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Farcaș Oikos Nomos Per una vita sana... / Pentru o viață sănătoasă... Libri, natura, fattoria didattica e agricoltura biologica,
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Come trasformare una una vecchia cabina Enel in opera d’arte? Quest'opera si intitola “Pace, Amore e Unità”: è stata rea...
03/11/2024

Come trasformare una una vecchia cabina Enel in opera d’arte?
Quest'opera si intitola “Pace, Amore e Unità”: è stata realizzata dall’artista Giovanni Refreshink Magnoli, a San Salvatore di Fitalia.
Così le cose vecchie diventano nuove...

28/09/2024

În capela cimitirului din Valea Mare - Faraoani a fost celebrată joi, 26 septembrie 2024, Liturghia de înmormântare a sorei Maria Flavia Farcaş, SPDM. Celebrarea a fost prezidată de pr. Iosif Dămătăr, paroh de Valea Mare şi decan de Bacău-Sud.

28/09/2024

Dal libro del Qoèlet
Qo 11,9-12,8

Godi, o giovane, nella tua giovinezza,
e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù.
Segui pure le vie del tuo cuore
e i desideri dei tuoi occhi.
Sappi però che su tutto questo
Dio ti convocherà in giudizio.
Caccia la malinconia dal tuo cuore,
allontana dal tuo corpo il dolore,
perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.
Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: «Non ci provo alcun gusto»;
prima che si oscurino il sole, l
a luce, la luna e le stelle
e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
e si chiuderanno i battenti sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l'uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
prima che si spezzi il filo d'argento
e la lucerna d'oro s'infranga
e si rompa l'anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo,
e ritorni la polvere alla terra, com'era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
tutto è vanità.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Vangelo del Giorno
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,43b-45

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore.
Lode a Te, o Cristo.

Parole del Santo Padre
Avevano paura della croce. Lo stesso Pietro, dopo quella confessione solenne nella regione di Cesarea di Filippo, quando Gesù un’altra volta dice questo, rimprovera il Signore, gli dice: “No, mai, Signore! Questo no!” Aveva paura della croce. Ma non solo i discepoli, non solo Pietro, lo stesso Gesù aveva paura della croce. Lui non poteva ingannarsi, Lui sapeva. E tanta era la sua paura che quella sera del giovedì ha sudato sangue. Tanta era la paura di Gesù che ha detto quasi le stesse parole di Pietro. Quasi. «Padre allontana da me questo calice»; ma ha aggiunto, «sia fatta la tua volontà». Questa è la differenza. (…) Dobbiamo chiedere la grazia di non fuggire dalla croce quando verrà. Con paura, è vero, ci fa paura. (…) Vicinissima a Gesù in croce è sua madre, la sua mamma. Noi la preghiamo e sarà bene chiederle che ci faccia la grazia non di togliere il timore – è naturale aver paura della croce – ma di non spaventarci e fuggire dalla croce. Lei era lì e sa come si deve stare vicino alla croce. (Papa Francesco, Omelia da Santa Marta, 28 settembre 2013)

Immagine da internet: "La discesa gli inferi, icona russa del XV secolo"

28/09/2024

L'Arcangelo Gabriele, Patrono degli ambasciatori, delle comunicazioni, corrieri, giornalai, dell'infanzia, postini, radioamatori.

Gabriele, forza di Dio (questo significa il suo nome), è l'angelo messaggero per eccellenza. L'ambasciata più clamorosa l'ha fatta a Maria, la giovane fidanzata del falegname di Nazaret, Giuseppe, per annunciarle che il Messia misteriosamente si sarebbe fatto carne in lei e l'eternità sarebbe entrata così nel tempo e nella storia. Ecco le sue parole: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te [...]. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo».

Prima che a lei, Gabriele era apparso al profeta Daniele per rivelargli il numero delle settimane che dividevano il suo tempo dalla venuta del Messia, e il numero delle settimane che avrebbero separato la venuta del Messia dalla sua morte.

Era apparso poi all'anziano sacerdote Zaccaria per annunciargli la nascita di Giovanni Battista: «Tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni [...]. Egli ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia [...] per preparare al Signore un popolo ben disposto».

Le missioni di Gabriele si sono concluse a Nazaret, nella casa di Maria: «Ti saluto, o piena di grazia; il Signore è con te! Tu sei benedetta tra le donne». Il suo annuncio apre sulla terra l'era dell'Incarnazione: Dio si fa uomo tra gli uomini, diventa nostro compagno nel travaglio della vita fino alla morte, schiudendoci le porte della speranza senza fine. Di questa grande realtà Gabriele fu entusiasta e benedetto messaggero. L'annunciazione ha proclamato questo umile messaggero del signore il protettore dei bambini.
Continua a leggere.. https://www.santodelgiorno.it/san-gabriele-arcangelo/

Immagine tratta dal blog https://mauriziobianchi.blogspot.com/2013/04/annunciazione-pittori-del-1400.html : Annunciazione (1451 - 1452) del Beato Angelico - Museo di San Marco Firenze; pannello degli armadi degli argenti.


La predica è la parola divina tanto necessaria come è necessaria la pace con Dio, perché essa è appunto come un ambasciadore celeste.
Epperò, dice il Signore, quando mi risolverò di castigare i popoli con un castigo veramente terribile, manderò loro una carestia non di pane, ma della divina parola, sicché si cerchi da per tutto un vero predicatore, e non si trovi (Amos 8, 11); e allora la terra sarà innondata di e di desolazione e di sterminio sempiterno per le tante anime che si perderanno ; sarà quello un castigarci non da , ma da nemico, sarà un vero dichiararci la guerra. Infatti, non s'intende rotta la guerra tra due potenze, benché si armi alla gagliarda dall'una e dall'altra parte, e benché seguano delle scaramuccie.
IL PIU' CERTO SEGNO DELLA GUERRA QUAL E'? E' quando si richiama l'ambasciatore .
E questo è ciò che minaccia il Signore quale una pena tremenda, e quella che Egli eseguisce, quando non vuol più coi peccatori, ma vuol vendetta: Dominus exercituum auferet ab Jerusalem (Is. 3, I, et. seq.) prophetam ... et senem...). Vedete quanto riesce necessario il banditore della divina Parola, che voi considerate come gente inutile, noiosa, seccante, e quanto sia necessario l'ascoltarlo, se non vogliamo che Dio lo richiami, vedendo che noi lo lasciamo predicare ai banchi della chiesa, ovvero non eseguiamo i suoi detti.

La parola di Dio è quasi lo del cuore: epperò, come lo specchio è un conveniente ritrovato dell'umana industria per osservare l'esteriore compostezza del corpo, e così conoscere le macchie che sonvi sul volto, e per adattarci decorosamente le vestimenta e gli ornamenti del corpo stesso; a pari la divina Parola è uno dei mezzi più utili ed efficaci della divina bontà somministrata al cristiano, che ama di conoscere lo stato della sua anima, i suoi doveri, ed i suoi errori e convenientemente comporre il suo cuore conforme alla bella figura, che deve fare innanzi a Dio per meritarsi le sue compiacenze (San Bernanrdo).

"Mentre l'orizzonte dell'uomo si modifica, in tale modo, tramite le immagini che sono scelte per lui, un'altra trasforma...
10/09/2024

"Mentre l'orizzonte dell'uomo si modifica, in tale modo, tramite le immagini che sono scelte per lui, un'altra trasformazione si avverte, conseguenza tanto drammatica quanto inattesa dell'attività umana. L'uomo ne prende coscienza bruscamente: attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, egli rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione. Non soltanto l'ambiente materiale diventa una minaccia permanente: inquinamenti e rifiuti, nuove malattie, potere distruttivo totale; ma è il contesto umano, che l'uomo non padroneggia più, creandosi così per il domani un ambiente che potrà essergli intollerabile: problema sociale di vaste dimensioni che riguarda l'intera famiglia umana.

A queste nuove prospettive il cristiano deve dedicare la sua attenzione, per assumere, insieme con gli altri uomini, la responsabilità di un destino diventato ormai comune."

(OA §21)
https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_letters/documents/hf_p-vi_apl_19710514_octogesima-adveniens.html

Foto: Vica Farcas

CRISTO VIVE IN MEPreghiera per la Guarigione e la Liberazione attraverso la Croce di CristoPadre Celeste, mi presento da...
07/09/2024

CRISTO VIVE IN ME

Preghiera per la Guarigione e la Liberazione attraverso la Croce di Cristo

Padre Celeste, mi presento davanti al trono della Tua grazia, bagnato nel Sangue di Cristo, per chiederti i meriti delle sofferenze di Gesù, le Sue Sante Piaghe e la Sua Santa Croce , manda il tuo Santo Spirito sul mio corpo e sul mio spirito per liberarmi e guarirmi da... Padre buono, insegnami ad amare, accettare, vivere e abbracciare la mia croce con pazienza, gioia e perseveranza, imitando l'esempio del Tuo amatissimo Figlio.

RIPARAZIONE

Caro Gesù: ti chiedo perdono per tutte le mie offese e per quelle del mondo intero. Bacio ciascuna delle tue Sante Piaghe e ti dono tutto il mio cuore, la mia anima e la mia mente, affinché tu possa usarle per la tua opera di redenzione.

GUARIGIONE DEI SENSI

Gesù, Figlio del Dio vivente:
Ti dono i miei cinque sensi e ti chiedo di ve**re a vivere in me e restaurare in me la tua immagine divina.

Ti offro i miei occhi: guarisci il mio modo di vedere. Che i miei occhi siano i tuoi occhi affinché tu possa guardare il mio corpo, la mia vita, la creazione e tutti gli altri con i tuoi occhi di misericordia e guarirli.

Ti offro le mie orecchie: guarisci il mio modo di ascoltare e di obbedire. Il mio orecchio sia il tuo orecchio mentre ascolto la Parola del Padre e la voce di chi soffre.

Ti offro il mio corpo: cura il mio modo di giocare. Possano le mie mani essere le tue mani, il mio abbraccio il tuo abbraccio e il mio sollievo il tuo sollievo.

Ti offro la mia tregua: guarisci il mio modo di vivere. Possa il mio respiro essere il Tuo respiro. Possa ogni mio respiro risuonare con "Ti amo, ti adoro, ti benedico, ti ringrazio" per ogni secondo della mia vita e di quella di tutti.

Ti offro la mia bocca: guarisci il mio modo di parlare. Possa la mia voce essere la Tua voce, il mio parlare il Tuo parlare, il mio pensare il Tuo pensare.

Tocca la mia anima con il dono della compassione per gli altri.
Tocca il mio cuore con il tuo coraggio e il tuo amore infinito per tutti.
Tocca la mia mente con la tua saggezza, affinché la mia bocca proclami sempre la tua gloria.

Conclusione:

Gesù guardami con i tuoi occhi di misericordia e manda su di me il tuo Santo Spirito. Rendimi testimone autentico della tua risurrezione, della tua vittoria sul peccato e sulla morte e della tua presenza viva in mezzo a noi. Fate sì che queste parole si avverino nella mia vita: «Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). Sia sempre fatta la tua Volontà nella mia vita, venga a me il tuo Regno. Amen.

21/07/2024

Era il dicembre 1946, a Roma una donna, vestita sobriamente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente, gli chiese se poteva prendere quegli alimenti a credito. Con delicatezza gli spiegò che suo marito era un mutilato di guerra e non poteva lavorare, e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio. Conoscendo la reale necessità della sua famiglia la donna supplicò: «Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso». Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi a un altro negozio. In piedi, vicino al banco, si trovava un giovane sacerdote malvestito che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna. Egli si avvicinò e con un accento straniero disse al padrone del negozio che avrebbe pagato quello che la donna avrebbe preso per il bisogno della sua famiglia. «Chi mi garantisce che voi abbiate la somma sufficiente per pagare ciò che vorrebbe la signora?», esclamò con tono villano il negoziante, evidentemente temendo di non essere pagato da quel sacerdote vestito così poveramente. Allora il sacerdote insistette:
«Facciamo così. La signora metterà la sua lista della spesa sul piatto della bilancia, e io le pagherò tanta merce quanto pesa la sua lista». «Va bene!», esclamò il negoziante con un ghigno, evidentemente certo di prendersi gioco di quel prete, sapendo che un pezzo di carta, indipendentemente da ciò che vi fosse scritto, non può pesare più di qualche grammo. «Mettete pure qui la vostra lista!», intimò alla donna. La donna esitò un attimo e, chinando la testa, cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, vi scrisse su qualcosa e poi posò il foglietto sul piatto della bilancia. Gli occhi del padrone e dei presenti si dilatarono per lo stupore, quando videro il piatto della bilancia, dove era stato posato il biglietto, abbassarsi di colpo e rimanere abbassato. Il padrone del negozio, fissando la bilancia, disse: «E’ incredibile!», Il giovane sacerdote sorrise, e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti a caso sull’altro piatto della bilancia, come se già sapesse cosa serviva alla donna. Pur continuando a mettere molti alimenti, il piatto della bilancia non si muoveva, fino a che si riempì. Solo quando quest’ultimo fu pieno di tutto ciò che la signora desiderava, i due piatti tornarono perfettamente in equilibrio. La donna mise tutto nella sua sporta, ringraziò il sacerdote e uscì dal negozio. Solo allora il negoziante prese il foglietto di carta, e quando lo lesse restò ancora più confuso. Non era una lista della spesa! Era una preghiera, che diceva: «MIO DIO, TU CONOSCI LA MIA SITUAZIONE E SAI CIÒ DI CUI HO BISOGNO. METTO TUTTO NELLE TUE MANI!». Il giovane sacerdote sorrise, e consegnando una banconota da 50 lire, disse al padrone: «Ora sappiamo quanto pesa una preghiera».

Karol Wojtyla (da un episodio reale della sua vita)

  “La più importante proprietà di queste piante è l’effetto protettivo nei confronti delle due malattie degenerative più...
18/07/2024

“La più importante proprietà di queste piante è l’effetto protettivo nei confronti delle due malattie degenerative più diffuse nei paesi occidentali, il cancro e le patologie cardiovascolari, riducendo il rischio del loro sviluppo”

Crucifere: proprietà, caratteristiche, qualità e benefici di un gruppo di verdure semplici da preparare, buone e utili per l'organismo.

nella Grazia di Dio, con il conforto dei Sacramenti, è serenamente tornato ala Casa del Padre                       IRON...
03/07/2024

nella Grazia di Dio, con il conforto dei Sacramenti, è serenamente tornato ala Casa del Padre
IRONIM FARCAS
n. a Focuri (Iasi, Romania) il 1° febraio 1975
m. a Orte (Viterbo, Italia) il 2 luglio 2024

Requiem aeternam dona Ei Domine, et lux perpetua luceat Ei. Requiescat in pace. Amen .

I funerali avranno luogo nella Concattedrale di Santa Maria Assunta (Orte), Giovedì, 4 luglio 2024, alle ore 9.
La famiglia ringrazia tutti coloro i quali si uniscono in preghiera di suffragio alla Santa Messa.

De profùndis
De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuae intendèntes
in vocem deprecatiònis meae.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia,
et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël
ex òmnibus iniquitàtibus ejus.

Ironim Farcaș (n. 1975) cu Cristina Cătălina Romaniuc (n. 1975): prieteni ca frații.Ph@ Simona C. Farcas, 1993
02/07/2024

Ironim Farcaș (n. 1975) cu Cristina Cătălina Romaniuc (n. 1975): prieteni ca frații.

Ph@ Simona C. Farcas, 1993

In Paradiso ti accompagnino gli angeli,al tuo arrivo ti accolgano i martiri,e ti conducano nella santa Gerusalemme. 🙏
02/07/2024

In Paradiso ti accompagnino gli angeli,
al tuo arrivo ti accolgano i martiri,
e ti conducano nella santa Gerusalemme. 🙏

Il Potere delle Abitudini – Charles Duhigg

La disciplina e la costanza sono due caratteristiche molto importanti per la tua crescita personale.

Tutti noi abbiamo delle abitudini, cioè dei comportamenti che ripetiamo spesso e sempre allo stesso modo. Alcune sono delle buone abitudini, purtroppo ci sono anche delle cattive abitudini che vanno ad essere corrette.

Le abitudini sono armi molto potenti che possono condizionare le nostre scelte, la felicità e la salute.

Charles Duhigg nel libro "Il Potere delle Abitudini" mostra come si formano le abitudini e come funzionano. L’aspetto più importante del suo libro di crescita personale è di insegnare a trattare le abitudini come la soluzione per cambiare in meglio alcuni aspetti del nostro carattere o situazioni negative della nostra vita.

Nella foto: Ironim Farcas, quando la salute gli permetteva di mettere in atto giorno dopo giorno le buone abitudini, dette anche .

“il lavoro umano possiede anche un’intrinseca dimensione sociale. Il lavoro di un uomo, infatti, si intreccia naturalmen...
19/06/2024

“il lavoro umano possiede anche un’intrinseca dimensione sociale. Il lavoro di un uomo, infatti, si intreccia naturalmente con quello di altri uomini” (CDSC)

Dizionario di dottrina sociale della Chiesa. Lavoratori e famiglia. La dimensione non strettamente individuale della retribuzione da intendersi come “giusto salario” che consenta di soddisfare le esigenze non soltanto del lavoratore, ma della propria famiglia, è ben presente in tutto il magiste...

07/06/2024

30/05/2024

"Io non potrò mai credere in un Dio che fa morire un bambino." Dr. Rieux

Riprendiamo fraternamente chi ci è accanto e necessita di qualche correzione. Con amore.
25/05/2024

Riprendiamo fraternamente chi ci è accanto e necessita di qualche correzione. Con amore.

La semina del mattino
1426. «Chi è malato, chiami i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. La preghiera fatta con fede salverà il malato» (Gc 5,14-15). Una particolare attenzione, sul finire della sua lettera, Giacomo la riserva ai malati dando indicazioni precise che consistono nel chiamare i presbiteri che pregano e li ungono con l’olio. Questo dato si inscrive in un vero e proprio sacramento, l’Unzione degli infermi, istituito da Gesù Cristo e promulgato da Giacomo, per confortare coloro che sono provati dalla sofferenza, dalla malattia perché riacquistino la salute. Contrariamente a quanto avveniva prima della riforma liturgica, quando, ricevuto in punto di morte era detto «Estrema Unzione», il sacramento viene amministrato agli anziani ed ai malati in grave pericolo, ungendoli sulla fronte e sulle mani con l’olio benedetto dal vescovo il giovedì santo e proclamando: «Per questa santa Unzione e per la sua piissima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo e, liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi. Amen». Dopo l’unzione a volte si riacquista la salute. Nel caso che si presenti un'altra grave malattia, gli stessi, e le persone anziane, dalle mani dei sacerdoti o del vescovo, possono ricevere nuovamente il sacramento in una celebrazione liturgica in casa, in ospedale o in chiesa, come anche prima di subire un intervento chirurgico rischioso. Lo Spirito Santo con un dono suo particolare, porta il conforto ed il coraggio fortificante contro la tentazione dello scoraggiamento e l’angoscia della morte, il perdono dei peccati, la guarigione dell'anima, e, talora, se è volontà di Dio, anche quella del corpo. P. Angelo Sardone

13/05/2023

«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
he qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.

Dante Alighieri

(da Paradiso, canto ###III, vv. 1-21)

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