Ambulatorio Veterinario Tagliano&Bonino

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07/04/2024

Appello da privato

CIAO! Mi chiamo Era, ho un anno e mezzo e sono sterilizzata. Non sono di razza ma “compenso” in dolcezza ed energia. Cerco una nuova famiglia tutta per me che mi possa adottare come unica pelosetta di casa (no altri cani e no gatti). Amo stare libera in giardino, ma sono abituata anche a vivere in casa. Sono ben educata e con gli umani non ho alcuna difficoltà relazionale. Per conoscermi potete contattare la mia umana di riferimento sig.ra Maria al 3272014812. Grazie! ❤️

25/12/2023
08/07/2023

⚠️ ATTENZIONE ⚠️
Ci arrivano nidi interi trovati "stavo potando la siepe..."
Ricordiamo che i tagli e le potature di alberi, arbusti e siepi nel periodo della nidificazione (marzo – agosto) sono vietati per legge (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).
Oltre a commettere un reato, uccidiamo degli esseri viventi o rendiamo loro difficile la sopravvivenza...meglio la siepe disordinata che una vita spezzata!!!

08/07/2023
28/03/2023

È importante prevenire l'infestazione da zecche ecco perché...

Quali sono le malattie trasmesse dalle zecche?
Le zecche sono parassiti esterni delle dimensioni che variano da qualche millimetro a circa 1 centimetro secondo la specie e lo stadio di sviluppo. Il corpo tondeggiante e il capo non distinguibile dal corpo, è munito di un apparato boccale (rostro) in grado di penetrare la cute e succhiare il sangue degli ospiti.

Habitat e diffusione

L’habitat preferito delle zecche è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, con preferenze ambientali che dipendono dalla specie. La zecca dei boschi prospera in presenza di clima fresco e umido mentre la zecca del cane frequenta maggiormente zone a clima caldo e asciutto o dove la vegetazione è più rada. La presenza delle zecche dipende essenzialmente dalla presenza di ospiti da parassitare sul territorio. Per questo, luoghi come stalle, ricoveri di animali e pascoli sono tra i loro ambienti preferiti.

Malattie trasmesse dalle zecche

Il morso della zecca non è di per sé pericoloso per l’uomo, i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori.

Le patologie infettive veicolate da zecche negli animali sono principalmente:

☑️ Piroplasmosi: è causata un protozoo del genere Babesia e colpisce il cane.

Il passaggio delle babesie dalla zecca al cane avviene dopo ca. 36-48 ore ed il periodo di incubazione (il tempo che intercorre tra la trasmissione del protozoo e la comparsa dei sintomi) è variabile, da qualche giorno a 3 settimane.

Una volta penetrata, la babesia si moltiplica nei globuli rossi determinandone la rottura e provocando così una sindrome caratterizzata da febbre e abbattimento, anemia, ittero e possibili complicazioni a carico di apparato renale, digerente e sistema nervoso.

☑️ Ehrlichiosi: è una malattia batterica causata da diverse specie di batteri intracellulari che può colpire sia il cane che il gatto, oltre che l’uomo.

La trasmissione avviene dopo 24-48 ore ed il periodo di incubazione è di 1-2 settimane.

La malattia si presenta con una prima fase acuta, che può dare sintomi più o meno appariscenti a seconda della specie batterica in causa e delle caratteristiche del soggetto colpito dall’infezione. Segue poi una fase subclinica in cui non si hanno più sintomi clinici evidenti ma la malattia sta progredendo verso la fase cronica, quella generalmente più pericolosa poichè animali gravemente malati possono sviluppare quadri clinici molto seri e potenzialmente mortali.

☑️ Malattia di Lyme o Borreliosi: è una malattia che colpisce sia il cane che l’uomo, mentre il gatto è piuttosto resistente e in genere non sviluppa segni clinici.

Il periodo di incubazione è molto variabile ed i segni clinici possono comparire a distanza di molto tempo dal morso della zecca, questi comprendono: zoppia, febbre e depressione, problemi renali, cardiaci e epatici. La risposta immunitaria dell’individuo influenza fortemente l’evoluzione della malattia, quindi non tutti i cani infetti sviluppano i sintomi clinici sopra citati.

☑️ Epatozoonosi: è una malattia trasmessa dalle zecche che può colpire sia il cane che il gatto.

L’agente patogeno è Hepatozoon, un protozoo che viene “assunto” dall’animale per ingestione della zecca (quando gli animali, specialmente i cani, si mordicchiano per staccarsi i parassiti di dosso) oppure, soprattutto il gatto, per ingestione di piccole prede che avevano a loro volta mangiato una zecca portatrice di Hepatozoon.

L’infezione può essere asintomatica passando quindi del tutto inosservata, oppure essere caratterizzata da sintomi più o meno importanti, a seconda del numero di parassiti che entrano nell’animale. Tali sintomi comprendono febbre, dimagrimento, stanchezza, anoressia, anemia e dolori muscolari.

☑️ Encefalite da zecche: l’agente patogeno di questa malattia è un virus della famiglia Flaviviridae che infetta un gran numero di animali, uomo compreso, e può provocare una malattia a interessamento neurologico molto grave (soprattutto nel cane), in genere a presentazione acuta, carattere progressivo ed esito mortale.

I sintomi più comuni nel cane sono febbre alta, convulsioni, deficit neurologici multipli e paresi. Il tempo necessario alla trasmissione della malattia non è noto, ma si presume sia piuttosto breve.

Non tutti i soggetti infettati sviluppano l’encefalite e molti possono restare del tutto asintomatici (nell’uomo il 70% delle infezioni passa inosservata), ma quando la malattia si manifesta è particolarmente grave e purtroppo non esiste un trattamento eziologico in grado di combatterla efficacemente.

Tanti auguri a tutti i nostri pazienti e ai loro padroni 💫...
24/12/2022

Tanti auguri a tutti i nostri pazienti e ai loro padroni 💫...

13/05/2021

LEISHMANIOSI
La Leishmaniosi è una malattia protozoaria trasmessa da un insetto volante il flebotomo o pappatacio.

La prevenzione si basa soprattutto sul tentativo di evitare il contatto tra la microscopica zanzarea e il cane, attraverso l’uso di repellenti sul cane, ma spesso non basta.
La Leishmaniosi canina è una malattia davvero insidiosa, molto diffusa e particolarmente grave.

Rappresenta un pericolo anche per l’uomo, il quale può infettarsi se viene punto dal flebotomo che ha, al suo interno il parassita.

Molti sono gli sforzi che sono stati fatti nel tentativo di trovare dei protocolli preventivi all’infezione.

Questo perché il contagio può avvenire solo se esistono queste due condizioni predisponenti:
-l’animale infetto (cane, topo, lepre ecc)
-il flebotomo.
Risulta fondamentale quindi riuscire a interrompere il ciclo vitale del protozoo, inoltre cercare di avere dei trattamenti (preventivi ma anche terapeutici) volti a ridurre la possibilità degli animali ospiti di fare da ulteriori vettori della malattia.

Risulta, dagli ultimi studi che anche le femmine infette possono trasmettere la Leishmania a tutta la cucciolata.
Ecco perché è assolutamente consigliato escludere dalla riproduzione le femmine infette.

Come fare la giusta prevenzione quindi?

La combinazione di più metodi appare l’unico modo per cercare di evitare il contagio.

Conoscendo le temperature e le condizioni ambientali in cui il pappatacio preferisce muoversi, si cerca di:

-evitare di lasciare il cane fuori la notte, in ambienti contaminati (verde, zone umide, ecc)
-utilizzare spray repellenti in combinazione a collari antiparassitari o spot on, prima della passeggiata serale o mattutina
-utilizzare zanzariere con maglie più strette (meno di 2-3 mm)
-fare disinfestazioni ambientali.
L’efficacia dei repellenti però non sempre è sufficiente.

Ecco perché le case farmaceutiche hanno cercato di formulare dei vaccini che riuscissero a stimolare in modo corretto il sistema immunitario del cane, senza però poterlo infettare come avviene per i vaccini classici, che stimolano il sistema umorale a reagire ed essere pronto qualora si verifichi l’incontro con l’antigene.

Nel caso della Leishmaniosi questo principio non può essere efficace, ma anzi, produrrebbe la malattia.

I PRINCIPI ATTIVI efficaci come repellenti contro i pappataci o flebotomi sono:
deltamethrina
permetrina
flumetrina
da soli o in combinazione con altri insetticidi che abbiano effetti sinergici sugli insetti.

I prodotti possono essere in formulazione spot on, collari o spray.

La prevenzione significa anche CONTROLLI REGOLARI tramite test sierologici

Il sistema immunitario svolge un ruolo fondamentale nella manifestazione clinica da Leishmaniosi
Quando un animale incontra il protozoo, non è detto che si ammali automaticamente.

Molto, infatti dipende dal suo sistema immunitario e dalla risposta che si attiva.

Per capire meglio questo passaggio, faccio un breve accenno (facile, facile) al sistema immunitario.

Il sistema immunitario è un meccanismo di difesa dell’organismo il quale reagisce quando incontra delle sostanze che non sono riconosciute come facenti parte del corpo (not-self).
La risposta che ne consegue può essere di tipo aspecifico (innato) oppure adattativo o specifico.

La risposta immunitaria specifica a sua volta può portare a due tipi di reazioni:

quella del sistema cellulo-mediato (anche detto TH1)
quella del sistema umorale, dove vengono coinvolti gli anticorpi (anche detto TH2).
Nel sistema cellulo-mediato, alcune cellule (linfociti T) inglobano l’antigene (ad esempio la Leishmania) e attivano dei meccanismi per cui lo distrugge (o almeno cerca) instaurando un processo infiammatorio, più o meno importante.

Questo metodo è sempre pronto nell’organismo si attiva nel giro di poche ore e non è influenzato dal tipo di agente che incontra ma soprattutto non ha memoria.

Quando però un corpo estraneo continua ad essere presente all’interno dell’organismo, oppure lo stimola in continuazione, si attiva la risposta umorale.

Gli anticorpi quindi, vengono attivati quando si instaura uno stimolo più forte oppure quando il sistema cellulo-mediato lo richiama e fa quindi svoltare il meccanismo di difesa, da cellulo-mediato a quello umorale.

È una risposta ulteriore che, nel caso della Leishmaniosi però provoca la malattia.

Ecco perché il concetto di vaccino fino ad oggi inteso come stimolo della reazione immunitaria umorale non aveva avuto successo.

Il VACCINO per la Leishmania che utilizziamo in ambulatorio è il Letifend (MSD) in quanto appare molto sicuro e relativamente efficace (gli studi lo verificano efficace per il 72% dei casi).

Letifend che tipo di vaccino è?
I vaccino è composto, in pratica, da 4 proteine diverse, componenti il parassita.

Si sono individuate le parti che interessavano e che davano la risposta immunogena desiderata e sono poi state ricompattate insieme.

Il risultato è un vaccino ricombinato che riesce a stimolare la risposta immunitaria solo verso quella parte proteica, potenziandola.

Effetti collaterali, rischi e sicurezza del nuovo vaccino per la Leishmania?
Lo studio che ha messo in evidenza la sicurezza ed efficacia del protocollo vaccinale si riferisce ad applicazione su 549 cani in Francia e Spagna (zone considerate altamente endemiche).

A due gruppi di cani è stato somministrato il vaccino o un placebo (senza che il medico o il proprietario sapesse cosa stava iniettando, quindi uno studio a doppio cieco, così si definisce questa metodica).

I cani sono stati lasciati per due anni esposti naturalmente nell’ambiente e poi sono stati analizzati i risultati della infezione avvenuta.

La prima valutazione è stata fatta sulla tolleranza al vaccino, che non ha mostrato di dare alcun effetto collaterale, se non un leggero prurito nel punto di inoculo (e questo è stato molto importante).

Circa l’efficacia, nei cani che avevano ricevuto il vaccino l’incidenza dei segni clinici è risultata significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo.

Lo stesso vale per il numero di casi che sono stati confermati come positivi alla malattia.

In particolare, il vaccino è in grado di ridurre di 5 volte il rischio di comparsa di malattia rispetto al gruppo di controllo. L’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, è risultata del 72%.

Interessante anche il fatto che la rivaccinazione non abbia dato effetti collaterali, risultando anch’essa sicura.

La scarsa (o quasi assente) risposta avversa alla somministrazione, deriva anche dal fatto che al suo interno non sono presenti adiuvanti in quanto si è dimostrato, da solo, capace di provocare la risposta protettiva nei confronti di Leishmania infantum.

Per quali cani è indicato fare questo vaccino?
Considerando la difficoltà di proteggere i cani attraverso le barriere chimiche e meccaniche, la sicurezza del vaccino e la gravità della malattia, noi consigliamo di vaccinare tutti i cani che vivano in zone endemiche e, comunque, di valutare insieme al proprio medico l’opportunità o meno della pratica.
Il vaccino può essere somministrato dopo i 6 mesi di vita del cane previo test per escludere che non abbia già contratto il parassita.

In ogni caso, anche cani di piccola o piccolissima taglia (come i Chihuahua) che quindi vivono in casa, ma in zone altamente endemiche, non hanno problemi di sorta e sarebbe quindi consigliata la somministrazione.
Consigliamo di effettuare il test di screening nel periodo da gennaio ad aprile e il vaccino è preferibile effettuarlo 1 mese prima dell'inizio della stagione calda in cui si attivano i pappataci. E' necessario inoltre che il vaccino sia almeno a 3 settimane di distanza da altre vaccinazioni.

Ho fatto il vaccino: se faccio il test per la diagnosi di malattia, interferisce nella risposta?
La risposta è no.

Studi sulla risposta immunitaria indotta dalla somministrazione del vaccino hanno dimostrato che la risposta umorale è diretta esclusivamente contro di essa.
Questo significa che, per la diagnosi, consente di distinguere i soggetti infetti da quelli vaccinati.

Il mio cane è positivo al test della leishmaniosi, devo fare il vaccino e la prevenzione?
La risposta è no.

I cani che sono risultati positivi al test (che siano sintomatici o meno) non devono essere vaccinati.

Ecco perché è fondamentale effettuare sempre il test per verificare che il cane sia negativo al titolo e alla presenza di Leishmaniosi nel sangue.

Si sottolinea però che cani che sono infetti, con manifestazione clinica o meno, diventano serbatoi e quindi potenziali fattori infettanti di pappataci e quindi di altri cani.

Per questo motivo è fondamentale che, soprattutto i cani positivi (o malati con manifestazione clinica a maggior ragione) siano sempre protetti con spray repellenti, collari o spot no, onde evitare l’ulteriore contagio.

Inoltre ai cani non sintomatici, che rimangono in fase preclinica, deve essere ridotta la possibilità di reinfezione, proprio per ridurre la possibilità di avere un ulteriore stimolo da parte del sistema immunitario.

Per ulteriori informazioni saremo disponibili a chiarimenti.

Tanti auguri di buone feste...
24/12/2020

Tanti auguri di buone feste...

07/12/2020

La leishmaniosi è una malattia trasmessa dalla puntura dei pappataci

FILARIOSI CARDIOPOLMONARECon l'avvicinarsi della bella stagione, è importante fare un ripasso di cosa sia la filariosi c...
23/05/2020

FILARIOSI CARDIOPOLMONARE
Con l'avvicinarsi della bella stagione, è importante fare un ripasso di cosa sia la filariosi cardiopolmonare.
È una malattia parassitaria causata da Dirofilaria immitis, basta una puntura di zanzara infetta e un cane sano può essere infestato da larve che poi maturano e diventano vermi adulti che si localizzano nelle arterie polmonari e nel cuore. Nei casi più gravi, se non diagnosticata prontamente, può portare alla morte del cane. Una filaria adulta può infatti raggiungere i 25 cm di lunghezza.
La filariosi è trasmessa da un cane infetto a uno sano, attraverso la puntura di una zanzara, che è l'ospite intermedio e il vettore del contagio tra i cani.
La filariosi cardiopolmonare in uno stadio iniziale è asintomatica e il cane può sembrare sano. Dopo un pò di tempo possono però subentrare tosse persistente, il cane appare più stanco e cerca di muoversi il meno possibile. Anche la passeggiata quotidiana può essere uno sforzo eccessivo, fino a portare a veri e propri svenimenti (sincopi).
Si avrà poi dimagramento con perdita di peso e disappetenza.
Per diagnosticare questa pericolosa malattia si fa un prelievo di sangue, che può essere esaminato sia al microscopio per la ricerca delle microfilarie, oppure sottoposto a un test rapido ambulatoriale.
Con l'ecocardio invece si possono identificare le filarie adulte, questo esame permette anche di stabilire il grado di danno cardiaco dovuto al continuo muoversi di questi parassiti.
Una volta fatta diagnosi è importante stabilire una terapia specifica e pianificare i successivi monitoraggi.
Più importante ancora è ricordarsi, intorno ad aprile-maggio, di iniziare la prevenzione specifica.

10/04/2020

In merito all’epidemia di COVID-19, la malattia respiratoria causata dal Nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2), l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie risponde ad alcune domande ricorrenti sul coinvolgimento degli animali da compagnia nella trasmissione di questa specifica infezione (Ultim...

11/03/2020

Alla luce delle nuove disposizioni più restrittive in materia di lavoro e di spostamenti si comunica che a partire dalla giornata di Giovedi 12 Marzo,fino a data da definirsi, l’Ambulatorio Veterinario Tagliano&Bonino rimarrà CHIUSO.
Saremo reperibili SOLO E UNICAMENTE PER LE EMERGENZE ai numeri

3338521361
3203779244

Certi della vostra comprensione e del vostro buon senso nell’evitare ogni spostamento non dettato da primarie necessità, vi ringraziamo.

Dott.ssa Elena Tagliano
Dott. Alberto Bonino

08/03/2020

Si comunica che a partire dalla giornata di Lunedì 9 Marzo fino a data da definirsi, al fine di garantire la sicurezza degli utenti e del personale sanitario, l’Ambulatorio Veterinario riceverà UNICAMENTE SU APPUNTAMENTO.
Si prega di contattare i numeri
3338521361
3203779244

Grazie

03/03/2020

Global Veterinary Community

09/02/2020

Un altro interessante articolo scritto dalla Dott.ssa Silvia Vannini sui nostri amci a quattro zampe! =)
Leggiamo insieme!
AVERE UN CANE ALLUNGA LA VITA.

Avere un cane allunga la vita. Quello che a tutti i proprietari di cani è sempre stato ovvio, oggi è stato riconosciuto anche dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), che ha pubblicato sul suo sito www.dottoremaeveroche.it un articolo dal titolo “Avere un cane allunga la vita?”.
E' stato dimostrato scientificamente che convivere con un cane diminuisce i livelli di stress ed è un antidepressivo, fa avere uno stile di vita più attivo, riduce il rischio cardiovascolare in generale (che significa una pressione sanguigna più bassa, dei livelli di colesterolo più controllati e un minor valore di glicemia a riposo); insomma, in soldoni, avere un cane diminuisce del 24% la probabilità di morte per qualsiasi causa!
Avere un cane indubbiamente induce a camminare di più, perchè la passeggiata, o le passeggiate, giornaliere sono irrinunciabili: in questo momento non fa attività fisica solo il cane, ma anche il padrone! E' stato dimostrato che questa leggera attività, fatta con costanza, migliora i livelli della glicemia e del colesterolo, e, nell'ambito di una dieta ipocalorica, fa perdere peso più velocemente.
Accarezzare un cane è un antidepressivo infallibile: infatti ci tranquillizza perchè ci fa produrre più endorfine, delle sostanze chimiche prodotte dal cervello che hanno la caratteristica di produrre piacere, gratificazione e felicità, aiutandoci a sopportare meglio lo stress.

19/12/2019

𝕃'𝔸ℕ𝕋𝕀𝔹𝕀𝕆𝕋𝕀ℂ𝕆 𝕀ℕ 𝕆𝔾ℕ𝕀 𝕆ℂℂ𝔸𝕊𝕀𝕆ℕ𝔼 ℕ𝕆ℕ è 𝕊𝔼𝕄ℙℝ𝔼 𝕃𝔸 𝕊𝕆𝕃𝕌ℤ𝕀𝕆ℕ𝔼
💊 𝓔' 𝓲𝓶𝓹𝓸𝓻𝓽𝓪𝓷𝓽𝓮 𝓾𝓼𝓪𝓻𝓵𝓲 𝓼𝓸𝓵𝓸 𝓼𝓮 𝓷𝓮𝓬𝓮𝓼𝓼𝓪𝓻𝓲𝓸 𝓼𝓾 𝓹𝓻𝓮𝓼𝓬𝓻𝓲𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓭𝓮𝓵 𝓜𝓮𝓭𝓲𝓬𝓸 𝓥𝓮𝓽𝓮𝓻𝓲𝓷𝓪𝓻𝓲𝓸
💊 𝓰𝓵𝓲 𝓪𝓷𝓽𝓲𝓫𝓲𝓸𝓽𝓲𝓬𝓲 𝓬𝓱𝓮 𝓱𝓪𝓲 𝓪 𝓬𝓪𝓼𝓪, 𝓬𝓱𝓮 𝓾𝓼𝓲 𝓽𝓾, 𝓷𝓸 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓿𝓪𝓷𝓷𝓸 𝓫𝓮𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓵𝓾𝓲
💊 𝓪𝓷𝓬𝓱𝓮 𝓽𝓾 𝓭𝓮𝓿𝓲 𝓾𝓼𝓪𝓻𝓮 𝓰𝓵𝓲 𝓪𝓷𝓽𝓲𝓫𝓲𝓸𝓽𝓲𝓬𝓲 𝓼𝓸𝓵𝓸 𝓺𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓮𝓻𝓿𝓮

10/11/2019
24/04/2019

Ricetta Elettronica Veterinaria, ecco cosa cambia per i proprietari, costo (perché si paga) e perché dovrete avere maggiore pazienza per i tempi di attesa.

19/03/2019

La processionaria (Thaumetopoea pityocampa) è un bruco all'apparenza innocuo che nidifica s...

19/03/2019

Noto anche come “Aids Felina”, il virus Fiv crea non pochi allarmismi nei proprietari dei gatti. Ma che cos’è esattamente? Leggi l'intervista all'esperto!

Auguri di buon anno a tutti i nostri pazienti pelosi e ai loro proprietari...
31/12/2018

Auguri di buon anno a tutti i nostri pazienti pelosi e ai loro proprietari...

21/11/2018

I veterinari di Asti posano per un calendario 2019 «bestiale» e benefico: è l'originale iniziativa promossa dall'Ordine dei Medici Veterinari di Asti per s

La filariosi è una malattia che può essere trasmessa dalla zanzara al cuore del tuo cane e può portare anche alla morte....
02/05/2018

La filariosi è una malattia che può essere trasmessa dalla zanzara al cuore del tuo cane e può portare anche alla morte. Solo il Veterinario può prevenirla correttamente. Vuoi proteggere il tuo amico? Fissa un appuntamento o vieni a trovarci.

27/04/2018

La Primavera è arrivata ed è tempo di pensare alla prevenzione della filariosi: basta una puntura di zanzara per contagiare un cane sano! Guarda il video per saperne di più e prendi appuntamento con il veterinario! (Contributo video fornito da Elanco)

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