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Quali sono gli eccipienti che permettono la formazione delle polveri che contengono farmaci o integratori?I prodotti far...
04/04/2025

Quali sono gli eccipienti che permettono la formazione delle polveri che contengono farmaci o integratori?

I prodotti farmaceutici o gli integratori in forma di polvere, in barattolo o in bustine, non sono sempre costituiti solamente dal principio attivo o comunque dagli ingredienti attivi, ma anche da altri ingredienti che conferiscono alla polvere le sue particolarità: non deve aggregarsi deve facilitare la dispersione in acqua e nel cibo e non deve legarsi al principio attivo riducendo l’assorbimento.

Per alcune integrazioni non c’è bisogno di eccipienti, perché già da sole hanno queste caratteristiche: un esempio tipico sono gli integratori di fibra, che di solito non contengono altri ingredienti.

Nel caso di altri componenti attivi, tra gli eccipienti più diffusi ci sono l’amido, alcuni composti di origine minerale come il caolino, la cellulosa (carbossimetilcellulosa) e i diversi tipi di zucchero, come il saccarosio, che portano anche (nel cane) un miglioramento del sapore.
Fonte: Fonte: Carli S. et al., Farmacologia Veterinaria, Idelson-Gnocchi, 2008, cap. 13.

Alcuni di questi eccipienti (di solito l’amido, delle diverse origini vegetali) potrebbero causare allergia al cane o al gatto, per cui è opportuno considerare la loro presenza in caso di reazioni avverse: il problema potrebbe non essere infatti il principio attivo del prodotto, ma alcuni di questi eccipienti.

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

03/04/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto dal libro "I Gusti del Cane e del Gatto" in cui parlo di un fenomeno a cui, purtroppo, diversi proprietari hanno assistito: i cani che mangiano o bevono i detersivi. Ma perché fanno una cosa così pericolosa per la loro salute, e anche così anomala considerando che i detersivi non ricordano nessun alimento? C'è una spiegazione.

"Tra l’altro, anche i tensioattivi presenti nei saponi (come il laurilsolfato di sodio) possono essere sali e liberare molecole cationiche, per cui vengono percepiti come salati: se il rimanente componente della molecola non ha uno sgradevole gusto amaro, potrebbe essere percepita solo la componente salata ed è per questo che un cane, o un gatto, potrebbe essere indotto a bere i detersivi, che è quindi importante tenere fuori dalla loro portata.
Alcune molecole, invece, nonostante la presenza del catione possono avere anche una struttura che interagisce con i recettori dell’amaro: a seconda di quale delle due componenti è più forte, il gusto verrà percepito amaro oppure salato .
Da notare che nell’uomo è stata mostrata la capacità di smorzare il gusto amaro da parte dei gusti salati, per un meccanismo neurologico: questa caratteristica può essere sfruttata nell’alimentazione del cane e del gatto quando è necessario fornire gusti amari, tipici di alcuni medicinali, il cui gusto sgradevole può essere smorzato da alimenti molto salati, come vedremo meglio nell’appendice finale..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

01/04/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube. Una gattina non mangia volentieri gli alimenti pressati a freddo che le sono stati proposti. E' possibile che il problema sia un irrancidimento?

Domanda:
Buongiorno Dottore.
Premesso che conservo i croccantini tutti nello stesso posto e nello stesso modo e prendo rigorosamente confezioni da 400 grammi. La mia domanda è quindi: il pressato a freddo è più soggetto a irrancidimento o sono solo i gusti strani della mia gatta?

La mia risposta:
Buongiorno, grazie per la domanda.
Il pressato a freddo di solito è meno soggetto ad irrancidimento, perché per ragioni produttive (non c'è la necessità di inserire il premix grasso di copertura, quello che contiene le vitamine termolabili, perché il prodotto non viene cotto durante la pressatura, a differenza dei croccantini, e poi il grasso limita la capacità di tenuta del pellet) è più magro; e siccome a irrancidire sono i grassi, tende ad essere meno soggetto.
Però: il premx ha anche una funzione appetizzante, che venendo a mancare rende i pellet meno buoni; se a questo si aggiunge che i produttori spesso (per scelta, in questo caso non per necessità) fanno prodotti senza appetizzanti, il sapore del pellet risulta meno gradevole; e al di là della novità dei primi giorni, probabilmente poi non li mangia più perché si stufa presto, non per l'irrancidimento. E succede anche ai cani (che di solito mangiano più volentieri tutto), figuriamoci a una gattina che mi sembra si comporti in modo normalissimo, per un gatto, non che abbia gusti strani.

27/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti", dove parlo di cottura della carne. Come si fa a verificare che la carne sia effettivamente cotta, quando si fa una dieta a cotto e vogliamo raggiungere la sicurezza microbiologica?

"Il modo, il "trucco", per verificare il raggiungimento della temperatura corretta senza il termometro è quindi valutare il colore: si prende il pezzo di carne più grande che sta cuocendo e si taglia a metà con il coltello. Se la colo-razione rosata è stata persa completamente, sono stati sicuramente raggiunti i 75 gradi. A quel punto è sufficiente cuocere ancora mezzo minuto per mante-nere a quella temperatura e la nostra carne si può considerare cotta (e sicura).
Nulla vieta poi di raggiungere anche temperature più alte, come i 100 gradi della bollitura, ma dal punto di vista sanitario non avremo particolari cambiamenti, né vantaggi..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

25/03/2025

Buongiorno a tutti.
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube. Si possono conoscere le quantità degli amminoacidi di un croccantino partendo dall'etichetta?

Domanda:
Veramente molto interessante come sempre Grazie per la cultura di settore che stai diffondendo! Ma dove si possono trovare le tabelle con le percentuali di amminoacidi? Non mi sembra vengano indicate sulle confezioni.

La mia risposta:
Buongiorno, no, magari. Si possono evincere, intuire, dall'indicazione dei singoli ingredienti ma non solo non si trovano sulle confezioni, spesso non vengono nemmeno passate in modo completo nemmeno dall'azienda che commercia la farina di carne all'azienda che fa i croccantini! O meglio, magari vengono passate ma incomplete, e le indicazioni che mancano sono alcuni amminoacidi specifici, come l'idrossiprolina, che darebbe un grande aiuto nell'identificare la qualità della materia prima. Ovviamente è una cosa valutabile non dal proprietario, ma solo dall'azienda (o dal consulente aziendale, nel mio caso) ma sempre avendo accesso alla documentazione aziendale. Il problema di molte aziende, specie quelle più piccole, è proprio che non riescono ad avere analisi complete dal fornitore (magari hanno le indicazioni degli amminoacidi essenziali ma non di quelli non essenziali), quindi o usano la materia prima con le info (parziali) che hanno, oppure devono pagare loro stesse le analisi aggiuntive che però sono molto costose; cambiare fornitore spesso non è un'opzione, perché magari i fornitori (tipo) di farina d'agnello sono così pochi che la scelta è limitata e bisogna scegliere il meno peggio. Quindi è un problema molto diffuso in ambito aziendale che poi, necessariamente, si ripercuote sul proprietario che acquista il prodotto. Così le ho dato anche uno spaccato dell'attività ispettiva che svolgo in ambito aziendale :)

Buongiorno a tutti.Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale principale, in cui parlo di un argomento che spesso ...
24/03/2025

Buongiorno a tutti.

Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale principale, in cui parlo di un argomento che spesso spaventa ma anche incuriosisce: gli antiossidanti.

Gli antiossidanti sono una categoria di additivi che è possibile trovare sia nei prodotti per le persone, sia in quelli per animali, tra cui i croccantini che li contengono pressoché sempre. Ma perché alcuni sono pericolosi, e altri no? Perché alcuni antiossidanti, come la Vitamina E, vengono addirittura consigliati nell'alimentazione mentre altri sarebbe meglio evitarli? Gli antiossidanti non sono tutti uguali?

Scopriamolo insieme nel video di oggi.

I farmaci o gli integratori in polvere si possono somministrare con il pasto?I farmaci o gli integratori in forma di pol...
21/03/2025

I farmaci o gli integratori in polvere si possono somministrare con il pasto?

I farmaci o gli integratori in forma di polvere (di solito in bustine) sono fatti solitamente per essere somministrati con i pasti e per favorire la diffusione all’interno dell’alimento che il cane o il gatto dovrà mangiare (magari un alimento molto saporito che “nasconda” il sapore del farmaco o dell’integrazione).

Nella maggior parte dei casi, quindi, gli integratori in polvere specifici per l’uso animale si possono mescolare al cibo. Ma non è sempre così: in alcuni casi, infatti, le integrazioni sono in forma di polvere per semplicità di somministrazione ma devono essere forniti lontano dai pasti, oppure essere amalgamate solamente con l’acqua (succede in particolare con i prodotti in polvere ad uso umano).

Il motivo è che alcuni prodotti possono dover essere forniti a stomaco vuoto o comunque lontano dai pasti; in questi casi somministrare il prodotto con il cibo farebbe perdere di efficacia alla terapia.

Per sapere se un prodotto in polvere si può fornire nel pasto o debba essere fornito necessariamente da solo, si può fare riferimento alle indicazioni del prodotto o, in alternativa, è possibile chiedere al Medico Veterinario o al Farmacista informazioni sulla somministrazione.

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

20/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto", dove parlo di alcune molecole che i cani e i gatti sono in grado di percepire come odore, e che permette di comprendere la fortissima capacità olfattiva in particolar modo dei cani.

"I cani si sono mostrati in grado di percepire l’acetato di isoamile, l’aroma di banana, ad una diluizione di 1 parte su mille miliardi (10^12) altre molecole; una sensibilità altissima per questo tipo di odore che sono, evidentemente, in grado di riconoscere.
In un altro studio sono stati in grado di percepire l’acido butirrico (odore di rancido) addirittura in 1 parte su diecimila miliardi (10^13) altre molecole .
Queste molecole sono percepibili anche dalle persone, sebbene in una soglia molto più bassa..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

18/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dalla pagina Facebook.
Prima di fare le analisi è opportuno sospendere le integrazioni che si danno al cane e al gatto, perché potrebbero modificare i valori risultanti? O è meglio non farlo?

Domanda:
Buongiorno Dottore.
E' meglio sospendere tutti gli integratori prima delle analisi del sangue? Anche i multivitaminici per chi fa alimentazione casalinga?
Grazie

La mia risposta:
Buongiorno Cinzia,
No, solo quelli che per qualche motivo possono modificare le analisi, e solo se è possibile (ad esempio, togliere un chelante del fosforo a un gatto con un'insufficienza renale grave perché modifica il valore del fosforo ematico non è una grande idea).
Di solito non si tolgono, specialmente i multivitaminici dove c'è dentro poco di tutto, ma in alcuni casi (ad esempio la biotina prima di fare le analisi della funzionalità tiroidea) può essere utile.

13/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti", dove parlo di due fenomeni frequentissimi quando si passa da un'alimentazione industriale a una casalinga: il gatto, o il cane, beve molto meno e la frequenza delle defecazioni diminuirà. E' normale?

"Qualora riusciste a fare un cambio rapido ad un'alimentazione completamente casalinga, ricordate che il gatto smetterà praticamente di bere dalla ciotola, a causa dell'acqua contenuta nella carne, e che la frequenza di defecazione diminuirà.
Nei passaggi netti tra croccantini e dieta casalinga la diminuzione delle defecazioni può essere anche molto drastica, tanto che a volte i proprietari pensano che il gatto sia diventato stitico; non è così, se è stata inserita nella dieta una quantità corretta di fibra.
Il calo della frequenza, così come della quantità di feci prodotte, è semplicemente dovuto all'aumento della digeribilità totale della dieta..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

11/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda, piuttosto complessa ma comunque interessante, dal sito internet.
Si parla spesso di proteine idrolizzate, ma ci sono differenze in questa materia prima nella qualità delle diverse materie prime proteicheidrolizzate, anche in relazione al metodo di idrolisi?

Domanda:
Buongiorno Dottore.
L’etichetta “proteine idrolizzate” è sempre generica e non specifica il metodo utilizzato (acido, alcalino o enzimatico). Questo rende difficile, per il consumatore, distinguere tra processi più o meno costosi e, potenzialmente, di qualità diversa. La dicitura “carne fresca idrolizzata” potrebbe suggerire un processo di qualità superiore, rispetto ad un generico “proteine idrolizzate”?

La mia risposta:
Buongiorno Alessandro,
Grazie per la domanda. Il Reg. UE 142/11, Allegato IV, Capo IV, sull’idrolisi dei sottoprodotti mette a disposizione due metodi, a scelta dell’azienda: l’idrolisi alcalina e l’idrolisi ad alta pressione e temperatura. Le idrolisi acida ed enzimatica non sono comprese, mentre per una questione nutrizionale almeno le aziende con cui ho avuto a che fare io utilizzano l’idrolisi alcalina, più che quella ad alta temperatura e pressione.
L’espressione che cita non l’ho mai vista scritta personalmente, però più che identificare un processo migliore mi sembra che identifichi una materia prima migliore: in effetti, il Reg. UE 1104/2022 richiede di indicare la materia prima e il processo che ha subito; se si idrolizza la carne (intesa come muscolo scheletrico) la materia prima di partenza sarà di qualità superiore, ad esempio, alle piume o al tessuto connettivo che vengono solitamente idrolizzati. Però si parla di materia prima, non del processo di idrolisi, e comunque alla fine rimane sempre un prodotto molto modificato rispetto alla materia prima di partenza. Andrebbe vista la scheda tecnica di questa materia prima, ma così a sensazione dubito che sia molto meglio delle normali proteine idrolizzate (forse può essere un po’ meglio in termini di composizione in amminoacidi, ma avendo visto molte schede tecniche dubito che possa essere una differenza significativa).

Gli integratori per cani e gatti si possono sempre acquistare senza ricetta veterinaria?Una delle domande più frequenti ...
07/03/2025

Gli integratori per cani e gatti si possono sempre acquistare senza ricetta veterinaria?

Una delle domande più frequenti da parte dei proprietari al termine di una visita veterinaria, nella quale spesso il medico consiglia di utilizzare integrazioni sia per l’utilizzo negli animali domestici, sia per l’utilizzo umano (magari perché non esiste un corrispettivo specifico per gli animali) è questa: ma serve la ricetta?

La ricetta (o prescrizione veterinaria) è definita dalla normativa come: un documento rilasciato da un veterinario per un medicinale veterinario o per un medicinale per uso umano destinato a essere usato per gli animali. Si tratta quindi di un documento riguardante esclusviamente i farmaci.
Fonte: Regolamento (UE) 2019/6, Art. 4.

Poiché gli integratori alimentari destinati all’utilizzo umano, così come gli “alimenti complementari”, categoria normativa nella quale ricadono le integrazioni destinate all’utilizzo negli animali, non sono farmaci ma legalmente alimenti (se destinati all’utilizzo umano) o mangimi (se destinati all’utilizzo animale) non necessitano mai di ricetta veterinaria.

In caso di acquisto di un’integrazione necessaria al cane o al gatto, anche senza necessità di contatto veterinario (ad esempio perché si è finita la confezione) è possibile recarsi in farmacia per l’acquisto, che sarà sempre ammesso senza limiti.

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

Per visite o consulenze nutrizionali e sulla fitoterapia, o per formulazione di diete personalizzate per cani e gatti, potete contattarmi tramite il sito Valerioguiggi.it.

06/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "I Gusti del Cane e del Gatto", dove parlo del profilo aromatico dei croccantini. In particolare i gatti sono generalmente molto attratti dai croccantini, così attratti da rifiutare anche tutto il resto degli alimenti: ma perché?

"Per quanto riguarda il profilo aromatico, questo dipende in parte dalle molecole odorose di partenza della carne, che abbiamo già valutato nella sezione apposita, ma non solo: le interiora vengono infatti portate ad una temperatura molto elevata per la produzione dell’appetizzante, attivando così anche la reazione di Maillard: l’appetizzante quindi non sa solo di fegato, ma sa di fegato arrosto, una caratteristica molto interessante per migliorare il sapore degli alimenti.
Talmente interessante che gli animali, con particolare riferimento ai gatti, tanto si abituano a questo particolare aroma (c’entra anche il fatto che la mamma del gatto solitamente già mangia i croccantini, quindi lo conoscono fin da piccoli, come vedremo meglio nel Capitolo 4) che è molto difficile togliere i croccantini non tanto in quanto tali, quanto proprio per la presenza di appetizzanti: è il motivo per cui molti proprietari riferiscono che “il gatto sembra drogato di croccantini”, fenomeno che si verifica tanto di più quanto più scadenti sono i croccantini, proprio perché più scadenti sono, più appetizzante viene messo..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

04/03/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube. In caso di insufficienza renale è sempre necessario fornire un'alimentazione commerciale, o si può scegliere una variante casalinga?

Domanda:
Per insufficienza renale la dieta casalinga può essere utile o bisogna necessariamente somministrare cibo renal commerciale?

La mia risposta:
Certo che si può fare un'alimentazione casalinga. Non c'è nessun motivo di somministrare alimento commerciale. Anche perché un alimento commerciale è semplicemente un insieme di ingredienti e di additivi specifici per la situazione. Lo produce un'azienda mangimistica, vero, ma nulla vieta di formulare una dieta casalinga mescolando ingredienti e integrazioni specifiche, ovviamente fatta correttamente (non a caso) da un veterinario che ha modo di valutare la situazione. E poi la prepara il proprietario anziché un'azienda mangimistica. E anzi, è anche meglio perché nel casalingo si può personalizzare secondo le esigenze fisiologiche e patologiche e secondo i gusti del cane o del gatto (nei limiti del possibile) mentre un alimento commerciale è standard. Certo, si può scegliere tra più alimenti Renal commerciali diversi però la scelta non è comunque elevatissima.

20/02/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo oggi un estratto del libro "Carne per Cani e Gatti", dove parlo di sicurezza. Spesso si parla della sicurezza della carne, specialmente della carne cruda, in modo improprio, confondendo i concetti di rischio e pericolo e stimandoli in modo errato. Rischio e pericolo sono fattori importanti e vanno valutati con precisione.

"Infine, un piccolo rimando ad alcuni concetti di sicurezza: si parla di rischio, cioè della probabilità che un pericolo presente nell'alimento si verifichi.
Il pericolo viene infatti considerato intrinseco all'alimento, c'è e non può essere eliminato completamente; quello che possiamo fare è quindi ridurre la probabilità che quel pericolo si verifichi.
Facendo un esempio visivo, un leone e i suoi denti costituiscono un pericolo, che c'è e non è evitabile in alcun modo; tuttavia, osservare il leone dalla cima di una collina distante o mettere la testa nella sua bocca, fattori che non modificano il pericolo, modificano però il rischio: nel secondo caso la probabilità che il pericolo si verifichi, cioè essere mangiati, è immensamente più alta rispetto al primo caso.
È in questo senso che vanno valutati i pericoli alimentari: non si possono mai evitare del tutto (non si può essere sicuri al 100% che nella carne non ci sia la Salmonella, ad esempio), ma si può cercare di evitare che il pericolo si manifesti; la normativa parla infatti non di eliminazione dei rischi, ma di "ridurre il rischio a livelli accettabili".
Questa premessa è importante perché non possiamo pensare di poter azzerare completamente tutti i rischi alimentari legati alla carne..."

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store online!

18/02/2025

Buongiorno a tutti,
Vi propongo stamattina una domanda interessante dal canale YouTube. Il gatto è un animale carnivoro, eppure una dieta composta da solo carne è carenziale e deve quindi essere bilanciata. Come mai?

Domanda:
Il gatto mi sembra sia un animale 100% carnivoro... Che carenze potrebbe avere mangiando solo carne? Grazie

La mia risposta:
Buongiorno, grazie per la domanda. Diverse carenze in realtà. Con "carne" si intende, nei vari riferimenti, il solo muscolo scheletrico, e in quanto tale la carne non contiene diversi nutrienti, che sono invece presenti in altre parti del corpo. Vitamina B12, vitamina D, vitamina A, rame, zinco, calcio, taurina sono alcuni degli esempi di carenze che potrebbero ve**re fuori fornendo a un gatto solo carne. "carnivoro" è una definizione limitante: un gatto in natura non mangia solo carne, ma tutta la preda intera. Ne mangia le ossa (che contengono molto calcio), così come il fegato (che fa da riserva di vitamina B12 o A) e il cuore (che è molto più ricco di tiamina e di taurina rispetto alla carne). Queste parti non sono carne, e un gatto in natura non mangia solo la carne (ad esempio del topo) ma anche tutte le altre parti. Se un gatto mangiasse solo topi interi avrebbe una dieta pressoché bilanciata, ma poiché è difficile, nell'alimentazione domestica, dare solo topi, quando si va al supermercato e si acquista il pollo, o il tacchino o il manzo se ne acquista (praticamente) solo la carne, cioè il muscolo. Se ad esso non si aggiungono o gli altri organi (comprese anche le ossa per il calcio), o opportune integrazioni, ecco che la dieta diventa sbilanciata. Spero di aver chiarito il dubbio.

Buongiorno a tutti,Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale principale.I CONSERVANTI sono una delle paure princi...
17/02/2025

Buongiorno a tutti,

Vi propongo stamattina un nuovo video sul canale principale.

I CONSERVANTI sono una delle paure principali dei proprietari in relazione all'alimentazione del proprio cane e del proprio gatto.

Ma dove si trovano effettivamente, quali alimenti per animali li contengono e quali no, e quali sono gli alimenti "insospettabili" per persone che, invece, li hanno all'interno? Facciamo un'estesa panoramica su questi particolari, e spesso "spaventosi", additivi.

Buona visione!

Perché alcuni farmaci vanno assunti a stomaco vuoto e altri a stomaco pieno?Tra i farmaci che possiamo fornire al cane e...
14/02/2025

Perché alcuni farmaci vanno assunti a stomaco vuoto e altri a stomaco pieno?

Tra i farmaci che possiamo fornire al cane e al gatto, alcuni vanno forniti a “stomaco pieno” mentre altri a “stomaco vuoto”. La scelta cambia in base al farmaco, e l’indicazione si trova nelle istruzioni di somministrazione. Ma perché c’è questa differenza?

I motivi sono diversi. Il principale è legato al pH gastrico: alcuni farmaci necessitano di un pH acido per garantire (per spiegarlo in modo semplice) il corretto assorbimento del principio attivo; lo stomaco vuoto ha un pH più basso rispetto allo stomaco pieno, e la scelta viene fatta per favorire al massimo l’assorbimento del farmaco.

Altri motivi sono che alcuni farmaci possono avere interazioni di assorbimento con alcuni minerali, come il calcio, che si lega alla molecola e rende difficile l’assorbimento; poiché non è possibile sapere con certezza cosa mangerà il cane o il gatto ogni volta, si consiglia in questi casi l’assorbimento a stomaco vuoto.

Altri farmaci, come i chelanti, hanno invece azione direttamente nello stomaco, insieme al cibo: in questo caso non avrebbe senso fornire il prodotto a stomaco vuoto, perché il prodotto non avrebbe alcun effetto, e si forniscono quindi a stomaco pieno.

Fonte: Fonte: Fonte: Carli S. et al., Farmacologia Veterinaria, Idelson-Gnocchi, 2008, pag. 25.

Per dubbi o domande potete chiedere nei commenti.

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