Salve a tutti, sono Fabrizio D'Arcangeli ,in queste poche righe cerchero' di raccontarvi come e perche' ho iniziato questa appassionate avventura, come ho maturato e sviluppato la mia idea di mastino. Fin da ragazzo sono sempre stato appassionato dai molossi in genere, in particolare dal mastino napoletano, prima di tutto per la sua imponenza ed autorita' fisica, tratto distintivo che solo pochiss
ime razze possiedono, poi per il suo essere un incorruttibile guardiano. Iniziai a vedere i primi mastini quando viaggiando con mio padre lo accompagnavo presso stabilimenti e fabbriche dove lui consegnava le merci che trasportava, cosi spesso mi imbattevo in questi cani apparentemente tenebrosi, ma con il tempo, conoscendoli, divennero la mia passione, solo allora sono riuscito a scoprire l'infinita intelligenza ed il devoto attaccamento al padrone e la sua famiglia. Hoiniziato la mia avventura con il mastino in un periodo un po controverso della sua storia evolutiva, periodo in cui la razza aveva perso le sue originali caratteristiche di utilita' all'uomo, sia fisicamente che caratterialmente . Inizialmente, insieme ad un amico, appassionato anch'esso della razza, decidemmo di cominciare questo percorso, purtroppo non disponeva di tanto tempo da dedicare ai cani, ma in compenso possedeva abbastanza spazio per mantenerli, io invece, avevo orari di lavoro più leggeri, ma non possedevo abbastanza spazio.. Dopo le iniziali e innumerevoli difficolta' logistiche ed economiche, arriva la prima cucciolata e la soddisfazione seppur minima ci rendeva felici, dopo qualche tempo per problemi di lavoro fui costretto a dover interrompere per un periodo, quando ricominciai decisi di farlo da solo, speranzoso che in un futuro molto prossimo i miei figli mi aiutino e si divertano con me, cosi affittai un terreno e pian piano ricominciai. Per quanto riguarda il mastino in se, a parer mio, il modello ideale di mastino è un cane tonico, rustico e adatto alla difesa della famiglia e delle sue proprietà;negli ultimi anni di selezione, le tendenze espositive hanno favorito un cane piu' tranquillo ma meno volenteroso nel lavoro e nella guardia, mentre il mastino Napoletano, rispettando la sua funzionalita' ed il suo scopo di esistere come razza, è si un cane malleabile, membro della famiglia, ma pur sempre rimane un cane da guardia, mansueto in famiglia, ma schivo e rispettoso verso gli estranei perche' l'equilibrio naturale della razza forgia dei soggetti seppur di forte tempra ma molto docili e affettuosi con i costituenti la sua famiglia umana (esperienza che vivo tutti i giorni vedendo il rapporto dei miei due figli con tutti i miei cani)
Oggi la parola funzionalita' , viene stuprata, con mastini FUNZIONALI molte persone vogliono indicare cani leggeri, senza rughe e senza osso ne giogaia, cioe' senza le caratteristiche che hanno contraddistinto la razza dalla sua nascita, perche' il mastino deve essere comunque, anche nel rispetto della sua funzione (mastiere/lavoro), un cane possente, robusto, con forte muscolatura e forte resistenza fisica, un cane dalla salute consolidata e dal carattere ferreo, quasi schivo, ma sempre molto socializzato in famiglia e nella societa', un cane sicuro di se e privo di cenni di aggressivita' ingiustificata. Il mastino esprime la sua funzionalita', adempiendo con costanza e pazienza al compito di guardia e difesa delle persone che fanno parte della sua famiglia e difendendo le proprieta' delle stesse, quando il mastino compie egregiamente questo compito, allora si puo' affermare che sa adempiere alla sua funzione, quindi non serve un cane di 50 kg facilmente confondibile con un'altra razza, ma serve il MASTINO NAPOLETANO nella sua essenza. Il carattere
Riassumendo il mio modello di mastino deve essere un cane di grande mole, ottima muscolatura e ossatura di spessore, la pelle, le pliche e le rughe devono essere di giusta entita', in modo da non intralciare i movimenti del cane, una testa e muso quadrati con giusti rapporti di proporzione anche per favorire la respirazione, che deve essere libera per evitare affaticamenti, con rughe essenziali a dare espressione tipica e corretta senza creare problemi di visibilita', infine deve possedere un carattere
equilibrato, paziente e riflessivo, molto ponderato nel saper riconoscere situazioni di pericolo da normali momenti quotidiani, deve saper essere aggressivo e impavido quando la situazione lo richiede ma difensore verso i suoi familiari se necessario; ecco perche' io allevo tutti i miei cani in famiglia, per abituarli ad essere toccati, gestiti e curati dai miei figli e da mia moglie, cosicche' gli adulti possano trasmettere alla loro prole la capacita di comportamento in gruppi sociali senza che la taglia e il carattere del cane siano di ostacolo .