17/02/2022
Mangia biodiverso!
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𝗟𝗮 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗷𝗮
🇮🇹 La scorsa settimana è stata pubblicata una ricetta a base di "fagiolo quaranta giorni" e prima ancora una che prevedeva l'impiego di "fagiolo a pi***lo". Ma cosa sono e perché si chiamano così? Prima di tutto i fagioli, come piselli o fave, sono legumi, semi di leguminose (piante della famiglia botanica delle fabacee), chiusi in baccelli, ricchi di proteine “buone” importanti per la nostra alimentazione. In passato sono stati un’alternativa “economica” alla carne ed oggi il loro uso è in crescita proprio perché salutari. Infatti, se consumati in un pasto unico con i cereali, come si fa in molti piatti tradizionali, forniscono il giusto apporto di proteine, carboidrati, vitamine, sali minerali e fibre. I fagioli citati, inoltre, sono due delle vecchie varietà agricole recuperate dal Parco grazie al progetto "Coltiviamo la diversità", coltivate presso “aziende custodi” e cucinate in alcuni ristoranti. Il primo deve il suo nome al fatto che ha un ciclo breve visto che dalla semina alla raccolta passano circa 40 giorni. Il "fagiolo a pi***lo”, invece, è chiamato così per la tipica forma tondeggiante. Queste varietà ma anche vari tipi di cereali, frutti e ortaggi che rischiavano di scomparire per sempre costituiscono, dunque, un importante risorsa sia materiale (tangibile) che immateriale di ogni territorio in quanto legate alla storia, agli usi e ai costumi delle popolazioni locali che le hanno gelosamente conservate.
🇬🇧 Last week a recipe based on " fagiolo quaranta giorni " was published and earlier another one involving the use of " fagiolo a pi***lo ". But what are they and what is the meaning? First of all, the beans, such as peas or broad beans, are legumes, pulses (plants of the fabaceae family), closed in pods, high in "good" proteins important for our diet. In the past they were an "economical" alternative to meat and today their use is growing because they are healthy. In fact, if consumed in a single meal with cereals, as is done in many traditional dishes, they provide the right amount of proteins, carbohydrates, vitamins, minerals and fibers. Furthermore, the beans mentioned are two of the old agricultural varieties recovered by the Park thanks to the " Coltiviamo la diversità" project, grown in "custodian farms" and cooked in some restaurants. The first owes its name to the fact that it has a short cycle: there is a period of about 40 days. between the sowing and the harvest. The " fagiolo a pi***lo”, on the other hand, is so called because of its typical rounded shape. These varieties, but also the various types of cereals, fruits and vegetables that were in danger of disappearing, constitute, therefore, an important material (tangible) and immaterial resource of each territory as linked to the history, uses and customs of the local populations who have scrupulously preserved them..