Dott.ssa Susanna De Luca Medico Veterinario

Dott.ssa Susanna De Luca Medico Veterinario CONTATTARE IL 380/9091912 La dottoressa Susanna De Luca si laurea in Medicina Veterinaria nel 2003 con votazione di 110/110 e lode.
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In seguito consegue i diplomi di specializzazione in Malattie infettive e Profilassi Veterinaria ed in Fisiopatologia della Riproduzione degli animali domestici. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento in radiologia, ecografia addominale e cardiaca ed elettrocardigrafia degli animali da compagnia. E' iscritta al'Albo dei medici veterinari di Avellino. Con una esperienza di 10 anni nel settore

degli animali d'affezione, effettua visite domiciliari nella zona di Avellino e Provincia. E' abilitata all'accesso alla banca dati dell' Anagrafe degli Animali d'Affezione, espletando tutti gli obblighi di legge.

https://www.fnovi.it/node/49667
07/03/2022

https://www.fnovi.it/node/49667

Una nota della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha informato che la Commissione dell’Unione europea, considerati i preoccupanti sviluppi della situazione in Ucraina e per evitare possibili difficoltà ai rifugiati provenienti dall'Ucraina con i loro cani, gatti o a...

07/03/2022
10/01/2022
08/01/2022

In data 06 Gennaio 2022 il CEREP ha confermato la positività alla PSA in un cinghiale ritrovato morto nel comune di Ovada (Alessandria) e sottoposto ai test richiesti dal Piano Nazionale di Sorveglianza Passiva.

L'Italia continentale quindi si unisce a tutti quei paesi europei che sono già stati coinvolti nell'attuale ondata epidemica della malattia.

La Peste Suina Africana non si trasmette all'uomo. Il virus infetta solo i suidi, domestici e selvatici, con un elevato tasso di mortalità. Inoltre, la presenza della malattia comporta ingentissimi danni economici a carico del settore zootecnico coinvolto, con notevoli limitazioni di carattere commerciale.

CHIUNQUE rinvenga una carcassa di cinghiale, è tenuto a contattare i Servizi Veterinari del territorio, che preleveranno campioni da sottoporre ai test diagnostici e provvederanno allo smaltimento in sicurezza.

04/09/2020
Firma la petizione

Firma la petizione

Stop al massacro di cani e altri animali con i LUMACHICIDI

18/07/2020

Il veterinario comportamentalista

Quando si comincia a parlare di cani in famiglia si propone quasi sempre l’adozione di un cucciolo. Questo perché si pensa che il cucciolo sia più facile da gestire, che il cucciolo crescendo con la famiglia si abituerà prima alle regole di casa, che sarà facile educarlo. Invece si pensa che un cane adulto faccia fatica ad affezionarsi, e che un adulto chissà che traumi può aver subito e cosa tirerà fuori col tempo....

Bhe vi racconto un po’ la mia storia:
Ho adottato Eros a 2 mesi dalla strada.
🐶 Oggi Eros ha 5 anni, è educatissimo, ama la sua famiglia ed è amato ma è un iperattivo/ipersensibile quindi ha delle vulnerabilità e una patologia del comportamento.

🐕 Da una settimana è entrata in casa Lulu, una giovane cagnolina di 2 anni adottata dal canile sanitario di Perugia dove lavoro. Lulu si pensa che vivesse libera, vagasse per le campagne e si appostasse nelle cascine per trovare cibo. Lulu non ha mai conosciuto una casa ne una famiglia vera. Da quando è entrata in casa non ha mai sporcato dentro, dorme sulla sua cuccetta ai piedi del nostro letto tutta la notte, la mattina mi sveglia con una leccatina al viso e se non mi alzo va ad aspettarmi sulla sua cuccetta. Adora i bambini ed è una compagna pazzesca sia per Eros che per la mia bambina.

Quando ho conosciuto Lulu avevo intuito le sue potenzialità. Un cane adulto lo vedi, vedi il suo carattere, o comunque le sue potenzialità.
Un cucciolo non sai chi diventerà.
Un cucciolo deve imparare a sporcare fuori, e fino ai 6 mesi non saprà gestire lo stimolo!
Un cucciolo conoscerà il mondo con la bocca, distruggendo ciò che troverà interessante. Un adulto ha abbandonato da tempo la fase orale.

Detto ciò andate in canile e adottate, che sia cucciolo o adulto adottate dal canile!!
Ma ricordate: io vi avevo avvisato 😉😉😉😉!

Drssa Cristiana Matteocci

01/05/2020
Rosati (UniTo): la veterinaria dimostra che c'è una sola salute | Oggi

Il test sierologico realizzato dai VIROLOGI VETERINARI del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino è stato registrato al Ministero della Salute.

Leggi l'articolo: Rosati (UniTo): la veterinaria dimostra che c'è una sola salute | Oggi | Quotidiano dell' Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

04/04/2020
EMERGENZA COVID-19 - ANIMALI DA COMPAGNIA | fnovi

Facciamo chiarezza in un mare di notizie false

A seguito della comparsa di titoli allarmistici su alcuni organi di stampa e diffusi mediante social network è nostro intento offrire ai colleghi medici veterinari e ai loro clienti alcuni chiarimenti in merito al ruolo degli animali da compagnia nella situazione epidemiologica da COVID-19. 

28/03/2020
I veterinari: “Non usate la candeggina per disinfettare le zampe dei cani”

I veterinari: “Non usate la candeggina per disinfettare le zampe dei cani”

Come se non bastasse la necessità di ripetere, anche a livello istituzionale, che i cani e gli animali d'affezione in generale non trasmettono il coronavirus, da giovedì pomeriggio appassionati cinofili e veterinari sono dovuti scendere in campo, sul web, per avvisare il più possibile le persone ...

19/03/2020
Principali caratteristiche della dieta del coniglio da compagnia.

Principali caratteristiche della dieta del coniglio da compagnia.

Negli ultimi anni si è assistito a un notevole aumento del numero di conigli da compagnia nelle nostre case, i quali grazie al loro carattere dolce e affabile si prestano bene alla vita in famiglia.Il coniglio appartiene all’ordine dei lagomorfi e al genere Oryctolagus, esistono più di sessanta ...

18/03/2020
Coronavirus, respiratori per animali riconvertiti all'uso per esseri umani: il Veneto fa il censimento

Coronavirus, respiratori per animali riconvertiti all'uso per esseri umani: il Veneto fa il censimento

Respiratori per animali riconvertiti per gli esseri umani. Per fare fronte all'emergenza Coronavirus e alle difficoltà di approvvigionamento di nuovi macchinari, in Veneto si censiscono anche i respiratori per animali, per valutare se almeno una parte possa essere usata per gli esserei umani....

27/02/2020
IL SOTTILE FILO CHE LEGA PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E SOTTOVALUTAZIONE DEL PERICOLO | fnovi

IL SOTTILE FILO CHE LEGA PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E SOTTOVALUTAZIONE DEL PERICOLO | fnovi

Con il loro consenso pubblichiamo la nota che Sergio Rosati e Luigi Bertolotti, professore ordinario (Malattie infettive degli animali) e professore associato del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino, hanno inviato agli studenti del Corso di laurea in Medicina Veterinaria.

30/01/2020
Wuhan novel Coronavirus: come nasce un’emergenza epidemica

Wuhan novel Coronavirus: come nasce un’emergenza epidemica

Erano i primi giorni di gennaio quando hanno iniziato a circolare le prime voci relative ad un cluster di casi di polmonite in Cina. Le somiglianze con il caso SARS sono state lampanti da subito: stessi sintomi, stesso decorso della malattia, stessa correlazione con un mercato di animali vivi. A dif...

29/12/2019

Altro post a cui tengo molto perchè aimè molti colleghi ancora prescrivono prodotti a base di questo framaco per i cani che hanno paura dei botti!!! :( LEGGETE CON ATTENZIONE e controllate il principio attivo del farmaco che vi è stato prescritto, se è questo non datelo!!!!!!!!!!
NOTA AVEC (Associazione Veterinari Esperti in Comportamento)
L'uso di farmaci con la molecola acepromazinacome principio attivo per trattare in fase acuta i problemi legati a paura/fobia dei rumori nei cani è molto frequente nella pratica clinica dei veterinari "generalisti", nonostante non ci sia tale indicazione sul foglietto illustrativo. Questa pratica però non comporta un miglioramento delle condizioni del paziente, quanto piuttosto un probabile peggioramento del benessere del cane durante gli eventi traumatici. AVEC (Associazione di Veterinari Esperti in Comportamento) sconsiglia l'uso di questo principio attivo come trattamento in cani con problemi di fobia ai rumori, motivando tale scelta sulla base delle evidenze scientifiche di numerosi autori. L’acepromazina aumenta la sensibilità dei cani ai rumori ed essendo un agente dissociativo altera la capacità del cane di processare e comprendere il rumore e la sua risposta allo stesso rendendo il cane di conseguenza più ansioso (Overall, 2013). Cani già fobici ai rumori vivono un profondo stress quando esposti allo stimolo fobico e si sensibilizzano ulteriormente (Clough, 1982). Il risultato che si ottiene con la somministrazione di acepromazina è un cane sedato solo dal punto di vista motorio che continua a percepire (anche in modo amplificato) lo stimolo minaccioso e quindi ad esserne impaurito, senza riuscire a mettere in atto alcun tentativo di fuga. Ulteriori possibili complicazioni dei farmaci neurolettici fenotiazinici sono l’eccitazione parossistica e l'effetto disinibitorio sulla aggressività che può rendere il cane pericoloso anche per i proprietari stessi (Crowell-Davis &Murray , 2006). Per questi motivi AVEC sconsiglia totalmente l'uso della acepromazina, soprattutto come trattamento unico o addirittura preventivo per animali con fobia ai rumori,così come sconsiglia tutti i metodi basati su punizioni fisiche e sul flooding,cioè sull’imporre al cane di permanere a contatto con lo stimolo che lo impaurisce.

29/12/2019

PER I CACCIATORI E NON SOLO!!!!
Malattia di Aujeszky nel cane
La Malattia di Aujeszky, nota anche come Pseudorabbia, è causata da un Herpesvirus (alphaherpesvirus) che trova il suo ospite naturale e reservoir nel suino e nel cinghiale, ma può essere trasmessa a molte altre specie di mammiferi, in particolare carnivori, ruminanti ed equidi. I carnivori si possono infettare per ingestione di interiora e/o carne cruda di suino e cinghiale, con il morso o tramite contatto diretto, quindi tipicamente durante la caccia al cinghiale, oppure per contatto diretto con suini infetti in allevamento. I principali segni clinici sono di tipo neurologico e si impone la diagnosi differenziale con la Rabbia, da cui il nome Pseudorabbia. Si possono rilevare encefalomielite, paralisi della laringe e un imponente prurito che può indurre l’animale ad automutilarsi. L’incubazione dura da 2 a 6 giorni e la morte è rapida, entro le 48 ore dall’inizio dei sintomi. Non esiste un trattamento efficace. L’unica misura protettiva per il cane consiste nell’evitare il contatto con i suidi e l’alimentazione con carne cruda di suino e cinghiale. La diagnosi di Malattia di Aujezsky nei carnivori si ottiene per ricerca diretta dell’agente:
• biologia molecolare (PCR);
• isolamento virale.
(Fonte IZSVe)

27/12/2019

Maria Chiara Catalani - Medico veterinario comportamentalista

Aiutateli, aiutiamoli a vivere meglio i festeggiamenti.

24/12/2019

Buon Natale 😊

22/12/2019

Il veterinario comportamentalista

☀️Buongiorno amici,
Approfitto per farvi i miei più sinceri auguri 🎉 e per ricordarvi che a Natale 🎄 non è una buona cosa regalare 🎁 un cucciolo o un gattino 🐶 🐱!

❇️ Regalare un animale significa impegnare per almeno 15 anni l'altra persona di una responsabilità enorme: la vita di un altro essere vivente.
Personalmente sono contraria, Soprattutto se "il regalo" viene donato ai bambini piccoli, non ancora pronti per questa responsabilità.

Ciò non significa privare un bambino della compagnia di un animale, cosa che invece lo renderà uomo/donna migliore, la scelta più saggia sarà quella di concordare con tutta la famiglia l'ingresso di un nuovo membro in casa, evitando momenti particolarmente agitati, come il Natale, o troppo lontani dalla routine famigliare.
Se può sembrare un'ottima idea, infatti, quella di inserire il cane o gatto quando si ha più tempo, come accade durate le ferie, non si considera che il brusco cambio di abitudini acquisite i primi giorni destabilizzerà il neo arrivato e potrebbe indurlo in uno stato di stress (tra le cause dei disturbi da separazione si annovera proprio il cambio di routine del gruppo famigliare).
Una volta concordato l'ingresso del nuovo amico si dovrà scegliere dove prenderlo. Sarebbe bello se la famiglia con i bambini a seguito facesse dei bei giri al canile 🐕 della propria città e chiedesse quale sia il cane che meglio si potrebbe adattare alla loro personale situazione famigliare.
❓Come gestire i vari compiti❓
La miglior lezione di vita che a parer mio può dare un genitore è quella di essere figura vicariante, che fa da modello.
❇️ La vita di un animale e la sua salute psico-fisica non può essere lasciata in mano a dei ragazzi. Si è erroneamente convinti che affidare la gestione dell’animale ad un bambino lo responsabilizzerà, chi non ha mai pensato “perchè così imparerà ad avere cura di qualcuno" No, amici miei, non sulla pelle dei cani/gatti/altri animali non convenzionali! No, No, No!
Far vedere come si fa è offrire un modello da seguire, quindi, se deciderai di assumerti questa responsabilità come genitore sarà per il tuo bimbo/a un'esperienza grandiosa, ricca di spunti di riflessione: lo renderai responsabile!
Per te sarà un grande sacrificio, non avrai solo un cucciolo/gattino da crescere ma anche un bambino da educare. Allora ragionaci bene!
Se riuscirai nell'intento per te saranno spalancate le porte dell' ❤️AMORE❤️!

Tanti auguri a tutti voi! 🎄 🎉 🥂
Ps: mi raccomando: non lasciate soli i vostri cani/gatti durante Capodanno!!

Dr.ssa Cristiana Matteocci
Medico Veterinario esperto in comportamento animale



17/12/2019
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Facendo attenzione ad alcune caratteristiche possiamo riconoscere se il pesce che stiamo acquistando è fresco e può essere consumato in sicurezza. Se il pesce è intero si devono considerare vari aspetti, mentre valutare la freschezza di un trancio di pesce invece può essere più complicato.

Scopri di più come riconoscere se il pesce è fresco in questo video della serie «100 secondi» realizzata dal Laboratorio comunicazione della scienza dell'IZSVe.

19/11/2019
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Gli antibiotici sono farmaci che vengono utilizzati per eliminare i batteri. Alcuni batteri però presentano naturalmente, oppure hanno acquisito nel tempo, meccanismi che permettono loro di difendersi dagli antibiotici.

Il fenomeno si definisce antibiotico-resistenza, e rappresenta un problema per la salute pubblica, poiché la medicina umana e veterinaria avrà a disposizione sempre meno antibiotici, o meno efficaci, per contrastare le infezioni batteriche.

Scopri di più sull'antibiotico-resistenza in questo video della serie «100 secondi» realizzata dal Laboratorio comunicazione della scienza dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

11/11/2019

Sunshine Paws Dog Kits

Do you know where in the world your dog is from?

10/11/2019
Home

MICROCHIP CANI: COSA C'E' DA SAPERE
Quasi tutti sanno che è obbligatorio far inserire il microchip al proprio cane presso l'Asl di riferimento (gratuitamente) o presso un libero professionista (a pagamento) ma molti dimenticano che:

L’iscrizione deve avvenire entro il termine di 30 giorni dalla nascita e/o entro quindici giorni dall’inizio del possesso del cane, e comunque prima della sua cessione a qualunque titolo.

Qualora il microchip risulti indecifrabile, il proprietario è tenuto a farlo reinserire.

Il proprietario o detentore del cane è tenuto a segnalare per iscritto alla propria A.S.L. entro cinque giorni, la variazione di residenza o domicilio.

Il proprietario o detentore del cane è tenuto a segnalare per iscritto alla propria A.S.L. entro cinque giorni dall’evento il trasferimento di proprietà del cane.

Il proprietario o detentore del cane è tenuto a segnalare per iscritto alla propria A.S.L. entro tre giorni dall’evento lo smarrimento o il furto o il ritrovamento del cane.

Il proprietario o detentore del cane è tenuto a segnalare per iscritto alla propria A.S.L. entro tre giorni dall’evento il decesso del cane.

Il proprietario o detentore del cane è tenuto a segnalare per iscritto alla propria A.S.L. la detenzione del proprio cane presso luogo diverso da quello dichiarato all’atto di iscrizione in Banca Dati, in caso di permanenza superiore a venti giorni.

SANZIONI
L’iscrizione all’anagrafe canina da parte del proprietario è obbligatoria ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale n. 3 dell’11/04/2019 e l’inosservanza prevede una sanzione amministrativa.

Chiunque omette di iscrivere il proprio cane all’anagrafe è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma pari ad euro 200,00.

Per la violazione delle seguenti disposizioni: mancata comunicazione del trasferimento di proprietà, della variazione della propria residenza o domicilio, dello smarrimento o furto, del decesso del proprio cane si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma pari ad euro 200.
fonte:www.anagrafecaninacampania.it

L'aggiornamento del totale avviene in tempo reale grazie all'anagrafe canina informatizzata regionale. (ultimo aggiornamento: 14/10/2019 07:07)

06/11/2019

IL GATTO CHE FA I BISOGNI FUORI DALLA LETTIERA..
Spesso capita che i proprietari di gatti si trovino di fronte a questo problema che ovviamente è abbastanza spiacevole. Ma quali sono ALCUNI dei motivi più comuni per cui può succedere che un gatto non utilizzi più la lettiera?. Innanzitutto consideriamo 1) LE CARATTERISTICHE DELLA CASSETTA IGIENICA; questa deve essere della grandezza adeguata alla grandezza del gatto, per cui comoda, con bordi non eccessivamente alti (metti il caso di un gatto anziano con dolori vari e la difficoltà di "scavalcare" il bordo), inoltre deve essere posizionata in luogo tranquillo lontano da fonti di rumore, facilmente accessibile e non troppo di passaggio, lontano dalle ciotole dell'acqua e del cibo. E’ buona norma non lavare la cassetta igienica con detergenti troppo profumati. 2) LA LETTIERA: L'ideale sarebbe avere due lettiere per ogni gatto, e nel caso di più gatti avere un numero di lettiere pari a quello dei gatti più una (due gatti=tre lettiere; 4 gatti=5 lettiere). Le lettiere non devono essere profumate, non devono essere costituite da granuli appuntiti (immaginate un gatto, magari anche pesante, come potrebbe farsi male entrando in una lettiera con granuli appuntiti!) e devono essere mantenute pulite (ai gatti non piace entrare in una lettiera sporca). Il substrato della cassetta dovrebbe essere costituito da almeno 4-5 cm di sabbia. Gli escrementi andrebbero rimossi il prima possibile dopo la loro deposizione e la sabbia cambiata completamente ogni 4-5 giorni. Alcuni gatti preferiscono la lettiera coperta, altri quella aperta. Alcune lettiere coperte hanno porticine sull' entrata che potrebbero essere un ostacolo per i gatti più insicuri. Evitiamo poi di infastidire il gatto mentre fa i suoi bisogni in lettiera in quanto potrebbe associare la lettiera ad eventi negativi. 3) ERRATO APPRENDIMENTO: Chi ha un gatto sa che ogni volta che si avvicina alla lettiera per fare i suoi bisogni inizia ad annusare, poi entra nella lettiera, scava, si gira, si posiziona e una volta fatti i bisogni odora di nuovo e copre con la sabbia. Questo comportamento è appreso intorno al mese di vita grazie alla mamma che funge da modello e che utilizza ad esempio la terra o la sabbia come substrato. Gattini orfani potrebbero avere difficoltà ad usare la lettiera perché non hanno appreso questo comportamento e non riconoscono nella lettiera il luogo dove urinare e defecare.
4) CONFLITTI TRA GATTI: non sempre la convivenza tra gatti è idilliaca; quante volte capita che uno dei gatti vuole andare nella lettiera ed un altro si metta appostato per impedire l’ingresso o l’uscita dal luogo in cui è messa la lettiera? Ecco questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il gatto preso di mira potrebbe fare i suoi bisogni in luogo inappropriato. 5) ELIMINAZIONI EMOZIONALI: La perdita di urine e feci può essere espressione di un forte stato emozionale in seguito a stress violenti ed improvvisi. In questi casi è possibile trovare in casa feci diarroiche e urine eliminate in luoghi diversi dalla cassettina e spesso deposte a “sentiero”, a testimonianza che il rilascio è avvenuto mentre il gatto fuggiva da ciò che lo stava spaventando. 6) MARCATURE URINARIE: in questo caso il gatto depone “spruzzi di urina su superfici verticali stando in piedi sui quattro arti con coda tesa e vibrante tenuta verso l’alto. In questo caso le sue deiezioni non sono “volutamente” coperte perché il gatto vuole lasciare un messaggio: “qui ci sono io”. Dopo aver deposto lo spruzzo il gatto andrà ad “annusare” le proprie urine, come per controllare di aver lasciato il messaggio giusto. Quello della marcatura è un comportamento fisiologico, inizia in genere verso gli 8 mesi con il sopraggiungere della pubertà, è più frequente nei gatti maschi ma esiste anche nelle femmine. Per ovviare a questo problema il gatto andrebbe sterilizzato il prima possibile (entro 10 giorni dall’inizio delle marcature), quando il comportamento è ancora su base strettamente sessuale e non legato ad un apprendimento. La comparsa improvvisa di marcature urinarie in un soggetto adulto lontano dall’età pubere e sterilizzato, può essere dovuta a diverse cause come la presenza di gatti estranei (anche all’esterno dell’abitazione), introduzione di nuovi animali o nuove persone all’interno del gruppo familiare ed avrà il significato di rimarcare la propria presenza in casa. In altri casi invece può essere sinonimo di forte disagio, e la marcatura verrà emessa con lo scopo di ritrovare un odore conosciuto, un riferimento, una rassicurazione (esempio quando si fanno lavori in casa e si eliminano (tinteggiando le pareti, cambiando i mobili) gli odori a lui noti. In questo caso non è più un comportamento fisiologico ma la spia di un problema comportamentale legato ad uno stato ansioso: il gatto non riuscendo ad adattarsi ad un cambiamento dell’ambiente, inizia a marcare per auto-rassicurarsi, per ridurre il proprio stress. 7) INFINE IL GATTO POTREBBE AVERE PROBLEMI ORGANICI: per esempio cistiti, problemi gastroenterici, problemi di incontinenza etc..etc..

03/11/2019

Oggi voglio ricordare quanto sia importante l'esame delle urine di base nei nostri animali. Questo esame, che comprende la valutazione chimico-fisica delle urine e del sedimento urinario a fresco e/o dopo colorazione, spesso non viene eseguito. Le urine per un primo esame di screening possono essere raccolte direttamente durante la minzione nel cane o utilizzando una lettiera apposita per la raccolta delle urine nel gatto. Se è necessario effettuare un'urinocoltura si procede al prelievo delle urine direttamente dalla vescica attraverso la cistocentesi ecoguidata. In basso due foto di un esame delle urine da me effettuato in un gatto di 14 anni con insufficienza renale cronica in cui si evidenzia un elevatissima presenza di cellule infiammatorie e batteri. Questo comporta l'effettuazione di una successiva urinocoltura ed antibiogramma per la scelta dell'eventuale antibiotico da somministrare. Ovviamente è necessaria anche un'ecografia di tutto il tratto urinario. In un soggetto con insufficienza renale cronica le infezioni del tratto urinario sono frequenti e vanno trattate per evitare ulteriori danni renali.

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