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13/07/2024
RIPROPONGO! 🫠
“Cosa fai nella vita?
L'educatore cinofilo.
A, e di lavoro vero cosa fai?”
Quante volte mi è capitato....
E altrettante volte “Cosa fai nella vita?
L'educatore cinofilo.
A, e di lavoro vero cosa fai?”
Quante volte mi è capitato....
E altrettante volte mi è stato detto; “ AAA! Beato te che fai il lavoro più bello del mondo.”
Vero.
Vero.
Non ho nulla da ribattere a questa affermazione....
Ma, come in ogni professione, se non ci sei dentro fino al collo, se non lo hai sposato il tuo lavoro, e se non ti ci connetti indissolubilmente a quello che fai, non si può spiegare quanta fatica, quanta costanza e dedizione comporti.
Sì. Sono un educatore. È il mio unico e vero lavoro... che mi porta via almeno 14 ore al giorno, di cui 10 trascorse in un campo.
Non ci sono Sabati, Domeniche, Natali e Capodanni.
Il telefono ti squilla a tutte le ore, e nel 99% dei casi hai le mani sporche di m***a, piene di bava, o stai insegnando una rimessa al piede, e quindi, è più facile parlare col Papa che con te.
Hai le risposte automatiche su Facebook, su whatsapp, e quando vai a leggere i messaggi ricevuti in una giornata, ancora arrostito dal sole cocente di Luglio, o bagnato fradicio dalla tempesta di Ottobre, e sogneresti una doccia più di una vittoria al Superenalotto, vorresti scaraventare il telefono giù dal balcone, ma ti metti a rispondere...
Non sai più cosa significa cucinare, perché piuttosto che metterti ai fornelli dopo un giorno incastrato nei tempi più dei mattoncini del Tetris, ti magneresti le carcasse putride che trovano i tuoi cani in spiaggia.
Hai 3 minuti per pi****re in tutta la giornata, e hai imparato a tenerla manco fossi al Guinness world record...
Sei talmente abituato alla sveglia alle 6:00 che anche durante la quarantena del Covid giravi per casa come uno st***zo a quell’ora, pensando a quale dannato tricks insegnare a qualche tuo povero cane pur di praticare qualcosa di cinofilo.
Dai un pezzo di cuore ad ogni cane che incontri, anche quelli che hanno proprietari sgodevoli più di un’ispezione a***e... e quando si ammalano, muoiono decrepiti dopo che li segui da una vita, si fanno male giocando, hanno il caghetto, tu ci sei sempre...
Mandi giù magoni, frequenti più cliniche che centri commerciali, segui cani che arrivano da storie inenarrabili, e sono dei veri pezzi di m***a quando li conosci; ci rischi le mani, ci rischi le braccia... se ti piace il settore dei comportamentali, come nel mio caso, sei poi bello che fottuto...
Ogni giorno che vai a letto illeso, ti ripeti che o sei davvero bravo, o sei un f***e incosciente con un c**o enorme, o semplicemente sei un c***o di cane pure tu.
Li vedi rinascere e non riesci a pensare a un’emozione più profonda, mistica e coinvolgente dell’aver cambiato un satanasso infame in un CANE con la C maiuscola.
Vivi con l’abbronzatura degli asfaltatori di autostrade addosso tutta estate, e lo sbalzo cromatico potrebbe consentirti di non indossare nemmeno più la canottiera...
D’inverno, invece, siccome rifiuti di lavorare con i guanti indosso, rischi l’ipotermia ogni giorno... ma te ne sbatti, e anzi, pensi a lanciare la nuova moda delle “purple fingers”....
Non sai più se sei un uomo, un ibrido, una donna, un’entità indefinita, a causa dell’armadio stile Homer Simpson; una sequela di accoppiate canotta+pantaloni trekking ( che più tasche hai e più ti senti figo ).
Alle cene con gli amici sembri sempre il pezzo di m***a che si fa i cavoli suoi perché il tuo telefono è un centralino, è sempre lo sarà... fintanto che non deciderai di scioglierlo nell’acido. A volte ti chiamano alle 23:45 per dirti che il cane ha fatto due scoregge in più del solito... o che il cucciolo ha perso il dentino, o che al mare si è fatto il bagno 3 volte... e tu vorresti iniziare con l’appello di tutti i santi del calendario.... ma li ami quei bastardi... e sorridi, immaginando lo scorreggione, lo sdentato e lo squaletto ai lidi...
Sei un burbero maledetto, e la gente o ti ama o ti odia. Generalmente chi apprezza la trasparenza, ti classifica come quello “bravo ma st***zo”. Gli altri, quelli che si aspettano giustificazioni, coccole e moine, ti classificano come ST***ZO E BASTA.
A te non frega nulla.
Sei così.
Non sei nato per le sovrastrutture... per i teatrini e le allisciate di c**o.
Tu lavori per i cani.
La tua priorità è risolvere i problemi, non fare pubbliche relazioni con gli allievi umani.
Talvolta ti senti annientato, distrutto, assorbito.... e vorresti scomparire pur di riposare due ore la testa.... allora che fai?
Esci?
Macché....
Ti svegli alle 3:30 e porti IL TUO CANE a vedere l’alba al mare...
Il tuo povero cane che tante volte senti di trascurare, quel cane a cui vorresti dedicare tutto il tempo che hai, ma che invece è l’ultimo che ti ha a disposizione....
Non conosci le ferie, ma quando puoi ritagliarti qualche giorno ( 3, massimo 4), scappi ad isolarti in qualche bosco in cima alle Dolomiti, così che il telefono non abbia più rete... e tu possa dismettere i panni dell’addestratore e tu possa sentirti solo un proprietario... un conduttore...
Ma al secondo giorno, stai già pensando che forse quel cucciolo aveva perso un altro dentino, e che forse quel morsicatore che avevi visto qualche giorno prima, con le nuove regole gestionali stava meglio, e che forse per quella richiesta di stallo potevi dare disponibilità ai primi del prossimo mese...
Ed è quando apri la borsa, non vedi l’agenda, e ti parte l’attacco di panico, che capisci che è inutile negarlo a te stesso; SEI UN EDUCATORE...
Sei un Educatore prima che una persona.
Sei un Educatore prima che un uomo.
Prima che una figlio.
Prima che una amico.
Ed é triste, forse.
È incomprensibile, forse.
Ma inesorabile.....
Lo ami questo lavoro alla “ ciò che mi nutre mi distrugge “, sottovalutato e schernito, come se fosse una sorta di passatempo.
Lo ami, ti scorre nelle vene, e non sei nulla senza....
💙 datemi un campo, dei cani, e sarò tutto ciò che voglio essere. 💙
(F. S.) mi è stato detto; “ AAA! Beato te che fai il lavoro più bello del mondo.”
Vero.
Vero.
Non ho nulla da ribattere a questa affermazione....
Ma, come in ogni professione, se non ci sei dentro fino al collo, se non lo hai sposato il tuo lavoro, e se non ti ci connetti indissolubilmente a quello che fai, non si può spiegare quanta fatica, quanta costanza e dedizione comporti.
Sì. Sono un educatore. È il mio unico e vero lavoro... che mi porta via almeno 14 ore al giorno, di cui 10 trascorse in un campo.
Non ci sono Sabati, Domeniche, Natali e Capodanni.
Il telefono ti squilla a tutte le ore, e nel 99% dei casi hai le mani sporche di m***a, piene di bava, o stai insegnando una rimessa al piede, e quindi, è più facile parlare col Papa che con te.
Hai le risposte automatiche su Facebook, su whatsapp, e quando vai a leggere i messaggi ricevuti in una giornata, ancora arrostito dal sole cocente di Luglio, o bagnato fradicio dalla tempesta di Ottobre, e sogneresti una doccia più di una vittoria al Superenalotto, vorresti scaraventare il telefono giù dal balcone, ma ti metti a rispondere...
Non sai più cosa significa cucinare, perché piuttosto che metterti ai fornelli dopo un giorno incastrato nei tempi più dei mattoncini del Tetris, ti magneresti le carcasse putride che trovano i tuoi cani in spiaggia.
Hai 3 minuti per pi****re in tutta la giornata, e hai imparato a tenerla manco fossi al Guinness world record...
Sei talmente abituato alla sveglia alle 6:00 che anche durante la quarantena del Covid giravi per casa come uno st***zo a quell’ora, pensando a quale dannato tricks insegnare a qualche tuo povero cane pur di praticare qualcosa di cinofilo.
Dai un pezzo di cuore ad ogni cane che incontri, anche quelli che hanno proprietari sgodevoli più di un’ispezione a***e... e quando si ammalano, muoiono decrepiti dopo che li segui da una vita, si fanno male giocando, hanno il caghetto, tu ci sei sempre...
Mandi giù magoni, frequenti più cliniche che centri commerciali, segui cani che arrivano da storie inenarrabili, e sono dei veri pezzi di m***a quando li conosci; ci rischi le mani, ci rischi le braccia... se ti piace il settore dei comportamentali, come nel mio caso, sei poi bello che fottuto...
Ogni giorno che vai a letto illeso, ti ripeti che o sei davvero bravo, o sei un f***e incosciente con un c**o enorme, o semplicemente sei un c***o di cane pure tu.
Li vedi rinascere e non riesci a pensare a un’emozione più profonda, mistica e coinvolgente dell’aver cambiato un satanasso infame in un CANE con la C maiuscola.
Vivi con l’abbronzatura degli asfaltatori di autostrade addosso tutta estate, e lo sbalzo cromatico potrebbe consentirti di non indossare nemmeno più la canottiera...
D’inverno, invece, siccome rifiuti di lavorare con i guanti indosso, rischi l’ipotermia ogni giorno... ma te ne sbatti, e anzi, pensi a lanciare la nuova moda delle “purple fingers”....
Non sai più se sei un uomo, un ibrido, una donna, un’entità indefinita, a causa dell’armadio stile Homer Simpson; una sequela di accoppiate canotta+pantaloni trekking ( che più tasche hai e più ti senti figo ).
Alle cene con gli amici sembri sempre il pezzo di m***a che si fa i cavoli suoi perché il tuo telefono è un centralino, è sempre lo sarà... fintanto che non deciderai di scioglierlo nell’acido. A volte ti chiamano alle 23:45 per dirti che il cane ha fatto due scoregge in più del solito... o che il cucciolo ha perso il dentino, o che al mare si è fatto il bagno 3 volte... e tu vorresti iniziare con l’appello di tutti i santi del calendario.... ma li ami quei bastardi... e sorridi, immaginando lo scorreggione, lo sdentato e lo squaletto ai lidi...
Sei un burbero maledetto, e la gente o ti ama o ti odia. Generalmente chi apprezza la trasparenza, ti classifica come quello “bravo ma st***zo”. Gli altri, quelli che si aspettano giustificazioni, coccole e moine, ti classificano come ST***ZO E BASTA.
A te non frega nulla.
Sei così.
Non sei nato per le sovrastrutture... per i teatrini e le allisciate di c**o.
Tu lavori per i cani.
La tua priorità è risolvere i problemi, non fare pubbliche relazioni con gli allievi umani.
Talvolta ti senti annientato, distrutto, assorbito.... e vorresti scomparire pur di riposare due ore la testa.... allora che fai?
Esci?
Macché....
Ti svegli alle 3:30 e porti IL TUO CANE a vedere l’alba al mare...
Il tuo povero cane che tante volte senti di trascurare, quel cane a cui vorresti dedicare tutto il tempo che hai, ma che invece è l’ultimo che ti ha a disposizione....
Non conosci le ferie, ma quando puoi ritagliarti qualche giorno ( 3, massimo 4), scappi ad isolarti in qualche bosco in cima alle Dolomiti, così che il telefono non abbia più rete... e tu possa dismettere i panni dell’addestratore e tu possa sentirti solo un proprietario... un conduttore...
Ma al secondo giorno, stai già pensando che forse quel cucciolo aveva perso un altro dentino, e che forse quel morsicatore che avevi visto qualche giorno prima, con le nuove regole gestionali stava meglio, e che forse per quella richiesta di stallo potevi dare disponibilità ai primi del prossimo mese...
Ed è quando apri la borsa, non vedi l’agenda, e ti parte l’attacco di panico, che capisci che è inutile negarlo a te stesso; SEI UN EDUCATORE...
Sei un Educatore prima che una persona.
Sei un Educatore prima che un uomo.
Prima che una figlio.
Prima che una amico.
Ed é triste, forse.
È incomprensibile, forse.
Ma inesorabile.....
Lo ami questo lavoro alla “ ciò che mi nutre mi distrugge “, sottovalutato e schernito, come se fosse una sorta di passatempo.
Lo ami, ti scorre nelle vene, e non sei nulla senza....
💙 datemi un campo, dei cani, e sarò tutto ciò che voglio essere. 💙
(F. S.)