Potrebbe essere legata al passaggio e ai miti Greci antichi l’ esistenza di una Santuario dei Veneti antichi del XII sec. a.C. in Arcugnano (Vicenza) del quale sopravvivono i resti.
Gran parte delle sue rocce sono emerse dai fondali del grande Tetide. Quell’antico Mare venuto lentamente a morire ai piedi di questo Grande Complesso Monumentale dedicato al Dio che dà il nome alla Riviera Berica. Il Berginus.
Secondo gli indizi giuntici da Strabone, che riferisce, furono questi i Veneti che Fondarono Padova, questo luogo, osservandolo bene, a quell’epoca, poteva anche essere stato il corridoio fluviale (fra passaggi paludosi, in studio) posto fra le 2 catene collinari, La Berica e La euganea. Un transito ideale di quei Veneti provenuti da località site ai piedi delle Alpi Giulie (dove nel 394 d.C. sul Frigido terminò l’epoca del Romano Impero Pagano d’Occidente).
Da qui a Este, Adria, Albalonga, verso Roma, alcuni studiosi sostengono la tesi del passaggio proveniente da est della Tribu nota come 'Romilia , quella di Romolo e Remo.
Salendo verso l’alto, del Complesso Monumentale, nella sua isoletta Quiriniana, c’è chi è convinto che lì si contano 3mila anni della Civiltà Euganeo -Veneta, presente nell’area Euganea, almeno da 500 anni prima della fondazione di Roma. Essa offrì a Roma il suo Patriziato e sembrerebbe anche avere clonato il modello urbanizzato di Oiniketia (Vicenza). Un antico documento ritrovato nel Baden-Wurttemberg, racconta della Commanderia che nel 1307 custodiva i Portelli di accesso al Grande Lago di Vicenza, (il Fons) il più antico del Nord Italia, di cui rimangono visi bili quello che resta delle 2 torri Templari.
che al centro erano attraversate, da un corso d’acqua proveniente dalla sorgente, detta del sifone del Monte Cucco, che muovendo la pala di un mulino, finiva rigoglioso la sua allegra corsa nel Fons, oltre alle vicende del Comandante Adalbert Lorenz "Romeus Pelegrinus”, innamorato della giovanissima Giulia, nel 1307, inseguita dagli inquisitori che nella persecuzione ai templario video l’opportunità di sbarazzarsi di loro colpevoli di scollinare merci beffando il pagamento delle decime al posto di controllo fluviale di Borgo Berga. la ragazza fu istruita a mettersi in salvo passando da Montecchio per recarsi presso una famiglia di Verona
La loro storia d'amore e morte fu rappresentata due secoli dopo da Giovanni Bellini nel dipinto "Allegoria Sacra” ( 1490-1500 ) conservato agli Uffizi. Il dipinto più enigmatico del Rinascimento, finora mai decodificato e successivamente (nel 1594-96) raccontata in chiave romantica da William Shakespeare (alias Michelangelo e John Florio) nella tragedia "Romeo and Juliet".
Quelli di due templi, fra le sue rocce, una Divinità Canina, alcune scalinate, barriere storico -architettoniche naturali semi-sepolte di un antichissimo naturale Anfiteatro Acquatico ellittico successivamente immerso nel paesaggio Quiriniano di Ermengarda Querini-Colonna - Dalle ore- Marzotto -Grimani -Grimaldi. Un giardino descritto dal Conte Scrittore Guido Piovene di cui resta solo il nome un poco come si fa per i defunti illustri. Fino al 1938 era navigabile il percorso che dal Bacchiglione conduceva in Anfiteatro. Da li si risaliva fino alla sommità della villa dal cui belvedere del palcoo imperiale si poteva godere della sua superba e completa vista .
L’anfiteatro con le sue terrazze recinge laghi misteriosi (il Fons più antico lago del Nord Italia) che ancora oggi, vede le sue acque comparire e scomparire, recintate da un paesaggio roccioso terrazzato la cui manutenzione come il suo collegamento a quella “Via Militare” donata dagli Inglesi negli anni 20 conduce alla parte più anticamente popolata da schiavi Spartani che popolavano la zona. Consegnato dagli inglesi della Regina Vittoria nel 1923, da quel momento, le sue terrazze furono mantenute per la penultima volta, nel 1929 così raccordandolo con blocchi sotto la guida del G. Ufficiale Giudiziario il Brunello, dei Conti Anti- Donà presso i quali, a tra Palazzo Porto a Porta Castello e Via S . Francesco erano i fabbricanti Rosenfranz dell’omonimo storico pianoforte . Brunello subentrò nelle manutenzione delle terrazze al procuratore Vincenzo Maltarello.
Surrrounding : L’anfiteatro acquatico ( ex ) Giulia ed Ermengarda Querini delle Villa di Arcugnano Capoluogo grazie alla sua platea acquatica, dispone di una riflessione acustica eccezionale. Perfino il riverbero è ottimizzata dalla apertura delle galleria centrale.
I BLOCCHI DI PIETRA : La presenza nell’area di tutti i suoi blocchi originali, costituisce un suo unicum. Oltre a collocarsi fra a i 10 più spettacolari e scenografici teatri ancora esistenti al mondo, sebbene ( come emerso nel 2016) alcuni suoi blocchi siano stati spostati e provvisoriamente sostituiti, grazie all’infaticabile contributo dei sui volontari che resistettero persino a ben 5 tentativi di pressanti estorsioni compiute grazie a elementi istituzionali corrotti, l0antichissimo teatro può vantare come nessun teatro giunto a noi di essere ancora fortunosamente completo delle sue parti . Sopravvissuto almeno a due Damnatio Memoriae, a smottamenti franosi dovuto ala distruzione della sua secolare canalizzazione, bombardamenti, a manovre militari, ad alluvioni e perfino ai recenti tentativi di saccheggi o e distruzione dei suoi naturali blocchi rocciosi. Dispone di un golfo mistico allagabile, così come suggerito da Richard Wagner e Vincenzo Maltarello, di una isola ( della Isola Quiriniana delel Ninfeee di Romolo) , di una zattera girevole a modello del teatro ideale, progettato da W. Gropius nel 1929 ( Total Theater ). Numerosi allestimenti scenici del giardino riproducono le statue sottratte allo smaltimento nella calcara della Fontega e ricollocate al Teatro Berga .
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Alcune di esse, nuovamente salvate da alcuni patrizi vicentini i cui nobili eredi poi cedettero alla città di Vicenza il cui Comune depositò nel giardino del teatro Olimpico. Le sculture infatti erano state inizialmente ricollocate al Teatro Berga qui sopra disegnato dal grande Arch. Padovano Andrea Palladio. l’identificazione di queste sculture rappresentano quanto di meglio sia sopravissuto al regolamenti di conti durante l’epoca di sostituzione fra i vari templi e santuari di Diana (oggi Santuario Cristiano di Monte Berico) - Giano ecc. per il il mono- Dio imposto dagli Imperatori dalla sede di Instambul del Nuovo Romano Impero, Teodosio e Costantino .Molti blocchi delle terrazze .
Nel corso dei secoli, i blocchi dell’anfiteatro come quelli murari di cinta del complesso fortificato castellano delle Villa di Arcugnano furono impiegati per costruire case e nuove mura del Borgo medioevale. Solo con la direzione della vicentino -Veneziana Giulia Querini dell’Andrea Monga Vicentino Vincenzo Maltarello, il teatro-Santuario dei Veneti antichi ritornò brevemente a risplendere ritrovando parte di quei blocchi di calcarenite indispensabili per la buona acustica, ugualmente utilizzati per realizzare il teatro di Epidauro. In quegli anni le curve del teatro furono ristrette per meglio contenere il suono.
La Masseria Fortificata detta “Il Castello “ che sovrasta le terrazze superstiti, ex tempio inferiore di Giano è l’estensione più bassa dei resti del Castello delle Villa dell’Anfiteatro di Arcugnano Capoluogo . Le vicende occorse anche prima della Lega di Cambrai non lasciarono altra scelta che demolire lentamente il complesso fortificato dove in questo versante era guarnito di ben 8 torrette di avvistamento. Lo stesso stemma di Arcugnano capoluogo raffigura la villa di Arcugnano com le sue 2 torri ravvicinate dentro le quali i templari presidiavano un mulino. Quel percorso oggi è una ripida strada che svoltando bruscamente, fiancheggia i resti della la struttura fortificata ospitante la Cieneteca donata da compositore vicentino del Cinema Tedesco Giuseppe Becce. Inoltre ospita una enorme archivio che conserva resti degli antichi libri salvati dal rogo doloso delle Biblioteca Mioni. Papadopoli.
Nel libro “Die alten heidnischen Kulturen Euganeo Berica” di Franco von Rosenfranz è stato indagata e ampiamente documentata nel IV secolo a. C. la seconda massiccia presenza di greci nel territorio Berico ricordando l’impresa dei 20.000 Spartani di Cleonimo . Le tracce, gli insegnamenti dei superstiti di quella armata di schiavi greci dislocati nelle grotte sono ancora oggi ben presenti . Il segno che il loro secondo passaggio è stato profondamente lasciato nelle cultura, nelle coltivazioni, nell’orientamento dei luoghi, nelle toponomastica.
Dal 12 settembre 2016 fino al 29 ottobre 2016, attraverso allestimenti scenici, fedelmente riprodotti, questi luoghi, finora riservati a rari ed esclusivi eventi privati, su visite guidate con prenotazione, che narreranno le ipotesi anzidette, questi luoghi saranno temporaneamente aperti al pubblico regalando così suggestive emozioni a quanti amino la musica. Vi si entra, provenendo dall'Antico Percorso di Purificazione dell’Anima, attraverso un magico scenario che fino almeno al 1934 cominciava la sua salita dal bordo dell’acqua e che per via delle sua straordinaria amplificazione acustica, su cui provò il suo Liebestod il compositore Richard Wagner. Risalendo il paesaggio sottostante al Brolo terrazzato di Ermengarda Querini, una spianata mostra il giardino della Lanuginosa (Giulia) compagna descritta dal Cavaliere Templare Romeus Pellegrino Ufficiale della l’adiacente commanderia. A quanti ne fanno domanda, l'Associazione gerente valuterà l’apertura di una parte di area facente parte del Grande Complesso Monumentale dell’Anfiteatro Marittimo Berico per destinarla a location per eventi, cerimonie, spettacoli, servizi fotografici, acquisizione di film e pubblicità. Sarà qui data precedenza ed ospitalità a debuttanti da tutto il mondo, ragazzi senza famiglia, privi di risorse, mezzi di sostegno e promozione ma uniti dall’amore per l’arte, la musica, lo spettacolo.
CHI SIAMO
STAFF dei principali addetti alle operazioni di ricerca 1997 - 2016
Supervisore al recupero storico archeologico
Prof. Maurizio Tosi
Conservatore dei luoghi - corrispondente CWGC (Commonwealth War Graves Commission):
Franco von Rosenfranz
Promotore del recupero storico: Associazione Culturale IDEAPOLIS, Filippo Albertin
Tutela Ambientale del Territorio Europeo: UE Bio Guard Corps . Nucleo Fontega Arcugnano
Dipartimento di Archeologia- Analisi Prof. Maurizio Tosi
Dipartimento di ricerca Astrofisica:Prof. Adriano Gaspani.
Coordinamento peritale: Otello Gobbin.
Consulente geografico Prof. Flavio Guidi. (Ministero degli Esteri)
Responsabile di ricerca radiobiologica dott.sa Angela Leoni.
Coordinatrice: Deborah Coron.
Direzione artistica:Christiane Schuster, Filippo Albertin.Dire
Coordinatore per la ricerca tedesca Hans Kaufmann.
Responsabile di analisi servizio SAT-LEADER ing. Henry Brent, Sealab UK Sealab US
Realazione con Studi Locali- Direzione Artistica 2. (‘20) Arch. Giueppe Dalla Massara
Responsabile di Catalogazione d’Arte di Sala Mantegna,
per la Cineteca Giuseppe Becce
la collezione dei testi lasciato da Henry Thode e Daniela von Bülow Listz Wagner nell’Anfiteatro Ermengarda Querini - Colonna -Marzotto -Dalle Ore- Grimani -Grimaldi in Arcugnano capoluogo : Maurizio Quartieri
Curatore biblioteca - archivio sorelle Mioni - Papadopoli : Franco Malosso von Rosenfranz
Mag.Christian Kirchner Ausschuss fur Partnerschaft,Partnerschaften zwischen Org. und Wassershows Salzburg AUSTRIA
Vigilanza -Sicurezza - Archivi : geom. Salvatore Turrisi
Informazioni:
[email protected]
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http://anfiteatroportodegliangeli.com/
http://anfiteatroberico.com
Prenotazioni e Visite Guidate Resp. :
Tel.(+ 39)348 035 65 65.
Corpo di Guardia-Segnalazioni,Tel.(+33)789 0079 37/(+44)70 92 0126 35.