Dall'ottobre 2014 alcuni attivisti in collaborazione con la LEAL (Lega Antivivisezionista) stanno aiutando gli animali del Parco di Cavriglia a trovare una nuova casa o a migliorare le loro condizioni di vita. Le criticità presenti al Parco di Cavriglia non sono dovute ad una cattiva gestione, ma da un progetto nato con concetti ampiamente superati. In effetti, soprattutto in questi ultimi anni g
li animali ospitati sono stati ben accuditi dagli operatori della cooperativa a cui era stato affidato questo compito, nonostante le numerose difficoltà che la struttura presenta.
È opportuno tenere presente, infatti, che il Parco nasce negli anni '70 con un'idea estremamente approssimativa delle esigenze zoologiche degli animali in cattività e con, invece, una concezione utilitaristica della Natura, che permetteva il ruolo di animale "oggetto/attrazione" e quindi privo di necessità specifiche se non quelle strettamente alimentari. Questa forma pensiero, tipica di quegli anni, ha generato strutture non idonee agli animali, sia in fatto di sicurezza che di ampiezza, prive di qualsiasi arricchimento o strategia ambientale che contribuiscano a rendere il più naturale e gradevole possibile la vita ai soggetti ospitati. Ecco quindi spiegata la "fossa" di Bruno, il recinto troppo piccolo e in pendenza del pony, le.gabbie con i conigli e altro.. Ciò che abbiamo visto e che in parte è possibile vedere anche oggi è l'eredità concettuale di un rapporto Uomo Natura estremamente antropocentrico e riduttivo. Lo staff tecnico del progetto ISCB, in piena collaborazione con gli operatori e il veterinario del parco, nonché l'amministrazione comunale appena insediata, sta cercando di apportare continue migliorie alla gestione degli animali in queste strutture "datate" mettendo a punto strategie ambientali che permettano loro una condizione di vita migliore in attesa di una più idonea collocazione. Come è facile immaginare il nostro sogno è stato fin da subito quello di riuscire a restituire la libertà a tutti gli animali. Purtroppo però, essendo vissuti a lungo in gabbia questo sogno si è rivelato impossibile per alcuni di loro. Per questo i responsabili hanno cercato e stanno continuando a cercare nuove case in grado di accoglierli al meglio o di migliorare le loro condizioni direttamente all'interno del parco. Completamente autofinanziati, in questa pagina i volontari raccontano i loro progressi, le loro difficoltà e le loro emozioni a contatto con amici straordinari che hanno bisogno di aiuto. In particolare IO STO CON BRUNO nasce nella sua specifica veste di progetto di recupero, a novembre 2014, vista l'urgenza di un intervento che sciogliesse la criticità della condizione di solitudine e di mancanza di stimoli di Bruno, l'orso siberiano del Parco di Cavriglia. Il progetto, qui sinteticamente descritto, è attivo grazie all'intervento di numerosi volontari (denominati i Bruno's bear-sitter) adeguatamente selezionati e preparati dagli zoologi e veterinari, che svolgono un'azione di monitoraggio e stimolazione quotidiana. Questa operazione non solo ha scaturito risultati importanti, già dai primi giorni, per quanto riguarda la rinnovata capacità di interazione di Bruno con l'ambiente, ma ha permesso di incamerare una serie di informazioni etologiche importantissime allo scopo di scegliere le strategie di arricchimento ambientale e gli stimoli più adeguati al suo benessere psicofisico. Successivamente si è trattato di utilizzare i dati raccolti per creare un programma di recupero pensato e ideato insieme a numerosi esperti del settore che si sono resi estremamente disponibili ad una collaborazione. Si tratta di zoologi , biologi ed etologi europei, oltre che italiani, specializzati nel recupero di orsi nati e allevati in cattività, visto che quella di Bruno è una condizione molto particolare e assolutamente diversa da quella che abbiamo prevalentemente nei parchi della nostra pen*sola, dove la maggior parte di esperienze derivano dalla gestione di soggetti in libertà o semilibertà o, all'opposto, alla realtà degli zoo. Il progetto è stato messa a punto con gli etologi di uno dei più importanti centri di recupero di orsi in Europa il Baerenwald in Germania, e con gli esperti della Società Zoologica di Pistoia, ed ha l'approvazione del dipartimento di zoologia dell'Università degli Studi di Firenze. Attualmente è stato richiesta anche la supervisione di European Breeding Programmes (Programma Europeo per l'Orso). La LEAL – Lega Antivivisezionista Onlus - sostiene questo progetto in virtù del suo impegno contro la detenzione degli animali negli zoo. REFERENTI PROGETTO IO STO CON BRUNO
Bruna Monami responsabile LEAL Lega Antivivisezionista Onlus [email protected]
Francesco Cortonesi addetto stampa e relazioni con l'esterno [email protected]
RINGRAZIAMO PER IL SOSTEGNO E PER L'ASSIDUA PREZIOSA COLLABORAZIONE:
- La Dott.ssa Johanna Painer, dottoranda presso il Leibniz-Institut für Zoo- und Wildtierforschung Berlin (Istituto Leibniz per la Ricerca Zoologica e Ricerca sugli Animali Selvatici di Berlino)
- l'Associazione Vier Pfoten e il Bärenwäld (centro di recupero orsi in cattività) in Germania
Si ringraziano inoltre per il loro prezioso contributo:
"- La cooperativa BETA per il sostegno al Progetto all'interno del Parco
- Il Comune di Cavriglia, in particolare il Vice-Sindaco e Assessore per l'ambiente Filippo Boni.
- Il Corpo Forestale dello Stato - Comando di Montevarchi
- la sezione CITES del Corpo Forestale dello Stato - Comando Provinciale di Arezzo
- Il Corpo dei Vigili del Fuoco - Comando di Montevarchi
- Il Corpo della Polizia Provinciale - Comando di Arezzo
- I Carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni (Arezzo)
Vogliamo altresì ricordare tutte le persone che quotidianamente lavorano in silenzio, e a volte in modo invisibile, affinché tutto volga al meglio. Ogni obiettivo raggiunto è il risultato di un'intensa collaborazione fra tutte le persone che ispirate e guidate dallo sguardo di Bruno, con coraggio hanno deciso, totalmente a proprie spese, che qualcosa può esser fatto...
Questo è il futuro che vorremmo vedere per ogni Progetto. Per sostenerci nei nostri progetti potete fare delle donazioni:
DONAZIONI: tutte le informazioni sulle donazioni si trovano nel sito www.leal.it
1) C/C Postale 12317202 intestato a LEAL, Via Settala, 2 – 20124 Milano.
2) Codice IBAN: IT 48 U 033590 16001 000000 61270
Se dall’estero: Codice BIC: BCITITMX
intestato a LEAL Lega Antivivisezionista Onlus. Banca Prossima Milano.