Cuori & Zampe Felici

Cuori & Zampe Felici Vivere con un amico a quattro zampe è un'esperienza meravigliosa: impara a conoscerlo meglio e a comunicare efficacemente con lui.

Percorsi individuali per cuccioli e adulti, Puppy Class e pacchetti educazione di base.

Mimetizzazione perfetta!
30/11/2022

Mimetizzazione perfetta!

07/09/2022

La rally O' è lo sport perfetto per rafforzare la connessione e il rapporto di fiducia tra te e il tuo cane 🐶

Si tratta di una serie di esercizi base come la condotta, il seduto e il resta, da eseguire in sequenza in un percorso. Il tutto con l'accento sul divertimento e la relazione positiva tra cane e conduttore 😍

Sei curioso? 🤩 Unisciti a noi alla scoperta di questa bellissima attività!

📌 Il corso è in partenza sabato 8 ottobre 2022, ore 15, a Bareggio (MI)

📌 7 lezioni in cui imparerete a eseguire tutti i cartelli di livello 1, mettendoli in pratica in percorsi sempre più articolati.

➡️ Prezzo lancio: 110 € a binomio

ℹ️ Per info e iscrizioni chiama o manda un whatsapp al 347 968 4669

Chiusura iscrizioni 3 ottobre 2022

Qualche semplice consiglio per rendere la passeggiata col proprio cane un momento davvero specialeCuori & Zampe Felici -...
05/09/2022

Qualche semplice consiglio per rendere la passeggiata col proprio cane un momento davvero speciale

Cuori & Zampe Felici - educazione cinofila con metodo cognitivo-relazionale

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Con due cani la vita è più divertente, ma anche più impegnativa.  Ecco qualche riflessione da fare prima di decidere di ...
22/08/2022

Con due cani la vita è più divertente, ma anche più impegnativa. Ecco qualche riflessione da fare prima di decidere di allargare la famiglia

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Avete mai notato un'espressione rapita sul muso del vostro cane mentre annusa un punto? Perché in quell'odore c'è un mon...
13/08/2022

Avete mai notato un'espressione rapita sul muso del vostro cane mentre annusa un punto? Perché in quell'odore c'è un mondo...

Cuori & Zampe Felici - educazione cinofila con metodo cognitivo-relazionale

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Il giardino? Non lasciate che diventi la scusa per non vivere il cane!Cuori & Zampe Felici - educazione cinofila con met...
29/07/2022

Il giardino? Non lasciate che diventi la scusa per non vivere il cane!

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Amare senza iper proteggere - facciamo crescere l'autostima, permettendo al cane di misurai col mondoCuori & Zampe Felic...
19/07/2022

Amare senza iper proteggere - facciamo crescere l'autostima, permettendo al cane di misurai col mondo

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Tempo di vacanze per tutti, nessuno escluso. Ecco qualche consiglio per trascorrere una fantastica estate a sei zampe 😎C...
10/07/2022

Tempo di vacanze per tutti, nessuno escluso. Ecco qualche consiglio per trascorrere una fantastica estate a sei zampe 😎

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Il tuo cane sta diventando anziano e non riesci più a fare con lui quello che facevi prima? Niente paura, ci sono tanti ...
03/07/2022

Il tuo cane sta diventando anziano e non riesci più a fare con lui quello che facevi prima? Niente paura, ci sono tanti modi per divertirsi e godersi la vita insieme, basta riadattare un poco la routine 😉

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Perché il cane si rotola su letti e divani? L'identità olfattiva Cuori & Zampe Felici - Educazione Cinofila con metodo c...
27/06/2022

Perché il cane si rotola su letti e divani? L'identità olfattiva

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Incontri tra cani: come gestirli a favore della serenità del nostro amico a quattro zampeCuori & Zampe Felici - Educazio...
23/06/2022

Incontri tra cani: come gestirli a favore della serenità del nostro amico a quattro zampe

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I forasacchi: cosa sono e perché rappresentano un pericolo per i nostri caniCuori & Zampe Felici - educazione cinofila c...
21/06/2022

I forasacchi: cosa sono e perché rappresentano un pericolo per i nostri cani

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S.O.S. caldo - i consigli per proteggere il vostro cane dai colpi di calore. 👍 Se il post ti è piaciuto, metti un like e...
19/06/2022

S.O.S. caldo - i consigli per proteggere il vostro cane dai colpi di calore.

👍 Se il post ti è piaciuto, metti un like e condividilo!

Cuori & Zampe Felici - educazione cinofila con metodo cognitivo-relazionale

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Cosa significa educare?
19/06/2022

Cosa significa educare?

I cani devono socializzare. Quante volte lo sentiamo dire? Quando portiamo a casa un cucciolo per la prima volta il “mi ...
17/05/2022

I cani devono socializzare. Quante volte lo sentiamo dire? Quando portiamo a casa un cucciolo per la prima volta il “mi raccomando, fallo socializzare” diventa quasi un mantra, e qualunque esperto di cinofilia vi confermerà l’importanza della socializzazione, soprattutto nei primi mesi di vita. Ma vi siete mai chiesti cosa significa davvero “far socializzare”?

Se la prima immagine che vi è venuta in mentre è un’area cani con tanti quattro zampe che corrono insieme o due pelosetti che si incontrano per strada e si annusano scodinzolando, sto per distruggervi un mito. Socializzare significa soprattutto conoscere il mondo: le zampe provano sensazioni molto diverse se poggiano su un marciapiede, su un terreno sterrato o sulla moquette di un negozio; un tram che sferraglia non avrà lo stesso impatto emotivo dello squittio di uno scoiattolo; e siamo sicuri che quel tipo alto con cappello e ombrello appartenga alla stessa specie di quella bimbetta alta qualche spanna che caracolla facendo versetti?

Far socializzare un cucciolo, in buona sostanza, vuol dire fargli vivere più esperienze possibile – ovviamente andando per gradi e proponendo sempre tutto in modo divertente. In questo modo il piccolo svilupperà una mente aperta, flessibile e curiosa, e avrà tanti strumenti utili per far fronte a tutte le sfide che gli presenterà la vita.

Purtroppo per i cani, il famoso “fallo socializzare” viene troppo spesso interpretato in modo semplicistico e superficiale, e molti proprietari, convinti di far bene, riducono la passeggiata del loro amico quadrupede a un’ora e mezza di area cani dove la rete lo costringe in uno spazio, spesso davvero risicato, insieme a un pugno di conspecifici e altrettanti esseri umani che, tra una chiacchiera e un’occhiata al cellulare, ogni tanto lo invitano “ad andare a giocare”. Ma siamo sicuri che sia davvero ciò che i cani desiderano? Proprio in quel momento, per quel tempo e con quei cani?

Spostiamo la stessa scena in aperta campagna, con spazi ampi e soprattutto senza reti. I cani starebbero per due ore nello stesso posto a correre in circolo prendendosi a spallate? Probabilmente no. Alcuni, dopo essersi annusati e aver magari interagito un po’, tornerebbero volentieri alla loro passeggiata col proprio compagno umano. Del resto, un conto è far due chiacchiere con un conoscente, e un altro è essere costretti a reggere la conversazione per due ore filate. Altri girerebbero proprio al largo, perché saper convivere e comunicare efficacemente, non vuol necessariamente dire essere socievoli. Se fossero persone, li definiremmo cordiali, ma un po’ orsi e rispetteremmo il fatto che, se li invitassimo a una festa, ci risponderebbero gentilmente di no.

L’area cani ci può stare, soprattutto se si vive in città, a patto però che sia solo una delle tappe della passeggiata e che, mentre si è al suo interno, il cane non passi in secondo piano rispetto al cellulare. Quando possibile, invece, cerchiamo di portare il nostro amico a passeggiare in ampi spazi aperti – al parco o in campagna – se possibile libero dal guinzaglio, così che possa decidere se e come avvicinarsi ai suoi simili. A volte sceglierà di non farlo, e si limiterà ad annusare tutte le p**ì e le pupù che incontrerà sulla sua strada: anche questo è socializzare.

Ma il più dannoso effetto collaterale di quel “fallo socializzare” è un altro. Molti proprietari, appena vedono un altro binomio all’orizzonte, lo puntano zelanti, invitando il proprio cane a seguirlo per “andare a conoscere un nuovo amico”. Ora, mettiamoci per un attimo “nel pelo” del nostro cane: come ci sentiremmo se qualcuno ci trascinasse di forza verso un perfetto sconosciuto, pretendendo che ci facciamo amicizia al primo sguardo chiunque egli sia? Magari ha l’alito pesante, ha uno sguardo che ci sembra minaccioso o semplicemente non ci piace a pelle.
In più, secondo il galateo canino, un quadrupede che si avvicina a un atro in linea retta – e magari anche a passo spedito – è considerato maleducato e invadente, quando non minaccioso.

Se la situazione non fosse già abbastanza “imbarazzante” – per usare un termine che noi umani associamo facilmente a una serie di sensazioni spiacevoli in ambito sociale – ci si aggiunge il guinzaglio. Il cane comunica con tutto il corpo; ogni espressione, ogni micromovimento cambia il significato del messaggio che vuole trasmettere. Tuttavia molto spesso, nell’approcciarsi all’altro binomio, il proprietario tende d’istinto ad accorciare il guinzaglio, limitando le possibilità di movimento del cane e mettendolo in una situazione ancora più scomoda: non solo non riesce a comunicare efficacemente le proprie intenzioni all’altro, ma non ha nemmeno la possibilità di allontanarsi in caso l’altro cane lo preoccupi. E se non si può scappare, l’unica cosa che resta da fare è difendersi. Questo è il motivo per cui molti cani si trasformano dal Dottor Jackyll a Mr Hide a seconda che siano o meno legati.

E no, due cani in piedi sulle posteriori “appesi” per il guinzaglio che agitano le anteriori uno verso l’altro non stanno giocando, sono solo profondamente frustrati!

Ovviamente è possibile far sviluppare al cane le competenze per reggere bene l’incontro da legati, e imparare noi stessi a manovrare bene il guinzaglio in tali circostanze, perché, soprattutto vivendo in città, le interazioni “scomode” possono capitare; se però incontrare o non incontrare un altro binomio da legati e su un marciapiede stretto dipende da voi, fate un favore al vostro cane, prendete spazio, allargatevi descrivendo una curva, anche se implica il dover scendere dal marciapiede. Meglio poche interazioni ben fatte, con i giusti spazi e tempi, che tante che generano stress nei cani quanto nei loro compagni a due zampe.

Vuoi scoprire di più sulla comunicazione canina e su come gestire gli incontri con gli altri cani, al guinzaglio e in libertà? Contattami: ti offrirò un incontro conoscitivo completamente gratuito, e potremo dare il via ad un percorso educativo su misura per te e il tuo cane!

Hai qualche problema col tuo amico a quattro zampe? Hai appena adottato un cucciolo e desideri iniziare la vostra vita i...
11/05/2022

Hai qualche problema col tuo amico a quattro zampe? Hai appena adottato un cucciolo e desideri iniziare la vostra vita insieme nel migliore dei modi? O vuoi semplicemente conoscere meglio il tuo cane e scoprire nuovi modi per divertirti con lui?

Contattami! Fisseremo un incontro conoscitivo completamente gratuito e senza impegno, e potremo dare il via ad un percorso educativo su misura per voi!

Nicoletta Trevisan - Educatrice Cinofila con metodo Cognitivo Relazionale

Educazione Cinofila
Tecnico Cuccioli
Istruttore Rally O'

Per info - 347 968 4669

[email protected]

02/02/2022

L’imitazione è la prima forma di comunicazione. Un neonato che copia i gesti e le espressioni della mamma non sta solo giocando, sta conoscendo. La postura e i movimenti influenzano le emozioni. Provate a mettervi a braccia conserte e mantenere questa posizione per alcuni secondi. Poi provate ad allargare le braccia e alzare la testa. Il cambiamento di stato d’animo è sorprendente.

I cani queste cose le sanno bene, e le sfruttano continuamente: copiano le posture dei compagni di gioco al parco, prendono il loro stesso ritmo nella corsa, si scrollano all’unisono e all’unisono iniziano ad annusare per terra… e così riescono più facilmente a mettersi “nel pelo” degli altri, a capire come si sentono e a calibrare di conseguenza il proprio comportamento. Questo fenomeno, noto in cinofilia come ricalco, è basilare per le specie sociali, in cui il gruppo è la chiave per la sopravvivenza.

Ricalcare significa entrare in punta di piedi e con rispetto nel mondo dell’altro: desidero conoscerti, quindi faccio ciò che fai tu per vivere la tua stessa emozione. In questo modo si genera empatia, si riesce a vedere il mondo dalla prospettiva dell’altro, dunque sarà più facile non solo comprenderlo, ma anche guidarlo, se necessario, in uno stato emotivo più adeguato.

La cosa interessante per noi è che tutto ciò è valido anche se i soggetti coinvolti appartengono a due specie diverse; provate, mentre siete in passeggiata, a scrutare l’orizzonte nella stessa direzione in cui sta guardando il vostro cane: la sintonia che si creerà sarà tangibile e il vostro legame diventerà ancora più profondo. Inoltre, non è necessario copiare esattamente tutto ciò che fa il cane; il ricalco ha anche forme più sottili, come imitare con la nostra voce il ritmo della corsa del cane, o chinarci a guardare il punto dove lui, che “vede” col naso, sta annusando.

Le prime volte dovrete farci caso, ma poi tutto verrà spontaneo, e avrete inserito nella quotidianità delle piccole sfumature che faranno una grande differenza nella relazione.

Nel video il buon Gideon e il magnifico Loki di Elisa Tagliabue ci offrono un bellissimo esempio di ricalco, in slow motion per permettervi di coglie ogni dettaglio 🤩

24/01/2022

Socializzazione, divertimento, comunicazione, esperienze sensoriali, collaborazione, regolazione emotiva... in due parole, 🐾 Puppy Class! 🐾
..per iniziare al meglio l'avventura col vostro nuovo amico a quattro zampe!

Info 347 9684669

Dopo le feste, i panettoni e i cenoni, è tempo bilanci e di…bilancia! Dopo qualche “abbuffata” di troppo, tendiamo a far...
04/01/2022

Dopo le feste, i panettoni e i cenoni, è tempo bilanci e di…bilancia! Dopo qualche “abbuffata” di troppo, tendiamo a fare più attenzione a cosa mettiamo nel piatto; è il nostro stesso corpo ci chiede cure, perché “siamo quello che mangiamo” non è solo un modo di dire. Il cibo influenza il fisico, il cervello e perfino le emozioni. E questo vale anche per i nostri migliori amici.

Un cane che mangia bene sarà più vitale, la sua mente apprenderà più facilmente e riuscirà ad affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità. Non è magia, è questione di chimica, o meglio di biochimica. Con questa premessa, è facile intuire che un cibo industriale, per quanto di qualità, non può competere con una bella ciotola di carne fresca. Potete optare per una cucina casalinga a base di carne e pesce appena scottati accompagnati dalla giusta quantità di carboidrati e verdure, oppure per la dieta BARF con ossa polpose per la soddisfazione del vostro amico a quattro zampe. Il tutto, mi raccomando, opportunamente bilanciato da un bravo veterinario nutrizionista!

Perché allora non aggiungere ai buoni propositi per questo 2022 una ciotola più sana, gustosa e nutriente? Certo, versare tot grammi di croccantini in una scodella è più rapido e pulito, ma mangiare non è solo un’esigenza, è un atto d’amore, un modo in più per approfondire il legame col vostro cane. Se ci provate, e guardate la luce nei suoi occhi mentre aspetta il suo pasto, non riuscirete più a tornare indietro 😋

Ogni anno, nella notte di Capodanno, ci sono circa cinquemila anime che non hanno proprio nulla da festeggiare: sono gli...
29/12/2021

Ogni anno, nella notte di Capodanno, ci sono circa cinquemila anime che non hanno proprio nulla da festeggiare: sono gli animali, domestici e non, che muoiono di spavento a causa dei famigerati botti.

Sebbene siano sempre più numerosi i comuni italiani che dicono no ai petardi, la notte di San Silvestro risulta ancora critica. Ecco, dunque, qualche consiglio perché anche il vostro amico a quattro zampe possa iniziare al meglio questo 2022.

1 – Giocate d’anticipo. Se sapete che Bobo ha una forte paura dei botti, chiedete una consulenza con un veterinario comportamentalista, che valuterà se fornirgli un supporto farmacologico che lo aiuti a rilassarsi. Un tranquillante può essere la soluzione per aiutare il vostro migliore amico a vivere l’ultimo dell’anno in modo più sereno, ma niente soluzioni improvvisate e fai da te.

2 – Fate una lunga passeggiata col vostro cane nelle prime ore del pomeriggio, in modo da essere a casa prima del tramonto. Così, sfogate un po’ di energie, gli sarà più facile rilassarsi, e non dovrete portarlo fuori quando inizieranno i primi botti (al massimo una p**ì veloce sotto casa).
Se Bobo è molto sensibile ai rumori improvvisi, il 31 dicembre – e i giorni subito precedenti – tenetelo sempre al guinzaglio, onde evitare che un botto inaspettato lo porti a fuggire lontano, e magari a perdersi proprio a causa dello spavento (un cane terrorizzato può facilmente perdere la lucidità mentale e di conseguenza l’orientamento).

3 – Non lasciate Bobo solo in giardino. Questo vale 365 giorni l’anno, perché condannare un animale sociale come il cane a vivere isolato dal suo gruppo sociale, è semplicemente una crudeltà. A maggior ragione quando è spaventato, il cane cercherà conforto e rassicurazione nella sua famiglia. Se si troverà a dover affrontare quell’improvvisa e inspiegabile serie di fortissimi spari da solo, potrebbe arrivare a ferirsi gravemente, grattando con le unghie contro il muro, andando a sb****re contro la recinzione o cercando di saltarla in un disperato tentativo di fuga.

4 – Per la stessa ragione, non lasciatelo solo in casa per andare al Veglione. Se anche i botti, all’interno, potranno risultare un po’ meno forti, saranno comunque sufficienti a gettare Bobo nel panico: non dimenticate che i cani hanno un udito più sviluppato del nostro, e che sono sensibili anche alle vibrazioni causate dai petardi stessi! Questo vale anche se il vostro amico non ha mai dato segni di inquietudine sentendo sparare: un conto è se ha la sua famiglia accanto; gestire la paura da soli è tutto un altro paio di… zampe!

5 – Se leggendo quanto sopra vi ha sfiorato l’idea di portare Bobo con voi in piazza a vedere i fuochi, abbandonatela subito. Potrà anche non avere paura dei botti, ma finire in mezzo alla calca, esposto a un rumore tanto forte e continuato, unito alle sostanze tossiche che si liberano nell’aria, non è salutare per nessun cane, né dal punto di vista fisico, né da quello mentale!

6 – Intervenite sull’ambiente domestico per aiutare il vostro amico a superare il “delirio di mezzanotte”: abbassate tutte le tapparelle in modo da isolare un po’ di più la casa e mettete della musica (o la televisione) in sottofondo. Dopodiché, continuate nelle vostre normali attività, mantenendo un atteggiamento tranquillo e rilassato: mostrarsi sereni è il metodo più efficace per dire a Bobo che va tutto bene. Non negategli il conforto, se lo cerca, ma fate attenzione a non esagerare: il messaggio deve essere “ho capito che sei spaventato, io sono al tuo fianco, ma guarda che non sta succedendo niente di cui preoccuparsi”. Un atteggiamento iperprotettivo, invece, in cui noi per primi, nel vedere il cane spaventato, andiamo in ansia, confermerà al vostro amico che quanto sta succedendo rappresenta davvero un grosso pericolo, e che dunque la sua paura era ben fondata.

7 – sostituite la classica tombolata con qualche gioco di problem solving o di ricerca: concentrarsi e usare il naso è un ottimo modo per riportare Bobo in uno stato di calma;
E mentre voi consumate il cenone, dategli un bel masticabile naturale: masticare libera endorfine, a favore di emozioni di relax e gioia.

8 – Se avete da poco adottato un cucciolo, e questo è il suo primo Capodanno, fate in modo di associare i botti all’arrivo di cose piacevoli: un bocconcino, un gioco, una coccola… I cuccioli sono molto curiosi, e più che mai in questa fase della vita fanno riferimento a voi per avere la giusta “lettura” del mondo. Fate in modo che vi veda rilassati, felici e giocosi mentre fuori impazzano tutte quelle rumorose luci colorate: lui non capirà il perché, ma si unirà al vostro entusiasmo, e voi avrete gettato le basi per tanti Capodanni sereni negli anni a ve**re.

Buon Anno Nuovo, che sia pieno di Cuori & Zampe Felici! ❤️🐾❤️🐾

Cuori & Zampe Felici augura un sereno Natale a tutti i bipedi e i quadrupedi 🎄🥰
23/12/2021

Cuori & Zampe Felici augura un sereno Natale a tutti i bipedi e i quadrupedi 🎄🥰

20/12/2021

Piccola sessione di Cross Training per il giovane Leo 🥰 Manteniamo la mente flessibile, gestiamo le fluttuazioni di arousal, aumentiamo il tempo di attenzione e soprattutto ci divertiamo un sacco 😜

“Eh ma ormai è vecchietto”. È una frase che sento pronunciare spesso, con un tono a metà tra la rassegnazione e il desid...
13/12/2021

“Eh ma ormai è vecchietto”. È una frase che sento pronunciare spesso, con un tono a metà tra la rassegnazione e il desiderio di giustificarsi. Il cane ha ormai visto molte primavere, i peletti grigi sul suo muso sono via via diventati più numerosi e i loro compagni umani hanno ridotto sempre più le attività che si facevano insieme. Dietro alla pallina non corre più, i dentini non fanno più presa quando si gioca al tira e molla e in passeggiata è più il tempo che passa ad annusare che quello che cammina. Così, si è persa l’abitudine di giocare assieme, e spesso il cane anziano viene lasciato a casa quando la famiglia va a fare una gitarella in campagna. E questo non perché non gli si voglia più bene, al contrario; si pensa che si stancherebbe troppo, e che quindi il meglio per lui sia rimanere a riposo. Tuttavia, così facendo, il cane finirà col sentirsi inutile, non più parte del suo gruppo sociale, e si lascerà andare sempre di più. È vero, un cane anziano non può certo sostenere i ritmi di un cucciolone, né avere la sua vivacità, tuttavia la soluzione non è togliere, bensì trasformare: non corre più? Usiamo la pallina per fare qualche gioco di ricerca (sapevate che l’olfatto rimane anche quando vista e udito iniziano a tradire il vostro amico?). Non gioca più con la treccia? Proviamo a sostituirla con un morbido straccetto di pile. E soprattutto, non escludiamolo lasciandolo a casa, ma adattiamo la passeggiata alle sue esigenze. Il fatto che cammini più lentamente, non significa che non tragga piacere dal girare, soprattutto insieme alla sua famiglia. Lui ha passato una vita adeguando il suo passo al nostro, correndo se eravamo in ritardo o rimanendo pazientemente fermo ad aspettare che finissimo di chiacchierare col vicino di casa. Ora tocca a noi ricambiare, e facciamolo col sorriso, perché i cani percepiscono il nostro stato emotivo, e il nostro amico peloso tutto desidera, tranne sentirsi un peso inutile. Cerchiamo invece di farlo sentire ancora importante e capace. Ci vuole poco: un paio di pouf per permettergli di salire e scendere in autonomia dal letto e dal divano, qualche tappeto in modo da evitare che scivoli, qualche cucchiaio di brodo per ammorbidire le crocchine (o ancora meglio passare a una dieta fresca). L’elenco dei modi in cui si può rendere più piacevole la terza età ai nostri cani è ancora molto lungo, ma il punto centrale è: il cane apprende per tutta la sua vita, e offrendogli le giuste esperienze, scoprirete che c’è ancora tantissimo potenziale e gioia di vivere nel vostro splendido Musetto Bianco.

In foto il mio dolce Freddie, oggi sul Ponte dell'Arcobaleno. Vista e udito l'avevano ormai tradito, ma nei giochi problem solving non lo batteva nessuno! Ha spento con noi ben 15 candeline 🥰

Hai da poco adottato un cucciolo? Inizia con la zampa giusta!La Puppy Class è un percorso di gruppo che va oltre la semp...
08/12/2021

Hai da poco adottato un cucciolo? Inizia con la zampa giusta!
La Puppy Class è un percorso di gruppo che va oltre la semplice educazione di base del cane. Attraverso esperienze create ad hoc, momenti di socializzazione ed esercizi per la gestione delle piccole, grandi sfide quotidiane, getterete le basi per anni di felice convivenza!

Dedicato a cuccioli dai 3 ai 6 mesi di età!

Per info: 347 9684669 - [email protected]

Non mi piace cadere nel banale, ma questa volta mi sento in obbligo di fare un’eccezione. Un anno fa di questi tempi è a...
06/12/2021

Non mi piace cadere nel banale, ma questa volta mi sento in obbligo di fare un’eccezione. Un anno fa di questi tempi è arrivato a casa l’ultimo membro del nostro Branco, Gideon. Quando abbiamo iniziato a girare per il paesello, era un Bovaro del Bernese di 2 mesi e mezzo, praticamente gli mancava la targhetta rossa per essere un autentico peluche Trudy. E la domanda che veniva puntualmente rivolta ai miei bimbi era: “Ma che bel cagnolino, te l’ha portato Babbo Natale?” al che loro, da buoni figli di educatrice, rispondevano: “Babbo Natale porta i giocattoli, non i cani!”. Una frase detta col candore che solo i bambini sanno avere, ma che io vorrei fosse stampata a caratteri cubitali e appesa a ogni angolo della città.

Gideon non è stato un regalo di Natale, aspettavamo questa cucciolata da una vita, e combinazione il cucciolo è arrivato a casa il 20 dicembre. Ma il fatto che tutte le persone incontrate abbiano subito pensato che fosse stato preso come regalo da mettere sotto l’albero, mi ha fatto riflettere su quanto sia ancora diffusa l’idea che è cosa tenera far trovare al proprio figlio, la mattina di Natale, un cucciolo con un fiocco rosso in testa.

Chi sceglie di adottare un cane, non compra un oggetto, sceglie di allargare la propria famiglia, per sempre. Un cane non si può mettere in un armadio dopo l’epifania perché ormai è passato l’effetto novità. Un cane va educato con pazienza e coerenza, e all’inizio sporcherà e farà danni in casa, semplicemente perché è piccolo e ancora deve capire le regole del gioco. Bisogna investire tempo per creare un codice comunicativo con lui; detto più semplicemente, per capirlo e farsi capire, perché in fin dei conti è come uno straniero che si ritrova in un paese dove non comprende una sola parola. Ricordatevi che ha bisogno di uscire ogni giorno, e non solo per fare p**ì: deve esplorare, annusare, socializzare, fare le più disparate esperienze, e non importa se piove, nevica o fa un freddo ladro. Perderà il pelo, lascerà impronte, nasate e magari un po’ di bava. Avrà bisogno di essere portato dal veterinario, di mangiare cibo di qualità, di essere spazzolato e pulito. Deve essere stimolato intellettualmente con giochi e attività, non basta tirargli tre volte distrattamente la pallina e lasciargli la cesta dei giochi a disposizione sperando si diverta da solo. Non sarà cucciolo in eterno, crescerà, invecchierà e potrebbe arrivare il giorno in cui non sarà più autosufficiente.

Siete pronti a tutto questo? Il bambino che la mattina di Natale correrà a gettargli le braccia al collo non lo porterà a spasso, né si occuperà della sua educazione; non sarà lui a preparargli i pasti né a passare l’aspirapolvere due volte al giorno. E anche se la vostra famiglia è pronta a farsi sconvolgere la vita, non abbiate fretta: il compagno di una vita non si può cercare durante la corsa ai regali, quando presi dall’entusiasmo di aggiungere pacchetti sotto l’albero si comprerebbe qualunque cosa. Prendetevi tempo. Girate. Fate visita ai rifugi, o se siete innamorati di una data razza, girate più allevamenti, e scegliete quello che trovate più professionale, non quello col cucciolo in pronta consegna per il 24 dicembre.
Un'ultima cosa: per favore, non fatevi rubare il cuore da quel cagnolino messo astutamente in bella mostra nella vetrina tutta addobbata di un negozio, andreste ad alimentare una catena senza fine di sofferenza, oltre a rischiare di portarvi a casa un cane con seri problemi sia di salute che comportamentali. Natale dura un giorno, un amico a quattro zampe è per la vita 🐾🎄🐾🎄

Passeggiare nel bosco col cane ci permette di entrare in contatto profondo con la natura e con noi stessi. Se lo lasciam...
29/11/2021

Passeggiare nel bosco col cane ci permette di entrare in contatto profondo con la natura e con noi stessi. Se lo lasciamo libero – non solo sganciando il guinzaglio, ma anche smettendo di dirgli continuamente cosa deve fare – permetteremo al cane di crescere, di fare esperienze, di diventare resiliente e sviluppare flessibilità mentale e autostima. Ma soprattutto ci renderemo conto che lì, in mezzo agli alberi e ai cespugli, lui ne sa molto più di noi. E se sapremo osservarlo con attenzione, scopriremo un nuovo modo di vivere il bosco, con i suoi mille passaggi segreti, gli odori e i suoni che lo catturano col naso all’insù e l’orecchio teso. Avete mai provato ad inspirare a fondo nella direzione in cui sta guardando il vostro cane? Ad appoggiare una mano sul terreno per avvertirne le vibrazioni? A restare in ascolto silenzioso fino a sentire il respiro degli alberi? In quei momenti, ciò che succede va oltre le parole, noi, il cane e il bosco diventiamo un tutt’uno profondamente interconnesso. E dal nostro cuore sale immensa gratitudine.

24/11/2021

Primi momenti di libertà per Burrito 🥰 La sua voglia di correre è tanta, ma non perde di vista la sua mamma umana, e appena lei si gira, ecco che la raggiunge come un fulmine. 🐾

Lei aveva un po’ d’ansia nel lasciar andare quella cintura di sicurezza che ha tenuto stretta in mano per oltre un anno… ma poi ha visto il muso appagato del suo cane, ha vissuto gli sguardi, i sorrisi, la complicità… e ha capito il significato profondo della frase “una vita al guinzaglio, è una vita a metà” ❣️

Non c’è immagine più dolce di un bambino che gioca con il suo cane. Crescere con un animale insegna l’empatia, l’amore p...
19/11/2021

Non c’è immagine più dolce di un bambino che gioca con il suo cane. Crescere con un animale insegna l’empatia, l’amore per la vita all’aria aperta e il rispetto per ogni creatura. E fa anche bene al sistema immunitario! Tuttavia, questo non significa che i cani siano economici baby sitter, né tanto meno caldi e tolleranti peluche a cui si può fare di tutto. I cani sono esseri viventi che vanno compresi e rispettati, e sarà dei genitori il compito di vigilare affinché la convivenza sia piacevole da ambo le parti.

Cani ed esseri umani parlano due lingue diverse: la prima è fatta di sguardi e posture ben definite, silenzi e rispetto delle distanze; la seconda di movimenti confusi, centinaia di parole e irrefrenabile istinto di esprimere il proprio affetto attraverso baci e abbracci. Se poi l’essere umano è un bambino piccolo, queste differenze possono diventare tanto marcate da far nascere forti malintesi: il cucciolo d’uomo corre incontro al cane, lo soverchia con tutto il corpo e lo “stritola” in un abbraccio appassionato; il cane si sente aggredito, si spaventa, ringhia e può arrivare a mordere. Nessuno dei due ha “sbagliato”: l’umano ha fatto l’umano, e il cane ha fatto il cane.

Il punto è non arrivare a questa situazione. Come? Vigilando – sempre! – quando cani e bambini interagiscono, e insegnando ai bambini (da subito, non si è mai troppo piccoli per imparare i valori della vita) come approcciarsi con rispetto ai loro amici pelosi. Ha voglia di fargli le coccole? Non permettete che vada a disturbarlo, magari mentre è nella sua cuccia a riposare, ma invitatelo a chiamarlo, magari con un gioco o un biscottino: se il cane ne avrà voglia, sarà lui ad andare dal bambino. Imparate a cogliere i segnali di disagio del vostro cane, e state pronti a interve**re per fargli da scudo in caso di necessità, così, sapendo che ci siete voi a proteggerlo, non avrà bisogno di reagire per difendersi, e vivrete tutti più sereni. Nel contempo, fate notare questi segnali anche ai bambini: diventerà un adulto migliore, capace di cogliere le emozioni e i sentimenti degli altri, a qualunque specie essi appartengano.

In foto un cucciolo d’uomo di 5 anni, col sogno di diventare educatore cinofilo ❤

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