
27/02/2025
I PITTBUL ... CANI PER TUTTI ?
Molte persone tendono a confondere l'American Staffordshire Terrier (Amstaff) e il Pitbull, ma le due razze, pur condividendo alcune somiglianze, presentano differenze sostanziali. Questo accade principalmente perché il Pitbull, a differenza dell’Amstaff, non è riconosciuto ufficialmente dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI) e dall'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI), non essendo considerato una razza a sé stante. La sua variabilità morfologica è quindi molto elevata, e spesso non è chiaro quante siano le sue caratteristiche distintive. Negli Stati Uniti, invece, esistono degli standard di razza riconosciuti da associazioni come l'UKC (United Kennel Club) e l'ADBA (American Dog Breeder Association).
L’American Staffordshire, invece, discende da una selezione di Pitbull di dimensioni ridotte e con un carattere più mite, ed è stato ufficialmente riconosciuto dall'AKC (American Kennel Club) nel 1936. Il nome "Staffordshire Terrier" è stato cambiato nel 1972 in "American Staffordshire Terrier" per evitare confusione con lo Staffordshire Bull Terrier inglese, con il quale condivide solo alcune origini comuni.
CANI COMBATTENTI
Le origini di queste razze risalgono al 1600 nelle isole britanniche, dove i combattimenti tra tori e cani, noti come "bull baiting", erano praticati come intrattenimento. I cani impiegati in queste battaglie erano solitamente mastini, forti ma poco agili. Per migliorare le loro prestazioni, vennero incrociati con terrier da caccia, dando vita ai primi "Half and Half", cani più rapidi e agili. Con il passare del tempo, i combattimenti si spostarono dai tori ai combattimenti tra cani, un'usanza che continuò, seppur clandestinamente, anche dopo il divieto ufficiale imposto dal governo britannico nel 1835. Questa tradizione si estese poi negli Stati Uniti, dove la selezione dei cani continuò per ottenere cani sempre più forti e reattivi.
Nel 1845, alcuni allevatori statunitensi incrociarono i "Half and Half" con i Bull Terrier irlandesi, dando vita a nuovi cani, chiamati inizialmente Pit Bull Terrier, che erano più adatti a vivere con l'uomo. Questi cani furono riconosciuti nel 1898 dal UKC e successivamente dall'ADBA. L'AKC, invece, selezionò solo gli esemplari più docili, dando vita all'American Staffordshire Terrier. La differenza tra le due razze si riflette nei loro standard: il Pitbull è più snodato e snello, mentre l’Amstaff è più muscoloso e tozzo.
DIFFERENZE MORFOLOGICHE E CARATTERIALI
La principale differenza tra le due razze risiede nelle proporzioni. L'Amstaff è generalmente più robusto e tozzo, mentre il Pitbull è più slanciato e asciutto. Inoltre, l'Amstaff ha una testa più grande e un muso squadrato, mentre il Pitbull è più lungo e muscoloso. Le differenze nel comportamento sono altrettanto significative. Sebbene entrambe le razze abbiano una grande energia e una forte determinazione, l’Amstaff è generalmente più collaborativo e paziente, mentre il Pitbull può essere più competitivo e possessivo. Entrambi i cani sono molto affettuosi con le persone e hanno bisogno di un impegno costante in termini di attività fisica e mentale.
LE CUCCIOLATE
Un altro problema legato a queste razze è la mancanza di pedigree e le riproduzioni incontrollate, che spesso avvengono in modo non professionale. Ciò rende difficile determinare la purezza della razza e causa una grande confusione tra i cuccioli di Pitbull e Amstaff. In Europa, questa situazione ha portato a un aumento del numero di cani di queste razze che finiscono nei canili, dove spesso la condizione psicologica dei cani peggiora a causa della privazione e dell'ambiente stressante.
Nonostante la loro reputazione, sia il Pitbull che l’Amstaff non sono cani aggressivi per natura, ma la loro storia di selezione per combattimenti li ha resi particolarmente sensibili alla gestione. Hanno bisogno di un'educazione e di una socializzazione adeguata sin da cuccioli, e dovrebbero essere affidati a persone che siano disposte a dedicare tempo ed energie per soddisfare le loro esigenze fisiche e mentali. La loro bassa motivazione sociale, che li rende poco inclini a interagire con altri cani, può essere interpretata come aggressività, ma in realtà è una caratteristica che deve essere gestita correttamente. Se non gestiti con consapevolezza e rispetto, questi cani possono sviluppare comportamenti problematici.
UNA GESTIONE IRRESPONSABILE
Quando si sentono storie di Pitbull e Amstaff che attaccano le persone, la causa principale è spesso l'ignoranza dei proprietari nel gestire la razza. L'assenza di supervisione, la scarsa socializzazione e la sottovalutazione dei segnali di stress sono fattori che contribuiscono a far sviluppare comportamenti pericolosi. La verità è che queste razze non sono pericolose di per sé, ma diventano problematiche quando vengono sottoposte a stress, isolamento o ad una cattiva gestione.
Pitbull e Amstaff non sono cani per tutti. Chi decide di adottarli deve essere consapevole delle loro esigenze e pronto ad investire tempo ed energie per una corretta educazione e socializzazione. Queste razze sono perfette per famiglie che sono in grado di offrire loro una vita equilibrata, fatta di attività fisica e affetto. Tuttavia, se non si ha la possibilità di garantire loro il giusto ambiente, è meglio evitare di adottarli. Ogni cane, indipendentemente dalla razza, merita un trattamento rispettoso e consapevole.
Foto da infobae.com