Attilio Miconi

Attilio Miconi Dog Trainer Professional
Esperto Cinofilo Area Comportamentale (EsCAC)
Formatore dei Formatori

14/11/2025

Il senso del saper essere, saper riconoscere... per saper fare

Alcuni giorni fa, durante una consulenza riabilitativa, osservo un cane estremamente nervoso che non riusciva a concentrarsi. Ogni mio gesto, anche piccolo, influenzava immediatamente la sua risposta, la sua reattività, la sua capacità di asolto.

A quel punto mi ho sentito il bisogno di rallentare, di respirare profondamente e di rilassare le mie spalle, trovare la centralità del mio corpo a partire dai piedi.
Così , in questa nuova dimensione di ascolto di me stesso per accogliere il cane, lui inizia via via a tranquillizzarsi, a essere meno nervoso, a prestare maggior attenzione a quanto gli propongo. e inizia a comprendere e seguire le proposte che gli faccio.

Sono queste le situazioni, ogni volta si ripresentano, a ricordarmi come le emozioni e i pensieri si manifestino nel corpo e come il corpo stesso, il mio, sia capace di comunicare segnali chiari o ambigui.

Essere consapevoli di quanto accade dentro di noi nelle relazioni riabilitative, ma più in generale in tutte le relazioni oltre la specie, significa riconoscere questi segnali e applicarli con il cane e con i familiari umani che ci chiedono di prendersi cura di loro.

Attilio Miconi.

Perché non scivi un nuovo libro?Eccolo!Ogni incontro autentico cambia la mente, il corpo e il cuore di entrambe le speci...
13/11/2025

Perché non scivi un nuovo libro?
Eccolo!

Ogni incontro autentico cambia la mente, il corpo e il cuore di entrambe le specie.

“Il cane: tu, io, noi” non è solo un libro, ma un viaggio dentro la relazione tra uomo e cane — dove la scienza incontra l’etica, e la conoscenza si trasforma in cura.

Neuroscienze, emozioni e comunicazione interspecifica si intrecciano per raccontare come crescere insieme, nella fiducia e nel rispetto.

📖 di Attilio Miconi
Un libro per chi ama capire, e non solo addestrare.

In uscita per Natale (spero)!

12/11/2025

Saper esserci con il cane.

Ripensa a un momento in cui il cane ha mostrato paura o entusiasmo.
Annota cosa stavi provando tu in quel momento.

C’è stata una corrispondenza emotiva?

L’obiettivo non è correggere, ma comprendere: la consapevolezza delle proprie emozioni è il primo passo verso una relazione equilibrata.

Attilio Miconi

11/11/2025

Essere etici non significa essere buoni, ma essere responsabili dell’impatto delle proprie azioni.

Ogni gesto educativo deve passare tre domande:
1. È utile per il cane?
2. È rispettoso per la relazione?
3. È coerente con ciò che insegno?

Se una risposta è “no”, la scelta va riconsiderata.

L’etica è la bussola dell’intenzione.

Attilio Miconi

Dedicato a Degaine (Deg)Viviamo in un mondo pieno di consigli su cosa fare per i cani…ma quanti sanno davvero 'esserci' ...
10/11/2025

Dedicato a Degaine (Deg)

Viviamo in un mondo pieno di consigli su cosa fare per i cani…
ma quanti sanno davvero 'esserci' con loro?
Silenzio, pazienza, sguardi: è lì che nasce il vero legame.

Attilio Miconi

Aiuto il mio cane elemosina il cibo dal tavolo!Cosa posso fare?Un racconto da una storia vera, nomi dei cani di fantasia...
10/11/2025

Aiuto il mio cane elemosina il cibo dal tavolo!
Cosa posso fare?

Un racconto da una storia vera, nomi dei cani di fantasia

Ciao a tutti, io sono Argo, un cane molto goloso.
Amo tutti quei profumini irresistibili che si sprigionano da quella stanza magica dove voi umani vi divertite a cucinare. Usate strani oggetti: un mobile che fa uscire fiamme, ciotole con i manici che chiamate pentole, e uno strano buco che diventa caldo e fa uscire profumi deliziosi — il forno, credo si chiami.

Insomma, per noi cani, è tutto un mistero… ma che odori, ragazzi!

Il fatto che vi sto per raccontare è molto comune — almeno a sentire i miei amici dell’area cani.

Noi, poveri affamati a quattro zampe, veniamo sgridati ogni volta che cerchiamo di assaggiare quei vostri cibi così invitanti. Ci dite che “fanno male ai cani”. E io vi credo, eh… anche se, onestamente, certe cose fanno male pure a voi! Ma non mi sembra che vi tratteniate troppo, giusto?

Comunque, non sono un dietologo, quindi torniamo al punto.

Quando ero più giovane, mi bastava appoggiare le zampe sulle vostre gambe e con uno sguardo supplichevole — quello da “poverino affamato” — ottenevo quasi sempre un pezzetto di pane o qualcosa con un po’ di sughetto.
Col tempo, però, sono cresciuto… e il mio muso è arrivato proprio all’altezza del tavolo. Così, da un po’ di tempo, ogni volta che provo ad avvicinarmi, mi sento dire:
👉 “A cuccia!”
👉 “Ignoralo!”

E devo dire che mi è anche andata bene: alcuni miei amici vengono addirittura chiusi in un’altra stanza o, peggio, mandati in garage all’ora di pranzo!

Poi un giorno ho conosciuto Luna, una splendida cagnolona che mi ha raccontato una storia incredibile.
Anche lei, come me, era una “supplicona da tavola”. Ma da un po’ non ne sente più il bisogno.
Curioso, vero? Così le ho chiesto: «Come hai fatto?»

E lei mi ha raccontato che i suoi umani si sono affidati a una persona un po’ speciale — un umano che capiva noi cani, ci ascoltava e ci insegnava le buone maniere senza urla né punizioni.
Questo umano ha spiegato ai suoi proprietari un metodo semplice ma geniale:
💡 dare anche a Luna un “posto a tavola”!

Hanno sistemato una cuccetta accanto al frigo, non troppo vicina al tavolo, e hanno cominciato un piccolo rituale quotidiano:

Prima di sedersi a tavola, uno dei suoi umani la chiamava dolcemente, le faceva qualche coccola e le dava un ossetto da sgranocchiare nella sua cuccia.

Durante il pasto, se Luna si avvicinava al tavolo, l’umano di turno si alzava con calma, la richiamava nella cuccia, la accarezzava e, quando si tranquillizzava, le portava un piccolo premio — magari un pezzetto di pane.

All’inizio, Luna ci provava lo stesso: si avvicinava, guardava, annusava… ma dopo un paio di settimane ha capito che non serviva chiedere.
Ha capito che, se restava tranquilla, i suoi umani si sarebbero ricordati comunque di lei.
E sapete cosa mi ha detto?
Con un piccolo abbaio e un’occhiolino mi ha sussurrato:

“Ho capito che tanto mi portano loro qualcosa di buono. Perché alzarmi e mendicare, quando posso rilassarmi nella mia cuccia?” 🐾

Oggi, Luna non elemosina più. I suoi umani, quando finiscono di mangiare, le offrono un pezzettino di pane o un osso, poi vanno tutti insieme sul divano a guardare quello strano oggetto con dentro le persone piccole — sì, la televisione!

E io, Argo, spero tanto che i miei umani leggano questa storia…
Così magari anche noi potremo avere il nostro “posto a tavola” e vivere quei momenti insieme, ognuno nel proprio spazio, con amore e rispetto reciproco.

Grazie Luna, per la lezione che ci hai insegnato: a volte basta un po’ di comprensione per vivere in armonia.

08/11/2025

Motivazioni nel cane:
Tra bisogni pulsionali da soddisfare, o desideri da realizzare.

I bisogni motivazionali nascono quando qualcosa manca davvero — come il cibo, la sicurezza o l’affetto — e spingono a cercare sollievo immediato per stare bene.

I desideri, invece, parlano di ciò che si 'sogna': esprimono chi siamo e chi vogliamo diventare, come realizzarci, o scoprire nuovi orizzonti.

Soddisfare un bisogno ci fa stare meglio per un momento;
realizzare un desiderio ci fa crescere dentro.

Trovare equilibrio tra ciò che ci serve e ciò che ci ispira è la chiave per vivere con pienezza e serenità.

Sono la stessa cosa?

La motivaziona sul bisogno parla di urgenze, mentre quella sul desiderio parla di opportunità.

Attilio Miconi

07/11/2025

Mi prendo cura di me per prendermi cura di te!

Prendersi un momento per ascoltarsi davvero — per sentire ciò che si muove dentro noi — è un atto di amore.

Riflettere sul nostro essere umani, dare spazio ai sentimenti, alle emozioni e ai pensieri che ci attraversano, ci permette di incontrarci in profondità.
È lì che nasce la consapevolezza, quella che ci aiuta a entrare nel cuore pulsante delle relazioni che colorano la nostra vita.

E, da questo spazio autentico, possiamo scoprire nuove possibilità di connessione: con noi stessi, con gli altri, e con i cani che condividono con noi il cammino, la casa, il lavoro, i silenzi e le emozioni.

Perché ogni relazione, umana o animale, fiorisce davvero solo quando impariamo a prenderci cura — prima di tutto — di noi.

Attilio Miconi

06/11/2025

🐾 I cani con poca autostima spesso diventano molto “autoefficaci”.

Ma non è un bene.

L’autoefficacia nasce dal “meglio faccio da solo”, l’autostima dal “posso contare su di te”.

Un cane sicuro di sé non è quello che si arrangia…
è quello che si fida. 💛

Attilio Miconi

06/11/2025

🐾 Autostima o autoefficacia? Non è la stessa cosa.

I cani con poca autostima, spesso, sviluppano una grande autoefficacia.
Strano, vero? Ma c’è un motivo.

👉 L’autostima è ciò che il cane pensa che il suo umano pensi di lui.
Nasce dalla relazione, dalla cooperazione, dal sentirsi ascoltato.
Un cane con buona autostima sa che, se ha un dubbio o una paura, può contare su una figura affidabile: qualcuno che non punisce, ma accompagna.
Il cane non ha bisogno solo di ordini, ma di persone che sappiano ascoltare davvero.

👉 L’autoefficacia, invece, è un’altra storia.
Significa: “Meglio fare da solo, tanto non posso contare su nessuno.”
È la strategia di chi ha imparato che chiedere aiuto non serve, perché nessuno risponde.
Un cane così agisce da solo non per sicurezza, ma per mancanza di fiducia.

Ecco perché autoefficacia e autostima non sono sinonimi.
La prima nasce dal bisogno di cavarsela da soli.
La seconda cresce dentro una relazione fatta di fiducia, ascolto e cooperazione.

Non facciamo confusione: un cane sicuro di sé è quello che sa di poter contare su di noi. 💛

Attilio Miconi

05/11/2025

CANI 'PERICOLOSI' E PROPOSTE DI LEGGE.

Il mio pensiero a tal proposito

Non abbiamo bisogno di muri,
né di liste di razze proibite.
Abbiamo bisogno di relazioni sane,
contesti adeguati, educazione, ascolto.

Perché il cane non è una minaccia.
È uno specchio.

E se una relazione fallisce… dobbiamo chiederci:
Dove non abbiamo ascoltato?
Dove non abbiamo capito?

Non domiamoli.
Comprendiamoli.

Solo così potremo vivere in un mondo più sicuro, più giusto
e, soprattutto… più umano.

Non si tratta di contenere i cani.
È necessario cambiare la cultura a partire da chi i cani, a vario titolo, li affida alle incolpevoli famiglie.

Attilio Miconi

Indirizzo

Piazza Maggiore
Bologna
40100

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