10/04/2020
POESIA A DORY
Sei entrata nel mio cuore due anni e mezzo fa, e da quel giorno sono cambiate molte cose nella mia vita.
O forse è meglio dire: sono cambiata io. In primis le priorità.
Ogni giorno mi sveglio e mi addormento preoccupandomi della tua serenità. Dandoti il bacio della buonanotte, e quello del risveglio.
Sono diventata paziente, perché la voce alta ed i gesti veloci ti spaventano, ti bloccano.
Tu, che eri così impaurita dal mondo. Così fragile e debole.
Non conoscevi nulla, a causa del tuo passato doloroso a soli 2 mesi di vita.
Tremavi per ogni cosa, ed io tremavo per la paura di non potermi prendere cura di te. Ma con il tempo ho sviluppato una maggiore empatia, rispettando i tuoi tempi ed il il tuo carattere:
non parli, ma ti fai capire così bene.
Anche se a volte è difficile comprenderti sai? Cerco diverse soluzioni ed alternative per renderti felice e relazionarmi con te,
e poi, per fortuna, alla fine le trovo.
Sei così dolce che a volte mi stupisci.
Mi hai insegnato l'amore incondizionato, come quello di una mamma.
E non è solo nel darti da mangiare e farti uscire.
Ma regalarti corse, amicizie con altri cani, con gli umani, posti nuovi, passeggiate, presenza e rassicurazione.
Mi dimentico il freddo, i piedi congelati in inverno, il sudore, l’afa e la stanchezza in estate, per darti quello che meriti,
spesso lasciando in secondo piano me stessa.
E nulla è pesante, quando mi ringrazi con la tua presenza, con i tuoi baci ed affetto. Anche quando mi lecchi occhi, naso, orecchie, mani, piedi..tutto! :-)
Quando capisci le mie lacrime, le mie preoccupazioni e ti metti sulle mie gambe per coccolarmi, con quegli occhi infinitamente fragili e dolci.
Quando mi abbracci, stringendo le tue zampe anteriori sul mio collo.
Quando mi corri incontro e mi aspetti al ritorno con il tuo pancino rosa all'insù e quella coda lunga che si muove a destra e sinistra
così velocemente che è impossibile vederne bene i movimenti.
O quando canti con me. Dio quanto mi fai ridere.
Tu che hai quella espressione così buffa e tenera, quella smorfia alla fine della tua bocca all'insù che fai quando sei felice.
E sei così simpatica.
E permalosa. Sembra che capisci quando ti prendo in giro. Ti rifugi nel tuo angolino guardandomi ed aspettando una mia carezza,
per poi fare pace.
Ho imparato così tanto da te! Non ti ho mai sentita piangere, ne lamentarti.
Al massimo mi guardavi con quegli occhi così grandi e tristi, dal basso verso l’alto. E allora capivo tutto.
Quando vuoi uscire non me lo chiedi, ti metti semplicemente davanti alla finestra. Ed aspetti.
E tu si che se sei stata paziente con me e con i miei errori.
Sei entrata come una scintilla.
Sono orgogliosa di te Dory, e felice di poter vivere ancora tanti anni intensi come questi.
Sei stata il mio primo cane in fondo che ho accudito con così tanto amore
da essere come un figlio per me.
(di Benedetta Bianchi)