Le Galline di Mario

Le Galline di Mario Allevamento domestico di galline. Condivideremo passo per passo l'ideazione, le scelte e la creazione di questo piccolo allevamento domestico
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Con l’arrivo dell’estate, anche le galline soffrono molto il caldo estivo. Esse, infatti, a causa del folto piumaggio no...
06/07/2024

Con l’arrivo dell’estate, anche le galline soffrono molto il caldo estivo. Esse, infatti, a causa del folto piumaggio non riescono a disperdere il calore con il sudore, e quindi soffrono il caldo molto più degli essere umani.

Per cercare di diminuire la temperatura corporea, cominciano a respirare con il becco aperto affannosamente e a tenere le ali molto allargate. Ma quali sono gli altri sintomi?

Come riconoscere che le galline soffrono il caldo
Solitamente dai 25° in su, le galline cominciano a soffrire molto le temperature roventi estive, soprattutto quelle di luglio e agosto. Oltre ad ansimare in modo affannoso e a tenere le ali cadenti, esse tendono a:

fare fatica a reggersi in piedi, quindi solitamente preferiscono accovacciarsi;
isolarsi e ad abbattersi in modo evidente;
avere poco appetito;
dimagrire in poco tempo e a produrre feci liquide;
calare o interrompere la deposizione di uova;
Esistono, però, dei piccoli accorgimenti che gli allevatori possono attuare per aiutare polli e galline a sopportare meglio il caldo. Ecco alcuni consigli su come gestire il pollaio in estate.

1. Creare zone d’ombra all’interno del recinto in estate
Una delle prime cose da fare ad inizio estate è cominciare a creare delle zone d’ombra per le nostre galline. Non è così difficile: una tettoia bassa in legno o dei cespugli folti permettono ai polli di ripararsi dal sole e rinfrescarsi. Un’altra buona soluzione è installare all’ingresso del recinto teli ombreggianti o pergole su cui far arrampicare la vite e altre piante rampicanti, come il glicine e la passiflora. Così facendo, costruiamo un posto che produce un fresco naturale.

2. Assicurare sempre acqua fresca e pulita durante le ore più calde
Le galline sono animali che bevono moltissimo, specialmente in estate, per poter abbassare la propria temperatura corporea e dissipare il calore in eccesso. È importante che gli animali abbiano sempre acqua fresca e pulita. È necessario, quindi, inserire nel pollaio, preferibilmente all’ombra, più abbeveratoi a campana, dislocati in più punti. In questo modo le galline hanno a disposizione molti recipienti per potersi dissetare.

Inoltre, a causa dell’elevata temperatura, l’acqua tende a riscaldarsi in fretta e perciò deve essere sostituita spesso nell’arco della giornata, soprattutto durante le ore più afose. Un piccolo trucchetto per mantenere l’acqua più fresca è aggiungere qualche cubetto di ghiaccio negli abbeveratoi.

Bisogna ricordarsi che la deposizione delle uova dipende molto dall’acqua, perciò non bisogna dimenticarsi di riempire con più frequenza gli abbeveratoi in recinto.

3. Garantire un’alimentazione ricca di fibre alle galline
Oltre a garantire sempre acqua fresca e pulita, bisogna anche assicurare un’alimentazione a base di fibre. Le fibre sono contenute in alimenti come crusca, cereali, mele, pere, stimolano gli animali a bere di più e questo permette una migliore idratazione. Per preparare del cibo sano a base di fibre per le tue galline puoi utilizzare un mulino elettrico per grano.

Cibi ricchi di acqua, invece, come anguria e melone, possono far insorgere attacchi di dissenteria. Ancora, il mais, essendo difficile da digerire, contribuisce a surriscaldare gli animali. Attenzione, quindi, a dosare l’alimentazione di questi cibi.

4. Inserire nella mangiatoia pezzetti di frutta ghiacciata
Un metodo infallibile per rinfrescare i polli in estate è quello di offrire loro pezzetti di frutta e verdura congelata. La ricetta è molto semplice: occorre tagliare a fette frutta e verdura, metterli in un contenitore, riempirlo d’acqua e lasciare tutto nel congelatore per un giorno. Il giorno seguente si può utilizzare una mangiatoia per distribuire il blocco di ghiaccio alle galline. Questo sicuramente le rinfrescherà e darà loro sollievo.

Un altro consiglio è quello di far razzolare le galline all’aperto (nelle ore meno calde). L’erba fresca le aiuterà a ristorarsi dal caldo.

5. Collocare una vaschetta d’acqua all’ombra
Durante l’estate gli essere umani amano rinfrescarsi facendo un bel bagno al mare, lo stesso vale per le nostre galline. In caso di forte caldo, i polli possono rinfrescare il piumaggio in una vasca collocata all’ombra. Oppure è possibile bagnare di tanto in tanto gli animali con un tubo di gomma.

6. Predisporre della sabbia o cenere in zone ombreggiate
Anche la sabbia e la cenere aiutano le galline a sconfiggere il caldo. Il consiglio è quello di inumidire la sabbia o anche il terreno e lasciare che le galline vi sguazzino. In questo modo, non solo si rinfrescheranno, ma riusciranno anche ad eliminare gli ectoparassiti, come i pidocchi.

7. Pulire con più frequenza il pollaio
È risaputo che in estate con l’aumentare delle temperature, aumenta anche il rischio di invasioni di acari rossi e pidocchi. Perciò è importante pulire con più frequenza il pollaio: il primo passo è eliminare la lettiera e le feci che attirano anche mosche e zanzare, che possono infastidire i polli.

8. Non costruire il pollaio con materiali che si surriscaldano
È necessario evitare di costruire il pollaio con materiali metallici in quanto in estate si surriscaldano e possono aumentare notevolmente la temperatura all’interno. Quindi, se si possiede un pollaio costruito in metallo, è bene trasferire gli animali in una casetta costruita in legno. Inoltre, non occorre dimenticare di far circolare l’aria, aggiungendo una finestrella chiusa da una griglia, in modo da evitare che entrino nel pollaio altri animali.

9. Non ammassare le galline in spazi piccoli
È importante che nel pollaio non vi sia un numero esagerato di polli per evitare che si surriscaldino maggiormente. Inoltre, bisogna offrire agli animali spazi ampi per muoversi e distanziarsi. Le galline che vivono in spazi piccoli accusano molto stress e ciò si ripercuote, anche, sulla quantità e qualità di uova prodotte.

10. Controllare lo stato di salute delle galline almeno una volta al giorno
Quando fa molto caldo, è bene fare visita alle nostre galline almeno una volta al giorno, per tenere sotto controllo il loro stato di salute. Come visto, alcuni sintomi di colpi di calore, come il becco aperto e le ali allargate, possono farci comprendere che l’animale sta soffrendo molto il caldo. Questo ci aiuterà ad agire tempestivamente e a mettere in campo le soluzioni adeguate.

Le Livornesi son macchine da uova
03/07/2024

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Ciuffata padovana
17/06/2024

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COLORE DEL GUSCIO DELLE UOVA: DA COSA DIPENDE E QUALI SONO. Se non siamo detentori di un pollaio, non abbiamo mai avuto ...
10/06/2024

COLORE DEL GUSCIO DELLE UOVA: DA COSA DIPENDE E QUALI SONO.

Se non siamo detentori di un pollaio, non abbiamo mai avuto galline e acquistiamo le uova al supermercato (ci raccomandiamo, almeno da allevamento biologico!), potremmo facilmente essere portati a pensare che il guscio delle uova di gallina esista di un solo colore, ovvero in quella tonalità classica di marroncino chiaro un po’ tendente al rosato, che contraddistingue la totalità delle uova confezionate provenienti da allevamenti industriali (almeno qui in Italia).

Forse, al massimo, può esserci capitato di vedere/acquistare (solitamente presso negozi alimentari più attenti al prodotto di qualità) delle uova dal guscio di colore bianco, candido come la neve, deposto da galline ovaiole rustiche italiane (quindi non gli ibridi commerciali da produzione), come possono esserlo ad esempio la gallina Livornese (vedi ad esempio le uova del Parisi), la gallina Padovana o l’Ancona.

Assai improbabile, se non si è almeno un minimo amanti di avicoltura, che ci si sia mai imbattuti (o se ne conosca l’esistenza) in uova dal guscio verde, marrone cioccolato e addirittura azzurro-blu!

Questo perché le razze avicole che depongono queste uova dagli splendidi colori (rispettivamente Olive Egger, Marans e Araucana) sono razze che fortunatamente restano lontane dal “giro” commerciale di largo consumo, riservate agli amatori e agli appassionati che ricercano, per il proprio auto-consumo di uova, di avere un cestino che sia anche “bello da vedere”, con un bouquet di tanti colori diversi!

Uno splendido bouquet di uova di gallina dal guscio colorato
Uno splendido bouquet di uova di gallina dal guscio colorato!
Ma i colori del guscio delle uova di gallina esistono anche in tante altre varianti e tonalità, e nel proseguo di questo articolo andremo proprio a vedere più nel dettaglio quali sono questi colori e soprattutto perché, in alcune razze, il guscio arriva ad essere di quelle straordinarie colorazioni che abbiamo prima menzionato. Come accade la colorazione del guscio e quali sono i motivi delle differenti pigmentazioni?

Sgombriamo subito il campo da qualsiasi dubbio sul fatto che il colore del guscio delle uova possa dipendere in qualche modo dall’alimentazione della gallina. Questo è assolutamente falso. Il cibo può influire sulla colorazione del tuorlo, ma non su quella del guscio, che è invece in relazione in primis alla razza di appartenenza (fattori genetici) e poi alla fisiologia del singolo esemplare (per ciò che riguarda la tonalità del cromatismo). Inoltre, una diversa colorazione del guscio non implica affatto di per sé alcuna differenza in fatto di caratteristiche nutrizionali e organolettiche dell’uovo.

Il colore del guscio delle uova dipende da un liquido lubrificante che viene “spalmato” sopra al guscio quando l’uovo transita nella parte finale spugnosa dell’ovidotto (collocata a circa 10 centimetri dall’uscita) e che serve appunto a facilitarne la deposizione.

Questa sostanza è di colore diverso nelle varie razze e infatti, se prendiamo molte uova di differenti colorazioni e le rompiamo, al loro interno esse risulteranno comunque tutte bianche, appunto perché la colorazione avviene soltanto sulle pareti esterne.

In tutto ciò c’è una sola unica eccezione (che dunque conferma la regola), ovvero quella rappresentata dalle “uova blu” (huevos azules) di Araucana; in questo caso la colorazione coinvolge la genesi stessa del guscio, e non è un’aggiunta nella fase finale di passaggio nell’ovidotto, e difatti il guscio dell’uovo di Araucana è azzurro anche al suo interno.

In relazione a quanto abbiamo appena detto, precisiamo che le variazioni di colore del guscio nella gamma dal bianco al marrone, sono dovute alla deposizione sulle pareti esterne dell’uovo di protoporfirina IX (nelle Marans la deposizione di questa sostanza è così abbondante che le uova sono molto dure e di un bel colore cioccolato scuro che spesso rende molto difficile effettuare la speratura nel caso esse siano state messe nell’incubatrice per far nascere i pulcini); il pigmento che dona alle uova il colore azzurro-verde è invece la biliverdina, che “si mescola” fin da subito alle “sostanze” che danno origine e forma all’uovo.

Per quanto riguarda infine le uova bianchissime (come ad esempio quelle della gallina di razza Livorno, della Padovana e di altre razze rustiche italiane), questo risultato è dovuto alla presenza del gene inibitore pr, che blocca la fuoriuscita di protoporfirina IX.

Infine, la tonalità del colore del guscio dell’uovo può variare anche tra animali della stessa razza e addirittura anche tra quelle deposte dalla medesima gallina, a causa di fattori fisici intrinsechi, all’età dell’animale e da quanto tempo l’uovo permane ogni volta nella parte finale dell’ovidotto.

10/06/2024

Buon lunedì a tutti

09/06/2024

Chi ha animali non va mai in ferie ma piace così.

Il gallo
08/06/2024

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La Gallina Isa Brown: Produttrice di Uova per EccellenzaLa gallina ISA Brown è conosciuta come la gallina più ibrida più...
08/06/2024

La Gallina Isa Brown: Produttrice di Uova per Eccellenza

La gallina ISA Brown è conosciuta come la gallina più ibrida più comune.
E’ molto diffusa nei pollai domestici delle famiglie che allevano un numero ristretto di galline per l’autoconsumo di uova proprio perché, in quanto a deposizione, sono imbattibili: in media producono 300 uova l’anno, dal peso di circa 60gr e dal colore del guscio marroncino chiaro.

Gli esemplari di ISA Brown non si possono considerare animali di razza poiché si tratta di ibridi creati appositamente mediante incroci per arrivare a generare una super-depositrice.
Sono animali creati appositamente per andare incontro a ciò che preme di più all’essere umano cioè avere a disposizione uova fresche da mangiare, ed è per questo che sono impiegate in Italia negli allevamenti intensivi.

La ISA Brown è la gallina che rappresenta per molti il primo passo verso il mondo dell’allevamento avicolo, della possibilità di auto-prodursi le uova e di imparare a rapportarsi all’etologia di questo animale e ad interessarsi alle razze pure vere e proprie.

La parola ISA è l’acronimo di Institut de Sélection Animale, la società che sviluppò e diede origine a questo incrocio nel 1978, specificatamente per la produzione di uova.
Nel 1997, il gruppo ISA si è fuso con Merck & Co., formando Hubbard ISA, e quindi tale varietà è talvolta chiamata anche come Hubbard Isa Brown.

La gallina ISA Brown ha un carattere docile, amorevole ed amichevole. Sono molto sociali e coccolone, amano la compagnia di chi le accudisce, grandi e piccine.

Da un punto di vista fisico è una gallina di media corporatura di circa 2,5kg, dal piumaggio di un colore marrone chiaro, un corpo rettangolare e la coda tenuta leggermente all’in su.
Grazie al loro piumaggio resistono bene anche ai climi invernali più rigidi.

Per quanto riguarda la loro alimentazione si consiglia di somministrare loro un mangime più proteico, assicurandosi anche che non venga mai a mancare il grit o comunque una fonte di calcio.

La durata media di vita di una gallina ISA Brown è intorno ai 5 anni, purtroppo, questa altissima produttività, per cui sono state generate, causa una vecchiaia non priva di problemi di salute anche gravi, che colpiscono nella stragrande maggioranza dei casi l’apparato riproduttivo e i reni

Pulcino affettuoso e un po' confuso
08/06/2024

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LA GALLINA PADOVANAQuesta gallina, inconfondibile per il caratteristico ciuffo, viene allevata sia come razza ornamental...
08/06/2024

LA GALLINA PADOVANA

Questa gallina, inconfondibile per il caratteristico ciuffo, viene allevata sia come razza ornamentale che da reddito, in quanto produce una buona quantità di uova e fornisce un ottima carne.

La gallina Padovana si distingue per lo splendore del piumaggio e l’eleganza delle forme. La cresta è sostituita da un ciuffo di penne molto lunghe che conferisce alla testa l’aspetto di un fiore di crisantemo nel maschio o di ortensia nella femmina.

Un pò di storia
Chiamata anche “Padovana a gran ciuffo” o “gallina con la capeoza”, questa razza è stata importata dalla Polonia nel 1500 da alcuni studiosi padovani. Grazie alla presenza di penne sul capo che sostituiscono la cresta, risultò essere una razza che tollerava il freddo più delle galline locali con una buona produzione di uova anche nel periodo invernale. Si è quindi naturalizzata nel territorio padovano, diventando un simbolo di identità e legame con la città di Padova.

Caratteristiche tipiche
Caratteristica principale è la conformazione del cranio sul quale sorge una protuberanza ossea (ernia craniale), che sostiene il ciuffo di notevoli dimensioni. Il ciuffo di penne pendente sotto il mento va a costituire la cosiddetta “barba” mentre altri due sotto gli occhi costituiscono i “favoriti”. Gli orecchioni sono bianchi e piccoli e sono poco visibili perché sono nascosti dalle basette.

Le gambe sono di struttura fine con tarsi corti di colore blu ardesia.
Il portamento è molto elegante anche se, a causa del ciuffo che ne limita la vista, i movimenti sono lenti.
È un pollo medio-leggero con un corpo mediamente lungo.

Piumaggio. Il colore varia in base alla varietà e le più diffuse sono la bianca, la nera, la oro orlata nero, la argento orlata nero e la camoscio orlata bianco. I due sessi presentano lo stesso tipo di piumaggio pur avendo sfumature diverse. Le penne sono arrotondate e il piumino folto, la mantellina ben sviluppata.

Peso. La gallina Padovana allevata oggi presenta pesi leggermente inferiori rispetto a quelli citati in bibliografia. Il gallo raggiunge il peso di 2 kg, la gallina 1,5 kg.

Pregi e difetti
Oltre a essere una razza ornamentale si presta bene anche per l’allevamento da reddito. È una razza ideale per valorizzare le produzioni di nicchia ed è annoverata tra i prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto. Essendo una razza che si sposta poco, è idonea anche a essere allevata in ambienti piccoli.
La presenza del ciuffo non ne facilita l’allevamento nelle zone piovose e umide. La notevole larghezza delle fosse nasali e l’esagerato rigonfiamento delle narici la espongono all’attacco di alcuni parassiti o malattie per effetto dell’umidità che si inserisce e permane nel ciuffo. Le femmine hanno una scarsissima attitudine alla cova.

La produzione di uova. Questa razza è una buona produttrice di uova (120-150 all’anno) medio grosse (55-60 grammi), di colore bianco e di ottimo sapore.

La produzione di carne. La carne della Padovana è magra, di colore bianco rosato, di sapore estremamente delicato. La pelle è bianca e sottile con scarsi depositi adiposi sottocutanei. Il prodotto giovane, macellato a 5-6 mesi,

Una sincera passione
08/06/2024

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280 Mi piace, 25 commenti. "🐓 Il pollaio va avanti 🪚 I lavori alla costruzione del pollaio vanno avanti. Abbiamo isolato tutte le pareti con del polistirolo interno ai pannelli di legno, in questo modo le galline avranno un ambiente più protetto 🤗 🚪 Inoltre ho anche testato la porta aut...

Galline da compagnia
01/02/2024

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171 likes, 13 comments. “Le galline e i galli hanno dei sentimenti ❤️🐔 L’avresti mai detto? Oggi vi racconto di Gastone, un gallo che si affezionò molto a me. Lo salvai dall’attacco di cani da caccia e per questo mi dimostrò riconoscenza per tutta la vita.”

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30/01/2024

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Dai un'occhiata al video di IlVerdeMondo.

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2166 Mi piace, 49 commenti. "Se mangi uova tutti i giorni”

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Via Fosso Muraglie, 36B
Alessano
73031

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