08/07/2024
La notizia dei ragazzi che si sono divertiti a lanciare un gattino da un ponte uccidendolo e come se non bastasse, riprendendo il gesto e condividendolo in rete ha giustamente indignato l'opinione pubblica. Da gattara, non guarderò il video perché anche solo quella foto mi crea dolore. Da psicologa, faccio alcune riflessioni su cosa può esserci dietro alla violenza e al sadismo verso gli animali.
Ormai è comprovato dalla letteratura scientifica che il divertimento nell'uccidere o far soffrire animali non è una "semplice ragazzata", in quanto è nota la correlazione tra questi comportamenti in età infantile/adolescenziale e una maggiore probabilità di sviluppare i medesimi comportamenti sugli esseri umani. Non è quindi un problema da sottovalutare, a livello sociale.
Ma da dove originano tali comportamenti?
La ricerca ha individuato diversi fattori:
1. 🚩Trauma e Abuso Infantile
- Esperienze di abuso: Molti studi indicano che gli individui che manifestano crudeltà verso gli animali hanno spesso vissuto esperienze di abuso o trascuratezza nell'infanzia. Questi traumi possono portare a una ripetizione dei comportamenti abusivi, questa volta rivolti verso animali più deboli e vulnerabili, come un modo per riaffermare un senso di controllo o potere che mancava durante l'infanzia.
- Felthous e Kellert (1987) hanno rilevato che il 25% dei criminali violenti aveva commesso atti di crudeltà verso gli animali da bambini, suggerendo una connessione tra esperienze traumatiche infantili e comportamenti violenti successivi .
2.🚩 Desensibilizzazione alla Sofferenza
- Esposizione alla violenza: L'esposizione ripetuta alla violenza può portare a una desensibilizzazione, rendendo gli individui meno empatici e più propensi a infliggere sofferenza agli altri. Questo processo di desensibilizzazione può iniziare con la violenza sugli animali e progredire verso la violenza sugli esseri umani.
- Arluke et al. (1999) hanno scoperto che i bambini che abusano degli animali sono più propensi a desensibilizzarsi alla sofferenza altrui e a mostrare comportamenti antisociali e violenti in età adulta .
3. 🚩Modellamento del Comportamento
- Ambiente familiare e sociale: I bambini che crescono in famiglie dove la violenza è presente possono imparare a vedere la crudeltà come un comportamento accettabile. Se i genitori o altri modelli di riferimento mostrano crudeltà verso gli animali, i bambini possono imitare questi comportamenti.
- Flynn (1999) ha esaminato il legame tra la punizione corporale e la crudeltà verso gli animali nei bambini, trovando che i bambini esposti a punizioni severe tendono a replicare questi comportamenti sugli animali .
4. 🚩Coercizione e Controllo
- Violenza domestica: In contesti di violenza domestica, gli abusanti possono utilizzare la crudeltà verso gli animali come strumento di coercizione e controllo. Questo comportamento serve a terrorizzare e sottomettere le vittime umane, creando un ambiente di paura.
- Ascione (1998) ha scoperto che in molte situazioni di violenza domestica, gli abusanti minacciano o infliggono crudeltà sugli animali per controllare le loro vittime umane .
5. 🚩Problemi di Salute Mentale
- Disturbi psicopatologici: Alcuni individui che mostrano sadismo verso gli animali possono soffrire di disturbi psicopatologici come il disturbo della condotta, il disturbo antisociale di personalità o altri disturbi che comportano una mancanza di empatia e una propensione alla violenza.
- Hensley e Tallichet (2005) hanno esplorato il legame tra la crudeltà sugli animali e la psicopatologia, scoprendo che molti abusatori di animali presentano tratti associati a disturbi della personalità .
6. 🚩Motivazioni Sadiche
- Piacere derivante dalla sofferenza altrui: Alcuni individui possono derivare piacere o soddisfazione dal causare dolore e sofferenza agli animali. Questo comportamento sadico può essere una manifestazione di impulsi violenti profondamente radicati e di un bisogno patologico di dominio.
- Merz-Perez et al. (2001)hanno trovato che la motivazione alla crudeltà sugli animali può includere il desiderio di sentire potere e controllo, nonché una curiosità patologica verso la sofferenza e la morte .
In sintesi
La crudeltà verso gli animali è un comportamento complesso che può derivare da una varietà di fattori psicologici e sociali. L'abuso infantile, la desensibilizzazione alla violenza, il modellamento del comportamento da parte dei genitori, l'uso della violenza come strumento di controllo e coercizione, i disturbi di salute mentale e le motivazioni sadiche sono tutti elementi che possono contribuire a questo comportamento. La comprensione di queste cause e processi è essenziale per sviluppare interventi efficaci volti a prevenire la violenza sugli animali e, di conseguenza, la violenza interpersonale.
Fonti
1. Felthous, A. R., & Kellert, S. R. (1987). Childhood cruelty to animals and later aggression against people: A review. *American Journal of Forensic Psychiatry*, 8(2), 5-26.
2. Arluke, A., Levin, J., Luke, C., & Ascione, F. R. (1999). The relationship of animal abuse to violence and other forms of antisocial behavior. *Journal of Interpersonal Violence*, 14(9), 963-975.
3. Flynn, C. P. (1999). Exploring the link between corporal punishment and children's cruelty to animals. *Journal of Marriage and the Family*, 61(4), 971-981.
4. Ascione, F. R. (1998). Battered women and their animal companions: Symbolic victimization and post-traumatic stress. *Violence Against Women*, 4(3), 310-328.
5. Hensley, C., & Tallichet, S. E. (2005). Learning to be cruel? Exploring the onset and frequency of animal cruelty. *International Journal of Offender Therapy and Comparative Criminology*, 49(1), 37-47.
6. Merz-Perez, L., Heide, K. M., & Silverman, I. J. (2001). Childhood cruelty to animals and subsequent violence against humans. *International Journal of Offender Therapy and Comparative Criminology*, 45(5), 556-573.