07/01/2024
SCRITTO DELLA DOTTORESSA Luisa Valentini
'Adottate, non comprate'. Una delle frasi che più spesso leggo nei post di volontari (o sedicenti tali) animalisti. Una frase tanto inutile nella sostanza, quanto superficiale nel contenuto. La selezione delle razze ha permesso di ottenere cani con caratteristiche specifiche per le diverse funzioni, compresa quella di cane da compagnia. Se non ci fosse stato, e non ci fosse tuttora, un lavoro in tal senso, non ci sarebbero neanche i meticci socializzati. Saremmo circondati da cani stanziali poco adatti alla condivisione di spazi circoscritti. È dalla negazione delle razze e dalla banalizzazione del concetto di relazione intraspecifica, che originano letture aberranti e si danno in adozione cani difficili, a volte impossibili per un determinato contesto.
È dalla visione emotiva e irrazionale del legame uomo cane, che per troppi si identifica solo con un divano e una ciotola, che si diffonde una cultura errata. Perché avere una base accettabile di conoscenza del cane eviterebbe adozioni infelici (sempre addossate all'adottante, mai a chi è incapace di leggere un cane e propone soggetti inidonei). Ci sono cani definiti 'miti' che poi assumono comportamenti molto differenti, una volta acquisita sicurezza. È per lo stesso motivo che si recuperano cagne brade con cuccioli senza porsi il dubbio se veramente sia giusto farlo sempre. Giusto per fare qualche esempio.
Chi si occupa di cani, a qualunque titolo, dovrebbe per prima cosa impegnarsi a studiarne le razze e loro caratteristiche, perché troppe volte si danno cani come derivati da una razza mentre hanno caratteristiche più vicine a razze molto diverse morfologicamente ma, soprattutto, da un punto di vista attitudininale e comportamentale. I cani non sono tutti uguali, non partire da questo assunto significa non avere le basi minime.
Si dovrebbe iniziare a smetterla con la dicotomia 'meticcio si, razza no', e si dovrebbe iniziare a fare distinguo fondamentali tra allevamento serio (che non sempre è facile identificare, purtroppo), il cui lavoro va riconosciuto a livello economico, e commercio di animali.
Chi si occupa di cani, le visioni ideologiche dovrebbe metterle da parte, perché rendono miopi e non aiutano. Chi si occupa di cani dovrebbe sempre mirare a diffondere la cultura della sterilizzazione delle cagne, di razza e non, perché l'allevamento dovrebbe essere lasciato a reali esperti della razza, e far nascere cucciolate senza criterio significa solo far aumentare i cani nei canili.
Chi si occupa di cani, dovrebbe mirare ridurre sempre più il problema del randagismo, motivo per cui dovrebbe fare fronte comune con le varie figure professionali, inclusi gli allevatori che fanno selezione seria.
E allora, anziché dire 'Adottate, non comprate', sarebbe molto più costruttivo e qualificante dire 'Adottate. Un cane con un trascorso infelice, se va nelle giuste mani, mostrerà una riconoscenza che non si ritrova nel cane che ha avuto la fortuna di non viverli trascorsi così'. E ridare la vita a chi non ce l'ha più, fa veramente bene all'anima.
Se invece cercate una cane di una determinata razza, studiatela bene, cercate di capire se è la razza giusta, e cercate allevatori seri, siate disposti ad aspettare se necessario, e a pagare il dovuto, considerando gli alti costi che una selezione seria comporta.
Scritto da: Dottoressa Luisa Valentini