12/08/2024
𝗣𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗲𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝗼𝘁𝗼𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗶𝗻𝗲, 𝗼𝗹𝗶𝗼, 𝗳𝗶𝗯𝗿𝗲 𝗲𝗱 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗯𝗼𝗶𝗱𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲? 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗼!
Facciamo un'attenta analisi sulla corretta formulazione di una dieta casalinga per un cane.
Il punto di partenza, quando si decide di preparare un piano nutrizionale per un cane, deve essere la consapevolezza che ogni dieta deve essere individualizzata. Ogni cane presenta esigenze nutrizionali diverse, a seconda dell'età, della razza, dello stato fisiologico e dello stile di vita. Un accurata anamnesi è perciò fondamentale per riuscire a preparare una dieta corretta. Il secondo passo è quello di calcolare correttamente il fabbisogno energetico del singolo individuo. Non è pensabile fornire un'alimentazione sana e corretta ad un animale fornendo quantitativi di cibo "ad occhio". Un piano nutrizionale deve essere studiato e ponderato con attenzione. A questo punto bisogna decidere cosa inserire nella dieta e ricordarsi cosa non deve mai mancare. Un pensiero comune, e molto sbagliato, è che una dieta casalinga sia semplicemente un po' di carne e un po' di carboidrati, ben cotti, da mettere nella ciotola. Un'alimentazione del genere, nel lungo termine potrebbe portare allo sviluppo di patologie nutrizionali. Queste ultime sono particolarmente subdole, perché si istaurano molto lentamente, e spesso sono difficili da diagnosticare, ma sono a tutti gli effetti patologie gravi e a volte irreversibili.
Il cane viene definito "carnivoro adattato", infatti, se da un lato ha sviluppato degli enzimi in grado di digerire gli amidi, dall'altro resta un carnivoro, perciò il suo corpo non è in grado di sintetizzare alcuni amminoacidi, che come tali vengono definiti essenziali. L'assunzione con la dieta di questi amminoacidi non può prescindere dall'ingestione da parte dell'animale di una fonte proteica, prevalentemente di origine animale. Quindi la prima cosa da inserire in un piano alimentare di un animale sano è una fonte proteica, come ad esempio carne o pesce. Il quantitativo può variare a seconda dell'animale, ma è fondamentale non andare al di sotto dei limiti necessari per il benessere dell'animale. FEDIAF (Federazione Europea dell'Industria degli Alimenti per Animali da Compagnia) fornisce delle raccomandazioni molto chiare sul dosaggio minimo di proteine che un cane adulto deve assumere giornalmente. Se per calcolare il fabbisogno energetico si utilizza, ad esempio, la formula 110 x il peso vivo dell'animale elevato alla 0,75, FEDIAF indica come quantitativo minimo 45 grammi di proteine ogni 1000 kcal di energia metabolizzabile. È importante specificare che questo non vuol dire che per un cane che necessita di 1000 kcal bastino 45 grammi di carne, poiché 100 grammi di carne non corrispondono a 100 grammi di proteine e che questo dosaggio rappresenta solo il minimo indispensabile, ma un animale sano potrebbe, e dovrebbe, assumerne giornalmente un quantitativo superiore. Ad oggi infatti non ci sono indicazioni su un quantitativo massimo di proteine che può assumere l'animale. Tuttavia, un eccesso di proteine può causare un'eccessiva fermentazione da parte dei batteri del colon.
L'attenzione, però, non va posta solo al quantitativo delle proteine, ma anche al profilo amminoacidico della fonte proteica che si usa. Infatti, FEDIAF indica dei dosaggi minimi che l'animale deve assumere per ogni amminoacido essenziale, senza i quali l'animale andrebbe incontro a seri problemi di salute.
Nelle tabelle FEDIAF in cui vengono indicati i nutrienti minimi che un cane deve assumere non rientrano invece i carboidrati. Questo perché idealmente un cane potrebbe vivere senza assumere alcuna fonte di carboidrato. Tuttavia, i carboidrati, quando cotti correttamente e resi digeribili, sono un'ottima fonte energetica che l'animale può utilizzare per numerose funzioni organiche, evitando, così, l'utilizzo delle proteine come fonte energetica, ma "risparmiandole" per la crescita e la riparazione dei tessuti. Inoltre, la maggior parte dei carboidrati apportano anche minerali e vitamine. Al contrario, un apporto eccessivo di carboidrato nell'alimentazione può portare l'animale ad aumentare eccessivamente di peso.
Un alimento che viene spesso sottovalutato e dimenticato nelle diete formulate per i cani è l'olio. Probabilmente perché si pensa che i grassi vengano già assunti dall'animale tramite la carne. Tuttavia, ciascun grasso presenta una composizione differente in acidi grassi. Gli acidi grassi sono distinti in acidi grassi saturi (presenti principalmente nei grassi di origine animale) monoinsaturi e polinsaturi (presenti in maggior quantità nei grassi di origine vegetale). Tra questi ultimi sono inclusi quelli che vengono definiti acidi grassi essenziali, ossia quelli che l'organismo non è in grado di produrre e che devono, perciò, essere assunti tramite l'alimentazione. Essi hanno funzioni molto importanti nell'organismo: rientrano tra i costituenti delle membrane cellulari, rappresentano i precursori degli eicosanoidi (coinvolti nella cascata infiammatoria) nonché, regolano diversi processi metabolici. FEDIAF, nel cane adulto, offre indicazioni sul quantitativo minimo di grasso che deve contenere una dieta, non perché il grasso di per sé sia essenziale, ma perché reputa quel dosaggio il minimo per assicurare ad un animale l'apporto corretto di acidi grassi essenziali.
Ciò che non va mai dimenticato, quando si prepara un piano alimentare per un cane, è di controllare quali acidi grassi si stanno fornendo all'animale e, se tra questi, sono presenti gli acidi grassi essenziali (come l'acido linoleico e l'acido alfa-linolenico). Inoltre, è fondamentale controllare che nella dieta ci sia la corretta proporzione tra omega 6 e omega 3 che, alcuni studi, indicano come di 5:1 a favore degli omega 6. Questo rapporto però può variare a seconda delle condizioni di salute e delle necessità del singolo individuo.
In generale olii vegetali come quelli di mais, di girasole o di soia apportano soprattutto omega 6 mentre per gli omega 3 l'olio di lino risulta particolarmente ricco di acido alfa-linolenico mentre gli olii di pesce sono ricchi in EPA e DHA. Ad oggi, negli animali adulti, non è ancora ben chiaro se ci sia, e quale sia, il fabbisogno giornaliero minimo di EPA e DHA, tuttavia sempre più studi sottolineano l'importanza di questi due acidi grassi per il benessere degli animali e il loro ruolo di antiossidanti e antinfiammatori in numerose patologie, come l'insufficienza cardiaca e quella renale.
E le verdure? Esse, in una dieta, rappresentano soprattutto una fonte di fibre. Queste ultime non rappresentano un vero e proprio nutriente poiché, per definizione, non vengono assimilate dall'animale ma sono importanti per permettere al tratto gastroenterico di funzionare al meglio. Infatti, la presenza di esse nell'alimentazione nonché, il rapporto tra fibra solubile e insolubile presente nel pasto, va ad influenzare la velocità di transito degli alimenti nello stomaco e nell'intestino oltreché, la digestione e l'assorbimento di numerosi principi nutritivi. Inoltre, la fibra solubile viene fermentata dai batteri presenti nel colon con conseguente produzione di acidi grassi a corta catena, che possono essere poi assorbiti dall'organismo.
Quindi per preparare una dieta corretta per un cane basta mettere nella ciotola proteine, olio, fibre ed eventualmente carboidrati nella giusta proporzione?
Assolutamente no. Quello è un passo importante, ma perché un piano nutrizionale sia corretto e sano, deve essere completo e bilanciato di tutti i nutrienti necessari per un animale e quindi non bisogna dimenticarsi assolutamente i minerali e le vitamine, di cui una dieta casalinga è quasi sempre carente.
Infatti, tra le linee guida FEDIAF per una corretta alimentazione del cane, rientrano i dosaggi minimi e massimi di 25 nutrienti tra minerali e vitamine. Bisogna quindi controllare se il piano nutrizionale che si sta preparando rispetti questi parametri, al fine di evitare carenze o eccessi deleteri per la salute, e nel caso non fosse così, preoccuparsi di aggiungere le adeguate integrazioni.
Per rendere tutto questo più semplice è raccomandabile rivolgersi a professionisti specializzati in nutrizione, i quali sono in grado di calcolare, in base alle indicazioni FEDIAF, per ogni animale i minimi e i massimi dei vari nutrienti e mettere in evidenza eventuali mancanze o eccessi in un piano alimentare preparato per quel soggetto.
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