17/04/2024
MA I CANI DEVONO SOCIALIZZARE DAVVERO CON GLI ALTRI CANI? 🤷🏼♂️
Faccio una premessa.
I cani sono animali sociali (che non vuol dire socievoli), ma sono anche e soprattutto animali da branco. Questo vuol dire che nel loro etogramma, nel loro dna, nella loro memoria di specie c'è sì la necessità di socializzare con altri conspecifici, ma, fondamentalmente, con quelli con i quali hanno legami di sangue o affettivi.
Il problema sorge quando si "spingono" cani che non si conoscono a socializzare. E questo accade in continuazione.
Per un cane la normalità sarebbe nascere e crescere nel proprio branco con i genitori, fratelli, fratelli maggiori, cugini, zie, zii e nonni.
Siamo noi che adottando, per lo più, un cane alla volta li rendiamo "figli unici".
Da qui la "necessità" di far loro conoscere altri conspecifici. Ma in realtà per un cane, la conoscenza di cani altri dal proprio branco è la cosa più lontana dalla propria natura.
Un cane sconosciuto è, per lo più, un competitor (territoriale, alimentare, sessuale, ecc.)
Quindi da un punto di vista etologico ha perfettamente senso che un cane, animale sociale ma "da branco", non sia sempre entusiasta di avere a che fare con cani estranei.
Se proprio vogliamo, il fatto che molti cani apprezzino incontrare altri cani e persone è una grande dimostrazione di socievolezza, oltre che di socialità.
Questo, infatti, non vuol dire che i cani non socializzano o non debbano socializzare con altri cani, ma solo che quando succede si dovrebbe tenere a mente tutto questo e non stupirsi che cani sconosciuti non vadano d'accordo. E tanto meno spingerli a socializzare. O accontentarsi che si tollerino.
La comunicazione dei cani è una comunicazione non verbale, fatta per lo più di posture, distanze, sguardi, contatto fisico e poche vocalizzazioni. Soprattutto è una comunicazione olfattiva.
Affinché ci sia una comunicazione corretta e senza fraintendimenti ci vuole molta confidenza.
Esattamente come per noi, anche fra i cani, i malintesi sono all'ordine del giorno.
E solo conoscendo abbastanza bene l'altro interlocutore si può arrivare a comprendere che, casomai, non voleva dire proprio quello che noi abbiamo capito...😅
E quindi? Quindi portare i cani in posti dove si incontrano altri cani sconosciuti in continuazione... non è il massimo. La stessa cosa vale, naturalmente, anche per alcune "classi" in cui vengono fatti incontrare cani sconosciuti in numero elevato.
Un cane dovrebbe avere una cerchia stretta di "amici" e parenti. 3-4...5...6!!! Bastano e avanzano.
Cani amici con i quali stringere rapporti man mano più profondi e passare insieme bei momenti facendo esperienze piacevoli e costruttive. Sarebbe anche bene che questi cani fossero cani competenti, con cui i nostri cani abbiano piacere di condividere del tempo e che la compagnia reciproca possa portare giovamento l'un l'altro.
Esattamente come succede per noi: soprattutto a una certa età, il cerchio delle nostre amicizie si stringe sempre più e abbiamo voglia di stare con persone con cui stiamo bene e con cui non abbiamo conflitti anche piccoli. No?
Per i cani è lo stesso. Ma visto che per i nostri cani siamo, in linea di massima, noi a decidere dove andare e chi incontrare, dovremo prenderci questa responsabilità e cercare di far fare ai nostri cani incontri di qualità. E non di quantità.
E con un po' di lungimiranza e di cino-filia (cioè amore per tutti i cani e non solo per i nostri cani) pensare anche un po' agli altri cani che incontrano i nostri e che, ugualmente, difficilmente trarranno beneficio da questi incontri-lampo ( casomai legati o in area cani), in cui è impossibile che i coinvolti possano dirsi qualcosa di interessante, conoscersi o portarsi a casa un esperienza costruttiva.
Un buon metro di giudizio per rendersi conto se due o piu cani stanno davvero bene insieme non è ,ad esempio, tanto il fatto che interagiscano in modo concitato. Quelle interazioni che, il più delle volte, vengono definite come gioco, ma che in realtà non lo sono affatto.
Bensì che quei cani riescano a rilassarsi insieme. Addirittura dormire casomai.
Sarebbe bello che le aree cani diventassero luoghi di riposo e di relax per i cani e non posti in cui i cani vengono condotti per "scaricarsi" correndo.
Testo di CINOFILIA NON FACILE
I cani hanno 'bisogno' di conoscere nuovi cani?
Fare la conoscenza di un nuovo individuo ha un costo, in termini di concentrazione e di stress. Vale anche per noi, quando siamo in compagnia di amici, c'è intimità, siamo a nostro agio, sappiamo cosa aspettarci, e, se siamo amici, significa che abbiamo qualcosa in comune e la voglia di condividerlo.
Quando facciamo nuove conoscenze, è normale essere meno rilassati, pensiamo a cosa dire, e a come dirlo, perché non sappiamo ancora chi abbiamo di fronte. Può essere stimolante, e, da un nuovo incontro può nascere una bella amicizia. Oppure, dopo il primo incontro, possiamo decidere che quella persona non fa per noi. In ogni caso, esporci, avrà un costo.
Per i cani la situazione è molto simile.
Il cane ama creare legami, coltivare amicizie, crescere insieme ad altri cani, frequentarli e condividere esperienze.
Erroneamente molte persone credono che, il loro cane, abbia costantemente bisogno di conoscere cani nuovi, e creano il maggior numero di occasioni, anche casuali, affinché ciò accada.
Nel nostro approccio cerchiamo di sottolineare e di dare valore all'amicizia, tra cani. Favorendo l'incontro regolare e frequente, di gruppi di cani che si conoscono. Le alleanze che si formano sono molto simili, come struttura, alle amicizie, quelle vere, che creiamo noi.
E ieri, nel vedere Easy, Lana e Maya, collaborare per aiutare Spirit, era evidente.
Come sempre
QUALITÀ non QUANTITÀ
In foto Kriss e Dyllon 💟