15/12/2021
𝐋𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐚𝐧𝐞𝐭𝐭𝐨𝐧𝐞
🍰 Come la stessa storia della Pasticceria insegna, dagli errori e dalle coincidenze sbagliate sono nate delizie secolari.
🤶 Durante la Vigilia di Natale, nella Milano del ‘400, il cuoco della famiglia di Ludovico il Moro bruciò il dolce da servire al banchetto.
Al che, lo sguattero di corte - Toni era il suo nome - rimediò con un tentativo: lavorò del lievito avanzato con uova, farina, zucchero, b***o, canditi e uvetta.
Gli Sforza apprezzarono il risultato finale: un dolce soffice e gustoso, ben lievitato, e lo battezzarono 𝑷𝒂𝒏 𝒅𝒆 𝑻𝒐𝒏𝒊.
💭 Nell’immaginario collettivo, il Panettone venne attribuito anche a Ughetto degli Atellani e Suor Ughetta, i cui nomi sono legati all’uva passa che usiamo oggi: 𝒖𝒈𝒉𝒆𝒕𝒕.
📙 Nel primo ‘600, il termine 𝑷𝒂𝒏𝒂𝒕𝒐𝒏 compare nel dizionario milanese-italiano, definito nei suoi ingredienti, ad eccezione del lievito e della forma che oggi conosciamo.
• Due secoli dopo, il cuoco milanese Giovanni F. Luraschi introdusse il lievito nel suo ricettario e il dolce, ormai associato alla Festa, venne ridenominato 𝑷𝒂𝒏𝒂𝒕𝒐𝒏 𝒅𝒆 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍.
• Negli anni ’20, invece, la forma del panettone venne ideata dal pasticcere milanese Angelo Motta, ispirato da un dolce ortodosso tipico della Pasqua: il 𝑘𝑢𝑙𝑖𝑐. Vi aggiunse del b***o in lavorazione e utilizzò una guêpière di cartone come sostegno della massa.
👨👩👧👦 Tutt’oggi il panettone resta il dolce prediletto di Natale sulla tavola degli italiani e, soprattutto, dei milanesi.
👉 A Milano, inoltre, c’è l’usanza propiziatoria di consumarne l’ultima fetta a stomaco vuoto, il 3 febbraio, giorno di San Biagio, protettore della gola.
✨ Sᴇɢᴜɪᴄɪ ᴘᴇʀ ᴀʟᴛʀᴇ ᴄᴜʀɪᴏsɪᴛᴀ̀ sᴜʟʟᴇ ɴᴏsᴛʀᴇ ᴛʀᴀᴅɪᴢɪᴏɴɪ ɢᴀsᴛʀᴏɴᴏᴍɪᴄʜᴇ
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