Federica Barco Educatrice-Istruttrice Cinofila

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Federica Barco Educatrice-Istruttrice Cinofila Educatrice CSEN
Educatrice e Istruttrice FICSS
Tecnico Prime Orme FICSS
Dog Sitter

26/08/2022

BANDITO

ANNO 2020

Giovane esuberante e fisico con le persone di riferimento, Bandito è un gran cane che ancora non sa di esserlo!
Si presenta inizialmente diffidente ansioso è insicuro, dandogli tempo e gli aiuti giusti Bandito si apre e si scioglie e diventa un cane amante del contatto fisico e delle coccole.
Ha qualche difficoltà nella gestione delle emozioni, positive o negative che siano, pertanto per lui la partenza giusta sarebbe un contesto non urbano (casa con giardino o appartamento in zona tranquilla), preferibile l' assenza di bambini troppo piccoli, di grande aiuto la presenza di altri cani che potrebbero aiutarlo moltissimo a tranquillizzarsi e a fare esperienze in serenità. Suggerito un percorso con un educatore anche dopo l' adozione proprio perché aiutare la famiglia a gestire quelle situazioni di difficoltà in cui può andare un po' in crisi.

15/08/2022

PRINCE

ANNO 2015

Ennesimo mix terrier vittima di mal gestioni e inconsapevolezze passate, dopo anni di canile Prince ha ultimato il suo percorso, è un cane meraviglioso che cerca una famiglia tranquilla e capace che sappia condividere con lui tutto quello che si può condividere in una famiglia! Al guinzaglio si sa comportare, non mostra conflittualità e con le persone se ben guidato si sa presentare senza problemi. Preferibile adozione come figlio unico ma non si esclude adozione con cane femmina competente in spazi adeguati. Venite a incontrarlo! Prince vi aspetta!

09/08/2022

ALVARO

ANNO 2018

Non è semplice per Alvaro presentarsi, nei primi approcci si mostra preoccupato e reattivo, sicuramente per lui la famiglia ideale è quella che vive in un contesto non troppo trafficato, quella che sappia infondere sicurezza e soprattutto che sappia esonerarlo in situazioni in cui tende a controllare stimoli e persone. Un cane d’ oro, davvero, quando si affida si affida ciecamente, ci vuole comprensione e voglia di aiutarlo a gestire le sue ansie. Per il resto è un compagno di giochi meraviglioso, ha il suo gruppo di cani amici con cui condivide corse e spazi e potrebbe condividere anche in casa la presenza di un cane solido e paziente. Venite a conoscerlo!

08/08/2022

ANNO 2014

Bello e… possibile! Si perché per chi lo conosce bene impossibile non è una parola da utilizzare con Brunone. Un passato difficile anche per lui ahimè, malgestione, incuria e maltrattamenti che lo hanno portato ad alti livelli di aggressività, un tentativo di adozione non andato a buon fine che comunque ci ha aiutati a capirlo meglio, fedele guardiano, diffidente ma allegro con le persone di casa, un cane da sapere e volere rispettare senza approssimazione. Per lui qualsiasi contesto e’ idoneo a patto che ci sia uno spazio suo inviolabile (una stanza, il giardino, il box aperto in cortile/giardino).

30/07/2022
29/07/2022

In questi giorni, l’avrete letto se come noi siete invischiati in giri loschi di notizie cinofile, è successo che a Genova una guardia zoofila ha sequestrato al suo compagno umano un cane molto anziano che, una volta portato in clinica, è morto.
Proprio dopo aver dato vita ad un ciclo di eventi divulgativi per approfondire il complesso e articolato tema della libertà, non potevamo non toccare la vicenda.

Non si vuole fare l’inutile gioco di sliding doors del “e se fosse andata diversamente…”, né tantomeno sparare giudizi sulla vicenda nello specifico - poiché, di fatto, non si è stati partecipi sul luogo e sul momento. Ci sono però alcuni corollari alla vicenda in questione che, dal nostro punto di vista, sono allarmanti sintomi di una visione sempre più infestante su cosa significhi prendersi cura di qualcuno, anche di un cane, che assume tratti degeneri e distorti. Di questi occorre parlare, perché non sarebbe possibile né giusto voltare le spalle.

Aggiungiamo dati: il proprietario del cane vive per strada, senza una fissa dimora.
E se qui la vostra morale sta già per mettere un etichetta alla faccenda, vi preghiamo di ti**re il freno a mano.
Emerge anche che il cane fosse seguito, curato e che il suo umano avesse desiderio di fare con lui un ultimo viaggio in Sardegna (terra di origine) per salutarsi con rispetto, dignità, amore e accettazione per la fine del cammino condiviso.

Ora facciamo uno sforzo di immaginazione:
state vivendo un momento ben preciso all’interno della relazione con il vostro cane, quello dei saluti, gli ultimi. È un momento in cui il gradiente di fragilità sale alle stelle e ci si sente frustrati, deboli, impotenti. L’unica strada da percorrere se si vuole sopravvivere è quella dell’accettazione del dolore che si trascina dietro ogni cosa che fatalmente va lasciata andare.
Arriva un estraneo che pretende di sapere cosa sia meglio per il tuo cane e prende iniziative al posto tuo, decidendo cosa sia bene o male. Stabilisce un confine tra ciò che è sicuro e ciò che non lo è, dando una forma predefinita e prefabbricata alla conduzione della vita personale di chiunque.
Chi ha stabilito quali siano le modalità “giuste” per vivere, all’interno del rispetto e delle cure che abbiamo la responsabilità di riservare ai nostri compagni di vita?
Davvero esiste un unico binario da percorrere, un’unica modalità prestabilita, un decidere cosa sia giusto sulla base del consenso e accettazione della maggioranza?

Questa vicenda tocca corde ampissime e profondissime della libertà.
L'insegnamento maggiore che dovremmo apprendere dalla condivisione della vita con un cane - o altro animale diverso da noi -, quello che sta alla base della relazione che instauriamo con lui, dovrebbe essere la consapevolezza che esistono tante realtà diverse da quelle (poche e limitate) che possiamo vedere e pensare noi. Invece siamo così chiusi, fissati, ottusi, integralisti, religiosi, borghesi, perbenisti, moralisti che non poniamo il minimo ascolto verso l'altro, tanto che l'individuo che abbiamo accanto - in un modo o in un altro - viene ridotto a qualcosa che serve a noi per stare bene e per colmare lacune e disagi.
"Il cane è uno psicologo", "il cane dà affetto", "il cane dona amore incondizionato", "il cane porta gioia e allegria": frasi assurde, insensibili e irrispettose che non semplicemente banalizzano ma che addirittura annullano e cancellano il soggetto. Lo eliminano proprio alla vista, rendendolo una fredda e passiva funzione per noi stessi.

Non vediamo più le sfumature, stiamo perdendo flessibilità e duttilità, abbiamo poche e integraliste etichette da applicare a tutto. Conformiamo, standardizziamo, prefabbrichiamo stili, idee, comportamenti. Viviamo di slogan in nome delle lotte per i diritti (che inventiamo e decidiamo noi) e rifuggiamo la realtà con tutte le sue reali diversità.
E così ci perdiamo la bellezza, l’empatia e la normalizzazione di tutto ciò che è diverso da noi, ma non per questo sbagliato.

24/07/2022

CESARE SAMAI

ANNO 2019

Come ci si sente ad essere un Asia Centrale a Milano? E soprattutto un Asia Centrale in un box di canile? Con L’ aggravante di una operazione al ginocchio andata per fortuna a buon fine? Chiediamolo a lui, che nonostante tutto si comporta bene e ha una pazienza infinita. Emblema dell’ adozione inconsapevole, Cesare cerca una famiglia con un contesto idoneo dove possa godere di affetto affiliazione e gratificazione per il suo lavoro di guardiano.

21/07/2022

BLOAT!
GASTRIC DILATATION VOLVULUS (GDV)

This is a life threatening condition where the dogs stomach becomes overstretched and twists from excessive gas.

When the stomach is distended it puts pressure on the diaphragm and other internal organs which causes problems with circulation and the respiratory system
The heart struggles to get blood and oxygen around the body.
Because the blood supply to the stomach and spleen is affected they will start to die off
The respiratory system fails the dog goes into shock and dies.

Its a condition that is not completely understood by vets, therefore the actual causes are uncertain.
But factors include:
* Larger breeds (over 40kg)
* Narrow and deep chested breeds
* Strenuously exercising before or after a meal
* Eating dry kibble (it expands in the stomach)
* Eating too fast
* Over feeding
* To much water consumption in a small period of time before or after exercise
* Nervous/fearful dogs
* Pedigree dogs are 5 times more likely to suffer from GDV than crossbreeds.

It was thought that raising a dogs food bowl helped but studies have now shown this may increase the risk of bloat

What we do know though, is that it KILLS if left untreated!

If you see any of these signs of Bloat get your dog to a vet immediately!
* A swollen, hard belly
* Retching but not able to vomit
* Drooling
* Pain in the abdomen when touched
* Restlessness
* Heavy stress panting

Hushpuppy,poco più di tre mesi,si affaccia al periodo di socializzazione ,uno dei 4 periodi sensibili della crescita.Att...
02/07/2022

Hushpuppy,poco più di tre mesi,si affaccia al periodo di socializzazione ,uno dei 4 periodi sensibili della crescita.
Attraversa il processo di distacco,ricerca il suo ruolo nel “branco”,iniziano le prime esplorazioni orbitali e la curiosità fa da protagonista..!
Papà Nebbia non la perde mai di vista,la accompagna in ogni esperienza,un vero e proprio allenamento alla socialità,guidandola e mediando nelle interazioni.
Autorevole all’occorrenza,ma anche grande compagno di giochi,le insegna il valore degli autocrontrolli e di una corretta comunicazione.
Un fondamentale e prezioso supporto,si,perché le esperienze che farà Hush in questi periodi,getteranno le basi che definiranno il cane che sarà..
E se te lo spiega babbo è pure meglio!!🙃
Con Sara Pedroni super mamma umana!

01/07/2022

SCOGLITTI (RG)
Oggi mi sono imbattuto nel BRANCO più volte segnalato come "PERICOLOSO" FEMMINE CON CUCCIOLI E MASCHIO A SEGUITO. SONO SCESI IN SPIAGGIA PERCHÉ AVEVANO SETE PERCHÉ AVEVANO BISOGNO DI RINFRESCARSI.... TRA LA GENTE TRA I BAGNANTI... LI HO CHIAMATI SI SONO AVVICINATI FIERI COME OGNI CANE LIBERO. HO VISTO NEI LORO OCCHI NON L'AGGRESSIVITÀ MA RISPETTO, QUELLO CHE DOVREMMO DARE AD OGNI FORMA DI VITA SUL PIANETA.

29/06/2022

Questi sono giorni caldi per tutti, specialmente per i nostri amici a quattro zampe!

Non lasciare mai il cane da solo in auto, neanche con i finestrini abbassati o all'ombra, l'auto può facilmente raggiungere temperature altissime e il cane può effettuare scambio termico solo tramite la lingua o i polpastrelli e qualche minuto di caldo può essere fatale e costargli la vita.

Porta con te il tuo cane, o lascialo in un posto fresco. Abbandonare il cane al caldo è reato!

14/06/2022

GLI ADDESTRATORI PARTE SECONDA

Visti gli svariati commenti a favore del collare a strozzo, abbiamo sentito la necessità di spiegare in maniera più ampia la nostra posizione in merito.
Chiariamo una cosa, anzi più di una:
siamo contrarie a qualsiasi tipo di coercizione fisica e psicologica.
Non giustifichiamo l'uso della violenza in nessun caso.
Il fine non giustifica i mezzi.
Chi in ambito animale lavora ancora praticando ciò sopra detto, va fermato e interdetto. Questo era il punto focale del primo post.
Vi ricordate? Nessun margine di discussione e confronto, punto!
Veniamo al collare a strozzo, più elegantemente chiamato a scorrimento.
Sfatiamo alcuni miti:
Non fa male: falso! Scorre e quindi si restringe, fino appunto a strozzare, funziona perché provoca dolore, senso di soffocamento.
Il cane interrompe il suo comportamento perché la punizione smetta.
Provate a mettervi un laccio che stringe anche solo sul braccio e vedrete da soli che non è piacevole.
Aggiungiamo che, a chi dice che la muscolatura del collo è forte, non è a conoscenza dell' anatomia basilare del cane. La pressione maggiore esercitata dallo strozzo è davanti e dietro. Sotto il collo abbiamo delle strutture molto sensibili: la trachea insieme alla laringe e alla tiroide; sopra il collo abbiamo le vertebre cervicali fra cui l'atalante, la vertebra a "farfalla", estremamente delicata, la sua inclinazione può provocare grossi problemi strutturali e destabilizzare l'intera colonna vertebrale. Inoltre l' osso ioide, situato proprio sotto le orecchie, può fratturarsi con estrema facilità, quando il collare a strangolo viene posizionato alto per essere più efficace. Per non menzionare che la tensione provocata ai muscoli che proteggono le strutture sottostanti, va anche ad avere effetti lesivi su tre nervi cranici: il glossofaringeo, il vago e l'acessorio, che si portano in basso e in avanti decorrendo lungo gli spazi laterali del collo.
Vogliamo parlare del modo "corretto" di usare lo strozzo? Tale strumento per funzionare "bene" deve scorrere, per poter allentare la tensione, cosicché il cane senta che non soffoca quando fa quello che viene richiesto. Quindi l'anello d'aggancio è sopra all' anello di scorrimento, se si usa al contrario, resta bloccato e scorre male. Questo è l'uso corretto di cui tanto si parla. Deve provocare dolore e smettere di farlo nel momento in cui si raggiunge l' obiettivo, diventando una collana morbida e innocente! Per noi l'unico uso corretto di usare tale aggeggio è attaccarlo allo sciacquone del cesso!
È l' unico strumento adeguato per cani di grossa taglia: falso!
Questa affermazione è sconcertante. Pensare oggi, che i cani sopra una certa dimensione abbiano bisogno di essere contenuti con un cappio al collo, significa essere rimasti all' epoca della pietra. Etologia e studio sul comportamento hanno fatto passi da gigante in questi ultimi decenni, dando estrema importanza agli stati emotivi e mentali. Se un cane ha una "problematica comportamentale", pensare di risolverla con uno strumento fisico, significa non voler comprendere il perché di quel comportamento, non prendendo minimamente in considerazione la personalità del soggetto e cioè le sue emozioni, motivazioni, arousal, resilienza, coesione del sé. Significa non prendere in considerazione neanche i fattori esterni fondamentali, quali l'ambiente e l' intreccio di relazioni che coinvolgono quell' individuo. Troppo faticoso vero?
Molto più facile risolvere tutto subito, provocando stress e paura. Se andrà bene quel cane vivrà col timore della punizione e quindi si comporterà "bene", se andrà male, ad un certo punto quel cane esploderà con conseguenze a volte devastanti.
Chiariamo ora la differenza fra addestrare ed educare.
La parola addestrare significa letteralmente rendere destro, capace. Serve ad imparare dei compiti specifici, in ambito umano ad esempio, a livello atletico, militare etc.
In ambito cinofilo potremmo pensare di usare questo termine per insegnare al cane compiti specifici, trucchetti e giochi.
Purtroppo in cinofilia l'addestramento assume un significato più ampio, sostituendosi all'educazione, omologando i soggetti che come macchine, devono rispondere ai comandi o alle richieste. Dal bar al centro commerciale, dall' area cani agli incroci sui marciapiedi.
Tutti socievoli, prosociali o semplicemente azzerati nel poter esprimere emotivamente un dissenso, un disagio, una frustrazione, una gioia.
No, al cane non è permesso, deve essere sempre gestibile, non deve dare problemi.
Ecco che un mix maremmano o un molosso cammineranno "docili" al vostro fianco, senza reagire perché avete lo strumento giusto. Perché la sua soggettività è stata annientata.
I video pubblicitari dei "centri cinofili" che usano il collare a strangolo, fanno vedere cani reattivi, che dopo essere stati "condotti" per un' oretta amorevolmente con lo strozzo, si fanno manipolare da più persone o camminano vicino ad altri cani senza reagire. Un bel risultato vero? Poco tempo e un po' di forza è tutto ciò che ci vuole. Dimostrare che siamo "dominanti" e dei veri capobranco. Sta tutto là.
Il profilo emotivo e individuale non viene minamente valutato, si fa la stessa cosa con tutti, funziona uguale, sia che il cane sia pauroso o esuberante.

Quando parliamo di educazione, ricordiamoci che il significato di questa parola è ti**re fuori, guidare, non potremo postare video con "cosa fatta" in un'oretta. Un percorso educativo va incontro all'individuo, unico e irripetibile, nutre e dà la possibilità di sviluppare le sue caratteristiche, lo rafforza dove sono le sue debolezze, lo accompagna, accoglie le sue emozioni. Ci si mette in gioco a tutto campo con chi si ha di fronte. Non ci sono schemi o ricette precofezionate. Non si lavora sul cane. È un percorso e come tale si fa insieme.
L' obiettivo non è di avere un cane "gestibile" , ma di avere un individuo che riesca ad esprimere se stesso nel mondo, nella maniera migliore per lui. E noi? Noi abbiamo fatto la scelta, purtroppo difficilmente avviene da entrambe le parti (cane/persona). È nostro compito nonché dovere prenderci cura di chi abbiamo liberamente accolto, adeguando il nostro stile di vita al cane che abbiamo appunto scelto. Non il contrario.

03/06/2022

Quando vi avvicinate a un cane che non conoscete è buona educazione chiedere prima alla persona che è con lui se potete accarezzarlo

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