10/10/2024
L'altoparlante della Stazione bloccò le menti e richiamò gli uditi:
"Amore" ... Ultima fermata!
È bello chiamarti Amore
quando voglio chiamar l'Amore
e tu taci e non sottoscrivi
ma capisco che condividi
dal rossore che non si arresta,
e da donna che adegua tutto
a quel ruolo che non rigetta,
perch'é porta alla maternità!
È più facile chiamarti Amore
se le trecce sono accudite, pront'e dedite all'allegria
che baciando vorrei ti**re.
Il tuo Amore non mi appartiene,
ma in fondo di chi è l'Amore?
Serve un atto già sottoscritto!?
Dove sta poi l'Amore vero?
in un letto color Madero?
in un Concorso di Magistero? .. Mah... Chissà!
Il Futuro se ti appartiene,
io lo prendo e lo porto indietro.
Tu sei Angelo tutelare,
ma che importa: con te rivivo,
quella voglia che porta al mare,
l'orizzonte che fa destare,
il tramonto dell'ansimare,
il sereno nella follia,
e quell'odore di Luna Park!
Poi lontana una sinfonia,
con parole esagerate,
come musiche sconsacrate,
in un Concerto per Archi e frecce!
Così scopro nel tuo sorriso
uno specchio che ci riflette...
dentro un Uomo che si era perso,
e una Donna presa dal vento,
ma oramai non la riconosco
e nemmeno tu lo conosci
e capisci che siam rinati
perché ora ci stiamo accanto:
Questo basta a chiamarti Amore
ed è bello che tu ci sia,
però quando lo dirai tu
sarà in fondo alla Ferrovia!