Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno/Via Salute, 2, Portici.

⬇️🪽La garzetta (Egretta garzetta) è un uc***lo facilmente riconoscibile grazie al suo piumaggio bianco e ai piedi neri c...
12/12/2024

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La garzetta (Egretta garzetta) è un uc***lo facilmente riconoscibile grazie al suo piumaggio bianco e ai piedi neri con dita gialle. Durante la stagione riproduttiva, sviluppa anche delle lunghe piume ornamentali che lo rendono ancora più affascinante.

Oltre ad essere esteticamente elegante, questo uc***lo è anche un ottimo predatore. Cammina velocemente nell’acqua bassa, utilizzando i piedi per agitare il fondale e smuovere pesci, crostacei e insetti, che cattura con il suo becco affilato.

In Campania si trova principalmente in zone umide e costiere, habitat ideali per la sua alimentazione e nidificazione. Si può vvistare nel Parco Regionale del Fiume Sarno, nelle acque e nelle paludi del Parco del Sele-Tanagro, oppure nell'Oasi dei Variconi. Altri posti dove è stata avvistata sono le risaie della Piana del Volturno e alcune aree umide del Parco Regionale del Matese.

La garzetta vive spesso in colonie, nidificando in grandi gruppi. Queste colonie sono fondamentali per la conservazione della specie e per la salute degli ecosistemi acquatici. Proteggere le zone umide significa garantire la sopravvivenza di specie come questa!

© Copyright foto

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Hai mai incontrato una garzetta? Scrivici nei commenti! 🐦✨

Ps: scusate l'errore di battitura nella slide "gazzetta"




⬇️Perché è fondamentale conoscere, studiare e monitorare le specie alloctone e invasive? 🌍Le specie invasive sono una de...
03/12/2024

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Perché è fondamentale conoscere, studiare e monitorare le specie alloctone e invasive? 🌍

Le specie invasive sono una delle principali minacce per gli ecosistemi e la biodiversità. Si tratta di organismi che, introdotti in ambienti nuovi, si diffondono rapidamente e alterano gli equilibri ecologici, competendo con le specie locali per risorse vitali come cibo e spazio. Queste invasioni non solo minacciano la fauna e la flora autoctone, ma possono anche avere gravi impatti sull’agricoltura, sull’economia e sulla salute pubblica.

Conoscere le specie invasive è il primo passo per "contenerle". Quando riusciamo a identificarle in tempo, possiamo intervenire per limitare i danni. Ma non basta solo riconoscerle: è fondamentale anche studiarle per capire come si diffondono, quali sono le loro abitudini e come possiamo gestire la loro espansione. Solo con un monitoraggio costante possiamo evitare che una specie invasiva prenda piede e metta in pericolo l’equilibrio degli ecosistemi locali.

Sul nostro profilo divulgativo abbiamo affrontato le caratteristiche di diverse specie invasive (presenti in questo collage) come l'ibis sacro, il parrocchetto dal collare, la nutria, le tartarughe trachemys e il gambero rosso della Louisiana.

Aiutaci a diffondere informazioni sulla flora e fauna campana 🐾

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29/11/2024

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Il torcicollo euroasiatico (Jynx torquilla) appartiene alla famiglia dei Picidae, la stessa dei picchi, ma presenta caratteristiche molto diverse. Come i suoi "cugini", ha piedi zigodattili (due dita rivolte in avanti e due indietro), che gli permettono di arrampicarsi sugli alberi con agilità. Tuttavia, a differenza dei picchi, il torcicollo non ha un becco robusto né la capacità di scavare nei tronchi.

Ha un corpo slanciato, colori mimetici e un comportamento unico. Il suo nome deriva da un comportamento curioso: quando si sente minacciato, allunga il collo e lo torce in modo sinuoso, imitando i movimenti di un serpente per spaventare i predatori!

È un uc***lo migratore: trascorre l’estate in Europa per nidificare, mentre in inverno vola verso l’Africa o il sud dell’Asia. In Italia predilige campagne, colline e boschi aperti, nidificando in cavità già esistenti. In Campania è visibile durante la migrazione o nei mesi caldi, soprattutto in aree come il Parco Nazionale del Cilento o il Taburno-Camposauro.

La sua dieta è fatta quasi esclusivamente di formiche, che cattura con la sua lingua lunga e appiccicosa, contribuendo al controllo degli insetti. Anche se diffuso, soffre la perdita di habitat a causa dell’agricoltura intensiva. Proteggere il suo ambiente significa salvaguardare una specie unica nel suo genere.

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©video gentilmente concesso da


***lo

⬇️🐦Con il suo piumaggio brillante, il martin pescatore (Alcedo atthis) è una vera meraviglia della natura: dorso blu met...
26/11/2024

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Con il suo piumaggio brillante, il martin pescatore (Alcedo atthis) è una vera meraviglia della natura: dorso blu metallico, ventre arancione intenso e un lungo becco, ideale per catturare le sue prede. Questo piccolo predatore, lungo appena 16-18 cm, è un maestro nell’arte della pesca: si tuffa a velocità impressionanti, fino a 50 km/h, per cacciare pesci, insetti e crostacei.

Il suo nome richiama il mito di Alcione e Ceice, trasformati dagli dèi in uccelli acquatici. Non a caso, è considerato abilissimo nella pesca.

Lo troviamo lungo fiumi e laghi limpidi in tutta Italia, specialmente in zone con acque pulite e vegetazione rigogliosa. In Campania, possiamo ammirarlo lungo il Volturno, il Sele, il Sarno e in aree come il lago di Patria e il Cratere degli Astroni. Ne hai mai visto uno? 🤞🐾

Curiosità? Scava tunnel nelle rive per nidificare e ha una vista eccezionale che gli permette di vedere chiaramente sott’acqua.

La sua presenza è sinonimo di un ambiente sano: proteggiamo i suoi habitat per garantire il suo futuro!

©Foto: scattate da




⬇️🐾Conosci il ghiro?Il ghiro (Glis glis) è un roditore originario dell'Europa, Asia occidentale e del Caucaso. In Italia...
19/11/2024

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Conosci il ghiro?

Il ghiro (Glis glis) è un roditore originario dell'Europa, Asia occidentale e del Caucaso. In Italia, è diffuso soprattutto nelle zone collinari e montuose, ma si può trovare anche in alcune aree più basse, in particolare nei boschi di latifoglie e conifere. Il ghiro predilige ambienti forestali ricchi di vegetazione, ma può anche adattarsi a giardini e aree rurali. Vive in nidi costruiti in cavità di alberi, tane sotterranee o altre aree protette, dove trascorre gran parte della sua vita, soprattutto durante il letargo invernale.

1) Aspetto e dimensioni: Il ghiro ha un corpo compatto, lungo tra i 12 e i 19 cm, con una coda folta di 10-15 cm. Pesa tra i 150 e i 200 grammi. La sua pelliccia è morbida, di colore grigio cenere sul dorso e bianca sul ventre, con occhi grandi e vivaci che lo rendono davvero adorabile.

2) Letargo: Il ghiro è noto per il suo lungo letargo, che può durare fino a sette mesi, da ottobre a maggio. Prima di "dormire", accumula grasso per nutrirsi durante il periodo di inattività. Durante il letargo, riduce drasticamente il metabolismo e si rifugia in nidi sotterranei o cavità negli alberi, dove è protetto da freddo e predatori.

3) La sua dieta: In estate e autunno, il ghiro si nutre principalmente di frutta, semi, noci e bacche, ma per prepararsi al letargo, aumenta il consumo di cibi ricchi di grassi, come le nocciole. Occasionalmente può mangiare anche insetti, ma la sua alimentazione è prevalentemente vegetale.

Un piccolo abitante dei nostri boschi! Lo si può trovare anche in Campania!

Ne hai mai visto uno?

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13/11/2024

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Un esemplare di lontra (Lutra lutra) è stato avvistato recentemente nel fiume Sele, nella provincia di Avellino. È una bella notizia poter confermare la presenza di questa specie nel territorio campano. La lontra è considerata a rischio di estinzione ed è particolarmente difficile da avvistare, motivo per cui questo evento è ancora più prezioso.

Il WWF ha recentemente pubblicato i dati sulla popolazione italiana, stimata tra i 900 e i 1200 esemplari. Si tratta di una specie autoctona, da sempre presente nel nostro territorio, ma che ha subito un forte declino a causa della perdita del suo habitat, fino a essere classificata come specie minacciata. Per fortuna, in Italia sono attivi diversi programmi di conservazione per tutelare la lontra, una specie simbolo dei nostri fiumi.

Ricordiamo che la lontra è un animale selvatico e va rispettato nella sua naturalezza: osservarla è un'emozione, ma bisogna evitare di disturbarla o interferire con il suo cammino. Rispettiamo la natura e le nostre lontre 🦦🍀

Ringraziamo © Gianfranco Di Vincenzo che ha condiviso con noi questo bellissimo video!

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⬇️🐦La ghiandaia (Garrulus glandarius) è un uc***lo appartenente alla famiglia dei corvidi caratterizzato da un piumaggio...
11/11/2024

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La ghiandaia (Garrulus glandarius) è un uc***lo appartenente alla famiglia dei corvidi caratterizzato da un piumaggio colorato, con penne azzurre sulle ali facilmente riconoscibili. Questa specie vive soprattutto in boschi di latifoglie e aree alberate e gioca un ruolo importante negli ecosistemi grazie alla sua abitudine di accumulare ghiande per l'inverno, contribuendo alla dispersione delle querce! Si può facilmente avvistate in tutta la Campania.

I suoi colori la rendono immediatamente riconoscibile ed unica 🐦🐦

Il suo richiamo è un suono acuto e squillante che si sente distintamente nel bosco. Ma la ghiandaia ha un’abilità inaspettata: sa imitare i suoni dell’ambiente, come versi di altri animali, rumori naturali e la voce umana. Questa dote le permette di comunicare in modo versatile e, talvolta, di confondere i predatori.

É onnivora e ama le ghiande, che accumula sotterrandole per la stagione fredda. Questo comportamento, che ha ispirato il suo nome, contribuisce alla dispersione delle querce nel bosco.

🪶 Conoscevi già queste curiosità su di lei? Ne hai mai vista una?

Si tratta di una specie selvatica e non domestica, la sua detenzione infatti è illegale trattandosi di patrimonio indisponibile dello Stato.

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🦔 ⬇️Il riccio europeo o comune (Erinaceus europaeus) è un mammifero notturno tipico dell’Europa, presente anche in Itali...
05/11/2024

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Il riccio europeo o comune (Erinaceus europaeus) è un mammifero notturno tipico dell’Europa, presente anche in Italia, dove vive in boschi, campagne e persino giardini urbani. È presente anche in Campania!
Piccolo, ma essenziale per l’ecosistema. È una specie selvatica e la sua detenzione è assolutamente vietata essendo patrimonio indisponibile dello Stato.

Ma la conosci davvero? 🐾

Questa specie è ricoperta da 5.000-7.000 spine protettive, si "arriccia a palla" se si sente minacciato, trasformandosi in una "sfera spinosa" inaccessibile ai predatori!

L’autosputo è un comportamento curioso di questo animale. Se trova un odore o sapore nuovo, lo lecca e produce una schiuma di saliva che spalma sulle spine. Questo rituale potrebbe aiutarlo a nascondere il proprio odore o a scoraggiare i predatori.
Le motivazioni di questa tecnica sono in generale poco chiare agli studiosi.

Mangia di tutto, dagli insetti a piccoli vertebrati e frutta. La sua dieta aiuta a controllare parassiti e insetti dannosi nei giardini.

🆘Se trovi un riccio in difficoltà chiama gli ENTI COMPETENTI e/o CRAS (Centro recupero animali selvatici) regionali!

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⬇️🐦Il verdone (Chloris chloris) è un uc***lo passeriforme della famiglia dei Fringillidi. Chiamato anche verdone comune ...
29/10/2024

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Il verdone (Chloris chloris) è un uc***lo passeriforme della famiglia dei Fringillidi. Chiamato anche verdone comune o Verdello è di dimensioni medio-piccole, lungo circa 14-16 cm, caratterizzato da un corpo robusto e un becco conico, perfetto per nutrirsi di semi e frutti. I maschi si distinguono per il loro piumaggio brillante, che sfoggia tonalità di verde intenso e giallo vivace, mentre le femmine presentano un piumaggio più opaco e marrone, ideale per mimetizzarsi durante il periodo di nidificazione. Questa marcata differenza di colore rappresenta un chiaro esempio di dimorfismo sessuale, utile ai maschi per attrarre le femmine.

Il canto del verdone è melodioso e facilmente riconoscibile, composto da una serie di fischi chiari e ripetitivi. I maschi cantano sia durante il giorno che al crepuscolo per difendere il loro territorio e attirare le femmine.

Questa specie è estremamente adattabile e può vivere in una varietà di habitat, tra cui giardini, parchi, aree urbane, boschi aperti e campi agricoli. La sua versatilità gli consente di prosperare in ambienti modificati dall’uomo, dove trova abbondanti fonti di cibo e riparo.

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© Seconda foto: Andreas Trepte in Wikipedia "Verdone"


***lo

⬇️🦌Conosci il Capriolo italico (Capreolus capreolus italicus) ?Si tratta di una sottospecie di piccole dimensioni rispet...
25/10/2024

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Conosci il Capriolo italico (Capreolus capreolus italicus) ?

Si tratta di una sottospecie di piccole dimensioni rispetto al capriolo europeo (Capreolus capreolus), con un'altezza al garrese di circa 65 cm e un peso che varia tra i 20 e i 25 kg. Il suo mantello cambia colore a seconda della stagione: è rosso-ruggine in estate e grigio-bruno in inverno, un adattamento utile per confondersi nell’ambiente boschivo italiano.

I maschi si distinguono dalle femmine per la presenza di piccoli palchi, solitamente composti da tre punte, che vengono rinnovati ogni anno e sono utilizzati per difendere il territorio e competere per le femmine durante la stagione riproduttiva. Le femmine, invece, sono prive di palchi e presentano dimensioni leggermente più contenute rispetto ai maschi.

I programmi di reintroduzione del capriolo italico in Campania mirano a ristabilire popolazioni naturali di questa sottospecie nelle aree dove era scomparsa a causa della caccia e della perdita di habitat. Diversi progetti sono stati avviati in parchi regionali e riserve naturali, come il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Questi programmi prevedono la liberazione di caprioli italici prelevati da aree stabili e la loro introduzione in ambienti adatti, con monitoraggi costanti per garantire l'adattamento e la sopravvivenza. Vengono anche utilizzati collari GPS per studiarne i movimenti e valutare l'impatto ecologico della reintroduzione, cercando di evitare sovrapposizioni con il capriolo europeo, che può competere per le risorse.

La competizione tra il capriolo italico e il capriolo europeo in Campania è dovuta alla condivisione dello stesso habitat e delle risorse, come cibo e territorio. Il capriolo europeo, più adattabile e aggressivo, tende a dominare, relegando il capriolo italico a zone meno favorevoli. Questa competizione può influenzare negativamente le dinamiche riproduttive e sociali del capriolo italico, minacciando ulteriormente la sua già vulnerabile popolazione.

➡️ Le conoscevi? Scrivici e seguici

⬇️🐾Conosci la Cinciarella? 🐦La cinciarella (Cyanistes caeruleus) è un piccolo uc***lo con una lunghezza di circa 11-12 c...
19/10/2024

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Conosci la Cinciarella? 🐦

La cinciarella (Cyanistes caeruleus) è un piccolo uc***lo con una lunghezza di circa 11-12 cm e pesa tra 9 e 12 grammi. Ha un affascinante piumaggio blu-verde sul dorso e un luminoso petto giallo, con una testa bianca con una striscia blu.

Una ricerca condotta dall'Università di Oxford nel 2013 ha dimostrato la capacità di questa specie di apprendere abilità di foraggiamento osservando altri uccelli. Lo studio è stato svolto grazie a 96 cinciarelle. Alcuni gruppi avevano accesso ad un "uc***lo dimostratore" che mostrava come risolvere un compito di foraggiamento, mentre altri servivano come gruppi di controllo senza dimostratore. I risultati sono stati sorprendenti: il 54% degli uccelli che hanno osservato il dimostratore ha appreso il compito, mentre nessuno dei gruppi di controllo ha avuto successo. Questo suggerisce che l'apprendimento sociale è un fattore cruciale per acquisire nuove abilità. Inoltre, l'esperimento ha rivelato che l’età e il sesso degli uccelli influenzano la loro predisposizione ad apprendere, con le giovani femmine che dimostrano la maggiore capacità di apprendimento. ("Milk bottles revisited: social learning and individual variation in the blue tit, Cyanistes caeruleus" by Aplin et al., 2013).

Spesso può essere confusa con la CINCIALLEGRA (Parus major) che è più grande, raggiungendo i 14-16 cm, e presenta un dorso verde-oliva con un petto giallo caratterizzato da una striscia nera distintiva. Anche se entrambe appartengono alla stessa famiglia, la cinciallegra è spesso più audace e territoriale rispetto alla cinciarella.

Tu hai mai avvistato una CINCIARELLA?
Sai che puoi trovarla in Campania?

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© Seconda foto


⬇️🐾Il tasso europeo (Meles meles) è una specie autoctona presente in gran parte dell'Italia continentale, inclusa la Cam...
08/10/2024

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Il tasso europeo (Meles meles) è una specie autoctona presente in gran parte dell'Italia continentale, inclusa la Campania, dove abita soprattutto aree boscose e collinari. È particolarmente diffuso nei parchi e riserve naturali della regione, come il Parco Regionale dei Monti Lattari e l'Oasi WWF di Persano. Questo animale è noto per la sua grande capacità di adattamento e per la sua vita sociale complessa, tipica di pochi altri carnivori europei!

- Caratteristiche fisiche
Il tasso ha una struttura corporea massiccia, con una lunghezza di 65-80 cm e un peso che può variare dai 7 ai 15 kg a seconda della stagione. Il suo mantello è grigio scuro, con una maschera bianca e nera che parte dal muso e si estende fino alle orecchie, rendendolo facilmente riconoscibile.

Le impronte del tasso misurano circa 5-7 cm e mostrano cinque dita, evidenziando l'adattamento dell'animale a un habitat boschivo e il suo stile di vita notturno. La postura plantigrada del tasso gli permette di avere una maggiore stabilità e di affrontare terreni irregolari durante le sue attività notturne di ricerca di cibo.

- Comportamento sociale
A differenza di molti altri carnivori, i tassi vivono in gruppi sociali che possono arrivare a oltre 20 individui. All'interno del gruppo esistono dinamiche gerarchiche, con individui dominanti che stabiliscono l’ordine sociale. Praticano il grooming, pulendosi reciprocamente il mantello per rafforzare i legami sociali.

- Costruzione delle tane
Maestri nel costruire tane sotterranee, i tassi realizzano vere e proprie città sotterranee che possono avere fino a decine di ingressi e stanze. Queste tane vengono tramandate da generazioni e spesso condivise con altre specie come le volpi

E tu ne hai mai incontrato uno?

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@ alcune fonti https://www.cielomareterra.org

🌊⬇️ Scopri la Beccaccia di Mare: Tre Curiosità su questo uc***lo marino migratore! 🐦La beccaccia di mare (Haematopus ost...
06/10/2024

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Scopri la Beccaccia di Mare: Tre Curiosità su questo uc***lo marino migratore! 🐦

La beccaccia di mare (Haematopus ostralegus) ha origine nelle regioni costiere del nord Europa, dove nidifica e si riproduce. È autoctona di paesi come la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, la Germania e la Scandinavia, oltre che nelle zone costiere della Russia. Qui, predilige habitat costieri sabbiosi o rocciosi per costruire i nidi.

Durante l'inverno, migra verso sud, raggiungendo le coste del Mediterraneo e dell'Africa occidentale, diventando così una specie migratrice regolare nelle aree costiere di diversi paesi, inclusa l'Italia.

-Aspetto: Con il suo becco arancione brillante, piumaggio nero e bianco e zampe rosa-arancioni, la beccaccia di mare è un uc***lo inconfondibile lungo le nostre coste. I suoi occhi cerchiati di arancione sono un dettaglio distintivo.

-Dieta: è un'esperta nel cacciare molluschi e crostacei, che apre abilmente con il suo lungo becco. Non disdegna insetti e piccoli pesci quando disponibili.

-Migratrice: Nidifica nelle coste del nord Europa, ma d'inverno migra fino al Mediterraneo, inclusa l'Italia. Si può osservare in regioni come Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.

Per quanto riguarda le Minacce e la Sopravvivenza questo uc***lo affronta la perdita di habitat costieri e l'inquinamento, ma grazie alla sua adattabilità, continua a essere una presenza importante nelle nostre coste.

© Copyright foto: 2-3

Oggi, la notizia della cicogna bianca sparata a Nocera Inferiore è in prima pagina su IL MATTINO di Salerno. È possibile...
25/09/2024

Oggi, la notizia della cicogna bianca sparata a Nocera Inferiore è in prima pagina su IL MATTINO di Salerno.

È possibile leggere il nostro post in pagina Osservatorio Faunistico Venatorio - Regione Campania

La scorsa settimana, a Nocera Inferiore, in località Villanova, è stata rinvenuta la carcassa di una cicogna bianca (Cic...
24/09/2024

La scorsa settimana, a Nocera Inferiore, in località Villanova, è stata rinvenuta la carcassa di una cicogna bianca (Ciconia ciconia).

Si tratta di una femmina raggiunta da colpi di arma da fuoco. L’esame autoptico, effettuato dal personale della UOS Fauna Selvatica presso l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno a Portici, in cui è incardinato il coordinamento tecnico dell’Osservatorio Faunistico Venatorio Regionale, ha rilevato e confermato tramite radiografia la presenza di pallini in varie parti del corpo (in foto). Tuttavia questi ultimi non sono stati la causa diretta di morte, poiché non hanno colpito organi vitali, rimanendo a livello superficiale. Purtroppo, però, hanno probabilmente provocato una deviazione improvvisa della traiettoria di volo dell'animale, che ha finito per impattare contro un ostacolo, come dimostrato dai segni e dalle fratture pre-mortem.

Inoltre l’autopsia ha rivelato l’ottimo stato di salute della cicogna, pronta per migrare verso l’Africa, dove avrebbe trascorso l'inverno al caldo. In Italia, ad oggi, sono presenti numerose coppie nidificanti e questa può essere considerata una grave perdita per la specie, soprattutto per la modalità in cui è avvenuta.

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Le foto presenti © sono di nostra produzione e proprietà.

L'istrice: Specie autoctona o no?Non è del tutto certo che l'istrice (Hystrix cristata), conosciuto anche come porcospin...
21/09/2024

L'istrice: Specie autoctona o no?

Non è del tutto certo che l'istrice (Hystrix cristata), conosciuto anche come porcospino, sia una specie autoctona in Italia. Alcuni studi suggeriscono che sia stato introdotto in tempi antichi, mentre altri sostengono che sia originario del nostro territorio Attenzione: l'istrice è una specie completamente diversa dal riccio!

L'istrice, infatti, è un roditore robusto, lungo fino a 90 cm e pesante fino a 20 kg. Ha una pelliccia scura con striature bianche, una cresta dorsale di peli più lunghi, e orecchie piccole e rotonde, che contribuiscono a un udito molto sensibile. Le zampe corte e forti, con artigli, sono ideali per scavare.

La femmina partorisce 1-4 cuccioli in tane sotterranee dopo una gestazione di 100-110 giorni. I piccoli nascono con aculei morbidi, che si induriscono nei giorni successivi, e diventano indipendenti in 2-4 mesi.

Gli aculei sono composti di cheratina (la stessa presente in unghie e capelli umani) e possono raggiungere i 40 cm di lunghezza. Hanno striature bianche e nere. Non vengono lanciati, ma si staccano facilmente se un predatore li tocca, offrendo una difesa efficace!

È raro avvistarlo essendo un animale notturno, tu hai avuto questa fortuna?

Conoscevi queste curiosità?

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⬇️🐺Il lupo appenninico (Canis lupus italicus) è una sottospecie del lupo grigio. Vive principalmente nelle aree montuose...
05/09/2024

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Il lupo appenninico (Canis lupus italicus) è una sottospecie del lupo grigio. Vive principalmente nelle aree montuose dell’Appennino, ma lo si trova anche in macchia mediterranea, fin dal livello del mare. È autoctono della Campania 🐾🐺

Si tratta di un predatore opportunista poiché si nutre di ungulati selvatici come cervi e cinghiali, ma anche di piccoli animali e vegetali.

Presenta un mantello grigio-marrone e occhi gialli, con una coda corta.

La sua struttura sociale è complessa: il branco è guidato da una coppia Alfa, con gerarchie basate su collaborazione e supporto reciproco.

Inoltre i lupi possiedono un olfatto eccezionale, capace di percepire prede a chilometri di distanza.
Possono percorrere fino a 60 km in una sola notte durante la caccia o la ricerca di un nuovo territorio..

Dal punto di vista ecologico permettono di mantenere l’equilibrio delle popolazioni di ungulati, prevenendo il sovrappopolamento.

In bocca al lupo? W IL LUPO, SEMPRE 🐺❤️

Ne hai mai visto uno in natura? Rispetta la distanza e ammira questo capolavoro ❤️

🦜⬇️Hai mai visto questo uccellino verde?È il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), originario dell'Africa e del...
14/08/2024

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Hai mai visto questo uccellino verde?

È il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), originario dell'Africa e dell'Asia, è ormai presente in molte città e regioni italiane. Da qualche anno si è stabilito anche in Campania dove sono numerosi gli avvistamenti e le segnalazioni.

Questo pappagallo si distingue per il suo piumaggio verde brillante. I maschi adulti hanno un caratteristico collare nero attorno al collo, mentre le femmine ne sono prive e hanno una colorazione verde più tenue.

I parrocchetti nidificano in cavità di alberi o in nidi artificiali. Dopo l'accoppiamento, la femmina depone 3-5 uova che vengono incubate per circa 18-22 giorni. I pulcini sono accuditi dai genitori fino a diventare indipendenti in 6-8 settimane. 🥚

Nonostante siano affascinanti, questi animali possono avere effetti negativi sull'ambiente. Competono con le specie locali per il cibo, possono danneggiare le colture agricole e causare problemi alle strutture urbane con i loro nidi. Una specie che ci ricorda l'importanza dell'equilibrio ecologico. ⚠️

Lo hai mai incontrato? Se sì, dove?
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Indirizzo

C/o Istituto Zooprofilattico Sperimentale Del Mezzogiorno/Via Salute, 2
Portici
80055

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