Let's Dog di Camilla Piva - Dog Training

Let's Dog di Camilla Piva - Dog Training Educazione Cinofila ad Arco, Alto Garda e Valle del Sarca, Valle di Ledro, Rovereto e Vallagarina, G

20/11/2024

Da un paio di settimane mi sto occupando di Pepe, questo cagnetto dalle orecchie elfiche e dai modi scorbutici.
Pepe è il classico cagnetto di cascina che nella vita è sempre stato emancipato dalle figure di riferimento umane: si è sempre fatto i giri che voleva, quando lo voleva e con i tempi e i modi che desiderava, senza aver bisogno che qualcuno scandisse i ritmi al posto suo.
Pepe non si fa toccare e se provi a toccargli la ciotola lui sfodera la piccola tagliola consumata che ha in bocca e te la mostra con orgoglio.
Abbaia come un pazzo finché non esci dalla sua proprietà e pure un po' oltre.
Se non tieni lo sguardo su di lui mentre ti muovi è probabile che tenti di allungarti una pizzicatina al tendine d'Achille.
Ma nonostante ciò, lui è un cane che stimo molto, nei suoi occhi si legge quella saggezza di un qualcuno che ha accumulato esperienza e sa come usarla.
E mi rendo perfettamente conto che questa descrizione non corrisponda esattamente all'idea comune su come debba essere un cane per essere un "buon cane".

È però necessario e urgente rivedere il paradigma con il quale pensiamo al cane e iniziare a interiorizzare il fatto che sí, i cani desiderano starci accanto per condividere con noi la vita (e, a dir la verità, non tutti-tutti i cani vogliono questo per sé stessi) ma desiderano farlo senza sviluppare una dipendenza alienante dalla relazione che ci lega. E alcuni desiderano farlo mantenendo delle distanze, fisiche o emotive, da noi. Come Pepe.

Il cane ha una vera passione per l'uomo.
Così come l'uomo ha una vera passione per il cane.
La coltiviamo da circa quarantamila anni.
Ma questa non deve essere confusa con l'asservimento.
Pensiamo che i cani debbano essere disponibili a farsi smanacciare dagli estranei, per esempio, perché non li pensiamo davvero come compagni di vita che conservano una loro autonomia da noi ma li pensiamo come un qualcosa di nostra proprietà di cui disporre a piacimento.
Pensiamo che i cani debbano imparare a comportarsi seguendo norme di convivialità e abitudini umane: pensiamo debbano essere ospitali con cani che invadono il loro territorio, pensiamo debbano accettare, senza protestare, di passare infinite ore di solitudine senza avere in cambio adeguate proposte per bilanciarle, pensiamo che sia corretto fargli passare tutta la vita legati ad un guinzaglio di un metro e poco più perché lo dice la legge, pensiamo che possa andare bene nutrirli per tutta la vita sempre con le stesse identiche crocchette, pensiamo si debbano abituare alla monotonia, senza aspettarsi mai un'esperienza colorata nella vita.

Loro devono, devono, devono...
Ma noi, ci pensiamo mai a cosa dobbiamo loro?

"La differenza tra passione e dipendenza è quella tra una scintilla divina e una fiamma che incenerisce." – Gabor Mate

25/06/2024

Le persone commettono alcuni errori ricorrenti nel processo educativo dei loro cani, ad esempio sovreccitare i cuccioli o punirli

21/04/2024
03/04/2024

Da anni si chiede una «bau beach»: ora manca solo il via libera dell’Apss. Grazioli: «Sarà la più bella del Garda»

03/04/2024
23/03/2024

AVERE UN CANE È UNO STILE DI VITA

Se c’è un insegnamento che possa essere il nucleo di ogni altra riflessione sul decidere di adottare un cane è questo: far entrare un cane nella nostra casa dovrebbe corrispondere a un nuovo stile di vita.

C’è chi ha già figli, lavoro, casa, hobby, parenti da visitare, la palestra, gli amici da vedere, le vacanze da pianificare e mille altre cose.

Ma quell’atteggiamento in cui si sente la necessità di fare tutto perché si ha paura di perdersi qualcosa, che gli psicologi chiamano FOMO (fear of missing out), mal si concilia col far entrare nella nostra vita un animale.

Il cane, ha il bisogno di muoversi, correre, giocare, socializzare, esplorare, mangiare cibo di alta qualità, e necessita pertanto del nostro tempo e della nostra attenzione (presenza mentale). Non può essere l’ennesima attività inserita in un già lungo elenco di cose da spuntare.

Meglio vivere senza cane, che ritrovarci nel giro di qualche mese ad avvertire il peso di doverlo portare a spasso e dargli solo il tempo di fare c***a e p**ì mentre siamo col nostro sguardo da zombie a fissare lo smartphone.

Se abbiamo già un cane, la cosa più urgente e rivoluzionaria che possiamo fare è rivolgerci ad agevolatori della nostra relazione con lui, ovvero gli educatori cinofili più bravi e preparati, che cominciano dal rilevare i bisogni del cane e dall’aiutarci a leggerne le emozioni e il comporamento, non dall’insegnargli l’obbedienza (scappate a gambe levate da chi come prima cosa comincia a parlarvi di dominanza e sottomissione).

Se avere il cane diventa stile di vita…

Immergerci in natura con l’aiuto dell’animale cambia tutto.

Risvegliamo una parte importante di noi stessi, forse la più vera e profonda. Desideriamo comprendere la Vita. Nutriamo una passione per i sistemi biologici, le dinamiche di gruppo e i sottili segnali che gli animali ci inviano per comunicare con noi. Vogliamo imparare dai cani, portando la saggezza che cogliamo nel mondo animale nelle nostre vite, ovunque andiamo.

Coi cani ci sentiamo a casa, perché ci aiutano a trovare il senso delle cose. Non prendiamo tutto questo col distacco di uno scienziato, ma con amore, consapevoli però che i cani non sono bambini, ma esseri senzienti, con bisogni specifici che desideriamo appagare, a volte prima ancora dei nostri. Desideriamo creare attorno ai cani un ambiente che li aiuti a evolvere. E noi insieme a loro.

Il cane diventa stile di vita.

di vita

06/03/2024

Secondo una ricerca condotta da un gruppo di studiosi del dipartimento di scienze veterinarie dell'Università di Pisa, il rapporto che si instaura tra

29/01/2024

Sensi di colpa

Quando si amano molto i cani, i sensi di colpa sono, a volte, presenti.
Farò abbastanza?
Sarà felice con me?
Gli dedico abbastanza tempo?

Io, molto spesso, vedo l'impegno, da parte dei proprietari, nel cercare di far star bene i propri cani. Ma anche la difficoltà nel capire cosa genera reale appagamento.

Posizionarsi sulle richieste e le esigenze dell'altro.

Non è facile.

La domanda da porsi, per contrastare i sensi di colpa, è quindi 'cosa piace davvero al mio cane?'

Il punto non è 'quanto' ma 'cosa' e 'come'.

L'appagamento, quello vero, riempie, sazia, avvolge.

L'appagamento non si misura con il tempo, può essere una carezza leggera, nel momento giusto. Che dimostra che ci siamo accorti che ce n'era bisogno.

L'appagamento non si misura nello spazio. Può essere anche solo concedere, senza lamentarsi o dissentire, di rotolarsi su qualcosa di interessante. Dimostrando che si capisce quanto, per il nostro cane, possa essere divertente.

L'appagamento nasce dalla comprensione profonda di ciò che genera piacere.

Osservare, senza pregiudizi, indossando la veste del proprio cane.

Lasciarsi andare e seguire la spettacolare individualità del nostro cane.

In foto Summer e Kozmic mentre si godono un legnetto 💟

29/12/2023

Indirizzo

Via Santoni
Arco
38062

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Let's Dog di Camilla Piva - Dog Training pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Let's Dog di Camilla Piva - Dog Training:

Condividi