13/07/2023
Discovery Husky
https://discoveryhuskies.wordpress.com/siberian-husky-al-trotto/
Siberian Husky al trotto
Il trotto è l’andatura di analisi per tutte le razze canine. Dal momento che nelle esposizioni la valutazione del movimento viene definita al trotto, diventa quasi spontaneo dirigere le razze verso uno stile di trotto piacevole ed efficace sul ring, anche se questo molte volte va a deviare dalla costruzione funzionale della razza stessa.
Abbiamo già affrontato l’argomento su quale sia l’andatura per cui il Siberian Husky dovrebbe essere maggiormente portato, ossia il canter, ma l’allevamento moderno ha richiesto la selezione di soggetti polarizzati verso uno stile di trotto più vistoso che non a cani che dimostrano di trottare in modo da indicare efficienza nel canter. In effetti i siberian husky che si vedono in esposizione sono ottimi trottatori in ring e mediocri canteristi.
Il fatto che in ring venga richiesto il trotto come andatura d’esame porta ad assimilare che tutte le razze debbano mostrare uno stile di trotto simile. Questo è sbagliato. Ogni razza dovrebbe avere un proprio stile di trotto, che non è altro che il risultato delle diverse costruzioni richieste in seguito alle diverse destinazioni funzionali. Razze con costruzioni simili trottano in maniera simile, ma non uguale. Ogni stile di trotto dovrebbe indicare efficienza nell’esecuzione dell’andatura funzionale di quella specifica razza, che non necessariamente si traduce in un modello di trotto resistente.
In realtà, la maggior parte delle razze ha una struttura o una funzione che preclude il trotto di resistenza, questo perchè l’uomo da sempre seleziona ciò che a lui torna utile. La maggior parte dei cani hanno una costruzione deviata da un modello di trotto restistente, o perchè la destinazione funzionale non lo richiede, o perchè si richiede uno stile di trotto che piace alla gente.
Nonostante la natura di galoppatore resistente sia da tenere in considerazione per la selezione del Siberian Husky, un margine di efficienza nel trotto tende ad assumere una discreta importanza dal momento che esso viene utilizzato come andatura “di riposo” tramite l’esecuzione del single track.
Siberian Husky e trotto
Il Siberian Husky dovrebbe mostrare un modo di trottare che indica maggiore efficienza nel galoppo resistente. In generale proporzioni e sagoma rendono il siberian husky un galoppatore resistente con un margine di efficienza anche nel trotto. Come già affermato, la linea di demarcazione tra galoppatore e trottatore non è netta. Un corpo non prettamente quadrato favorisce l’esecuzione del trotto rispetto cani con sagoma 1:1, anche se l’RSA corretto è un antagonista di tale andatura.
Lo standard del Siberian Husky recita:
FCI Standard N° 270 / 24.91.2000
Lo standard spiega come la razza deve essere condotta sul ring. Tuttavia non specifica cosa sia da ricercare al di fuori di una buona estensione degli arti e del single track. Non dice dove debba cadere il piede anteriore quando questo viene appoggiato davanti all’articolazione della spalla, né a che altezza debbano trovarsi i piedi una volta che si trovano alla loro massima distanza dal suolo. In sostanza non rivela come valutare una meccanica corretta in relazione allo stile di trotto che la razza deve assumere per poter indicare ottimizzazione nello svolgere la propria funzione. Cani artici galoppatori resistenti devono dimostrare superiorità con l’esecuzione del canter, pertanto lo stile di trotto da dover richiedere dovrebbe essere quello di un galoppatore resistente e la cui peculiarità è un’estensione degli arti notevole ma non estrema. Un piede anteriore che poggia molto in avanti non è un difetto per quei cani che devono dimostrare superiorità nel canter e che presentano una costruzione favorevole a questa andatura.
I particolari che lo differenziano da un trottatore resistente, e che sono più influenti di quelli che ve lo accomunano, e li si possono riassumere così:
corpo relativamente corto
RSA piuttosto sviluppato
passo posteriore che può essere più corto dell’anteriore
piede anteriore che può cadere oltre il livello dell’occhio
Particolari che lo accomunano con i trottatori di resistenza sono complessivamente questi:
tendenza ad appiattire il metacarpo portandolo parallelo al terreno
buono sviluppo della spalla e moderato sviluppo del ginocchio
esecuzione del single track
Il corpo leggermente allungato lo avvantaggia nell’esecuzione del trotto rispetto cani prettamente quadrati, tuttavia un RSA piuttosto sviluppato e una lunghezza inferiore al 10% in più dell’altezza lo svantaggiano rispetto cani selezionati per trottare, aventi RSA minore e corpo più lungo. RSA e sagoma sono i principali determinanti dell’andatura.
La componente attiva del movimento la si rileva quando i piedi toccano terra: il piede davanti all’articolazione esercita forza frenante, dietro esercita forza avanzante. Più la distensione anteriore (allungo) è sviluppata, maggiore è la forza frenante. Per poterla contrastare è necessario che l’estensione posteriore (spinta) sia maggiore o quantomeno non inferiore. Considerato questo, dal momento che l’ampiezza dell’allungo risulta maggiore rispetto quella della spinta, il dispendio energetico non è ottimizzato, così come nel caso di piedi che raggiungono la loro massima distanza dal suolo oltre l’altezza del pastorale.
Il single tracking
Proviamo a pensare (o perchè no? Anche a provare) un esperimento:
Alzati
divarica le gambe
corri mantendo questa posizione
Bene, ora che è stato invocato parte del calendario è più chiaro il perchè i cani durante il movimento convergano gli arti verso una immaginaria linea centrale.
Quando i piedi del cane convergono tutti e quattro su quest’asse longitudinale si parla di single track o traccia singola e garantisce stabilità ed efficienza. Questa meccanica consente al corpo di ridurre le oscillazioni laterali fornendo contemporaneamente risparmio energetico e un supporto continuo al baricentro.
Per i cani destinati alla resistenza l’esecuzione del single track è d’obbligo.
L’altezza, la lunghezza delle gambe, influenzano la tendenza a compiere il tracciamento singolo e la velocità di esecuzione, per questo non tutte le razze sono in grado di farlo. I cani con baricentro basso, con gambe corte o con quadrilatero di sostegno ampio (es. bulldog), non si muovono in single track ma si affidano a un rollio laterale che in un cane a gambe più lunghe o con quadrilatero più stretto denoterebbe una qualche anomalia.
Diminuire L’RSA, aumentare la larghezza della gabbia toracica, del petto, la distanza tra le scapole, influisce negativamente sulla tendenza a mantenere la meccanica del single.
E’ anche per questo che toraci molto ampi o a botte e gambe troppo corte sono penalizzanti nella morfologia di un Siberian Husky e non andrebbero ricercati né favoriti. Alcuni stili di trotto che osserviamo alle esposizioni non eseguono un single track ottimale, piuttosto si avvicinano ad una meccanica del “quasi single tracking”. Ma se in uno show-ring il peggio che può accadere è una sconfitta – se incontra il giudice sbagliato- il mancato tracciamento singolo durante il traino provoca affaticamento e a volte persino danni: un cane che raddoppia le tracce, o si muove con gli arti poco inclinati/paralleli, è incline a rollare a velocità più elevate perdendo di efficienza, e potrebbe tentare di correggere la meccanica provocandosi problemi di natura muscolare o scheletrica.
La spinta
Siccome “spinta” ed “estensione” sono spesso confusi, usati come sinonimi, è doveroso sottolineare che non necessariamente i due termini si traducono nello stesso significato.
La spinta è la forza che agisce su un corpo e gli permette avanzare.
L’estensione è lo sviluppo di una superficie.
Di conseguenza una buona spinta posteriore non è assolutamente detto che si traduca in una estensione notevole per l’arto. Invero l’efficacia della spinta è favorita da una groppa ben inclinata che contemporaneamente limita l’allungo all’indietro.
La conformazione del complesso groppa-ginocchio-garretto risulta determinante sia per l’esecuzione e l’efficienza della forza avanzante nonché per l’estensione ma siccome il traino della slitta prevede che il cane eserciti l’impulso contro il terreno affinché i finimenti possano andare in trazione, la priorità se la aggiudica indubbiamente la spinta.
La necessità per cui un Siberian Husky osservato lateralmente in movimento debba andare a costituire con gli arti un triangolo equilatero non trova alcuna giustificazione se non nel “buon gusto”, ma di fatto si rivela priva di qualsiasi utilità.
Show Siberian Husky e Working Siberian Husky
Lo stile di trotto dei Siberian Husky si può distinguere tra i soggetti selezionati per le expo e quelli selezionati per il lavoro. Mentre quest’ultimi, in media, sono migliori nel canter, i Siberian Husky da esposizione hanno RSA troppo corti per essere efficienti nel traino della slitta in regioni artiche, ma sul ring si dimostrano ottimi trottatori
Per misurare l’ampiezza del passo bisogna prendere in considerazione il momento in cui entrambi i piedi toccano terra.
Cercare un margine di efficienza energetica nel trotto va bene, ma non dovrebbe mai superare l’interesse nel selezionare un canterista. Lo stile di trotto mostrato dal Siberian Husky dovrebbe essere quello di un galoppatore resistente e questo dovrebbe avere la priorità sull’efficienza del trotto. Siccome due individui diversi non potranno mai avere uno stile di trotto identico, poiché è impossibile ottenere due cani identici per costruzione, dovrebbero essere accettati tutti quegli stili che non pregiudicano la funzionalità, senza ricercare l’inesistente modello unico.
Stili di trotto osservati in ring
In verità è difficile accomunare uno stile di trotto tra i Siberian Husky in esposizione a motivo che ciò che viene ricercato è un cane che impressioni e non che possa svolgere al meglio la sua funzione. Lo stile di trotto del Siberian Husky sul ring varia da cani che mostrano un buon modo di trottare, a cani con eccessiva estensione, passo radente, passo corto, trotto volante.