SORRISO QUESTA MATTINA IN GIARDINO - PARTE 2
SORRISO QUESTA MATTINA IN GIARDINO - PARTE 1
Oggi la nonna ha vestito Sorriso perché non prenda freddo quando esce in cortile. Io e Lisa invece non vogliamo indumenti di nessun tipo.
TRE ANNI FA E' ARRIVATO BERLINO
Esattamente tre anni fa, il 28 ottobre 2020, Berlino è arrivato nella Casa del Cane con Due Nasi e ci rimarrà per sempre.
La mamma vuole ricordare questa data importante ripubblicando uno dei video di Berlino che preferisce. Uno dei tanti video in cui mio fratello aspetta il mio arrivo in cortile e mi accoglie con fervore.
Sveliamo l'enigma del quadrato apparso sul mio fianco. È stata la veterinaria a farmelo. Mi ha rasato il pelo per farmi l'ecografia ai reni. Siccome devo fare la pulizia dei denti, ho dovuto fare un'ecografia addominale e al cuore per vedere se tutto è a posto.
Mi sono accorto che la nonna stava coccolando Sorriso sdraiato sull'erba e sono subito corso anch'io a farmi coccolare.
Il saluto di Stefan ai volontari e ai pelosi del Rifugetto di Portici, il rifugio in cui è stato accolto dopo aver vissuto da randagio.
Io, Lisa e Sorriso ci godiamo le ultime belle giornate prima del freddo autunnale. Io sempre a caccia di lucertole, le ultime dell'anno.
Questo è un video che mi hanno fatto quando vivevo nel rifugio a Portici, più di 6 anni fa. Anche allora, come adesso, ero affettuoso e cercavo sempre le coccole.
Io, mio fratello Sorriso e la piuma sul nasino.
SORRISO IMBOCCATO DALLA NONNA. LISA VUOLE ASSAGGIARE.
SORRISO IMBOCCATO DALLA NONNA
Il passatempo preferito di Sorriso: riposare o dormire sul prato.
La sindrome vestibolare di Sorriso è quasi del tutto passata per fortuna.
Io, Lisa e Sorriso ci godiamo gli ultimi giorni d'estate. Come al solito ho fatto la pipì sulla tomba del corpo di Berlino. Lui è contento perché è un mio messaggio di vicinanza.
Speriamo che Sorriso continui a stare bene ancora per molto. Nel frattempo lo coccoliamo e non lo lasciamo mai solo.
SORRISO STA MEGLIO
Sorriso ha ripreso a mangiare, un pò di carne con yogurt. Anche l'equilibrio è migliorato molto. Speriamo che stia bene ancora per molto tempo, ma non ci facciamo illusioni perché sappiamo che il linfoma comincerà a dare problemi. Lo ameremo e lo coccoleremo cercando di rendergli il trapasso il più tranquillo possibile.
La mamma e la nonna mi hanno fatto il bagno. Io non volevo ma mi hanno costretto. Ero tanto tanto triste.
LA TOMBA DEL CORPO DI BERLINO
Berlino è ancora con noi, anche se adesso è invisibile lo sentiamo sempre al nostro fianco. Il suo corpo invece riposa nel nostro giardino, sotto il muro della casa confinante, casa Destefanis. Se cercate su internet scoprirete che si tratta di una casa infestata, ma noi non abbiamo paura di niente.
IO E BERLINO A CACCIA DI LUCERTOLE
Anche se mio fratello Berlino non ha più un corpo, continua a venire con me a caccia di lucertole. Però non è più la stessa cosa. Era più bello prima. Lui mi aiutava ad acchiappare le lucertole e poi ce le dividevamo. Io le tenevo un pò in bocca, poi le lasciavo cadere e le prendeva lui. Adesso non può più farlo, mi accompagna soltanto.
Lisa invece preferisce cacciare da sola mentre Sorriso non caccia. Quello è una mummia egiziana, è già tanto se qualche volta corre e abbaia. Lui è tranquillo, pacifico, tutto il contrario di me e Berlino.
LA STORIA DI BERLINO, CANE ESEMPIO DI RESILIENZA
Vi racconto la storia di mio fratello Berlino, un essere veramente speciale che non si è mai lasciato abbattere dalle avversità. La sua dote principale era l’adattabilità. Riusciva ad adeguarsi a ogni situazione.
Con la sua malformazione, e considerati i nove terribili anni passati in canile, se non fosse stato un cane eccezionale il suo corpo non sarebbe vissuto 12 anni.
Berlino nasce in Puglia nel giugno del 2011, unico sopravvissuto di una cucciolata di cagnolini tutti malformati. È affetto dalla sindrome della spina corta, che gli conferisce un aspetto così particolare da guadagnarsi i soprannomi “facocerino”, “cinghialotto” e “gargoyle”.
Per più di nove anni Berlino vive in un canile, dove sviluppa una fobia per gli esseri umani e la sua salute viene trascurata.
Nell’agosto del 2020, grazie all’interessamento di una volontaria, viene trasferito nella sede dell’associazione “Il sentiero di Ares”, in Friuli, per garantirgli migliori condizioni di vita.
Il 28 ottobre 2020 viene adottato e arriva a Vercelli nella sua famiglia, nella “Casa del cane con due nasi”, così chiamata dal soprannome del meticcio Stefan. Qui, oltre che con Stefan, convive pacificamente con la chihuahua Lisa, il meticcio Sorriso e una mamma e una nonna umane.
Dal momento che teme gli esseri umani, la mamma e la nonna decidono di non portarlo con la forza dal veterinario per vaccini ed esami. Invece che una maggiore quantità di vita, scelgono di dargli una maggiore qualità di vita. Per cui gli somministrano solo antiparassitari orali e un integratore per le sue ossa. Inoltre gli mettono a disposizione due stanze tutte per lui, dalle quali si accede a un cortile e a un giardino.
Poco per volta Berlino comincia a fidarsi sempre di più delle sue umane, fino ad avvicinarsi a loro e farsi sfiorare il naso, ma non si lascerà mai accarezzare.
Dimostra fin da subito un carattere testardo e curioso ed è un
AGGIORNAMENTI SU BERLINO
La cura col cortisone non è servita, quindi non tornerà a camminare.
Berlino fino a oggi è stato sullo stesso fianco e non voleva farsi girare, per cui gli si sono formati degli arrossamenti nella parte del corpo che rimaneva sempre schiacciata dal suo peso. Questo pomeriggio però si è lasciato girare due volte, ha dormito a lungo e la nonna gli ha medicato gli arrossamenti.
Ci hanno prestato un carrellino. Domani vedremo se Berlino riesce a usarlo. Se si abitua gliene faremo costruire uno su misura.
La nonna ha anche parlato con una persona di Progetto Pandora (che si occupa di cani disabili) che le ha dato consigli utili per gestire Berlino.
La mamma e la nonna stanno passando molto tempo a occuparsi di Berlino e a cercare di farlo stare meglio.
Tutto quello che si può fare è girarlo più volte al giorno, fargli usare il carrellino e fargli fare fisioterapia.
Su di lui non si farà accanimento terapeutico con esami invasivi, anestesie e interventi chirurgici. È già una pena vederlo così e non vogliamo che soffra ancora di più.
NOTIZIE DI BERLINO
Berlino non sta migliorando. In più da ieri ha la diarrea. Lui cerca di alzarsi ma non ce la fa e cade di lato.
Prima non si lasciava toccare, adesso si fa trasportare e lavare senza protestare né ringhiare.
La mamma e la nonna hanno pensato di comprargli un carrellino perché possa mangiare e urinare in piedi e camminare un pochino.
Mi fa molta pena vederlo così e spero che torni a camminare presto, con le sue gambe o col carrellino.
La mamma e la nonna passano molto tempo a trasportarlo dalla cuccia al giardino, a dargli le medicine, a pulirlo, a fargli massaggi. Quello che a loro pesa di più non è occuparsi di lui ma vedere che non cammina e non corre più, lui che era sempre in movimento, curioso di tutto, sempre a caccia di lucertole.
NOTIZIE DI BERLINO
La mamma e la nonna ringraziano tutte le persone che hanno scritto per Berlino. Oggi hanno portato mio fratello a fare un doppler alle gambe (che ha escluso la presenza di trombi) e un’ecografia al cuore e all’addome (che non ha rilevato problemi). I veterinari hanno ipotizzato la presenza di un’ernia, ma per esserne certi Berlino dovrebbe essere sottoposto a esami invasivi quali TAC e risonanza magnetica, che richiedono la sedazione.
Oggi è il terzo giorno della cura con cortisone, che non può durare più di 5 giorni. Tutti noi speriamo che Berlino abbia solo un’infiammazione e ritorni presto a camminare.
Berlino mangia e beve. La nonna lo trasporta in braccio dalla sua cuccia al giardino. Per fortuna lui, anche se non si era mai fatto toccare dagli umani, sembra essersi abituato ad essere manipolato.
Vedi post "Povero Berlino".
Dal veterinario.
Vedi post "Povero Berlino".
Vedi post "Povero Berlino".
La nonna pulisce un occhio a Berlino.
Vedi post "Povero Berlino".
POVERO BERLINO
Ieri sera a Berlino è ceduta una zampa posteriore e adesso non riesce più a camminare. Quella zampa è sempre stata più debole delle altre. Oggi mio fratello è stato visitato da due veterinari, che hanno detto la stessa cosa: potrebbe essere solo un’infiammazione o qualcosa di più complesso. Per ora gli hanno fatto un’iniezione di cortisone e prescritto delle pastiglie da prendere per tre giorni. Io spero che Berlino ritorni presto a camminare e a cacciare le lucertole insieme a me.
Per spostarlo la nonna ha dovuto prendere in braccio Berlino più volte. Sapete che lui ha paura degli esseri umani. Per fortuna non ha ringhiato e si è fatto toccare anche dai veterinari senza troppi traumi.
Berlino si sforza di alzarsi e di camminare ma non ci riesce. È veramente triste vederlo così.
Lisa, Berlino e Sorriso nel cortile.