Associazione Tecnica Amatori Volpino Italiano

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Associazione Tecnica Amatori Volpino Italiano Allevatori ed amatori del Volpino Italiano A questa pagina Facebook accedono tutti gli Allevatori accreditati già elencati nel sito dell'associazione.

L'ATAVI (Associazione Tecnica Amatori Volpino Italiano) è stata riconosciuta dall'ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) come Società Specializzata nel marzo 2010. Il Volpino Italiano ha due varietà di colore, bianco e rosso, ufficialmente riconosciute mentre si è in attesa del riconoscimento del colore nero, un tempo già presente nello standard. www.volpinotavi.it
L'allevatore accreditat

o è il socio ATAVI che, oltre ad aver sottoscritto il Codice deontologico voluto dall'Enci, sottopone i propri soggetti al test PLL (primaria lussazione del cristallino). L'inerente opera di sensibilizzazione da sempre svolta dall'ATAVI ha permesso, negli anni, di contingentare questa patologia (fino ad ora mai riscontrata nei soggetti rossi) nel Volpino Italiano bianco. Attualmente si può affermare che la PLL è in via di eradicazione.

24/10/2024
01/10/2024

L'IMPORTANZA DELLA PIGMENTAZIONE NEL VOLPINO ITALIANO

La pigmentazione è un fattore di importanza rilevante in qualsiasi mammifero e quindi anche nel cane.
Come è noto, il pigmento è parte integrante delle cellule e compartecipa attivamente a varie funzioni dell’intero organismo.
Non bisogna dimenticare che questo fattore riveste importanza anche per la diagnosi clinica di talune malattie e le varie disfunzioni organiche legate ad una carenza di pigmento sono riscontrabili anche in altri animali domestici di interesse produttivo.
La pigmentazione non costituisce un mero fattore estetico dal momento che nei mammiferi un suo stato carenziale comporta, nel medio e lungo termine, le classiche tare collegate all’albinismo con conseguenti patologie legate alla vista, all’udito e alla fertilità.
Forse costituisce, entro certi limiti, un’eccezione il coniglio di razza Bianca di Nuova Zelanda, albino ma regolarmente fertile; tuttavia, essendo un animale essenzialmente da carne, finisce anzitempo la sua vita e nessuno si preoccupa di eventuali patologie legate alla vista o all'udito.
Nel cane esistono varie zone sedi di pigmento ma focalizziamo l'attenzione sul Volpino Italiano di cui esistono tre varietà distinte dal colore del mantello, e cioè il bianco (bianco-latte) il rosso (rosso-cervo) e il nero.
In questa varietà le unghie sono nere al pari di tutte le mucose.
E' apprezzabile che anche le gengive siano nere.
Nella varietà rossa il pigmento non deve essere carente in nessuna zona e in particolare le unghie, il tartufo, le rime palpebrali, le labbra e i cuscinetti plantari sono rigorosamente neri; lo scroto e l'area perivulvare sono ben pigmentati.
Anche nei soggetti bianchi il pigmento è localizzato nelle zone appena menzionate.
Il Volpino Italiano bianco talvolta ha le unghie nere ma bisogna chiarire che se anche sono biancastre la cosa è di interesse relativo perché nelle altre sedi la pigmentazione è ben marcata.
E' invece fondamentale che l'orlo palpebrale sia sempre interamente nero perché una sua depigmentazione, sia totale che parziale, è sempre trasmissibile alla prole in percentuale piuttosto elevata.
E' sconsigliabile far riprodurre un soggetto con una o entrambe le palpebre depigmentate o anche parzialmente depigmentate perché può trasmettere questo difetto a buona parte dei discendenti ed anche quelli eventualmente esenti ne possono essere a loro volta portatori.
Tra i compiti dell'allevatore vi è anche quello di evitare che un difetto dilaghi.
Lo so che qualche allevatore può propendere per un'eccezione (nel caso di pigmentazione incompleta di un solo orlo palpebrale) qualora ci si trovi di fronte a un soggetto portatore di altre grandi qualità che giustifichino successivi interventi correttivi nel prosieguo della selezione che dovrà tradursi, nella pratica, in una rigorosa e oculata scelta che dovrà cadere solo su soggetti correttamente pigmentati.
Altra sede importante di pigmento è la terza palpebra, denominata anche membrana nictitante; la sua depigmentazione non deve mai essere sottovalutata perché può rappresentare una sorta di avvisaglia di carenza di pigmento in altre zone che può interessare i soggetti di immediata discendenza.
In ogni caso è d'obbligo la massima attenzione perché questo genere di difetti può sempre ricomparire.
Anche il naso (tartufo) deve essere rigorosamente nero.
Taluni hanno coniato la suggestiva espressione “naso da neve” per giustificare una temporanea decolorazione del tartufo nei mesi invernali.
In realtà esso deve presentarsi nero in qualsiasi stagione dell'anno e qualsiasi alterazione, ancorché temporanea, del colore è imputabile ad un anomalo metabolismo del pigmento.
Un cane che presenti la totale depigmentazione del tartufo deve essere scartato dalla riproduzione, mentre si può essere più tolleranti se la depigmentazione è minima.
Si tratta comunque di un difetto grave e quindi da non sottovalutare.
Anche le labbra devono essere totalmente nere.
In altre razze sono stati notati casi di labbra correttamente nere ma prive di pigmento in corrispondenza della commessura labiale e questo difetto si accompagnava a una indesiderabile lassità della commessura stessa con fuoriuscita di saliva.
La correlazione tra una depigmentazione così localizzata e lassità della commessura meriterebbe di essere approfondita con un conforto statistico numericamente più consono.
Un cane correttamente pigmentato presenta anche i cuscinetti plantari rigorosamente neri già fin dai primi mesi; tuttavia in questa sede il processo di pigmentazione può completarsi entro i sei/sette mesi.
Considerando la pigmentazione nella sua globalità, si osserva che talvolta un soggetto con rime palpebrali, tartufo e labbra correttamente pigmentate, non ha necessariamente anche tutti i cuscinetti plantari neri o completamente neri; si tratta però di un particolare pressoché ininfluente in quanto non sempre trasmissibile.
Anche lo scroto, i contorni a***e e vulvare devono essere opportunamente pigmentati anche se la localizzazione in quelle sedi può essere considerata secondaria.
Nel Volpino Italiano bianco si possono notare anche localizzazioni cutanee dove il nero “deborda” nella zona sottorbitale, sulla canna nasale, eventualmente sullo scroto, talvolta sulla lingua e, in rari casi anche in altre zone del soma.
In linea più generale, il corretto metabolismo del pigmento è condizionato dal fattore genetico ma anche favorito dalla usuale esposizione alla luce naturale.

Il 28 settembre 2024 ha avuto luogo il Raduno ATAVI a Ganaceto giudicato da Giancarlo Sambucco.Al termine dei giudizi, d...
30/09/2024

Il 28 settembre 2024 ha avuto luogo il Raduno ATAVI a Ganaceto giudicato da Giancarlo Sambucco.
Al termine dei giudizi, durante il consueto momento conviviale, il Giudice ha espresso un parere tecnico globale sulla qualità dei soggetti esposti notando un miglioramento strutturale rispetto a un precedente raduno (da lui giudicato anni addietro) con particolare riferimento al posteriore migliorato nelle angolazioni.
Sottolineando la particolarità che solo un posteriore di giusta angolazione può consentire una corretta andatura.

19/09/2024

LE ORECCHIE DEL VOLPINO ITALIANO

(portamento e posizione)

Un Allevatore degno di tal nome deve prefissarsi l'irrinunciabile obiettivo di far nascere soggetti di bellezza medio-alta e sani sia fisicamente che psichicamente.
Questi fattori non sono menzionati in ordine di importanza perché sono tutti imprescindibili e pertanto una selezione attuata nei dovuti parametri deve essere obbligatoriamente a tutto campo e non si può riduttivamente orientarla su pochi fattori trascurandone altri.
Anche le orecchie costituiscono, in tutte le razze, un importante fattore di tipicità e nel Volpino Italiano sono fondamentali, unitamente agli occhi, per conferire la tipica espressione di razza che deve essere attenta, sveglia e vivace.
Sotto il profilo anatomico, nella maggior parte delle razze l'attaccatura delle orecchie è situata all'altezza dell'arcata zigomatica.
L'attaccatura può essere posizionata leggermente più in alto o più in basso a seconda delle razze i cui rispettivi standard devono precisare anche la forma e la posizione dell'orecchio stesso.
La forma è generalmente triangolare con la punta più o meno arrotondata.
In termini cinognostici, il portamento delle orecchie può essere in posizione eretta, semieretta (cioè per due terzi eretta e un terzo ripiegata) pendente (aderente ai parietali) e semipendente, cioè appena scostata dai parietali.
In talune razze le orecchie possono essere anche portate all'indietro sul collo (a forma di rosa) come in certe razze di levrieri o nel Bulldog Inglese.
Nel Volpino Italiano le orecchie sono portate erette e ravvicinate tra loro in relazione all'attaccatura e soprattutto alla larghezza del cranio.
Lo standard recita testualmente:

Il Consiglio Direttivo dell'atavi ha deciso di pubblicare alcuni articoli tecnici già da tempo consultabili sul nostro s...
17/09/2024

Il Consiglio Direttivo dell'atavi ha deciso di pubblicare alcuni articoli tecnici già da tempo consultabili sul nostro sito internet www.volpinoatavi.it
___________________________________________________

LA CODA NEL VOLPINO ITALIANO

Alla voce “coda” lo standard del Volpino Italiano recita testualmente :

A.T.A.V.I. In questo sito ufficiale dell’ATAVI sono riportate tutte le informazioni inerenti la razza e le delibere consiliari e assembleari frutto di usuale dibattito interno scaturito dal continuo scambio di opinioni con tutti i Soci – mai disatteso in ogni tempo – dal Consiglio Direttivo. O...

Consueta foto-ricordo (con lo sfondo del Castel del Monte) del Raduno ATAVI del 7 luglio 2024 organizzato ancora una vol...
09/07/2024

Consueta foto-ricordo (con lo sfondo del Castel del Monte) del Raduno ATAVI del 7 luglio 2024 organizzato ancora una volta ad Andria presso la Tenuta Tannoja. Abbiamo, tutti insieme, contribuito a consolidare la tradizione dei nostri Raduni organizzati al sud.

29/06/2024

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELL'ENCI


Caro Presidente,

Viviamo drammaticamente la crisi che questo momento epocale comporta e il nostro settore allevatoriale non poteva rimanerne immune.
Tutti abbiamo apprezzato gli interventi sulle varie reti televisive che hanno reso noto al gran pubblico il nostro lavoro selettivo che impreziosisce il patrimonio zootecnico mondiale.
Ma dobbiamo essere tutti ancora più coesi per contrastare quella miriade di messaggi falsi e anche gravemente fuorvianti perché tentano di far leva su un fatuo trasporto emotivo.
Faccio espresso riferimento a giulebbosi messaggi del tipo “l'affetto non si compra ma si adotta” et similia.
E' ovvio che tutti noi -cinofili autentici- condividiamo il pensiero che adottare un cane randagio sia un'opera buona ma siamo altrettanto consci, alla luce delle nostre indubitabili cognizioni tecniche, che solo un esperto può essere in grado di gestire le sempre possibili azioni reattive di un cane reduce da un vissuto che non può mai essere conosciuto nella sua interezza.

La costante diminuzione delle iscrizioni ai Registri Genealogici è allarmante.

Credo sia giunto l'improcrastinabile momento di dar vita a una vera e propria “martellante” campagna pubblicitaria che, con carattere di continuità, renda noto il nostro operato e di conseguenza l'importante ruolo dell'Enci.
Naturalmente coinvolgendo a tutti i livelli il nostro Ministero di riferimento perché le Autorità certamente non ignorano che le importazioni di cuccioli precocemente slattati, e ovviamente non sottoposti a nessun trattamento di vaccino-profilassi, veicolano concrete possibilità di grave nocumento sanitario al nostro patrimonio cinotecnico.
Si rivela quindi improcrastinabile la necessità di contrastare drasticamente questa importazione di cuccioli, non solo precocemente e inaccettabilmente separati dalla madre, ma sottoposti a lunghi e disagevoli trasporti in violazione delle usuali norme di sicurezza in netto contrasto con il benessere animale a cui tutti noi Allevatori cinotecnici -ma cinofili prima di tutto- teniamo particolarmente.
Non rientra nella nostra tradizione perorare “situazioni di privilegio”, ma giova comunque ricordare tutto quel lavoro indotto (sia livello di imprese commerciali che a livelli professionali) che prospera grazie all'esistenza di quel mondo allevatoriale scaturito da una nostra passione che si traduce vantaggiosamente per l'intera collettività.

Con indefettibile stima, credimi Tuo
Fabrizio Bonanno

(Socio dell'Enci dal 1970)

06/06/2024

Come da delibera assembleare, stiamo concretizzando la realizzazione del ca***e YouTube ATAVI / UMAVI.
Intuendo la difficoltà che si può incontrare nel realizzare il montaggio di un video, vi chiediamo di inviarcelo realizzandolo con telefonino o tablet, dove vi inquadrate in prima persona e parlate del vostro allevamento allegando anche delle fotografie. Potremo così occuparci di realizzare del montaggio definitivo.
[email protected]

As per the Council's decision, we are creating a ATAVI/UMAVI YouTube channel. A tablet or mobile phone can help us overcome the challenges of video editing.
It is required that you frame the breeder's face and begin speaking about your farm, including the attached photographs, after that, we can initiate the assembly. 05.06.2024
[email protected]

15/05/2024

Cari Soci,
nel corso dell'ultima assemblea tenutasi il 23 marzo 2024, si è deliberato di istituire un ca***e YouTube dedicato al Volpino Italiano.
Nel progetto, che tutti dobbiamo contribuire a realizzare, vi sarà un video iniziale illustrativo sulla storia del Volpino Italiano, con cenni agli standard caratteriale e morfologico, sull'utilizzo attuale con particolare risalto alle peculiarità caratteriali che lo rendono un cane adatto a un vasto pubblico, anche precisando che la particolare tessitura del mantello non necessita di cure particolarmente impegnative.
Ogni Allevatore accreditato ATAVI (ma il progetto verrà esteso anche agli Allevatori esteri sotto la diretta responsabilità degli Junior President dell'UMAVI) avrà cura di creare un proprio video dove illustrare se stesso, di come si è avvicinato alla razza e il motivo che lo ha indotto a intraprendere quella meravigliosa avventura che si chiama allevamento, con ampia panoramica sulla struttura che ha creato, sui propri esemplari sia piazzati che in movimento, nonché l'origine della denominazione scelta per il proprio Affisso (o Prefisso).
Non saranno ammessi annunci di vendita dei cuccioli e nemmeno pubblicità delle singole cucciolate, perché ogni Allevatore usufruisce di propri canali telematici.
Non sfugge l'importanza che assume il carattere innovativo di questa iniziativa che dovrà contraddistinguersi per la competenza e la professionalità degli Allevatori che vorranno aderirvi.

Il Presidente
Fabrizio Bonanno

Con grande soddisfazione pubblichiamo questa lettera del Presidente dell'Enci e tutti ci congratuliamo con Olimpio Cicir...
10/04/2024

Con grande soddisfazione pubblichiamo questa lettera del Presidente dell'Enci e tutti ci congratuliamo con Olimpio Ciciriello, titolare dell'allevamento "Villa dei Cedri", per aver conseguito questo importante riconoscimento, non senza sottolineare che per la prima volta nella storia della nostra razza un allevatore di Volpino Italiano si aggiudica questo prestigioso trofeo posto in palio dall'Enci.
Ci saremo tutti ad applaudirti in Assemblea.

28/03/2024
l 23 marzo 2024 a Ganaceto (Mo), giudicato da Alberto Marengoni, ha avuto luogo l'ottavo Campionato Sociale ATAVI  nell'...
28/03/2024

l 23 marzo 2024 a Ganaceto (Mo), giudicato da Alberto Marengoni, ha avuto luogo l'ottavo Campionato Sociale ATAVI nell'àmbito del primo Raduno Nazionale dell'anno caratterizzato, come sempre, da un'ampia partecipazione sia di espositori (quattordici in totale, di cui sette allevatori) che di pubblico.
Con piacere abbiamo salutato Carl Balsrod e Patrick Misund, i quali allevano in Norvegia la nostra razza con l'affisso “Amiamo Volpino”.
Come sempre i risultati sono consultabili sul nostro sito www.volpinoatavi.it
Da sottolineare che per la prima volta partecipavano al campionato sociale i Volpini Italiani Neri, tutti allevati da Massimo Fiorini che sta selezionando con passione e competenza questa varietà.

La vela ATAVI / UMAVI ripristinata da due delle quattro "veline di Roccascura"....
31/01/2024

La vela ATAVI / UMAVI ripristinata da due delle quattro "veline di Roccascura"....

ANDRIA    9  DICEMBRE  2023Il 9 dicembre avuto luogo ad Andria l'ultimo raduno ATAVI 2023 giudicato da Bruno Nodalli che...
19/12/2023

ANDRIA 9 DICEMBRE 2023

Il 9 dicembre avuto luogo ad Andria l'ultimo raduno ATAVI 2023 giudicato da Bruno Nodalli che, dopo i giudizi, durante il consueto momento conviviale, ha espresso una valutazione globale sottolineando le valide caratteristiche della tipicità raggiunte dai nostri amati Volpini Italiani che dovrà e potrà essere mantenuta se gli Allevatori sapranno valorizzare le loro capacità agendo unitariamente con gli indirizzi selettivi da sempre propugnati dall'ATAVI.

Raduno Nazionale ATAVI di Andria del 15 ottobre 2023 : MIA e NINA (rispettivamente di Leonardo Cuscito e Gaetano Ieva) l...
20/10/2023

Raduno Nazionale ATAVI di Andria del 15 ottobre 2023 : MIA e NINA (rispettivamente di Leonardo Cuscito e Gaetano Ieva) le prime Nere ad ottenere il C.T. .... del tutto indifferenti alle disquisizioni tecniche di Attardo, Bonanno e D'Antonio .....

Il Giudice Luigi Lasso con MIA (di Leonardo Cuscito) e NINA (di  Gaetano Ieva) le due femmine Nere prime nella storia de...
19/10/2023

Il Giudice Luigi Lasso con MIA (di Leonardo Cuscito) e NINA (di Gaetano Ieva) le due femmine Nere prime nella storia della razza a ottenere il Certificato di Tipicità al Raduno ATAVI di Andria del 15 ottobre 2023 unitamente al maschio Giglio Nero (di Mario De Carlo).

Andria 15 ottobre 2023 : GIGLIO NERO (allevatore Massimo Fiorini e proprietario Mario de Carlo) è il primo Volpino Itali...
18/10/2023

Andria 15 ottobre 2023 : GIGLIO NERO (allevatore Massimo Fiorini e proprietario Mario de Carlo) è il primo Volpino Italiano Nero che ha ottenuto il Certificato di Tipicità.

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