08/01/2017
Sono esterrefatto, malinconico e sobbollente. Triste e infuriato.
Vedo che nel 2017, perchè ormai ci siamo, esiste ancora la possibilità che Anime possano perdere la vita per il freddo.
Si, Anime. Nè di serie A nè di B. Ogni vita conta.
Morire di incuria, di trascuratezza, di invisibilità.
Eppure, se mi fermo un secondo, non posso tirarmi fuori.
Non posso dirmi immacolato.
Nessuno lo è. Ognuno di noi vive ogni giorno la responsabilità di sè e del proprio piccolo mondo, ovvero l'unico sul quale ha potere di cambiamento. Detto questo, ogni scelta ricade in maniera esponenziale su tutto, TUTTO il resto.
Non ci si può dire esenti da responsabilità per i cambiamenti climatici (che paiono la causa di questi disastri), nè per la deforestazione incontrollata, nè per gli allevamenti intensivi....
Osservo con sgomento i canili sui quali è caduto un metro di neve, le persone sulle panchine senza rifugio, quelle terremotate che ancora non hanno casa, e mi domando se davvero queste situazioni si sarebbero potute evitare. A monte.
E non mi sento di giudicare. O meglio, forse il desiderio di rivalsa fa si che io possa anche puntare una zampa verso chi una parte di me ritiene responsabile, i custodi, i politici, gli amministratori, i vattelapesca. Ma decido di non farlo.
Piuttosto, mi stringo intorno alle migliaia di volontari, di tutti i settori, che tolgono ghiaccio dalle ciotole e mettono acqua calda e pulita, in modo che non geli in fretta, a chi offre coperte nei centri di raccolta, a chi trascorre tempo con chi è solo.
E mi rendo conto che l'Essere umano nuovo comincia da qui. Da me.
Anche solo un cagnolino