07/01/2018
A PROPOSITO DEL POVERO POSTINO,
E I TRE CANI...(DA GUARDIA)
Cani cattivi,
violenti,
cani che uccidono.
Si divertono a parlarne i giornali,
a metter foto orrende,
quando capita qualche disgrazia.
Si divertono le persone,
quando scelgono un cucciolo,
a prendere quello più mordicchioso,
a non ascoltare i consigli,
a essere non curanti delle caratteristiche di razza.
Dopo l'episodio in cui uno sfortunato corriere,
perdeva la vita "forse",
e badate forse,
morto in seguito "anche"
e ripeto "anche",
all'aggressione di tre cani liberi da guardia,
mi ha telefonato uno preoccupato,
perché anche il suo cane aveva ringhiato ad un tipo.
E che gli vuoi spiegare?
Le fobie vanno veloci...
I ragionamenti intelligenti e costruttivi no.
Bisognerebbe partire dalle basi.
Non si lasciano dei cani da guardia,
liberi dove possono entrare persone,
meno che mai se si tratta di un luogo pubblico,
dove persone possono arrivare in qualsiasi momento.
Quei cani saranno nel loro pieno diritto
di togliere anche la vita,
perché cosa ci sarebbe di strano?
Non saremmo forse contenti,
se arrivasse un malintenzionato,
e fosse bloccato?
Si, scrivo bloccato,
perché ipocritamente,
molti penserebbero "ucciso",
ma non avrebbero il coraggio,
di pronunciare queste parole.
I cani da guardia,
non sanno che quello è un postino,
e se vengono lasciati liberi,
in branco per di più,
possono farsi giustizia da soli.
Siamo noi esseri umani,
colpevoli,
di non aver messo divisioni,
tra loro e chi era innocuo.
Siamo noi esseri umani,
a non aver capito in tempo,
cosa può fare un branco.
Magari un cane da solo,
non avrebbe fatto niente più che abbaiare,
avvertire, pinzare anche,
ma si sarebbe controllato molto di più.
Con due, sarebbe stato già un altro affare.
Con tre, una faccenda molto seria.
Come quando vengono morsi dei bambini.
La tv ci passa continuamente,
documentari dove leoni attaccano
giovani zebre, giovani gazzelle,
o quelle malate.
E cosa c'è da capire?
Non è chiaro che gli esseri fragili,
vanno tutelati?
che la diversità scatena
la parte peggiore di tutti gli animali,
uomo compreso?
I bambini non bullizzano,
a volte fino anche alla morte,
i bambini diversi?
E cosa c'è di diverso dai nostri cani?
I branchi si approfittano
molto più facilmente,
della debolezza,
della diversità.
Chi li mette a guardia,
dovrebbe sapere cosa possono fare.
Insieme ai bambini,
non andrebbero tenuti coppie giovani
di cani con un predatorio,
perchè i bambini non hanno colpe di esserlo.
Un cane solo ci fa pensare spesso,
alle favole di Walt Disney,
per la delicatezza con cui si rapporta
con quel bambino,
ma è solo,
lo vede come il suo unico compagno,
ci è cresciuto,
gli abbiamo dato tempo di imparare
e ha capito da noi,
esseri umani,
quanto conti la sua presenza
nel nostro branco misto.
Ma non si mettono,
non si lasciano a loro stessi,
cani con senso predatorio
e neonati,
o due cani giovane da guardia,
inesperti e curiosi,
violenti come tanti giovani,
perché la parte più spietata che è in noi,
si,
anche in noi,
potrebbe avere la meglio.
Non c'era da ragionare,
quando dai tempi dei tempi,
cacciavamo per mangiare,
e attaccare il debole,
il malato,
era l'unico modo per sopravvivere.
Siamo tutti in vita oggi,
a fare filosofia,
perché i nostri antenati,
e quelli dei nostri cani,
sono stati assassini migliori degli altri.
E allora cosa c'è da stupirsi,
se anche un branco avesse ucciso?
Stupiamoci del perchè erano liberi,
ma non parliamo di cani,
parliamo di errori umani,
che possono derivare da mille motivi:
ignoranza, distrazione, quel che volete,
ma non parliamo di cani cattivi.
Viviamo in una società
dove portiamo i figli a scuola
e vengono seviziati,
a volte violentati,
in una società dove si insegna spesso,
a prevaricare gli altri,
appena se ne ha l'opportunità,
perché sennò sei un fesso.
Allora,
non parliamo di cani cattivi,
nemmeno se muore qualcuno,
quando questi trovano
un malcapitato intorno alla loro casa.
I branchi fanno cose che il singolo
non farebbe.
Allo stadio pestano, uccidono,
e da cani si spingono più lontano da casa,
fanno razzie,
non rispettano le normali regole del singolo,
che fa funzionare la parte più nobile di noi.
Ma un tempo,
anche i branchi servivano.
E quando mai sarebbero sopravvissuti,
gruppi di animali più piccoli,
se non avessero avuto la forza,
in gruppo,
di cacciare il più grosso
sfamandosi?
Ma se dei cani da guardia,
trovano uno nel loro territorio,
e magari questo ignora il comportamento
da tenere in siffatti casi,
cosa vi aspettate che succeda?
La tragedia era già successa a monte.
Tragedia per tragedia,
spero che gli sia venuto un malore
e sia svenuto, morto,
senza sentire più nulla.
Nella desolazione,
di animali senza colpa,
di comportamenti leggeri,
di un innocente morto in modo straziante,
io voglio solo sperare,
che non abbia sofferto troppo.
Noi,
non siamo diversi dagli animali,
siamo esattamente come loro,
chi più,
chi meno.
Agiamo tutti con le stesse logiche,
e come gli animali,
combattiamo con più violenza in gruppo.
Se quei cani avessero ucciso
una persona che si era introdotta
con una pi***la,
oggi staremmo decantando
la loro intelligenza,
ci sarebbe un boom di vendite di quella razza,
perché non conta la morte davvero,
ma solamente
"che ci tornino i conti",
si, solo a noi,
che siamo i peggiori degli animali.
© Francesco Mostacci 04/01/2018
ps. in foto Pablo,
una delle storie nel mio libro,
che arrivò e mordeva tutti.
Oggi, ama alla follia me,
e basta spiegare a tutti quelli
che si avvicinano a lui,
cosa non devono fare,
dopodiché, comincia ad amare anche gli altri.
Non siamo esseri perfetti,
la conoscenza,
ci serve a sopperire ai nostri punti deboli.