21/01/2024
E chi se lo perde un webinar così interessante con una delle docenti che più stimo? Daje gente
Dopocena Live Cinofili
Lunedì 22 gennaio al Dopocena Live alle ore 20.45 saremo nuovamente in compagnia della Dr.ssa Elisabetta Mariani per una puntata sull'isolamento sociale. Un argomento che abbiamo iniziato ad affrontare nella puntata dello scorso 15 gennaio in compagnia del Prof. Roberto Marchesini e di Manuela Macelloni, che abbiamo deciso di continuare ad approfondire da un punto di vista diverso, quello del trauma continuo che crea nella mente di chi lo subisce e degli effetti che crea.
L’isolamento sociale è, fra tutti i maltrattamenti che si possano somministrare a un cane, il peggiore, e il più subdolo, perché difficilmente compreso da parte delle persone. Innanzitutto occorre capire cosa intendiamo quando diciamo che “il cane è un animale sociale”. Non significa semplicemente che al cane piaccia stare in compagnia o che semplicemente sia portato per le relazioni di gruppo; l’intelligenza sociale del cane è una intelligenza che coinvolge in maniera complessa e totalizzante la presenza del cane nel mondo, la sua emotività, la sua intraprendenza, le sue motivazioni ad agire, in poche parole, la sua voglia di vivere.
"Alle orecchie di persone informate, la locuzione ‘isolamento sociale‘, non può significare per i cani altro che una sofferenza, anche grave e che in molti casi sfocia in autolesionismo, invecchiamento e morte precoce. E tutto ciò può succedere sotto gli occhi di ‘compagni umani’ che non sospettano minimamente che la causa di quella sofferenza gliel’hanno procurata proprio loro, relegandoli in un giardino, o peggio, in un cortile o in un terrazzo" (Cit.)
Dopo la presentazione del ciclo di webinar sul Sé Traumatico (ancora disponibile in differita per chi lo avesse perso), un altro appuntamento sul fronte del trauma in preparazione al webinar "Il Sé traumatico pro", edizione aggiornata, in programma nel mese di febbraio 2024 con la Dottoressa Mariani.
Vi aspettiamo
Anna e Michela
Elisabetta Bettina Mariani