29/04/2021
“Sapete perché quando parlo di
Hiljemark mi emoziono? Perché se in allenamento o in partita un giovane sbagliava un passaggio o una giocata, chiedeva scusa lui al ragazzo. Gli faceva Intendere che non si era posizionato
bene sul campo.
Lo faceva sia quando aveva 18 anni e sia a 35.
Questa è una dote fantastica, si chiama umiltà. Lui era Hiljemark, uno che ha vinto e fatto vincere tutto.
È il miglior passatore della storia, il miglior assist man, il miglior interditore, il migliore in tutto.
Ha il record di sempre in Europa, ovvero quello di aver perso il minor numero di palloni durante tutta la carriera.
A fine allenamento, rimaneva sempre sul campo a trotterellare con il pallone e a provare giocate. Inventava di tutto, ed era una meraviglia ammiralo. A volte dovevo mandarlo con le brutte maniere a fare la doccia.
Amava troppo quello che faceva, sapeva di essere il migliore ma non lo ha mai fatto pesare a nessuno.
Uno così, non può chiederti scusa, ma lui lo faceva, perché amava far sentire tutti uguali.
Mi sento l’allenatore più fortunato del mondo ad aver allenato uno così. Mi ha insegnato tanto”.
Beppe Iachini
Fonte: La Gazzetta del Meridione