07/01/2024
Anno nuovo e nuovi progetti:
quando il problema è la mancanza di fiducia in sé stessi.
Realizzare i propri sogni è un desiderio comune, ma pochi riescono a fare i passi giusti per cercare di raggiungerli. Ciò che manca non è sempre la buona volontà, ma piuttosto la fiducia in sé stessi ed essere realmente convinti di poter arrivare esattamente dove vogliamo arrivare.
Psicologi, psicoterapeuti e coach forniscono spesso utili consigli su come e cosa fare per acquisire maggior sicurezza. Anche nel mio lavoro da istruttrice sono abituata a lavorare su cani che devo acquisire maggiori competenze, senso di autostima e di autoefficacia, che nella pratica si trasforma in attività ludiche in cui i cani possano mettersi in gioco, adeguatamente supportati dai proprietari, per far emergere il loro potenziale.
Ma se "riacquisire" fiducia in sé è un argomento piuttosto diffuso, in realtà poco si parla di come si arriva a perdere la fiducia in noi stessi. Questo non è un problema da poco, perché se non possiamo fidarci nemmeno di noi stessi, allora di chi ci potremmo mai fidare? Quali relazioni potrò mai impostare?
Non sono una psicologa e non voglio cimentarmi in ambiti che non mi competono, tuttavia, ho riflettuto molto su questo e sono arrivata ad alcune conclusioni personali, sia nella cinofilia, sia per gli umani.
In entrambe le specie, un legame di attaccamento disfunzionale è il principio di vari problemi comportamentali, di cui spesso la scarsa autostima è solo il sintomo di un problema più ampio. Tuttavia, anche l'educazione influisce notevolmente ad attenuare o ad aumentare il problema.
Nel cane ad esempio, essere sempre rimproverati e mai indirizzati verso comportamenti ottimali, porta a perdere autostima, coltivando il pensiero già radicato "non ne combino mai una buona". I cani però sono eterni bambini, quindi è nostra responsabilità non tanto sgridarli, ma quanto cercare di spiegare loro cosa esattamente ci aspettiamo che facciano. I continui rimproveri, i "no" hanno effetto inibitori, quindi vanno a scalfire la capacità di iniziativa del soggetto, cucciolo o adulto che sia.
Per le persone possiamo dire che vale lo stesso discorso, ma è ancora più ampio e complesso, poiché la nostra mente è, in effetti, più complessa. Credo che come nel cane, sia discussa l’idea dell’”io” che ci siamo creati, su cui influiscono le relazioni fallimentari impostate con gli altri: quante volte abbiamo promesso a noi stessi qualcosa, che poi non abbiamo mantenuto? Quante volte abbiamo iniziato nuovi progetti che non abbiamo perseguito? Quante volte abbiamo riposto la nostra fiducia in altre persone che poi ci hanno deluso? Quante volte abbiamo fatto una scelta che poi si è rivelata controproducente?
Tutto ciò che doveva essere un inizio, ha invece portato ad una lenta perdita della propria identità e ad un allontanamento da noi stessi.
Date fiducia al vostro animale. Date fiducia a voi stessi. I nuovi inizi sono possibili.
Nicole Lorenti