26/08/2022
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Stiamo umanizzando e rendere troppo confidenti gli animali selvatici e questo è un errore.
La riflessione che mi accingo a fare, è relativa al fatto che stiamo assistendo a uno stravolgimento della gestione della conservazione della biodiversità animale (selvatici).
Stiamo trasformando i selvatici in animali domestici, in particolare stiamo umanizzandoli troppo e renderli troppo confidenti con la specie umana.
Una prima e in assoluto errore è quello di rifocillare gli animali selvatici come se fossero dei gatti o cani. Questo aspetto che per molti potrebbe sembrare un’operazione innocua invece è molto pericolosa per la specie. Un esempio è il riccio europeo (Erinaceus europaeus) che ormai viene negli ambienti urbani rifocillato in modo continuativo con cibo secco per gatti, facendo perdere a tale specie la capacità di cercare cibo in modo naturale. Invece si trovano la pappa bella pronta. Vedere scene di ricci tutti insieme spesso insieme ai gatti è fatto grave. Non solo per una veicolazione tra specie differenti di malattie, ma soprattutto abbiamo abituato il riccio a mangiare insieme ad altri conspecifici, quando in natura il riccio cerca cibo in solidaria. Nel somministrare abbondante cibo a tale specie creiamo un’alterazione del loro comportamento in quanto questo in natura può verificarsi quando una determinata risorsa è abbondante. Poiché la risorsa di cui parliamo in merito al riccio sono crocchette per gatti messe dall’uomo, evidentemente questa situazione evidenzia una grave alterazione del comportamento eco etologico della specie in questione. In natura il riccio non mangia crocchette, mangia invertebrati diversi (coleotteri, lumache, ditteri, blatte, etc.). si ciba di carogne di animali, di micro mammiferi, anfibi, frutta (bacche etc.). Noi invece con il nostro comportamento abbiamo stravolto l’ecologia della specie. Con la scusa che non ci prede (cosa non vera riguardo il mondo degli invertebrati) abbiamo trasformato un animale selvatico in un animale confidente con l’uomo. Allo stato attuale manca uno studio sulla popolazione del riccio selvatico che tale alimentazione artificiale a lungo tempo possa creare soggetti obesi e quindi con problemi epatici, etc..
Ma l’elenco degli animali ormai abituati all’uomo perché questo ha talmente modificato il suo comportamento ecologico, sono le volpi (Vulpes vulpes), che anche loro ormai sono presenti in città e non più abituate a cacciare, ma alimentarsi nei luoghi di rifocillamento dei gatti randagi.
Sempre in ambito urbano il passero domestico (Passer domesticus), viene alimentato da parte di persone con la somministrazione di molliche di pane o briciole di biscotti spesso farciti di cioccolato etc. Questi prodotti sono assolutamente inappropriati per tali animali con conseguenze devastanti per l'apparato digerente che spesso porta alla fine anche alla morte dei singoli soggetti che continuano regolarmente ad essere alimentati in questo modo inappropriato. I passeri sono uccelli granivori per cui mangiano semi vari, integrando la propria dieta con proteine animali (infatti mangiano piccoli insetti) il pane e biscotti, patatine etc., evidentemente non possono far parte della dieta di questi uccelli. Se non si può far a meno di alimentarli si acquistino prodotti specifici per uccelli granivori presso i negozi specializzati di animali. Ma il mio consiglio è sempre lo stesso, non alimentarli, poiché si tratta di animali selvatici. Questo fatto che molti uccelli urbani vengono approvvigionati dall'uomo, fanno perdere alla specie interesse di cercare autonomamente cibo, poiché si abitua (consentitemi il termine) a questa situazione oltre alle conseguenze di natura veterinaria sopra ricordate. Infine come spesso accade per il passero domestico questi diventano troppo confidenti con l'uomo che arrivano a mangiare dalle mani dell'uomo e logicamente è un comportamento da assolutamente da evitare.
Anche in merito agli anatidi come cigni e altre anatre, in questo caso trattasi di fauna selvatica, che sempre più spesso si vedono nei laghi frequentati dalle persone, si assiste a uno spettacolo scandaloso ossia la somministrazione di pane e altri prodotti alimentari di natura antropica che nulla centra con la dieta di questi animali. Questi non devono assolutamente essere alimentati provvedono da soli alla ricerca del cibo, sono animali selvatici o comunque naturalizzati. La somministrazione di cibo in particolare di pane, croissant e altri alimenti sono dannosi a questi animali poiché possono insorgere patologie a carico dell’apparato digerente e in particolare al tessuto epatico.
Ovviamente qui ho trattato tale argomento in modo sintetico e generalizzato, ma ci sarebbe da dire che molti dei cambiamenti nel comportamento della fauna selvatica è dovuta proprio all’uomo e alla sua mania di umanizzare.
Giovanni Perretta
Foto Mario Buono e Flavia Buono Cigni reali (Cygnus olor) in stato di liberta dove l'uomo somministra alimenti errati.