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31/05/2024

I croccantini Grain Free sono migliori dei croccantini non Grain Free?

Le fonti sono raccolte nel video "I carboidrati Sini ESSENZIALI nell'alimentazione del cane e del gatto?".

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

Perché uno stesso integratore può avere effetti diversi nelle persone e negli animali?Gli integratori alimentari sono un...
30/05/2024

Perché uno stesso integratore può avere effetti diversi nelle persone e negli animali?

Gli integratori alimentari sono un vasto gruppo di prodotti che possono essere aggiunti alla dieta del cane e del gatto con varie funzioni, sia nutrizionali, che terapeutiche o di supporto.
Ogni integrazione viene consigliata e fornita per un motivo specifico, che viene valutato caso per caso da un Medico Veterinario; tuttavia a volte i proprietari si accorgono che, per singoli integratori, gli effetti attesi nel cane o nel gatto sono diversi dagli effetti attesi nelle persone. Perché?

I motivi sono di diversa natura. Un primo motivo riguarda la ricerca in relazione ai singoli integratori: è possibile infatti che un prodotto venga studiato per un certo effetto nelle persone, ma per un altro effetto nel cane o nel gatto; in questo modo la conoscenza che abbiamo sull’effetto di quel prodotto cambierà a seconda della specie.

Un secondo motivo è che i cani e i gatti non metabolizzano le molecole nello stesso modo dell’uomo, a causa di un corredo enzimatico diverso: la differenza di metabolismo può dare luogo a metaboliti diversi tra le diverse specie, o a un tempo di permanenza più lungo nel circolo ematico del cane rispetto alle persone, o viceversa: questo è un altro motivo che può spiegare effetti diversi di uno stesso prodotto.

Inoltre, le indicazioni di natura terapeutica che legalmente si possono inserire sui prodotti integrativi sono stabiliti da normative, che spesso non vengono aggiornate o comunque permettono di riportare solo indicazioni parziali. Per questo gli effetti delle integrazioni non devono essere interpretate esclusivamente in base alle indicazioni in etichetta, ma sulla base della letteratura scientifica disponibile per il singolo prodotto.

29/05/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube per chi acquista dai negozi di carne per cani e gatti i prodotti congelati. Come comportarsi qualora il trasporto sia stato troppo lungo e la carne arrivi scongelata?

Domanda:
Grazie x la chiarezza, Le chiedo se può essere un problema che la carne durante la consegna subisca scongelamento e poi venga ricongelata da noi in casa, visto che nn tutti hanno il trasporto in furgoni frigo? Purtroppo acquistando dai comuni siti barf nessuno ha la consegna refrigerata se nn con del ghiaccio sintetico nell'imballo ma spesso ci vogliono troppi giorni e nel viaggio credo che cmq ci siano variazioni notevoli di temperatura o sbaglio? Grazie x tutte le info.

La mia risposta:
Buongiorno Linda, grazie per la domanda. Allora, si, non tutti ce l'hanno perché la normativa mangimistica (Reg. 183/05 e affini) ha un "buco" (cioè una componente non normata) che è quello del trasporto a temperatura condizionata. In ogni caso, le aziende, anche qualora non utilizzino trasporto refrigerato coibentano la spedizione in modo che non scongeli nei tempi di trasporto scelti, di solito le 24h. La temperatura di arrivo non sarà ovviamente -18, ma anche se fosse -12/-8 non ci sono problemi microbiologici, è una temperatura ancora troppo bassa per causare proliferazione batterica; se invece il prodotto arriva proprio scongelato, allora in quel caso no, non lo ricongelerei perché non si sa da quanto era scongelato; non lo darei proprio, e anzi chiederei il reso all'azienda (che dovrebbe poi attivarsi per cambiare corriere o comunque sistema di trasporto).

28/05/2024

Le diete a crudo per cani e gatti possono essere un problema per la sicurezza dei bambini piccoli?

Le fonti sono raccolte nel video "Lo stomaco del cane e del gatto è così acido da eliminare tutti i batteri della carne cruda?".

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

Le capsule dei farmaci si possono aprire e mescolare al cibo?Le capsule rigide o dure sono una forma farmaceutica molto ...
27/05/2024

Le capsule dei farmaci si possono aprire e mescolare al cibo?

Le capsule rigide o dure sono una forma farmaceutica molto diffusa per i medicinali destinati al cane e al gatto, ma non sono sempre di semplice somministrazione; possono essere poco gradevoli e di difficile deglutizione, e per questo motivo per i proprietari potrebbe essere utile aprire le capsule e mescolare l’interno al pasto. Questa, però, è un’operazione da evitare, a meno che sia esplicitamente indicato.

Le capsule non hanno infatti solo funzione di contenimento della polvere interna, bensì anche di limitazione del rilascio. Sono composte da ingredienti che possono essere digeriti in parti diverse dell’apparato digerente: una capsula proteica verrà digerita nello stomaco, una capsula zuccherina nell’intestino.

Questo consente di rilasciare il principio attivo in punti diversi dell’apparato digerente per favorire l’assorbimento; ma chiaramente, se la capsula viene aperta e rimossa, questo effetto si va a perdere, causando un potenziale malassorbimento del farmaco oppure anche un sovradosaggio (se assorbito nel punto sbagliato, l’assorbimento potrebbe aumentare).

Esistono infine delle capsule particolari, come le “capsule aromatizzanti”, molto saporite fatte specificamente per cani e gatti per un’assunzione più agevole: l’apertura di queste capsule non porterebbe problemi al principio attivo, ma aprirle provocherebbe l’eliminazione del “buon sapore” e ne renderebbe più difficile la somministrazione.

Fonte: Crushing tablets or opening capsules: many uncertainties, some established dangers. Prescrire Int. 2014 Sep;23(152):209-11, 213-4. PMID: 25325120.

24/05/2024

I croccantini ipoallergenici o idrolizzati sono più digeribili degli altri?

Le fonti sono raccolte nell'articolo "Digeribilità delle proteine nel cane e nel gatto: qual è la sua importanza?" sul sito Valerioguiggi.it e nel Reg. UE 354/20.

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

L’integrazione di biotina può alterare i risultati degli esami della tiroide nel cane e nel gatto?Gli esami effettuati n...
23/05/2024

L’integrazione di biotina può alterare i risultati degli esami della tiroide nel cane e nel gatto?

Gli esami effettuati nel cane e nel gatto per la valutazione della funzionalità tiroidea comprendono solitamente due parametri, il T4 (tiroxina) e il TSH (tireotropina), e vengono effettuati quando il Medico Veterinario ha il sospetto, dai sintomi, della presenza di una patologia tiroidea.

L’integrazione di biotina può però falsare il risultato di questo test, e quindi della conseguente terapia che viene effettuata con i farmaci appositi; per questo motivo, è importante ricordare che nel caso in cui il cane, o il gatto, stia assumendo integratori di biotina, questi devono essere sospesi circa due giorni prima dell’analisi, per evitare interferenze con il test.

Il motivo è legato al sistema di analisi del sangue, in cui la macchina che esegue le analisi del T4 utilizza, nel processo analitico, la biotina come marcatore; quando la biotina ha un valore normale nel sangue, non ci sono problemi, ma se è più elevata del normale la macchina “legge” meno T4, abbassando il valore risultante e causando, in alcuni casi, diagnosi sbagliate.

Fonti:
-Patzl M, Möstl E. Determination of autoantibodies to thyroglobulin, thyroxine and triiodothyronine in canine serum. J Vet Med A Physiol Pathol Clin Med. 2003 Mar;50(2):72-8. doi: 10.1046/j.1439-0442.2003.00491.x. PMID: 12667197.
-Zhang, Youjia MDa; Wang, Renjie MDb; D**g, Ying MDc; Huang, Guanning MDd; Ji, Bin MDb; Wang, Qing MDa,∗. Assessment of biotin interference in thyroid function tests. Medicine 99(9):p e19232, February 2020. | DOI: 10.1097/MD.0000000000019232

Il problema non si pone tanto con la biotina presente negli alimenti completi (dove è presente come integrazione) o nei multivitaminici (dove comunque è in quantità limitata), ma soprattutto con gli integratori vitaminici di vitamine del Gruppo B, dove tende ad essere molto elevata: questi integratori vanno sospesi prima dell’esame del sangue, al fine di evitare interferenze.

16/05/2024

Buongiorno a tutti.
Vi propongo stamattina un estratto del libro I Gusti del Cane e del Gatto che tratta un problema molto diffuso a proposito delle diete casalinghe.
Capita infatti piuttosto di frequente che il cane, o il gatto, rifiutino la dieta proposta, magari dopo un'accettazione iniziale.
Questo succede spesso per una questione di gusto: anche se la dieta può essere tecnicamente corretta e bilanciata, il gusto può non incontrare il favore dell'animale: un aspetto molto importante da considerare.

"Spesso capita infatti che i cani (e ancora di più i gatti) si rifiutino di mangiare le diete casalinghe che sono state impostate specificamente per loro. In questi casi, personalmente rivolgo ai proprietari che sollevano questo problema una domanda ben precisa: “Il cane non vuole mangiare proprio nulla, oppure alcune cose le mangia e altre no?”; la risposta da parte del proprietario è quasi sempre che il cane, o il gatto, evita accuratamente la pasta e il riso per mangiare tutto il resto. Per cui il problema non è tanto che non mangia “la dieta”; quanto che non mangia alcuni ingredienti della dieta, e gli ingredienti, nella quasi totalità dei casi, sono proprio questi due; questo si verifica in particolare in diete molto ricche di carboidrati, che sono spesso anche molto più abbondanti rispetto alla carne.
In questi casi, un’altra domanda che personalmente rivolgo al proprietario è questa: “considerando che gli ingredienti della dieta sono tutti commestibili anche per noi, da essere umano mangeresti volentieri questa dieta?”. La risposta, come si può immaginare quando una ciotola è composta da tanto riso e pochissima carne, è nella maggior parte dei casi “no”."

Potete leggere l'estratto gratuito del libro tramite il link nei commenti.

Si può fornire l'uovo al cane e al gatto durante una terapia antibiotica?Un'informazione che spesso circola relativament...
15/05/2024

Si può fornire l'uovo al cane e al gatto durante una terapia antibiotica?

Un'informazione che spesso circola relativamente all'interazione tra farmaci e alimenti nel cane e nel gatto è la possibilità che mangiare l'uovo durante una terapia antibiotica possa interferire con l'assorbimento del farmaco.

Questa informazione è vera, ma solo parzialmente: esiste infatti una sola categoria di antibiotici, i sulfamidici, che "soffrono" di questo problema; queste molecole sono in grado di legarsi ad alcuni componenti proteici dell'uovo (sia crudo che cotto) e questo ne limita l'assorbimento.

Qualora il cane o il gatto sia in terapia con questo tipo di antibiotico, è opportuno sospendere l'uovo dalla sua alimentazione o, se necessario continuare per motivi nutrizionali, fornirlo ad almeno tre ore di distanza dall'assunzione del farmaco.

Per tutti gli altri antibiotici non è necessario sospendere la somministrazione dell'uovo, anche se, come per tutti gli alimenti, è consigliabile la cottura durante la terapia antibiotica.

14/05/2024

Buongiorno a tutti. Vi propongo stamattina una domanda interessante e piuttosto frequente: ad un cane o gatto anziano è necessario dare un alimentazione Senior?

Domanda:
𝐵𝑢𝑜𝑛𝑎𝑠𝑒𝑟𝑎,𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑜 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑙𝑒 𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 8 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑖𝑛 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑎𝑑𝑢𝑙𝑡𝑖 (𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑖𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑠𝑠𝑖 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖) 𝑜 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟. 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙'𝑎𝑖𝑢𝑡𝑜.

La mia risposta:
𝐵𝑢𝑜𝑛𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜. 𝐿'𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 "𝑆𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟" 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 "𝐴𝑑𝑢𝑙𝑡", 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑛𝑜, 𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑛𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 "𝐾𝑖𝑡𝑡𝑒𝑛" 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑑 "𝐴𝑑𝑢𝑙𝑡". 𝐷𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑆𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝐴𝑑𝑢𝑙𝑡, 𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑆𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜 𝑣𝑒𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎; 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑓𝑎 𝑠𝑖̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑠𝑖𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑢𝑛 𝑆𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟 𝑒 𝑢𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜. 𝐿𝑎 𝑣𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑣𝑎 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑖 𝑆𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝐴𝑑𝑢𝑙𝑡 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖. 𝑆𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 ℎ𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑟𝑟𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒𝑓𝑖𝑐𝑖𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑎 𝑢𝑛 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑆𝑒𝑛𝑖𝑜𝑟 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎, 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑒̀ 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑒, 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜.

L'utilizzo degli integratori antiacidi potenzia l'azione dei farmaci per la gastrite?Gli integratori o i farmaci ad azio...
10/05/2024

L'utilizzo degli integratori antiacidi potenzia l'azione dei farmaci per la gastrite?

Gli integratori o i farmaci ad azione antiacida sono un gruppo di prodotti che permettono di ottenere un tamponamento del pH gastrico; sono molecole alcalinizzanti che, a contatto con l’acido del succo gastrico, lo neutralizzano riducendo l’azione lesiva sullo stomaco, presente in caso di gastrite (infiammazione dello stomaco).

Gli antiacidi sono però diversi dai farmaci antiemetici per meccanismo d’azione; i farmaci antiemetici (inibitori di p***a protonica, antagonisti dei recettori H2), infatti, agiscono con meccanismo d’azione diverso inibendo direttamente la produzione di acido gastrico.

L’azione combinata delle due categorie ha mostrato un effetto maggiore rispetto alla somma degli effetti singoli dei due prodotti, pertanto le due categorie si potenziano a vicenda per riduzione dei sintomi, se assunti in contemporanea. Il motivo è legato soprattutto al tempo di azione: gli antiacidi agiscono immediatamente, basando il loro meccanismo su una reazione chimica immediata, mentre i farmaci antiemetici hanno un effetto più prolungato nel tempo, a causa della loro permanenza superiore nell’organismo.

Questo permette di alleviare il dolore da gastrite fin da subito, ottenendo però anche un effetto prolungato nel corso delle ore, e riducendo così il malessere del cane e del gatto che soffre di gastrite.

Fonte: Surdea-Blaga T, Mucosal Protective Compounds in the Treatment of Gastroesophageal Reflux Disease. J Gastrointestin Liver Dis. 2016 Dec;25(4):537-546.

09/05/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina un estratto del libro "Carni per Cani e Gatti" in cui rispondo ad una domanda frequente: un cane o un gatto allergico al pollo è allergico anche al tacchino?

𝐼𝑙 𝑝𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑃ℎ𝑎𝑠𝑖𝑎𝑛𝑖𝑑𝑒, 𝑚𝑎 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑑𝑢𝑒 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖; 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑢𝑛 𝑏𝑜𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑐𝑜𝑟𝑎, 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑚𝑏𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝐵𝑜𝑣𝑖𝑑𝑎𝑒, 𝑚𝑎 𝑎 𝑑𝑢𝑒 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖. 𝑆𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑢𝑛 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑟𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑎𝑙 𝑏𝑜𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖 𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎, 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑡𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑛𝑜: 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑟𝑜𝑠𝑠-𝑟𝑒𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒, 𝑚𝑎 𝑒̀ 𝑝𝑖𝑢𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑟𝑎𝑟𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑜 𝑢𝑛 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑟𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑎𝑙 𝑝𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑢𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎. 𝐿𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑟𝑔𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑖𝑢𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑟𝑎𝑟𝑒.

Per chi fosse interessato al libro, il link per l'acquisto è nel primo commento.

08/05/2024

In caso di insufficienza renale di cani e gatti le PROTEINE della dieta vanno ridotte?

Le fonti sono raccolte nel video "TROPPE PROTEINE fanno male al cane e al gatto?" sul canale YouTube.

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

07/05/2024

Buongiorno a tutti.
Segnalo per prima cosa, per chi non lo avesse visto, che ieri ho pubblicato un nuovo video sul canale YouTube, relativo agli immunostimolanti nella terapia per cani e gatti.

Stamattina propongo una domanda correlata che spesso mi viene posta sia dagli utenti, sia dai proprietari che seguo, relativa all'approccio terapeutico fitoterapico o micoterapico. Come ci si pone, in presenza di un paziente, nei confronti di queste terapie?

Domanda:
𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒𝑝𝑖𝑎 𝑝𝑢𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑠𝑎𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑛𝑖? 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒

La mia risposta:
𝐵𝑢𝑜𝑛𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝐴𝑛𝑡𝑜𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎.
𝐼𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑒 "𝑚𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎" (𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 "𝑓𝑖𝑡𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎") 𝑒̀ 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙'𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑟𝑖𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑛𝑜 (𝑓𝑢𝑛𝑔𝑖𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑠𝑜, 𝑣𝑒𝑔𝑒𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑡𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎) 𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑖𝑐𝑜. 𝐶ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜, 𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑢𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑒, 𝑒̀ 𝑏𝑒𝑛 𝑛𝑜𝑡𝑜: 𝑙𝑎 𝑃𝑒𝑛𝑖𝑐𝑖𝑙𝑙𝑖𝑛𝑎 𝐺 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑏𝑖𝑜𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑃𝑒𝑛𝑖𝑐𝑖𝑙𝑙𝑖𝑢𝑚 𝑛𝑜𝑡𝑎𝑡𝑢𝑚, 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑛𝑔𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑟𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑓𝑎𝑟𝑚𝑎𝑐𝑜 𝑒 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑒. 𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑠𝑖, 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎 𝑠𝑖 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒.
𝑀𝑎 𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 "𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎" 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑠𝑠𝑜, 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑝𝑜𝑐𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜, 𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑖 𝑓𝑢𝑛𝑔ℎ𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒: 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑎, 𝑒 𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑠𝑖 𝑠𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑠𝑒 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑑𝑒𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑣𝑒𝑔𝑒𝑡𝑎𝑙𝑒, 𝑢𝑛 𝑑𝑒𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑓𝑢𝑛𝑔𝑖𝑛𝑜, 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑒 𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑛𝑡𝑒𝑡𝑖𝑐𝑎 (𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑓𝑎𝑟𝑚𝑎𝑐𝑜 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜, 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛'𝑖𝑛𝑡𝑒𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒).
𝑆𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑝𝑜𝑖, 𝑑𝑎 𝑙𝑖̀, 𝑠𝑖 𝑠𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑖𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑑𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑑𝑒𝑟𝑖𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑏𝑒𝑛𝑠𝑖̀ 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑚𝑒𝑐𝑐𝑎𝑛𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑒𝑓𝑓𝑖𝑐𝑎𝑐𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

Buongiorno a tutti.Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale YouTube, in cui parlo di un argomento spesso richies...
06/05/2024

Buongiorno a tutti.

Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale YouTube, in cui parlo di un argomento spesso richiesto dai proprietari: gli immunostimolanti per cani e gatti.

In commercio si possono trovare numerosi prodotti immunostimolanti per animali, e la possibilità di "rinforzare le difese immunitarie" dei propri animali sembrerebbe essere qualcosa di sempre corretto, un vero e proprio "regalo" ai nostri animali domestici.

Ma è sempre così? Gli immunostimolanti sono sempre utili o, un alcuni casi, sono sconsigliati? In quali occasioni sono utili, e come si usano correttamente?

Scopriamolo nel video di oggi.

Il link al video nel primo commento.

03/05/2024

Se la mamma del mio cane o gatto è allergica al pollo, lo saranno anche i figli?

Le fonti sono raccolte nel video "E' possibile EVITARE LE ALLERGIE ALIMENTARI nel cane e nel gatto?" sul canale YouTube.

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

Si possono utilizzare le TISANE nella fitoterapia per cani e gatti?Le tisane sono una delle preparazioni fitoterapiche r...
02/05/2024

Si possono utilizzare le TISANE nella fitoterapia per cani e gatti?

Le tisane sono una delle preparazioni fitoterapiche riconosciute dalla Farmacopea Ufficiale, e sono tra le più utilizzate nella fitoterapia umana, a causa della semplicità di preparazione. La somministrazione agli animali domestici in situazioni di necessità è però difficoltosa, quindi è molto raro trovare prodotti specifici per cani e gatti: ma i prodotti per umani si possono utilizzare?

La risposta, in generale, è si, e può risultare utile quando non è possibile trovare un fitoterapico utile in forma diversa dalla tisana. La preparazione è molto semplice, in quanto è sufficiente mettere il prodotto vegetale a contatto con l’acqua bollente (infuso) o in acqua fredda e farlo bollire (decotto).
Fonte: Capasso F. Farmacognosia, Springer, 2011, pag. 67-68.

La parte difficile è la somministrazione. Un fitoterapico liquido può essere somministrato utilizzando la siringa, eventualmente allungando la preparazione (dopo l’infusione/decottura) con insaporitori come il brodo di carne per migliorarne il sapore e facilitare l’assunzione. E’ possibile mescolare anche il liquido all’alimento, o sostituire l’acqua nella ciotola con l’infuso (facendo attenzione che il cane o il gatto beva, in quanto il sapore può essere un deterrente).

Considerando, però, il fatto che il cane o il gatto potrebbe non berne una quantità sufficiente ai fini terapeutici, non sono generalmente la scelta preferibile. In alcuni casi, tuttavia, rappresentano una scelta obbligata: le tisane sono infatti l’unica possibilità di utilizzo di fitoterapici quando il prodotto vegetale è disponibile esclusivamente in forma denominata “Taglio Tisana” o “T.T.”, senza altre preparazioni disponibili.

30/04/2024

Buongiorno a tutti. Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube, una domanda tra le più frequenti da parte dei proprietari sia di cani che di gatti.

𝐷𝑜𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑖 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎, 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑔𝑛𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑛𝑜?

𝐵𝑢𝑜𝑛𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎. 𝐴𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑜. 𝐿𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑎 "𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖" 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑎 (𝑐𝑓𝑟 𝑅𝑒𝑔. 𝑈𝐸 354/20 𝑒 767/09) 𝑒𝑑 𝑒̀ 𝑑𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑜 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑢𝑛'𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑚𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜. 𝐿𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖 𝑒̀ 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑎 𝐴𝑑𝑢𝑙𝑡, 𝑑𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜. 𝑁𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑣𝑜 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑣𝑖𝑑𝑒𝑜 "𝐼 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑟𝑐𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑇𝑅𝑂𝑉𝐴𝑇𝐸 𝐶𝑂𝑀𝑀𝐸𝑅𝐶𝐼𝐴𝐿𝐼 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑚𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒?"

Il link al video nel primo commento.

29/04/2024

La dieta casalinga per un GATTINO si può iniziare già da quando è in crescita?

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

Cosa sono le reazioni avverse agli eccipienti dei farmaci nel cane e nel gatto?Durante una terapia farmacologica potrebb...
26/04/2024

Cosa sono le reazioni avverse agli eccipienti dei farmaci nel cane e nel gatto?

Durante una terapia farmacologica potrebbe succedere che il farmaco fornito al cane e al gatto, invece di dare l’effetto atteso, possa causare sintomi come vomito o diarrea nel cane o nel gatto a cui è stato fornito. La causa potrebbe essere sia un effetto avverso del principio attivo utilizzato, ma anche una reazione avversa agli altri ingredienti del farmaco.

Se il principio attivo era già stato utilizzato con successo in passato, infatti, l’ipotesi più probabile per reazione avversa è che si tratti di una “reazione avversa agli eccipienti”, ovvero gli ingredienti “inattivi” del farmaco necessari per la tenuta della pillola, o per regolarne la distribuzione dell’organismo.

Spesso gli eccipienti sono normali alimenti: dall’amido allo zucchero, passando per diversi tipi di addensanti e aromatizzanti. In quanto alimenti potrebbero causare una reazione avversa nel cane o nel gatto che li assume. In questo caso è sempre opportuno leggere l’etichetta, per verificare la presenza di eventuali allergeni noti.

La soluzione è quella di cambiare il farmaco mantenendo però il principio attivo: si può richiedere al proprio veterinario lo stesso principio attivo ma in forma diversa (es. liquida anziché solida), oppure un prodotto con lo stesso principio attivo ma ingredienti diversi, o ancora una formulazione personalizzata in galenica. La cosa importante è comunque segnalare la reazione al proprio veterinario, per trovare la soluzione più opportuna.

23/04/2024

Buongiorno a tutti.
Vi propongo stamattina una domanda interessante, arrivata ieri in risposta all'articolo sui pressati a freddo, relativa però ad una tipologia diversa: i croccantini semiumidi. Come vengono realizzati?

Domanda:
𝐷𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 ℎ𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑙’𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑖 𝑢𝑚𝑖𝑑𝑖,𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒?

La mia risposta:
𝐵𝑢𝑜𝑛𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑆𝑖𝑚𝑜𝑛𝑎, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎. 𝐼 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑢𝑚𝑖𝑑𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑜𝑣𝑣𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 (𝑠𝑖 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑟𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎𝑙 17% 𝑎𝑛𝑧𝑖𝑐ℎ𝑒́ 𝑖𝑙 9% 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖, 𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒). 𝑃𝑒𝑟𝑜̀, 𝑠𝑖𝑐𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑎 𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖, 𝑚𝑢𝑓𝑓𝑒 𝑒 𝑙𝑖𝑒𝑣𝑖𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎, 𝑐'𝑒̀ 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 "𝑖𝑛𝑡𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑙𝑖". 𝑃𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐'𝑒̀ 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑎𝑑𝑑𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑡𝑒, 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑟𝑎 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑎 𝑠𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑎𝑖 𝑚𝑖𝑐𝑟𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑠𝑚𝑖: 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑖 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎 𝑖𝑙 𝑔𝑙𝑖𝑐𝑒𝑟𝑜𝑙𝑜, 𝑜𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑔ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙'𝑎𝑔𝑎𝑟, 𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑔𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑎𝑟𝑎𝑏𝑖𝑐𝑎 𝑜 𝑙𝑎 𝑔𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑟. 𝐿𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎 𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑛 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖𝑛𝑜, 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙'𝑎𝑑𝑑𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑔𝑖𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑑𝑖𝑒𝑛𝑡𝑖.

Buongiorno a tutti,Vi propongo stamattina un nuovo articolo scritto, relativo a uno degli alimenti "innovativi" comparsi...
22/04/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina un nuovo articolo scritto, relativo a uno degli alimenti "innovativi" comparsi sul mercato negli ultimi anni: i croccantini "pressati a freddo".

Sono davvero migliori dei croccantini tradizionali per cani e gatti? Quali sono i loro vantaggi e quali, invece, le loro criticità? Sono davvero un modo per sostituire un'alimentazione casalinga senza perdere di qualità?

Nell'approfondimento cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti sull'argomento.

Se non avete voglia di leggere, tranquilli: dentro l'articolo c'è anche il video dedicato. Per chi avesse già visto il vecchio video, però, nell'articolo c'è un'importante aggiunta: una fonte che riporta un confronto diretto tra croccantini tradizionali e croccantini pressati a freddo nell'alimentazione del cane.

Il link all'articolo nel primo commento.

18/04/2024

Buongiorno a tutti.
Vi propongo stamattina un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto" in cui parlo delle molecole odorose. Non tutte le molecole, degli alimenti o dell'ambiente, hanno un loro odore; per poter essere percepite dal naso hanno bisogno di specifiche caratteristiche chimiche. Sono solo alcune molecole (e non tutte) a contribuire alla formazione di un odore.

𝐼𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖: 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒, 𝑖𝑛𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜, 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑔𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑎𝑠𝑎𝑙𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑜𝑑𝑜𝑟𝑖. 𝐸𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖 𝑏𝑎𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑎𝑙𝑒: 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑒 𝑎𝑑 𝑎𝑛𝑛𝑢𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑏𝑜𝑙𝑙𝑒 (𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑖𝑛 𝑒𝑣𝑎𝑝𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒) 𝑒
𝑣𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒, 𝑛𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑣𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑟𝑖𝑐𝑖, 𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛 𝑜𝑑𝑜𝑟𝑒.
𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑙’𝑒𝑐𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎: 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒, 𝑛𝑒𝑖 𝑣𝑎𝑟𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑖, 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑢𝑟𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑛𝑒́ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒, 𝑛𝑒́ 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑖, 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑢𝑛 𝑜𝑑𝑜𝑟𝑒, 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑑𝑒𝑟𝑙𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́
𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑎.
𝑇𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑜𝑑𝑜𝑟𝑒, 𝑝𝑜𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑎𝑠𝑎𝑙𝑖: 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜 𝑝𝑒𝑠𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑎𝑑 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑔𝑖𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖, 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.
𝐿𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑒𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒, 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒, 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑡𝑒, 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑎𝑠𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎𝑟𝑎̀ 𝑖𝑙 𝑣𝑖𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑢𝑙𝑠𝑜 𝑛𝑒𝑟𝑣𝑜𝑠𝑜.

Potete leggere l'estratto gratuito del libro tramite il link nei commenti.

Gli integratori vitaminici vanno dati fuori pasto o nel pasto al cane e al gatto?Per dubbi o domande potete chiedere nei...
17/04/2024

Gli integratori vitaminici vanno dati fuori pasto o nel pasto al cane e al gatto?

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

16/04/2024

Buongiorno a tutti.
Chi segue il canale YouTube sa che sono molto attento, in ambito sanitario, alle definizioni dei diversi termini utilizzati.
Uno dei motivi è che, in quanto veterinario ispettore, sono pignolo per natura; l'altro è che le definizioni possono avere risvolti sanitari pratici.
Lo spiegavo in questo commento ad un post della scorsa settimana in cui riportavo la definizione sanitaria di "cottura".

Commento:
𝑆𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎! 𝐹𝑢𝑜𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑛𝑜, 𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑚𝑒𝑛𝑜. 𝐶ℎ𝑒 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑜 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑓𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 ?

La mia risposta:
𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑠𝑒 ℎ𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎, 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑚𝑒 ℎ𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜: ℎ𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀. 𝐿𝑒 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑢𝑛 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜: 𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑒̀ 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑎𝑚𝑏𝑢𝑙𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑎𝑛𝑖𝑛𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑛𝑒𝑜𝑠𝑝𝑜𝑟𝑖𝑎𝑠𝑖. 𝑆𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑡𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑒 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎, 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜. 𝑆𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑐𝑟𝑢𝑑𝑎, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑔𝑒𝑙𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑔𝑒𝑙𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎. 𝐻𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜?

La risposta del proprietario: 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑒𝑚𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 (quindi si, avevo risposto :) ).

15/04/2024

La corretta alimentazione previene la deposizione di tartaro sui denti?

Le fonti sono raccolte nel video "Snack Masticabili per Cani e Gatti: quali sono i MIGLIORI per la salute dentale?" sul canale YouTube.

Per visite o consulenze nutrizionali, o per formulazione de diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

12/04/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti" in cui parlo della cottura. Una carne "scottata" deve essere considerata cotta o cruda?

𝐼𝑙 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜-𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑎𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖: 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑖 𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜, 𝑚𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜: 𝑎 60° 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑑𝑖 43 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑎 65° 𝑑𝑖 9 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑎 70° 𝑑𝑖 2 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑎 75° 𝑑𝑖 25 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖 .
𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑡𝑟𝑖, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛-𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎: 𝑢𝑛 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑡𝑖𝑝𝑖𝑐𝑜 𝑒̀ 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 "𝑠𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎", 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑚𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑛 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒, 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎.
𝐿𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑎𝑙 𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎-𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑐𝑟𝑢𝑑𝑎, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒.
𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑡𝑖𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑔𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐𝑜 (𝑠𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑖𝑠𝑡𝑒𝑐𝑐𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑒𝑛-𝑡𝑖𝑛𝑎, 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑎, 𝑙'𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑖 50 𝑔𝑟𝑎𝑑𝑖) 𝑚𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎, 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜, 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑐𝑟𝑢𝑑𝑎.
𝐿𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖, 𝑒𝑑 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒̀ 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑆𝑎𝑙𝑚𝑜𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑜 𝑙𝑎 𝐿𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜; 𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑠𝑠𝑖𝑡𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑜̀, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑆𝑎𝑟𝑐𝑜𝑐𝑦𝑠𝑡𝑖𝑠 𝑜 𝑇𝑜𝑥𝑜𝑝𝑙𝑎𝑠𝑚𝑎, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑣𝑜𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑚𝑢𝑠𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖, 𝑒 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑣𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑒𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝐴𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑣𝑖𝑟𝑢𝑠 𝑑𝑖 𝐴𝑢𝑗𝑒𝑠𝑧𝑘𝑦, 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑠𝑢𝑖𝑛𝑎, 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑛𝑒𝑖 𝑚𝑢𝑠𝑐𝑜𝑙𝑖 𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑟𝑙𝑜.

Nel primo commento il link per l'acquisto del libro.

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