Volendo risalire agli albori del rapporto fra l'uomo ed il cane, si potrebbe sfociare nella mitologia: il Molosso, prende il nome dal figlio di Andromaca e di Neottolemo (il figlio di Achille), un cane di notevole taglia, forza straordinaria, con il muso corto e largo. Anche gli Assiri sfruttavano le caratteristiche dei molossi sia in guerra che in attività venatorie; la forza, la resistenza fisic
a e un forte attaccamento al padrone sono peculiarità ancora oggi riscontrabili nell'American Pit Bull Terrier. La storia recente della razza, comunque, inizia attorno al 1845, quando negli Stati Uniti si iniziarono a selezionare, a partire da razze inglesi, ma soprattutto irlandesi, arrivati nel nuovo mondo con le grandi immigrazioni, in particolar modo a causa della famosa e devastante "peste delle patate" che spinse numerosi irlandesi a lasciare la terra natia. Costoro si portavano appresso il proprio beniamino, parte integrante della famiglia, così contribuendo alla continuazione del tradizionale sport canino anche in America. Prima di divenire American Pit Bull Terrier, grazie alla selezione dei più appassionati, tra cui ricordiamo la figura storica di John P. Colby, la razza era già stata da tempo riconosciuta a livello popolare, e gli erano stati attribuiti di volta in volta nomi come Staffordshire bull Terrier (da non confondere con l'odierno Staffordshire terrier), bull terrier, e più in generale bull dog (nome che identificava quella tipologia e che non specificava la razza che oggi detiene tale nome). Si è sentito parlare anche di Blue Paul Terrier, ma questi costituì il filone scozzese meno importante e di cui si è persa traccia agli inizi del XX secolo. L'American pitbull terrier è un cane particolarmente agile, forte, tenace e combattivo. Il primo secolo di storia della razza, si intreccia con quella dell'American Staffordshire Terrier, fino agli anni trenta del XX secolo, quando si cominciarono a separare due tipologie distinte.