Valerio Guiggi - Veterinario Specialista

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Valerio Guiggi - Veterinario Specialista Pagina Facebook del Dott. Valerio Guiggi, Veterinario specialista in Ispezione degli Alimenti che si
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23/01/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto curioso del libro "Carne per Cani e Gatti", con un approfondimento sul ruolo dei grassi nella dieta del cane. I cani sono particolarmente bravi ad utilizzare i grassi rispetto ad altre specie animali, come confermato da diversi studi disponibili in letteratura.

Gli studi relativi alla fisiologia mostrano così come il cane sia più adatto di altre specie ad utilizzare i grassi a scopo energetico.
Oltre ai lavori che hanno valutato la fisiologia, ce ne sono anche alcuni che hanno approfondito l'utilizzo dei grassi dietetici nelle prestazioni dei cani sportivi.
In questo studio, che ha misurato i valori dei metaboliti nel sangue durante l'attività fisica, è stato visto come il glucosio contribuisca solo per il 10-15% al dispendio calorico in esercizio, per cui la principale fonte di energia è rappresentata dagli acidi grassi indipendentemente dalla composizione della dieta 38.
Inoltre, è stato visto come diete a più alto contenuto di acidi grassi permettono di ottenere prestazioni migliori nei cani sportivi rispetto alle diete a moderato contenuto dei grassi, probabilmente per i meccanismi descritti poco fa, un utilizzo migliore dei grassi alimentari 39.
Un altro studio ha infine mostrato come una dieta molto grassa e molto proteica, in assenza di carboidrati, ha portato a prestazioni migliori nei cani da slitta e ad un minore effetto di rabdomiolisi (lesioni del tessuto muscolare causate dall'attività) rispetto ad altri tipi di dieta 40...

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

21/01/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante in arrivo dal sito. Se c'è bisogno di un alimento idrolizzato (in presenza di allergie alimentari), e non sono state fornite indicazioni specifiche su quale alimento scegliere, qual è l'indicazione da cercare in etichetta per essere sicuri che le proteine utilizzate siano effettivamente idrolizzate?

Domanda:
Buongiorno, io volevo chiedere, per capire se il pollo è idrolizzato (mi hanno detto che è meglio per chi è intollerante), cosa deve esserci scritto nelle etichette?
Io spesso trovo scritto ‘carni e derivati’ ‘carni e sottoprodotti’ che sono praticamente tutte pollo

La mia risposta:
Buongiorno Marianna.
C’è scritto direttamente “idrolizzato”, quindi di solito il primo ingrediente è “pollo idrolizzato” o “merluzzo idrolizzato”, o “proteine di pollo idrolizzate” e via dicendo. Teoricamente l’azienda potrebbe scegliere di fare riferimento alla vecchia normativa e usare anche “carne e derivati” per descrivere l’idrolizzato (è legale) ma di fatto non lo fanno mai: l’idrolisi, con lo scopo di rendere la dimensione molecolare inferiore ai 10 kDa che è il limite sotto il quale l’organismo non scatena l’allergia, è un processo costoso (che di conseguenza rende costoso il croccantino o l’umido finale). Per l’azienda è un pregio mettere in atto questo sistema, e di conseguenza lo scrive chiaramente. Difficilmente un’azienda fa ricorso ad un processo costoso e poi non pubblicizza che lo ha utilizzato. Se c’è scritto “carne e derivati” con ogni probabilità non è un alimento idrolizzato.

Buongiorno a tutti,Vi propongo stamattina un nuovo articolo scritto, relativo ad una delle forme più importanti di preve...
20/01/2025

Buongiorno a tutti,

Vi propongo stamattina un nuovo articolo scritto, relativo ad una delle forme più importanti di prevenzione nel cane e nel gatto: la prevenzione delle allergie.

Quali sono i fattori di rischio che portano allo sviluppo delle allergie alimentari? E' possibile evitarle, o almeno provare a farlo? E' possibile evitare nuove immunizzazioni anche in cani che soffrono già di allergia alimentare?

Nell'approfondimento cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti sull'argomento.

Se non avete voglia di leggere, tranquilli: dentro l'articolo c'è anche il video dedicato. Per chi avesse già visto il vecchio video, però, nell'articolo ho inserito diverse aggiunte, che vale la pena approfondire.

Il link all'articolo è disponibile nei commenti.

L'eccesso di glicosinolati riduce l'assorbimento di iodio nel cane e nel gatto?I glicosinolati sono un grande gruppo di ...
17/01/2025

L'eccesso di glicosinolati riduce l'assorbimento di iodio nel cane e nel gatto?

I glicosinolati sono un grande gruppo di nutrienti non essenziali di origine vegetale di particolare interesse per il loro effetto antiossidante nell'organismo del cane e del gatto, che può prevenire la formazione di neoplasie attraverso un consumo regolare.

Sebbene quindi il loro effetto sembrerebbe essere positivo, tanto che potrebbe sembrare utile integrare questi composti nell'alimentazione normale del cane e del gatto, la loro assunzione continuativa potrebbe provocare a lungo con il passare del tempo una carenza di iodio e il conseguente ipotiroidismo.

I glicosinolati infatti competono per i canali di assorbimento dello iodio, in particolare nella forma di ioduro di sodio; quando i glicosinolati sono presenti vengono assorbiti a scapito dello iodio, per cui la loro presenza nella dieta causa una riduzione dell'assorbimento di questo minerale.

Un consumo moderato delle piante che li contengono, in particolare del genere Brassica ( cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles, colza, ecc.) non rappresenta un problema, mentre un consumo continuativo può provocare carenza; questi alimenti sono però controindicati in caso di ipotiroidismo, e ancora di più lo sono gli integratori che ne contengono in quantità elevate, integratori che possono essere molto utili in specifiche situazioni ma di cui è importante tenere presente questo effetto collaterale.

Fonte: Glucosinolates as undesirable substances in animal feed - EFSA

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

16/01/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto curioso del libro "I Gusti del Cane e del Gatto", in cui parlo delle narici, parti dell'organismo indispensabili per percepire gli odori. Le narici, del cane, del gatto o anche di una persona, non funzionano sempre allo stesso modo: in ogni momento, una delle due funziona più dell'altra.

Inoltre, le narici (e il successivo vestibolo) hanno anche un “ciclo nasale”, cioè in ogni momento una narice funziona meglio dell’altra, e dopo qualche ora si “danno il cambio”.
Questo è dovuto al fatto che le narici possono inturgidire per un afflusso maggiore di sangue, e lo fanno in modo alterno: più sangue nella mucosa significa meno aria di passaggio, ma significa anche una maggior umidificazione della narice che ne consente i processi riparativi: quando una narice funziona meno, fa “le riparazioni”, favorisce la crescita delle nuove cellule difensive e si protegge meglio perdendo leggermente capacità di annusare, per poi dare il cambio all’altra narice. Le narici si “danno il cambio” circa 6 volte al giorno.
Esperimento: potete provare su voi stessi (anche sul cane, ma è un po’ più difficile) l’esistenza del ciclo nasale: prendete uno specchietto da trucco e mettetelo sotto le narici, quindi espirate. Vedrete sullo specchio i due aloni di umidità e, guardandoli bene, vedrete che uno è più grande dell’altro: è la narice che, in quel momento, sta funzionando meglio. Se ripetete lo stesso test circa 6 ore dopo, vedrete che le dimensioni dei due aloni saranno invertite.

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

14/01/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante, anche se un po' tecnica, sui condroprotettori. Il contenuto in glucosamminoglicani implica automaticamente la presenza di glucosammina e di solfato di condroitina?

Domanda:
Salve dottore. Quando si legge che un integratore contiene glicosamminoglicani significa che sono presenti sia la glucosammina che la condroitina, o tutte e due?

La mia risposta:
Solo il solfato di condroitina, e non è nemmeno detto: alcuni glucosamminoglicani sono lunghe catene di condroitin solfato che si ripetono, ma altre possono avere basi diverse (come l'acido ialuronico), per cui non è detto che i glucosamminoglicani contengano effettivamente il condroitin solfato.

08/01/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante sull'alimentazione casalinga. E' una delle tipologie di alimentazioni migliori, ma come ci si comporta se nella dieta è stato previsto l'utilizzo di un integratore e il cane o il gatto non lo vuole?

Domanda:
L'alimentazione migliore se accettano l'integratore. Altrimenti che si fa? Io sono disperata perché di industriale non vuole niente, ma non mangia nemmeno l'integratore.

La mia risposta:
E' la sfida tipica di chi formula, adattare costantemente la dieta ai pazienti. Capita molto spesso, e la soluzione è togliere l'integratore e usare gli alimenti. Tra gli alimenti che il cane gradisce si cerca la soluzione adatta a lui. Deve farlo presente al collega che ha formulato, è lui che deve adattare la dieta al paziente. Esattamente come se un cane ha un effetto inatteso con una terapia, non è che si lascia senza: si trova quella adatta alle sue necessità.

05/12/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cane e Gatti", in cui rispondo ad una domanda molto frequente: una dieta fatta da sola carne, intesa come muscolo, è in grado di coprire i fabbisogni nutrizionali del cane e del gatto?

La carne contiene un certo quantitativo di vitamine e di minerali, che sono legati alle necessità di contrazione muscolare del muscolo in vivo.
Non ha molto senso fare un elenco delle varie vitamine e minerali che contengono, perché non ci interessa più di tanto; ritengo più utile indicare i nutrienti in base alla capacità della carne di soddisfare i fabbisogni del cane e del gatto.
Ipotizzando di voler coprire con una carne a grasso medio il 75% delle necessità caloriche di un cane o di un gatto, lasciando vuoto il rimanente 25% per gli altri ingredienti, la carne già da sola è in grado di coprire:
● Nel cane, le necessità giornaliere di proteine, grassi, sodio, po-tassio, selenio, vitamina B3, vitamina B5, vitamina B6 e acidi grassi es-senziali;
● Nel gatto, le necessità giornaliere di proteine, grassi, potassio, selenio, vitamina B3, vitamina B5, vitamina B6, biotina e acidi grassi essenziali.

Notiamo però che, per le altre vitamine e minerali non menzionati, l'apporto della sola carne non è sufficiente, ed è per questo motivo che la dieta deve essere bilanciata utilizzando ingredienti diversi o specifiche integrazioni nutrizionali.

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

Perché la Glucosammina e il Condroitin Solfato si trovano spesso insieme nelle integrazioni per le articolazioni?Le inte...
04/12/2024

Perché la Glucosammina e il Condroitin Solfato si trovano spesso insieme nelle integrazioni per le articolazioni?

Le integrazioni per le articolazioni specifiche per i cani e per i gatti contengono, nella quasi totalità dei casi, la glucosammina e il condroitin solfato come ingredienti attivi. Ma perché sono sempre inserite insieme, e non una per volta?

Il motivo è che si tratta di una tipica sinergia tra molecole di natura diversa. La glucosammina è infatti in grado di stimolare la crescita dei condrociti, le cellule che compongono le cartilagini (anche se il meccanismo d’azione preciso al momento non è noto).

L'effetto del solfato di condroitina è invece il risultato di una serie di reazioni biochimiche tra cui la stimolazione della sintesi di proteoglicani e acido ialuronico, e la diminuzione dell'attività catabolica dei condrociti (cioè la fisiologica perdita delle cellule della cartilagine), per inibizione della sintesi degli enzimi proteolitici.

L’effetto sinergico sta quindi nel fatto che mentre una delle due molecole stimola la crescita dei condrociti, l’altro riduce il loro turnover, ottenendo così nel complesso un effetto rigenerativo in condizioni di degenerazione articolare (artrosi).

Fonte: D'Altilio M et al., Therapeutic Efficacy and Safety of Undenatured Type II Collagen Singly or in Combination with Glucosamine and Chondroitin in Arthritic Dogs. Toxicol Mech Methods. 2007;17(4):189-96.

03/12/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante sulla tiaminasi, enzima presente in diverse specie ittiche da crude che, se assunto per lunghi periodi, può portare alla carenza di Vitamina B1 nel cane e nel gatto.

Domanda:
Dottore buonasera. Ho ascoltato il video e al punto dove menziona le cozze tra i molluschi che contengono tiamina sono saltata sulla sedia. Ma è inclusa anche la c***a dalle labbra verdi? Quella usata per le articolazioni? lo la do da mesi...

La mia risposta:
Buongiorno Serena, grazie per la domanda. Ma non deve saltare sulla sedia, la c***a che da lei non credo sia fresca, anche solo perché vive dall'altra parte del mondo: è necessariamente disidratata, e la disidratazione si fa con il calore: in altre parole, è cotta.
Per cui la tiaminasi viene distrutta, anche se inizialmente presente nel mollusco.

28/11/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto", in cui parlo di una funzione poco conosciuta della corteccia cerebrale dei mammiferi: la capacità di percepire le carenze di amminoacidi nella dieta.

E poi c’è una funzione, poco conosciuta perché ancora ad oggi oggetto di studio, ma molto importante per la relazione olfatto-alimenti, che è la capacità della corteccia olfattiva di percepire carenze di amminoacidi essenziali nella dieta, un meccanismo identificato in molte specie animali, comprese quelle erbivore (anzi, soprattutto quelle erbivore, che hanno minori possibilità di recuperare alimenti proteici) ma presente in tutti i mammiferi, compresi il cane e il gatto47.
Gli amminoacidi essenziali sono un gruppo di amminoacidi senza i quali la sintesi proteica sarebbe impossibile, in quanto la specie animale non è in grado di sintetizzare correttamente le proprie proteine.
Il meccanismo funziona pressappoco così: la carenza di un amminoacido essenziale viene continuamente monitorata attraverso la produzione, nella corteccia cerebrale (a partire dal sangue, non dagli odori in quanto gli amminoacidi vengono assorbiti nell’intestino e passano nel sangue), di una molecola, un tRNA (un RNA di trasporto)...

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

26/11/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante relativa all'acqua del rubinetto filtrata attraverso i sistemi di filtrazione domestici: i cani e i gatti la possono bere?

Domanda:
Le acque trattate con i vari sistemi di filtrazione, magari addizionate di zinco e magnesio, le possono bere [i cani e i gatti]?

La mia risposta:
Va visto caso per caso, perché per lo zinco solitamente non è un problema, mentre per il magnesio lo può essere in caso il cane o il gatto abbia la struvite; dipende però quale ione va a sostituire il sistema di filtraggio, quindi quanto di quel minerale c'è nell'acqua di partenza.

Buongiorno a tutti,Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale principale.Molti proprietari seguono, per i propri c...
25/11/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale principale.

Molti proprietari seguono, per i propri cani o gatti, un'alimentazione casalinga che comprende anche la carne, acquistandola al supermercato.

Ma come si sceglie la carne, e a cosa fare attenzione? Leggere le etichette della carne è una pratica importante, e aiuta ad evitare spiacevoli sorprese quando la acquistiamo per i nostri animali.

Nel video spiego come leggere le etichette della carne e a cosa fare attenzione nella scelta.

Buona visione!

Il pepe può influenzare l'attività dei farmaci nel cane e nel gatto?Il pepe non è uno degli alimenti solitamente utilizz...
22/11/2024

Il pepe può influenzare l'attività dei farmaci nel cane e nel gatto?

Il pepe non è uno degli alimenti solitamente utilizzati né per il cane, né per il gatto, ma a causa di ingestioni accidentali di pepe o di alimenti che lo contengono potrebbe essere comunque ingerito da entrambe le specie.

Inoltre, il pepe può essere presente in alcune integrazioni, solitamente nelle integrazioni di curcuma in cui questa spezia viene aggiunta allo scopo di aumentare l'assorbimento dei principi attivi. La piperina, una delle molecole contenute nel Pepe, blocca l'attività del citocromo P450 epatico.

Il blocco enzimatico è il motivo per cui la curcumina diventa più disponibile (l'enzima, in assenza del pepe, la metabolizzerebbe), ma questo vale anche per eventuali farmaci assunti, con particolare riferimento agli antagonisti dei recettori dopaminergici (domperidone).

L'assunzione di Pepe può aumentare l'effetto dei farmaci e anche i loro effetti collaterali: la sua presenza in prodotti integrativi o un'ingestione accidentale deve essere segnalata appena possibile al veterinario in caso il cane o il gatto segua terapie farmacologiche.

Fonte: Usia T et al., Alkamides from Piper nigrum L. and Their Inhibitory Activity against Human Liver Microsomal Cytochrome P450 2D6 (CYP2D6). Natural Product Communications. 2006;1(1). Lo studio è stato effettuato nell'uomo ma l'enzima è presente anche nel cane e nel gatto.

21/11/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti", in cui parlo della vitamina A, una vitamina che si può trovare negli alimenti di origine animale ma non, contrariamente a quanto si crede, negli alimenti di origine vegetale, come le carote.

Si dice spesso che mangiare le carote fa bene alle persone perché sono ricche di Vitamina A.
Questa affermazione è sbagliata, in quanto le carote non contengono per niente questa vitamina, detta in tecnico Retinolo. Tuttavia l'affermazione viene generalmente considerata valida perché la carota è un alimento ricco di beta-carotene, una delle molecole che l'organismo umano è in grado di conver-tire in vitamina A: il beta carotene viene anche definito, insieme ad altri precursori della vitamina A, retinoide, ovvero una molecola che può sostituire l'as-sunzione di vitamina A vera e propria, che è esclusivamente di origine animale, tanto sarà poi l'organismo ad effettuare la conversione.
Il gatto non è però in grado di effettuare questo passaggio, a causa della carenza dell'enzima beta-carotenasi che si occupa della conversione; il risul-tato è che il gatto, per avere la Vitamina A, è costretto ad assumerla già convertita da altri animali, pena la carenza nutrizionale...

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

19/11/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante relativa alla presenza di un batterio rilevato nelle urine di un cane. E' possibile derivi dalla carne cruda?

Domanda:
Buongiorno Dottore, il mio cane mangia 2/3 volte a settimana carne di manzo cruda congelata almeno 4 giorni, carne ad uso umano allevata senza antibiotici, ora le è stato trovato nelle urine l'Enterococcus faecalis, può essere dovuto alla carne?
Grazie mille.

La mia risposta:
Buongiorno, grazie per la domanda. Era nelle urine, quindi può essere arrivata sia dall'intestino che dall'esterno, questo è difficile da dire. Però si, è possibile (Fonte: Manson AL, Van Tyne D, Straub TJ, Clock S, Crupain M, Rangan U, Gilmore MS, Earl AM. Chicken Meat-Associated Enterococci: Influence of Agricultural Antibiotic Use and Connection to the Clinic. Appl Environ Microbiol. 2019 Oct 30;85(22):e01559-19.).
Bisogna sempre ricordare che la carne cruda non è microbiologicamente sicura (il congelamento uccide i parassiti, non i batteri), pertanto ci sono batteri nella carne cruda e, nonostante i controlli siano efficaci (come verificabile dalle inadeguatezze segnalate negli ultimi anni dalle diverse ASL del nostro paese), un minimo di rischio microbiologico rimane sempre.

07/11/2024

Buongiorno a tutti,

Vi propongo oggi un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto", in cui parlo delle capacità olfattive dei cani e dei gatti, che li differenziano dalle persone in termini di utilizzo di questo senso.

La grande superficie olfattiva che i cani e i gatti hanno rispetto alle persone, e la lentezza con cui le molecole si muovono, hanno due implicazioni importanti:

• Consentono di percepire, e identificare, meglio, gli odori che si sentono. È il modo in cui i cani e i gatti, ad esempio, si riconoscono tra loro o riconoscono noi con l’olfatto (in realtà anche annusando solo le deiezioni si riconoscono tra loro), mentre noi persone avremmo difficoltà ad identificare un amico a partire dal suo odore;

• Consentono di avere una soglia di sensibilità molto elevata a molecole poco presenti nell’aria. Il fatto che la mucosa sia molto estesa da una probabilità maggiore che molecole molto rarefatte nell’aria vengano percepite comunque; in questo senso, il cane ha una capacità migliore anche del gatto, e questa capacità sta alla base, ad esempio, del lavoro dei cani antidroga o dei cani da tartufo: entrambi riescono a percepire un odore pochissimo rappresentato nell’aria (noi non riusciamo ad identificare queste molecole odorose, ad esempio) e lo fanno perché, con una mucosa olfattiva così estesa, è più probabile che la molecola odorosa incontri i recettori olfattivi. Volendo fare un esempio banale, se in un fiume c’è un solo cercatore d’oro, è molto meno probabile che trovi l’oro che se ci sono cento cercatori d’oro (dove l’oro è la molecola odorosa poco presente, e i cercatori sono i recettori olfattivi)...

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

05/11/2024

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante relativa alla digeribilità degli alimenti per animali. Una domanda basilare, ma dalla risposta non così scontata: come viene calcolata?

Domanda:
Come si calcola la digeribilità ?

La mia risposta:
Nelle diete casalinghe, con la media delle digeribilità dei singoli ingredienti (che si conosce dalla letteratura scientifica).
Nelle indusrtriali uguale, ma è molto più difficile perché la qualità delle materie prime può cambiare (l'ingrediente "agnello" può avere tante qualità diverse in relazione a quali parti dell'agnello sono state utilizzate); diciamo che, a meno di avere la dichiarazione diretta del produttore, ci si può arrivare a partire dagli ingredienti senza però poter avere una conferma certa, nell'alimentazione industriale. La certezza (per qualunque alimento) la darebbe invece il digestore artificiale, presente in alcuni (ma pochi) laboratori, che di solito viene utilizzato dall'azienda stessa ma poi non è detto che voglia divulgare i risultati (non è obbligatorio, e se è un bel valore lo rende pubblico, altrimenti...).

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