I pidocchi pollini (Menopon gallinae) si nutrono di penne e scaglie cutanee; in piccolo numero non sono generalmente considerati patogeni in quanto le galline sane li tengono sotto controllo con la pulizia, il bagno di sabbia e sbattendo le ali. I pidocchi possono essere visti ad occhio nudo guardando attentamente tra le penne, dove si nascondono: sono di colore giallo-marroncino con una forma allungata.
Nei soggetti che hanno problemi di salute il numero di pidocchi può aumentare notevolmente e possono aggravare una condizione già precaria provocando irritazione cutanea e danni al piumaggio. Anche se non si visualizzano direttamente i pidocchi possono essere viste le uova che appaiono come ammassi biancastri alla base della penna o vicino alla cloaca. Per debellare questi parassiti si possono utilizzare degli spray a base di Piretro applicati periodicamente sotto le penne ogni due settimane. Dopo la scomparsa di uova e parassiti si esegue un ultimo trattamento. È opportuno controllare regolarmente le galline, in particolare a livello della cloaca, per verificare se i parassiti sono ricomparsi.
La caratteristica peculiare del cincillà, che lo ha reso noto e ricercato, è la folta pelliccia: da ogni follicolo pilifero nascono circa 60 peli, che ricoprono interamente il corpo dell’animale isolandolo dal freddo e dal caldo. Il bagno di sabbia, gesto assolutamente istintivo nei cincillà, gli permette di mantenere in condizioni ottimali la pelliccia.
Attraverso il bagno di sabbia il cincillà elimina dalla pelle
• cellule morte cutanee
• peli in eccesso
• polvere
• umidità
• grasso
Oltre che per l’equilibrio cutaneo, il bagno di sabbia garantisce un benessere psico fisico all’animale.
Serve un contenitore sufficientemente capiente da contenere il cincillà evitando che urti contro i bordi del contenitore stesso. La sabbia è una sabbia specifica. Il bagno di sabbia può essere lasciato a disposizione per qualche ora e non tutti i giorni. La scelta della sabbia è fondamentale per evitare che possa infastidire gli occhi o le vie respiratorie.
Bagni di sabbia troppo frequenti possono seccare eccessivamente la pelle e comportare fastidi e prurito, mentre bagni di sabbia troppo diradati possono aumentare la quota di grasso cutaneo facendo apparire la pelliccia oleosa e raggruppata a mazzetti.
I sintomi neurologici nei volatili possono essere causati di diverse patologie. Indagare il SNC è difficile, in particolare in animali di piccole dimensioni, e non sempre si riesce a trovare una diagnosi. Non è sicuramente colpa del veterinario, o non solo, ma spesso dei limiti economici e dei limiti delle attrezzature: gli esami per indagare il SNC sono spesso costosi e non sempre, anche se vengono effettuati, portano a dei risultati risolutivi. Partire da una buona visita clinica è fondamentale, così come la conoscenza delle differenze di specie
I problemi neurologici nel ratto possono essere associati a diverse patologie. Tra le più note ci sono
• L’adenoma Ipofisario: i segni neurologici sono legati ad una compressione ed infiammazione nei tessuti circostanti (tessuto cerebrale). I sintomi maggiormente visibili sono legati proprio a questa compressione: letargia, anoressia, deficit propriocettivi, sindrome vestibolare, anomalie a carico dei nervi cranici, paresi o paralisi, debolezza e a volte crisi convulsive
• La mielopatia degenerativa del ratto anziano è una forma di degenerazione neuronale del midollo spinale che avviene nei ratti con un’età maggiore di due anni. Spesso è responsabile sia della perdita completa di funzionalità della coda che di incontinenza urinaria. A seconda del danno si può avere anche una paresi\paralisi del treno posteriore e non solo
• L’empiema delle bolle timpaniche: anche nel ratto può causare una sindrome vestibolare
• …
Arrivare ad una diagnosi non è sempre facile, spesso è necessario fare Una TAC o una RM, esami costosi che non necessariamente ci permettono di arrivare ad una diagnosi, il limite sono le dimensioni. Molte volte si ricorre ad una terapia di supporto
Le patologie cardiache in tutti i piccoli roditori sono presenti, sono solo difficilmente diagnosticabili per via delle dimensioni degli animali e dei sintomi poco riconoscibili. Anche nella cavia i problemi cardiaci possono essere la causa di difficoltà respiratorie e morte improvvisa in animali apparentemente sani. Ricordiamo che sono animali che non hanno una vita molto intensa e quindi lo sforzo fisico è ridotto. Il consiglio è quello di effettuare delle radiografie e, meglio ancora, un ecocardiografia dopo i 4 anni per evidenziare precocemente alterazioni in modo da poter supportare il cuore.
Nei pappagalli, ed in genere nei volatili, i sintomi di malessere sono generici e simili. Interpretarli può essere difficile senza l’ausilio di radiografie e\o un esame ecografico. Non avendo il diaframma un respiro difficoltoso può non essere causato da un problema a livello dell’apparato respiratorio. Indagare è d’obbligo in questi casi se si vuole almeno avvicinarsi ad una diagnosi
L’otite media è frequente nelle cavie, e può estendersi provocando un’otite interna. La causa più probabile è un’infezione ascendente attraverso le tube di Eustachio (condotti che mettono in comunicazione l’orecchio medio con il rinofaringe) e i batteri coinvolti possono essere diversi. L’infezione può essere del tutto asintomatica, o possono esserci dei sintomi legati ad un coinvolgimento del sistema nervoso. In caso di otite media il sintomo più rilevante è la
• Paresi del nervo facciale con cheratite per mancanza dell’ammiccamento
In caso di progressione e insorgenza di otite interna
• Head tilt, ovvero testa ruotata
• Atassia, ovvero alterazione della deambulazione
• Circling, ovvero movimento in circolo
Per arrivare ad una diagnosi è necessario eseguire delle radiografie, che nella maggior parte dei casi non sono sufficienti ed è necessario effettuare una TAC per meglio valutare le strutture coinvolte.
La terapia prevede l’utilizzo di antibiotici, meglio se scelti con l’ausilio di un antibiogramma, dove possibile e non eccessivamente invasivo per l’animale. Le tecniche chirurgiche che si utilizzano per il coniglio, hanno molte complicazioni e vanno valutate con il vostro veterinario attentamente.