17/11/2024
17 novembre: festa del Gatto Nero
Il 17 Novembre è la Festa del Gatto Nero, vi raccontiamo tutte le curiosità, le leggende e le superstizioni che ruotano attorno all’emblematica figura di questo affascinante felino.
Il gatto nero è da sempre considerato un animale molto raffinato, ma purtroppo fin dalle epoche più remote, questo felino è stato vittima di una lunga tradizione di leggende che puntavano a metterlo in cattiva luce. Una serie di preconcetti molto difficili da demolire, contro i quali il 17 Novembre di ogni anno, si celebra la Festa del gatto nero, un’iniziativa nata per superare e combattere le tante superstizioni legate a questi bellissimi esemplari color carbone!
L’origine delle superstizione
Nel Medioevo, era sovente che gli uomini si spostassero, percorrendo le lunghe e buie strade delle città che connettevano un paesino all’altro, sulle loro carrozze guidate dai cavalli. La leggenda tramanda, che proprio questi ultimi fossero terrorizzati alla vista improvvisa nella notte, di due piccoli occhi color oro, e che dalla loro incontrollata paura, si generassero numerosi incidenti, alle volte anche mortali.
La seconda superstizione intorno ai gatti neri, è invece riconducibile al 1200, anno in cui Papa Gregorio IX decise di associarli alle streghe, generando una vera e propria caccia nei confronti non solo delle povere donne accusate di stregoneria, ma anche degli innocenti felini. La storia ci suggerisce anche un’altra superstizione. Sembra proprio infatti, che questi gatti fossero soliti salire a bordo delle galere dei pirati, anticipando addirittura il loro arrivo, per cacciare i topi nascosti all’interno della stiva di queste navi. Da qui l’idea secondo la quale i felini fossero delle vere e proprie calamità per l’arrivo di sventure. Se si guarda all’attualità invece, i paesi nei quali si crede che il gatto nero porti sfortuna, sono principalmente gli Stati Uniti, la Spagna e l’Italia. In Cina le credenze popolari parlano dei gatti neri come portatori di fame e povertà. E per finire, numerosi studi associano il felino al colore del suo mantello e dei suoi occhi, il nero allude simbolicamente all’idea del lutto e delle morte, mentre il giallo intenso del suo sguardo, a qualcosa di mostruoso e innaturale. Insomma una combinazione cromatica che fa paura, ne sono una testimonianza le ricerche di molti psicologi, che dimostrano come gli uomini siano tendenzialmente più inclini a preferire gli animali di colore bianco o dal pelo chiaro. Secondo una ricerca pubblicata dall’Open Veterinary Science Journal, questi innocenti felini sarebbero addirittura quelli che vengono adottati più tardi rispetto a tutti gli altri, indipendentemente dalle loro caratteristiche individuali, come il sesso, l’età o il carattere.
Cinque curiosità da sapere: ecco perchè il gatto nero porta fortuna!
1. Nell’antico Egitto, i gatti erano considerati animali sacri e se qualcuno faceva loro del male veniva duramente punito. L’adorazione per i gatti degli antichi Egizi era tale che scelsero questo animale per raffigurare Bastet, la dea della fertilità, con corpo di donna e testa di gatto. Il fascino del gatto dall’Egitto venne trasmesso anche in Grecia e nell’antica Roma dove il gatto era protetto da Diana, dea della caccia, e i gatti neri erano considerati portatori di poteri magici;
2. Nell’antica Roma i gatti neri erano considerati dei portafortuna, per cui dopo la loro morte, era usanza bruciarli e poi spargerne le ceneri per augurarsi un buon raccolto;
3. Nei paesi anglosassoni, i gatti neri, sono considerati portatori di amore, soldi e felicità. Averne uno allontana le energie negative, portando in famiglia sicurezza e benessere. In Scozia e in Inghilterra, accarezzare un gatto nero tre volte è considerato un rituale portafortuna, così come strappargli l’unico pelo bianco. Inoltre, se un gatto nero entra in casa è buon segno e cacciarlo significa allontanare la fortuna dalla propria abitazione;
4. In Giappone, i gatti neri sono considerati dei veri talismani. Fin dall’antichità, in Oriente, il gatto è sempre stato amato perché teneva lontano i topi dai bachi da seta e dal raccolto e per questo molto spesso veniva associato alla fortuna, alla buona salute e al benessere economico;
5. Nei secoli scorsi, i pirati credevano che tenere a bordo delle loro navi un gatto nero, avrebbe propiziato fortunate avventure e ricchi tesori!
17 Novembre: “festa del gatto nero”
Questo non è un giorno come tanti altri, ma una giornata celebrativa e una ricorrenza istituita volta a riabilitare la reputazione del gatto nero, oggetto come abbiamo visto, di credenze popolari ingiuste da svariati secoli. La giornata ci fa riflettere sull’importanza di abbattere i pregiudizi, soprattutto quando questi sono legati a specifiche caratteristiche fisiche o genetiche, e questo vale tanto per gli animali quanto per gli uomini. Dietro alla storia di questo felino, forse si nasconde una morale ben più profonda, che va al di là della narrazione sulle superstizioni che si tramandano. Nel corso di questa giornata vengono organizzate in moltissimi paesi e da ormai più di quindici anni, iniziative promosse dalle numerose associazioni che si prendono cura e che lottano ogni giorno contro i gravi danni causati dall’uomo sui felini, come uccisioni o pratiche sacrificali.
I gatti neri sono stati oggetto di sacrificio da parte di gruppi esoterici e satanisti e considerati animali porta sfortuna specialmente nella credenza popolare, mentre nella cultura anglosassone il gatto nero è considerato emblema della dea bendata, ovvero della fortuna.
Anche la data in cui ricorre la festa, non è affatto casuale, ma viene istituita in un determinato giorno e mese dell’anno, per esorcizzare il concetto stesso di sfortuna, fenomeno in realtà inventato dagli uomini, allo scopo di giustificare gli eventi negativi delle loro vite, contro i quali essi, non possono esercitare alcun tipo di controllo. Il mese di Novembre viene infatti percepito come il più triste dell’anno poiché inizia con la commemorazione dei Santi e dei morti, ed il numero 17 è simbolicamente legato alla sfortuna.
Sventura, sfortuna e iella, sono credenze difficili da scacciare dalle nostre menti. Ma, allora, perché ci crediamo?
La scienza ha dimostrato che noi umani facciamo fatica ad accettare il caso, ossia che le cose non siano esattamente come noi le vorremmo. La sfortuna diventa quindi una facile scorciatoia mentale per spiegare ciò che ci è difficile accettare. Ecco perché le scaramanzie e i rituali non smettono di avere successo, siamo convinti che essi possano in qualche modo condizionare il nostro futuro e le nostre vite. Su fortuna e sfortuna si sentono storie incredibili e prive di qualsiasi reale fondamento, proprio come quella del gatto nero che vi abbiamo voluto raccontare oggi.
Nella giornata che è a loro dedicata, non dimentichiamo che molti vivono nelle colonie, e i rifugi ne sono pieni, perché il gatto nero è quello meno adottato tra tutte le specie proprio per i retaggi che si porta dietro dai tempi dell'oscurantismo religioso del medio evo, quando i gatti venivano uccisi e bruciati sui roghi con le streghe.
E' ora di cambiare, quei tempi sono passati ed ecco il motivo per cui é stata trasformata questa giornata in una festa contro tutte le sfortune e per l'abbattimento delle superstizioni.