Naturally Pets Canine Centre

28/04/2025

A lovely day relaxing with the woofs after a busy weekend 🥰

14/04/2025

11/04/2025

So proud of my guys! Heard a commotion in lounge, saw they were chasing a poor little blue tit around! 😱 ( realistic reenactment depicted below 🤣) I asked them to stop and leave the room so I could open doors and windows to let it out safely - and they listened straight away 🥰 didn't need to touch them at all 🥰
Not saying I'll b leaving them unattended on a farm any time soon, but I've never used a prong or shock collar on these guys and never will, and it's just nice to have affirmed that you don't need to use nasty aversives to stop predatory behaviour 🥰

01/04/2025

Our condolences to the family of Doreen Mills who passed this week. Her and her little dog Maxi will be fondly remembered by those of us in our old walking club ###

20/03/2025

Always worth a thought...

79 likes, 3 comments. “training should be ethical - or we should leave animals in nature donat to our non profit organisation to support our rescue work : https://gofund.me.cab54824”

08/03/2025

Our ethos...

77 likes, 2 comments. “training should be ethical - or we should leave animals in nature donat to our non profit organisation to support our rescue work : https://gofund.me.cab54824”

08/02/2025

28/01/2025

Credit
Scott Metzger Cartoons

28/01/2025

Abutiu: un compagno per l’eternità

Il primo cane di cui conosciamo il nome è vissuto migliaia di anni fa nell’antico Egitto e si chiamava Abuwtiyuw, o Abutiu.
Nel 1935, l’egittologo George A. Reisner rinviene una tavola calcarea lunga circa mezzo metro, in una tomba risalente forse al 2280 a.C. circa, una màstaba della VI Dinastia, sita nella Necropoli di Giza: probabilmente la tavola era stata riutilizzata per la costruzione di una tomba successiva, infatti non è stato possibile trovare né la tomba vera e propria del cane né la sua mummia. L’incisione tradotta da Reisner recita più o meno queste parole:
“Era il cane da guardia di Sua Maestà, il suo nome era Abuwtiyuw. Sua Maestà ha ordinato che venga sepolto con una cerimonia, che riceva una bara proveniente dal tesoro reale, che riceva fine lino in quantità e incenso. Sua Maestà gli ha donato un unguento profumato e ha ordinato che la tomba sia costruita dagli scalpellini. Sua Maestà ha così disposto, affinché (il cane) sia onorato (davanti al grande Dio Anubis).”

È interessante notare che la parola che nel testo indica “cane” è “ṯzm”, quindi si trattava di un cane da caccia, un levriero.
Secondo l’interpretazione di Reisner, la tavola deve essersi trovata nella tomba di un uomo sconosciuto cui il cane era appartenuto. È probabile che si trattasse di una persona vicina al Faraone e che fosse accompagnato dal suo cane nell’esercizio delle sue mansioni quotidiane (forse era una guardia reale o un capocaccia), tanto che il Faraone vi si affezionò e volle rendergli omaggio con una cerimonia degna di una persona di alto rango, affinché il suo “ka” sopravvivesse nell’Aldilà, insieme a quello del suo padrone, per vegliare su di loro per l’eternità.

Nel primo commento trovate il link a Digital Giza (progetto curato dall’Università di Harvard), dove potrete vedere l’immagine della tavola con l’incisione di Abutiu e leggere i relativi articoli scritti da George A. Reisner tra il 1936 e il 1938. 👇

Immagine: disegno eseguito da Giuseppe Angelelli (1803-1844) in cui sono rappresentati vari tipi di cani presenti nelle antiche pitture, osservate durante la Spedizione Franco-Toscana in Egitto (1828-29), guidata da Ippolito Rosellini.