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Perché i veterinari consigliano spesso integrazioni per persone anziché per animali ai cani e ai gatti?Una cosa che spes...
26/09/2025

Perché i veterinari consigliano spesso integrazioni per persone anziché per animali ai cani e ai gatti?

Una cosa che spesso stupisce i proprietari di cani e di gatti è che spesso i veterinari consigliano per l’utilizzo negli animali integrazioni destinate all’utilizzo nelle persone. Si tratta di una scelta inconsueta, soprattutto perché di solito le integrazioni per animali contengono appetizzanti che le rendono più gradevoli al cane e al gatto.

I motivi possono essere diversi, ma il principale è che per il prodotto che si vuole fornire esiste una versione per persone ma non esiste un corrispettivo ad uso veterinario, solitamente perché nessuna azienda trova economicamente vantaggioso produrlo. In questo caso, la scelta è obbligata.

Anche quando esiste una variante veterinaria, spesso la qualità dei prodotti ad uso umano è maggiore, ad esempio perché i principi attivi dell’integrazione sono più concentrati, o (nel caso dei prodotti fitoterapici) hanno indicato una titolazione quando questa non è presente nei corrispettivi prodotti destinati a cani e gatti.

Ci sono poi altri casi in cui è la normativa a limitare la possibilità di inserire alcuni ingredienti nell’integrazione: il caso più celebre sono i probiotici, dove i limiti della normativa mangimistica rendono disponibili pochissime specie batteriche nei prodotti per animali, “obbligando” il veterinario che voglia fornire probiotici diversi a rivolgersi al mercato dei prodotti per esseri umani.

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

25/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti". Una delle carni che può essere fornita in corso di allergie alimentari che riguardano tante fonti proteiche diverse è la carne d'asino, una delle carni meno utilizzate nell'alimentazione degli animali domestici.
Molti proprietari sono titubanti verso questo tipo di carne perché pensano che sia dura e poco digeribile: ma è veramente così?

"Il fatto che l'asino venga macellato ad una giovane età fa sì che la carne sia poco ricca di collagene, quindi piuttosto tenera: si crede spesso che la carne di asino sia molto dura, ma questa informazione deriva dall'abitudine di molti anni fa di macellare gli asini a fine carriera, quando il loro lavoro era stato quello dello spostamento dei pesi; gli asini allevati oggi per la produzione di carne sono molto giovani, e questo rende la carne più morbida e molto più digeribile rispetto a quanto normalmente si pensi, e a quanto accadeva in passato..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

23/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante relativa all'utilizzo dell'acqua a basso contenuto di calcio in presenza di calcoli vescicali di ossalato di calcio. Può essere un supporto per evitare la crescita o la recidiva?

Domanda:

Salve, ma se il gatto/cane soffre di calcoli di ossalato di calcio e l'acqua è molto calcarea, non è meglio dargli acqua sant'Anna o comunque un'acqua con basso residuo fisso?

La mia risposta:

"Buongiorno, grazie per la domanda.
In linea si massima si, ma sempre dopo aver ridotto il calcio nell'alimentazione che di solito è molto di più. Ad esempio: se il suo gatto mangia croccantini con l'1% di calcio e ne mangia 65g sta assumendo 650 mg di calcio. Se beve 200 ml di acqua molto calcarea, con 200 mg/L di calcio starà bevendo 40 mg di calcio. Cibo+acqua 690 mg di calcio. Se passa a un'acqua poco calcarea con 20 mg/L di calcio berrà 4 mg di calcio. Totale 650+4, 654 mg di calcio. Come vede cambiare acqua è utile perché un minimo (da 690 a 654) ha abbassato, ma il grosso sarebbe modificare l'alimentazione, che le consentirebbe di ridurre il calcio molto di più."

18/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto", in cui parlo del gusto amaro. I recettori dell'amaro hanno una struttura che consente di riconoscere tantissime molecole diverse tra loro. Tra le tante, rientrano anche alcuni amminoacidi, come si può percepire con gli integratori di amminoacidi.
Ma gli amminoacidi sono le componenti di base delle proteine della carne: e allora perché la carne non è amara?

"In questo grande insieme di molecole che vengono percepite come amare ci sono anche diversi amminoacidi, in particolare gli amminoacidi idrofobi: valina, leucina, isoleucina, fenilalanina, tirosina e triptofano sono tutti amminoacidi che vengono percepiti come fortemente amari. Tuttavia, questi amminoacidi sono tra i più abbondanti componenti della carne, e del latte (quindi dei prodotti caseari): e allora perché la carne e i formaggi non vengono percepiti come amari?
La risposta si può trovare nel meccanismo di percezione dell’amaro: gli amminoacidi citati hanno una struttura perfetta per interagire con i recettori dell’amaro e quindi se, ad esempio, si assume un integratore a base di L-triptofano, lo percepiremo tanto noi persone quanto cani e gatti come fortemente amaro.
Quando, però, l’amminoacido si trova legato ad altri amminoacidi a formare la catena polipeptidica e quindi la proteina, uno dei due “poli” è impegnato nel legame con gli amminoacidi adiacenti: questo vuol dire che non è in grado di interagire con i recettori dell’amaro, ed è per questo motivo che la sostanza non viene percepita come amara..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

16/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante che mi è arrivata da un video (che ho riassunto per scritto) in merito all'alimentazione a crudo per cani e gatti, e in particolare all'utilizzo delle ossa.

Domanda (riassunta da me):
"Sono curiosa di sapere se esiste uno studio o una statistica dove si indicano i cani o i gatti ricoverati in clinica veterinaria per ostruzioni da ossa fornite nella dieta a crudo, durante i pasti? Anche in relazione a statistiche più ampie come l'ingestione di corpi estranei diversi (sassi, giocattoli, legno)? Escludendo le persone sconsiderate che forniscono ossa in modo aleatorio extra-pasto, ma solo delle ossa fornite in ambito dietetico seguendo una dieta opportunamente formulata."

La mia risposta:

"Buongiorno, grazie per la domanda.
Personalmente non conosco statistiche di questo tipo, non ne ho mai trovate, anche perché la statistica dovrebbe fatta da una singola struttura e dovrebbero distinguere nella statistica se le ossa venivano date. nell'ambito dell'alimentazione o fuori pasto in modo aleatorio da parte del proprietario. inoltre dovrebbero distinguere tra una dieta correttamente formulata e una dieta fai da te. Secondo me diventa difficile per i colleghi che devono intervenire d'urgenza mettersi a fare statistiche del genere, che dovrebbero essere fatte per diversi mesi per poter avere una validità.
Personalmente i pazienti che seguo io non sono mai stati ricoverati per perforazioni da ossa, a che ricordi io, mentre tre volte abbiamo avuto ricoveri per costipazione da ossa, una volta in un cane (che aveva mangiato un trito con ossa preparato da azienda dove le ossa visivamente erano molte di più rispetto a quelle che erano state dichiarate, quindi un errore aziendale) e due volte in gatti i quali proprietari avevano aumentato arbitrariamente la dose di carne con ossa (di circa quattro volte) rispetto a quella che avevo consigliato nella dieta. Ovviamente è una statistica limitata solo alla mia casistica, ai pazienti che seguo io."

Buongiorno a tutti.Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale YouTube, in cui parlo di un sintomo purtroppo molto ...
15/09/2025

Buongiorno a tutti.

Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale YouTube, in cui parlo di un sintomo purtroppo molto diffuso: il vomito.

Il vomito non è un sintomo raro nel cane e nel gatto, ma può spaventare il proprietario che spesso non sa come gestirlo. Può anche dare indicazioni utili al proprietario e, di conseguenza, al veterinario, e può essere quindi utile approfondire cos'è, perché l'animale vomita, quali sono le cause e quali i metodi per evitarlo.

Una panoramica interessante ed approfondita per tutti i proprietari i cui cani o gatti mostrano, o hanno mostrato, episodi di vomito.

Durante la terapia con i gastroprotettori è opportuno sospendere la dieta a crudo?Con “gastroprotettori” si intende gene...
12/09/2025

Durante la terapia con i gastroprotettori è opportuno sospendere la dieta a crudo?

Con “gastroprotettori” si intende genericamente un insieme di farmaci che riducono la somministrazione acida nello stomaco, come gli inibitori di p***a protonica (omeprazolo, lansoprazolo…) che hanno lo scopo principale di evitare il principale sintomo connessi alle alterazioni gastriche: il vomito.

In presenza di questo tipo di terapia, per cani e gatti che seguono una dieta a crudo, è opportuno evitare la carne cruda almeno fino al termine della terapia stessa. Il motivo è legato al meccanismo d’azione dei farmaci, che riducono molto il pH gastrico medio nel corso della giornata rimuovendo una delle difese più importanti dell’organismo, l’acidità gastrica.
Fonte: Jose F. Garcia-Mazcorro et al., Effect of the proton pump inhibitor omeprazole on the gastrointestinal bacterial microbiota of healthy dogs, FEMS Microbiology Ecology, Volume 80, Issue 3, June 2012, Pages 624–636

Molti dei batteri patogeni che si possono assumere con la carne cruda, come Salmonella e Listeria, non resistono ad un pH inferiore a 4, e lo stomaco, con il suo pH di 2-4 nel corso della giornata, costituisce un buon meccanismo di difesa; non è perfetto, nel senso che alcuni batteri potrebbero passare comunque e causare infezione, ma è necessaria una carica batterica elevata nella carne per causare infezione.

Quando il pH viene ridotto dal farmaco a circa 7 (vicino alla neutralità) i batteri riescono tranquillamente a sopravvivere e le infezioni diventano molto più probabili: per questo motivo si consiglia, in presenza di queste terapie, di evitare la carne cruda preferendo il corrispettivo a cotto, almeno fino alla fine della terapia farmacologica e il conseguente ripristino del pH gastrico fisiologico.

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

11/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti". Molti proprietari che iniziano a fornire alimenti casalinghi ai propri animali, specialmente a cani di piccola taglia o ai gatti, scelgono come carne il filetto bovino o suino, considerandolo un taglio di pregio (perché è molto costoso).
Ma è così importante utilizzarlo o può essere sostituito anche con altri tagli?

"Il filetto è il muscolo Psoas maggiore, che inizia dalle ultime vertebre toraciche e termina sul bacino, anche se l'ultima parte detta Testa di Filetto rimane nei tagli della coscia, come abbiamo già visto.
È uno dei muscoli meno utilizzati dal bovino, pertanto uno dei meno connettivali e dei più teneri in assoluto. Si trova nella parte immediatamente sottostante alla vertebra, subito sotto l'ala esterna che prende il nome di "processo laterale". Ogni vertebra lombare ha due processi laterali, pertanto ogni bovino avrà due filetti, uno destro e uno sinistro.
Relativamente piccolo, è piuttosto saporito a causa del grasso che contiene, ed è la parte più costosa dell'intero animale.
Proprio il costo molto elevato è il deterrente principale all'utilizzo di questo taglio nell'alimentazione del cane e del gatto: ci sono muscoli magari leggermente meno teneri ma con caratteristiche nutrizionali ed organolettiche in tutto e per tutto simili a quelle del filetto, che per una questione di costo vengono generalmente preferiti..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e su Amazon!

09/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube. Quando sui croccantini si trova scritto, nella composizione, "carne di pollame", che cosa significa?

Domanda:
"Buongiorno dott., mi può dire la composizione di crocchette con carne di pollame cosa comprende? Grazie "

La mia risposta:
"Buongiorno,
grazie per la domanda.
Con "Pollame" si intende, come da indicazione del Reg. 853/04, all. 1, "carni di volatili di allegamento, compresi i volatili che non sono considerati domestici ma che vengono allevati come animali domestici, ad eccezione dei ratiti". In pratica può contenere tutte le specie avicole comunemente allevate tra cui pollo, tacchino, anatra, faraona: fa eccezione, tra i ratiti domestici, lo struzzo, che non può essere compreso. Di fatto, però, non si può sapere quale specie avicola è stata inserita in quei croccantini."

04/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto" in cui parlo del frequente gradimento da parte dei cani, ma anche di molti gatti, per lo yogurt. Perché spesso è così gradito?
In parte dipende, naturalmente, dal sapore acido dell'acido lattico prodotto dai batteri in fermentazione, ma non solo: le stesse fermentazioni conferiscono a questo prodotto un profilo aromatico particolare e più ricco di quello dell'alimento di partenza, il latte.

"Lo yogurt ha anche, inoltre, un profilo aromatico, sebbene non molto percepibile a causa della predominanza del gusto acido (motivo per cui capita spesso che i gatti apprezzino più lo yogurt che il latte: le note aromatiche sono inferiori!). La maggior parte delle molecole aromatiche presenti nel latte vengono denaturate dai batteri in fase di fermentazione, mentre il composto aromatico più rappresentato dello yogurt (che contribuisce all’aroma tipico) è l’acetaldeide, prodotta principalmente da S. termophilus in fermentazione.
Ci sono poi anche composti minori, come il butanone e gli esteri etilici, e prodotti carbonilici come il diacetile (che ritroveremo a proposito del b***o, anche se nello yogurt è presente in quantità molto minore) e l’acetoina, sempre derivanti dalla fermentazione batterica e, poiché i ceppi sono sempre gli stessi, poco variabili tra i diversi yogurt..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie ed eBook store!

02/09/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal sito. Ha senso dare ad un gatto l'alimentazione Renal come prevenzione per patologie renali?

Domanda:
"Buongiorno,
con me vivono due gatti (un maschio e una femmina) di quattordici anni e mezzo e una gatta di 6 e mezzo. Il veterinario che li segue aveva consigliato di dare cibo renal ai due più anziani, non sulla base di una diagnosi di irc ma della sua esperienza sul fatto che invecchiando problemi renali sono prevedibili. Ha detto che non ci sono problemi anche a somministrali alla più giovane. Siamo perplessi, anche dopo il confronto con persone che hanno gatti con irc e altri sani, a cui altri veterinari hanno sconsigliato di far assumere renal ai sani.
Ha senso ed è corretto, nella sua esperienza, somministrare cibo renal a gatti a titolo preventivo, a gatti sani? Anche alla più giovane? Grazie"

La mia risposta:
"Buongiorno,
Grazie per la domanda.
No che non ha senso. Il Renal è un alimento carenziale in proteine (per legge, cfr Reg. UE 354/20) e manda il gatto in carenza proteica, che sia sano o che sia malato.
Se il gatto è sano ottiene una patologia (da carenza) e nessun beneficio, mentre se è malato lo scopo è quello di salvare la vita del gatto (di allungarla, più che altro, evitando un aumento eccessivo delle tossine uremiche nel sangue) e quindi anche se sappiamo che prima o poi il gatto andrà in carenza proteica, visto che l’alternativa è non farcela, si “sopporta” la carenza; però questo effetto avverso del Renal, chiamiamolo così, deve essere giustificato dalla presenza della patologia. "

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Eccomi di nuovo dopo la pausa per informarvi delle novità che ho preparato, per la divulgazione scientifica, per la stag...
29/08/2025

Eccomi di nuovo dopo la pausa per informarvi delle novità che ho preparato, per la divulgazione scientifica, per la stagione 2025-2026, a partire da Lunedì.

Fatemi sapere che cosa ne pensate!

📺 Video YouTube: come sempre, e (spero) con la stessa elevata qualità. Nelle prossime settimane pubblicherò nuovi video: parleremo del sintomo del vomito e delle sue caratteristiche, del consumo di erba da parte del cane e del gatto e cosa ci dice la letteratura scientifica a questo proposito, e dei "croccantini naturali". Cosa si intende con questo termine?

📺Clip YouTube: nei video lunghi di YouTube, molte domande a cui do risposta sono piuttosto avanti nel video, e può essere difficile cercare la risposta se non guardando tutto il video. Per questo motivo, solo su YouTube (non sugli altri social) inizierò a pubblicare una serie di video, della durata di 3-7 minuti (più corte dei videoni ma più lunghe dei minivideo, per approfondire meglio) dove rispondo a singole domande. Pubblicherò settimanalmente un nuovo video: se non siete iscritti al canale, iscrivetevi!

📷 Riprenderanno comunque anche i mini-video, che continueranno a trattare gli argomenti già affrontati, in versione lunga, su YouTube, così che chi vuole approfondire può guardare il video principale e trovare tutta la letteratura di riferimento, fondamentale nella divulgazione.

🌿 In molti si sono mostrati interessati ai mini-video sulla fitoterapia veterinaria, che proseguiranno: si parlerà di piante, di estratti vegetali e delle loro potenzialità terapeutiche. Il tutto, naturalmente, corredato della letteratura scientifica.

🥩 Riprenderanno anche i già apprezzati "Che ingredienti sono?", e ci saranno anche i post riguardanti i farmaci e gli integratori nutrizionali.

❓ Continuerò infine a pubblicare, settimanalmente, gli estratti dei libri e le domande che ritengo più interessanti da parte dei proprietari, che arrivano sui diversi social e mio sul sito, così che le risposte più interessanti possano raggiungere un pubblico più vasto.

📖 E poi… non c'è due senza tre!

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