Centro Cinofilo del Monferrato

Centro Cinofilo del Monferrato Educazione ed Addestramento cinofilo
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Intereventi Assistiti con l'Ausilio di Animali

Proseguono i lavori di recupero comportamentali con le allieve a 4 zampe prese in carico in questo periodo. Con i nostri...
28/01/2025

Proseguono i lavori di recupero comportamentali con le allieve a 4 zampe prese in carico in questo periodo. Con i nostri cani a supporto si iniziano a vedere i primi risultati. Se fino a poco tempo fa non era nemmeno possibile avvicinarsi con i cani, ora con C possiamo condividere anche la stessa area e oggi anche le stese noci 🥜😅. Con L siamo ancora in fase di strutturazione dei rinforzi e dei richiami, ma abbiamo molto spazio di manovra con il lavoro olfattivo. Quindi: work in progress 💪🏻🐾🐶😊 Stay tuned!

24/01/2025

Torna la rubrica “Allievi che aiutano allievi”: ieri abbiamo socializzato il piccolissimo Bowser (3 mesi circa) con i nostri allievi Marlon e Gastone oltre ai sempre presenti Isaac e Monroe. Direi che è andata bene 😊🐾🐶

Giacomino (cane fantasia) e Giacomo (alano) in contemporanea in pensione. Due cani 🐶 di personalità 😅🐾 corse sfrenate qu...
17/01/2025

Giacomino (cane fantasia) e Giacomo (alano) in contemporanea in pensione. Due cani 🐶 di personalità 😅🐾 corse sfrenate questa mattina presto a -3°🥶🥶🥶

Oggi Asti si è svegliata al “fresco”😅: -4° 🥶di silenzio e ghiaccio. Ma i nostri ospiti in asilo e pensione sono rimasti ...
13/01/2025

Oggi Asti si è svegliata al “fresco”😅: -4° 🥶di silenzio e ghiaccio. Ma i nostri ospiti in asilo e pensione sono rimasti al caldo tutta la notte con i nostri split operativi estate e inverno nelle giornate di temperature estreme! Senza esagerare, però perché anche gli sbalzi sono un problema 😉 Per info sui costi scriveteci in privato 🐶🐾

Da cane aggressivo con tutti i cani a questo ❤️Chupa, mix maremmano, all’arrivo del suo ormai migliore amico🐾
08/01/2025

Da cane aggressivo con tutti i cani a questo ❤️Chupa, mix maremmano, all’arrivo del suo ormai migliore amico🐾

Per la rubrica   ieri sera qualcuno è tornato in pensione qui da noi, ma durante le pulizie mattutine col 100°💨non era m...
07/01/2025

Per la rubrica ieri sera qualcuno è tornato in pensione qui da noi, ma durante le pulizie mattutine col 100°💨non era molto felice di aspettare fuori 😂🐾🐶

Una nuova pagina di un libro lungo 365 pagine con i nostri amici a 4 zampe 🐾🐾Buon anno! 🥂🍾
01/01/2025

Una nuova pagina di un libro lungo 365 pagine con i nostri amici a 4 zampe 🐾🐾Buon anno! 🥂🍾

Per la rubrica  Marlon, incrocio bassotto x Jack Russell, ormai è a tutti gli effetti membro attivo presente tutte le se...
07/12/2024

Per la rubrica
Marlon, incrocio bassotto x Jack Russell, ormai è a tutti gli effetti membro attivo presente tutte le settimane presso il Centro Cinofilo per qualche ora di asilo. Così ne approfittiamo per utilizzarlo come spalla insieme ad Isaac e Monroe per le nuove leve come Koby che a soli 5 mesi scarsi lo supera solo in altezza e stazza perché in quanto ad ignoranza….😆

Titolo dell’opera: Cani volanti nelle fredde mattine invernali
04/12/2024

Titolo dell’opera: Cani volanti nelle fredde mattine invernali

27/11/2024

Allievi che aiutano allievi 🐶🐶
Marlon (incrocio bassotto) è un nostro affiliato da molti anni e come Muffin sta aiutando C (mix maremmano) nel suo recupero verso la sua rieducazione comunicativa nei confronti dei conspecifici. Non solo oggi siamo entrati in campo con lui, quarto cane che vede da quando abbiamo iniziato le lezioni, ma la scialorrea di C è sparita, i suoi approcci aggressivi pressoché del tutto spariti scomparsi e si cominciano ad allungare i tentativi di gioco. La comunicazione olfattiva del tutto assente ora si attiva quasi subito, l’esposizione del lato viene letta con coerenza e l’utilizzo della coda è quasi sempre orientata in senso positivo.
Direi avanti tutta e grazie Marlon 😍❤️🐶
P.s. d’altronde al flamenco chi può resistere 🤣🤪

Quando ti accingi a diventare un fratello maggiore 👶🏼 qualche lezione di buone maniere la devi prendere 🤪  ❤️🐶
26/11/2024

Quando ti accingi a diventare un fratello maggiore 👶🏼 qualche lezione di buone maniere la devi prendere 🤪
❤️🐶

Lei è L e come si evince dall’immagine stiamo lavorando in museruola fin dalla prima lezione (siamo alla numero 3). Il s...
10/11/2024

Lei è L e come si evince dall’immagine stiamo lavorando in museruola fin dalla prima lezione (siamo alla numero 3). Il suo obiettivo: masticare tutto ciò che si avvicina alla sua giovanissima proprietaria. Che a confronto un pastore tedesco in stile anni ’90 delle forze speciali era un giocherellone come il commissario Rex. L viene da 2 percorsi educativi precedenti assolutamente infruttuosi dove o era “lasciata libera di esprimersi” oppure si limitava a prendere qualche bocconcino in campo senza essere “pressata” da quelli che per lei sono dei veri e propri stressors della vita reale.
Il cane che va in protezione sul proprio proprietario/conduttore più che essere libero di esprimersi in una folla forse dovrebbe essere in grado di trovare nel suo punto di riferimento una risorsa di sicurezza e affidabilità, costruendo quella solidità di relazione e fiducia che con un solo contatto visivo gli possa far pensare “anche se in questo momento cadesse un meteorite tu sei qui e mi basta”. Come? Lavorando! Ogni giorno, su piccoli esercizi, a piccoli passi, chiedendo al cane di fidarsi di noi, aggiungendo sempre maggiori difficoltà nell’ambiente e restando il suo punto di riferimento. Mai pensando di chiudere un cane insicuro, ma di aprirlo. Cercando di comprendere le motivazioni della sua reattività e delle sue reazioni di fronte ad un evento problema. Non esiste solo il bianco e il nero, esistono sì le sfumature, ma all’interno della relazione stessa che sarà unica tra cane e conduttore, noi educatori dovremmo essere un tramite e indicare la via migliore per aiutare quella che è la strada più corretta per quel binomio. Vi posso dire che questa ragazza è davvero giovanissima e sta costruendo, oltre che una relazione davvero bellissima con il suo cane, un terzo individuo rappresentato, metaforicamente, dal binomio stesso e che si rinforza via via che lavorano insieme.
La costanza e il lavoro metodico pagano sempre e i risultati si vedono velocemente se si ha la pazienza di fare pratica 🐶❤️
Ndr sì, se ci si avvicinava a N, L ti volava direttamente in faccia.

La comunicazione dei cani è sempre stata e sempre sarà un terreno di interesse per me vastissimo. Ora abbiamo strumenti ...
03/11/2024

La comunicazione dei cani è sempre stata e sempre sarà un terreno di interesse per me vastissimo. Ora abbiamo strumenti come le neuroscienze che ci permettono di sondare quello che osserviamo tutti i giorni in campo.
Questi animali straordinari non solo si sono evoluti con noi, ma hanno anche influenzato in maniera significativa la nostra stessa evoluzione come specie e di questo abbiamo le prove scientifiche.
Un aspetto che sicuramente oggi non viene mai considerato abbastanza, a mio avviso, è quanto i tempi moderni influenzino però le loro esigenze etologiche. Spesso sento dire che basta stiano tutti insieme affinché “gli equilibri si creino” o “se la risolvano tra loro”. Fosse così semplice non ci sarebbero i match da parchetto ogni 3x2.
Il punto è che, soprattutto nel male, i proprietari interpretano in chiave umana quello che invece è canino non rispettando, ancora una volta, la dimensione del cane, in nome di un bene e di un benessere che, se stiamo ad osservare, tanto bene poi non è.

Lei è C, ha circa 18 mesi ed era già stata in un centro di addestramento dove per socializzarla, data la sua timidezza, veniva messa a contatto con cani ai quali lanciava qualsiasi tipo di segnale tranne quello di socializzazione amichevole. Purtroppo ha tentato in tutti i modi di sfuggire e di far comprendere ai suoi interlocutori umani che quel metodo non funzionava, ma niente, se ne usciva fuggendo da ogni lezione.
Quando al cane mancano gli strumenti della comunicazione, si deve lavorare per inserirli perché se non li possiede, per genetica e per mancanza di esperienze avute da cucciolo, si può solo operare in quella direzione. Buttare un cane di fronte ad un altro sperando che “le cose gli entrino a forza in quella zucca” non farà progredire le sue insicurezze, anzi.

Aggiungo un dato importante: C alla vista di qualunque cane a distanza di circa 100-150 metri inziava ad avere una scialorrea spaventosa tanto era il trauma subito in precedenza.
Alla seconda lezione siamo riusciti a stare in campo con il mio cocker e alla terza ad aggiungere un altro cane, Muffin (del quale abbiamo solo un’immagine post dato che 😅). La scialorrea è notevolmente diminuita e il lavoro continuerà con compiti via via più complessi sia a casa che a lezione. C ora arriva a lezione sempre scodinzolando e nonostante abbia mostrato un paio di volte un atteggiamento poco amichevole verso i cani, ha ricevuto un nulla come risposta se non un invito al gioco. E questo ha estinto il comportamento reiterato nel tempo.

La pazienza, la costanza e i cani giusti sono la psicoterapia dei cani 🐕🐶❤️e tantissimo amore per loro che fanno tanto per noi

Avete presente i cani da borsetta? 👜 Noi no! Candy e Noel sono due mix Yorkshire DECISAMENTE countryside-addicted 🐶🐶🏞️🍁🍂...
30/10/2024

Avete presente i cani da borsetta? 👜 Noi no! Candy e Noel sono due mix Yorkshire DECISAMENTE countryside-addicted 🐶🐶🏞️🍁🍂

Gloria and Isaac 🐶🐶
29/10/2024

Gloria and Isaac 🐶🐶

L’inserimento di un nuovo caneNel momento in cui si decide di prendere un secondo cane e se ne possiede già uno sarebbe ...
13/10/2024

L’inserimento di un nuovo cane

Nel momento in cui si decide di prendere un secondo cane e se ne possiede già uno sarebbe quantomeno il caso di porsi qualche semplice domanda:
- Posso permettermi un secondo cane in termini economici e di spazi? Sì? No?
- Posso gestire due cani con il mio stile di vita?
- Come farò l’inserimento dell’altro cane?
Ecco, queste sono solo ALCUNE, e lo sottolineo cento volte, “alcune”, delle domande che i proprietari dovrebbero farsi quando prendono un secondo o addirittura un terzo cane. La metà delle seconde adozioni fallisce perché alle domande di cui sopra sono state date risposte spesso molto superficiali e non è mai stato contattato un professionista. Di norma viene chiesto un parere telefonico al proprio veterinario o all’allevatore presso il quale è stato scelto il secondo cane, che molto spesso non è nemmeno lo stesso al quale ci si è rivolti per il primo cane. Altre volte, nel caso in cui si guardi ad un canile o ad un rescue perché così si fa anche una buona azione, si chiede a chi fa volontariato in quella struttura, il quale ben poco sa della famiglia e del contesto familiare nel quale andrà a vivere il cane scelto, al massimo vede il cane destinato all’adozione nel suo contesto di canile o rifugio dove, tra l’altro, i cani sono molto bravi ad adattarsi o addirittura sono stati messi in box da soli. Quindi direi che il “prodotto” garantito per super buono e socievole poi torna indietro proprio perché domanda e offerta non parlano nemmeno la stessa lingua, non solo non si sono mai incontrate.
L’altro motivo per cui spesso questi nuovi inserimenti falliscono è che la famiglia, che si trova a fare i conti con i primi problemi di ingresso, di norma non ha mai fatto i primi step di cui sopra, tralasciando anche aspetti importanti e al presentarsi dei primi problemi, anche grossi, si rivolge a professionisti i quali propongono ognuno la propria visione del problema e l’eventuale soluzione, se c’è. Il punto che mi preme sottolineare in questa sede non è tanto il professionista al quale ci si rivolge (ognuno può scegliere chi vuole), quanto la tempistica: chiaramente se mi rivolgo a lui nel momento in cui i cani sono venuti a contatto malamente e hanno anche arrecato danno ad alcuni membri della famiglia, questo non potrà proporre soluzioni miracolose, ma anzi, sarà costretto a prendere provvedimenti anche drastici per mettere in sicurezza in primis le persone. Perché resta un dovere morale, etico e professionale che io per prima ho sposato nella mia professione quello di salvaguardare i proprietari anche dai loro stessi cani. Se l’aver fatto degli errori educativi, seppur in buona fede, ha portato chi vive con i propri cani a finire in ospedale o nella migliore delle ipotesi con una bella pinzata sulle braccia o sulle gambe, qualcosa nella gestione dei propri cani va rivista. Ed è mio compito, qualora chiamata, cercare di mettere in sicurezza prima di tutto le persone, agendo al meglio in questa direzione.
Successivamente l’inserimento del secondo cane e la sua gestione non sono impossibili, anche nei casi in cui il primo cane non sia proprio ben disposto verso altri cani, ma anzi, non li ami per nulla. Lo dimostrano le due foto qui sotto dove in due situazioni differenti i secondi cani sono stati inseriti in due momenti nelle quali inizialmente non solo in una addirittura c’erano stati episodi di aggressività anche grave da parte degli altri cani verso i nuovi soggetti e verso i proprietari, ma nel secondo caso il primo cane non tollerava nessun altro animale.

Giorgio Vallortigara, neuroscienziato che si dedica da una vita allo studio delle menti animali, ha di recente postato s...
02/10/2024

Giorgio Vallortigara, neuroscienziato che si dedica da una vita allo studio delle menti animali, ha di recente postato sui suoi profili social questo estratto dal suo libro “La mente che scodinzola”: “Se le capacità dei cani non sono presenti nei lupi e se non dipendono dal fatto di vivere con l’uomo, allora rimane una sola altra ipotesi: l’intelligenza sociale dei cani è il risultato del processo di domesticazione. I cani domestici sono probabilmente derivati dai lupi grigi più di 15.000 anni orsono. In che modo potrebbe essersi modificata la loro intelligenza? La risposta può ve**re da uno straordinario esperimento iniziato nel 1959 in Siberia, a Novosibirsk, la città della scienza dell’Unione Sovietica. Il genetista Dmitry Belyaev e, successivamente, la sua allieva Lyudmilla Trut hanno selezionato artificialmente delle volpi sulla base della loro relativa docilità. La procedura, semplicissima, prevedeva che solo le volpi che non mostrassero risposte aggressive e di evitamento all’avvicinarsi di un essere umano potessero accoppiarsi tra di loro. Dopo dodici generazioni soltanto, queste volpi hanno iniziato a mostrare variazioni sia nella morfologia (con uno scheletro di dimensioni più ridotte, le orecchie abbassate, la presenza di variazioni di pigmentazione, a macchie, nel pelo, l’accentuazione della curva della coda), sia nel comportamento (con presenza di un generale atteggiamento di docilità nei confronti degli esseri umani, simile a quello dei cani, scodinzolio e abbaio festoso). Sottoposte al test dei contenitori, queste volpi, a differenza dei loro conspecifici non addomesticati e dei lupi, rispondono facilmente ai segnali sociali emessi dagli esseri umani, come il pointing o la direzione dello sguardo.”.
Fare questa premessa risulta doveroso oggi più che mai, dato che sempre più spesso emerge la necessità di comprendere il cane non solo con lo strumento (inefficace), da un lato, del facile buonismo, ma degli strumenti che la scienza e il lavoro sul campo messi insieme ci offrono.
Allo stesso tempo il recupero comportamentale oggi, per come è cambiato e sta cambiando il cane nella relazione con l’uomo (vedi esperimento sopra), non può più essere considerato il solo protagonista dei problemi che derivano ogni qualvolta c’è un incidente più o meno grave che lo vede sulla scena. E sollevare polemiche sterili sulle piattaforme o sui quotidiani nazionali più che orientare ancora una volta l’opinione pubblica a dividersi tra “è come lo cresci” o “quella razza è pericolosa” non aggiunge davvero nulla.
Nella relazione con il cane gli attori sono due, il cane e il proprietario, sia che le cose vadano bene sia che vadano male, anche molto male. Dunque, se, come nel caso che sto seguendo da un mese (lezioni effettive 3) ben 5 educatori non hanno funzionato è perché forse nei casi precedenti l’approccio era sempre “cino-centrico” ovvero il cane era visto come la fonte del problema nella relazione e mai la fine di una serie concatenata di eventi dove anche il proprietario aveva un ruolo attivo nel generare la reazione del cane. Come nella medicina occidentale si tende a osservare il sintomo e curare quello, così nel recupero comportamentale del cane abbiamo la tendenza a studiare molto la reazione del cane e tamponare o ridurre i suoi comportamenti ma senza “disturbare” troppo la componente umana. Questo, a mio avviso, non si può fare: correggere il cane ponendoci poco in discussione risolverà alcuni cani, ma non quelli che usano questo canale per comunicare con noi, seppur certo in maniera errata. Dobbiamo dunque metterci molto di più in gioco in maniera emotiva e mentale, come in qualunque altra relazione se vogliamo ottenere risultati più duraturi e dei cambiamenti davvero significativi nel comportamento del nostro cane.
p.s. il cane in foto era terrorizzato (fra le altre cose) dai giochi al punto da mostrare forte ostilità verso di me o i proprietari se posti in ambiente chiuso o fuga se posto in ambiente aperto. Nella stessa lezione questa è stata la sua reazione.

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Asti

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:00
15:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 12:00
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Mercoledì 09:00 - 12:00
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Giovedì 09:00 - 12:00
15:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 12:00
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Sabato 09:00 - 12:00
15:00 - 19:00

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