Libera Accademia Interdisciplinare Cinofila Italiana

Libera Accademia Interdisciplinare Cinofila Italiana LAICI promuove una cinofilia secondo un modello interdisciplinare Istruzione

Se hai un cane con gravi problemi di aggressività…contatta un Medico Veterinario Esperto in Comportamento.Perché? Perché...
31/10/2024

Se hai un cane con gravi problemi di aggressività…contatta un Medico Veterinario Esperto in Comportamento.
Perché?
Perché la legge dice che la tutela dell’incolumità pubblica ( persone e animali) dalle aggressioni dei cani è di competenza medica , cioè dei Veterinari Esperti in Comportamento.
Se qualcuno ti consiglia di fare altro è perché non conosce la legge oppure volutamente vuole che tu la ignori.
A chi ti dice che non ci sono regolamenti sulla tutela dell’incolumità pubblica dalle morsicature dei cani spesso è perché non gli piacciono i regolamenti già in vigore e che potrebbero di certo funzionare meglio se chi ha un cane con problemi di aggressività li rispettasse o fosse aiutato a rispettarli .

La cinofilia si perde ogni volta che lascia la strada del buon senso e intraprende quella della mercificazione. Quando d...
28/10/2024

La cinofilia si perde ogni volta che lascia la strada del buon senso e intraprende quella della mercificazione. Quando dei propri successi vuole farne campagna promozionale e perde di vista il fatto che si dovrebbe prendere cura di cani e famiglie in difficoltà.
La cinofilia si perde ogni volta che usa il cane come manifesto della bravura di un uomo.
La cinofilia si perde ogni volta che usa principi per farsi bella e poi li straccia per il proprio tornaconto .

Alla fine si riduce sempre tutto a un bisogno ancestrale di sicurezza necessario per “innamorarsi della vita e assumersi...
25/10/2024

Alla fine si riduce sempre tutto a un bisogno ancestrale di sicurezza necessario per “innamorarsi della vita e assumersi il rischio di vivere”
Cit.
Allora forse dovremmo trasformare la domanda da “perché si comporta così” in “da cosa si sta proteggendo?” quando osserviamo comportamenti disfunzionali.
Così con le persone, così con i cani

“Gestire” ecco uno dei verbi più utilizzati nelle richieste da parte dei Conviventi Umani dei cani. La richiesta di Migl...
23/10/2024

“Gestire” ecco uno dei verbi più utilizzati nelle richieste da parte dei Conviventi Umani dei cani.
La richiesta di Migliorare la gestione dei cani spesso nasconde il bisogno di controllare ciò che non si conosce e che quindi spaventa. Il bisogno di gestire ci allontana dalla necessità di capire perché per comprendere l’altro, anche se cane, richiede uno sforzo personale e intimo.
Spesso i percorsi insieme ai cani toccano corde molto intime dei familiari umani nei quali, ci si può trovare davanti ad aspetti di noi stessi che in altre situazioni fatichiamo a osservare.
I cani ci invitano a riflettere…spesso su noi stessi e solo per questo dovremmo ringraziarli.

Solidali verso i colleghi del  di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napolihttps:/...
21/10/2024

Solidali verso i colleghi del di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli

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L'episodio di violenza a danno dei colleghi operatori sanitari del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II rappresenta un atto criminale verso la nostra professione, da sempre in prima linea nella salvaguardia della salute dei nostri animali da compagnia.

A rendere ancora più grave, se possibile, l’episodio è l’aggressione a studenti e dottorandi nel contesto delle sale dell’Ateneo, un luogo di studio e cultura trasformato in teatro di volgare aggressione.

Si tratta, purtroppo, dell’ennesimo fatto di cronaca, aggravato dal fatto che sia avvenuto peraltro in un luogo di formazione davanti agli occhi di studenti e tirocinanti, che testimonia un clima di violenza crescente nei confronti della nostra categoria, frutto di una mancanza di rispetto nei confronti del medico veterinario e da una mancanza di consapevolezza da parte dei detentori e dei proprietari nella corretta gestione dei loro amici a quattro zampe.

L’episodio, spregevole, non può e non deve intimidire i nostri colleghi a denunciare atti del genere ed anche a segnalare tutti i casi nei quali è ravvisabile il maltrattamento per omissione delle cure veterinarie.

Il Consiglio dell'Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Napoli e la Federazione Regionale Campania degli Ordini Veterinari esprimono piena solidarietà ai colleghi aggrediti e preannunciano fattiva vicinanza ai colleghi del DMVPA nel procedimento che ne scaturirà davanti all'Autorità Giudiziaria per fare chiarezza sulla vicenda.

Presto sempre molta attenzione a quanto il clima che si genera intorno a una seduta di sport, educativa o riabilitativa ...
01/10/2024

Presto sempre molta attenzione a quanto il clima che si genera intorno a una seduta di sport, educativa o riabilitativa favorisca o inibisca lo svolgimento dell’attività proposta, i suoi benefici e quindi il benessere del cane. Il clima relazionale che si viene a creare durante un incontro è parte integrante della sessione stessa, infatti può favorire o meno l’apprendimento e la memorizzazione. Quando richiamiamo alla memoria fatti, competenze, esperienze apprese, riviviamo anche lo stesso stato d’animo con cui le abbiamo vissute e questo potrebbe anche impedirci di ricordare o di ricordare in modo distorto. Il clima relazionale incide fortemente sugli stati d’animo dei singoli

-L’aspettativa dell’insuccesso realizza l’insuccesso. Questo concetto vale sia per i cani insicuri a cui viene fatta una richiesta e che preferiscono non mettersi neppure in gioco piuttosto che fallire; sia per i proprietari che, devono svolgere un compito mentre vengono osservati, finiscono per essere più preoccupati di fare una brutta figura, perdendosi la gioia del divertimento. Anche alcuni cani lavorano meno bene se devono svolgere attività mentre sono osservati, chissà se anche loro temono le brutte figure… Aiutare queste coppie significa promuovere e valorizzarne i tentativi, stimolando curiosità e richiedendo bassi costi.

- L’iperprotezione non stimola sicurezza.
Creare un clima eccessivamente protettivo non permette ai singoli di sperimentarsi e di imparare dalle proprie esperienze. Vale sia per i cani che per i proprietari, aiutare troppo li costringe ad un ruolo passivo seppur privo di errori. Insomma, vale anche sbagliare anzi si ha diritto di sbagliare, l’importante è che l’errore sia sempre un punto di partenza e mai di arrivo. L’importante è che si possa porre rimedio ai propri errori tanto da renderli utili. Aiutare queste coppie significa costruirgli un clima accogliente e mai giudicante. No, non esistono critiche costruttive.

- Performance non significa successo. Indubbio che se vi è la richiesta di svolgere un’attività la performance fa parte del gioco, ma di certo l’obiettivo non è avere performance continue. Sia i cani che i proprietari sanno essere performativi e richiestivi, al punto da far sentire l’altro inadeguato creando un cortocircuito nella coppia. Aiutare queste coppie significa aiutarli a trovare il tempo giusto che sia soddisfacente per entrambi nel fargli svolgere un’attività insieme.

Ad ognuno la sua modalità. Ognuno ha le sue caratteristiche: fisiche, emozionali, relazionali. Dovranno diventare potenziali e non vulnerabilità. Sarà quindi il lavoro che dovrà adattarsi alle caratteristiche e non il contrario. In questo senso ogni tipo di proposta standardizzata sarà controproducente perché non esalta le singolarità ma mette in evidenza le mancanze.

Dott.ssa Federica Manunta

Nessun approccio nega l’utilizzo della museruola, anzi, in ogni corso educatori che si rispetti si impara come insegnare...
27/09/2024

Nessun approccio nega l’utilizzo della museruola, anzi, in ogni corso educatori che si rispetti si impara come insegnare a un cane a indossarla e si impara a scegliere il modello più adatto alla sua fisicitá e al suo benessere psico-fisico.
Se in un corso educatori questo non viene insegnato - a prescindere dall’approccio al quale si riferisce- è il corso a non essere degno.
Qualsiasi professionista cinofilo che disincentiva l’utilizzo della museruola lo fa a nome proprio e non in rappresentanza di un approccio.

Tutti i cani dovrebbero saper indossare la museruola perché nella loro vita potrebbe essere necessario indossarla: veterinario, mezzi o locali pubblici ecc
Quindi ogni percorso educativo dovrebbe prevedere questo training, affinché tale strumento venga vissuto dal cane nel migliore dei modi.

Era il 2021 quando sul nostro libroPRENDERSI CURA DEL CANE ATTRAVERSO LA RELAZIONE Parlavamo di GRATIFICA DIFFERITA e no...
19/09/2024

Era il 2021 quando sul nostro libro
PRENDERSI CURA DEL CANE ATTRAVERSO LA RELAZIONE
Parlavamo di
GRATIFICA DIFFERITA e non solo ne parlavamo ma operativamente la introducevamo nei percorsi educativi e riabilitativi e ovviamente diveniva uno degli argomenti portanti del Corso Istruttori Cinofili Riabilitatori EsCAc organizzato da Tambra ASD
Oggi siamo felici di sapere che vi sono studi scientifici che non solo in ambito umano ma anche negli animali non umani dimostrano l’importanza della gratificazione ritardata come sinonimo di autocontrollo perché stimola l’area cerebrale della corteccia prefrontale.
Ringraziamo Attilio Miconi Degaine
per aver introdotto questo importante strumento interpretativo e operativo in cinofilia

Riferimento
Delay of gratification in non-human animals: A review of inter-specific variation in performance

Irene Susini, Alexandra Safryghin, View ORCID ProfileFriederike Hillemann, View ORCID ProfileClaudia A.F. Wascher

Il Dolore è necessario?Il dolore ( fisico e o psicologico) fortifica, rende resilienti, il dolore è necessario allo svil...
11/09/2024

Il Dolore è necessario?
Il dolore ( fisico e o psicologico) fortifica, rende resilienti, il dolore è necessario allo sviluppo di un individuo. Ecco alcuni luoghi comuni da sfatare!
Il dolore purtroppo fa parte della vita di ogni individuo e le emozioni spiacevoli che procura (paura, rabbia, angoscia) servono a riconoscere il dolore in anticipo e a evitarlo. Il dolore crea ferite molecolari che segnano i percorsi di sviluppo e li indirizza; il dolore sensibilizza l’individuo perché sia in grado anticiparlo e permettergli di sviluppare strategie per fronteggiarlo.
Queste strategie sono di sopravvivenza ma non sono sempre funzionali con l’adattamento dell’individuo, anzi, spesso lo imprigionano tenendolo distante dall’adattamento all’ambiente nel quale vive.
Quando si incontrano cani che mettono in atto comportamenti fuori contesto bisogna riconoscerli come atti di difesa che l’organismo (non tanto l’individuo) produce, al di lá della consapevolezza e della volontà. Voler spezzare queste strategie, senza aver guarito le ferite sottostanti, significa voler spezzare l’individuo stesso, piegarlo, fare in modo che si arrenda al dolore, che lo subisca rimanendo impassibile.
Il dolore è già presente nella vita di tutti gli esseri viventi e non può essere considerato uno strumento educativo o ancor peggio riabilitativo. La paura non ha mai educato nessuno, a meno che non si intenda l’educazione come atto di sottomissione.
Dott.ssa Federica Manunta

COSA CI ACCOMUNA E COSA CI DIVIDE?Gli approcci in cinofilia sono numerosi, alcuni tra loro differiscono per principi e t...
05/09/2024

COSA CI ACCOMUNA E COSA CI DIVIDE?

Gli approcci in cinofilia sono numerosi, alcuni tra loro differiscono per principi e tecnicismi, altri per aspetti meno basilari ma che comunque ne determinano l’identificazione
I toni sui social, che si utilizzano per mettere in luce tali differenze, sono spesso duri, tanto da rendere quasi impraticabile un dialogo di confronto. I toni si fanno più aspri quando si discute sui principi sui quali si basano gli approcci e rispetto ai quali la mediazione non può essere praticata.

A nostro giudizio il primo principio imprescindibile che dovrebbe essere abbracciato da qualsiasi approccio è riconoscere che tutti i cani hanno diritto di nascere, crescere, svilupparsi in un ambiente rispettoso del loro benessere psico-fisico e riconoscergli il diritto di essere cresciuti, educati e addestrati senza che questo gli comporti sofferenza fisica e psicologica. Bisogna anche avere il coraggio di Definire cosa determina sofferenza in un individuo e bandirlo da qualsiasi approccio all’educazione e alla riabilitazione del cane.
Se non c’è questa basilare condivisione di principi non può esistere alcuna apertura di dialogo sugli obiettivi della professione e i tecnicismi con i quali raggiungerli, perché non sancire una volta per tutte i confini dentro i quali la cinofilia e i suoi professionisti debbano muoversi, rischia di farci cadere nel pericolosissimo detto che “il fine giustifica i mezzi”. I mezzi che si utilizzano sono essi stessi responsabili dei problemi relativi alla sicurezza sui quali ci si sta interrogando negli ultimi mesi. Il maltrattamento, l’indifferenza ai bisogni etologici e affettivi è il primo gravissimo passo verso cani in difficoltà e che quindi potrebbero divenire pericolosi per la comunità. Non si può pensare alla sicurezza dell’incolumità pubblica se non ci si prende cura del benessere psico-fisico dei cani, il vero primo atto di prevenzione.
Tutto il resto: lunghezza del guinzaglio, chi quando e dove indossare una museruola, se possano esistere luoghi sicuri in cui poter lasciare libero un cane, sono assolutamente inezie rispetto alla serietà del problema relativo agli atti di aggressione agiti dai cani
Federica Manunta
Attilio Miconi
Tambra ASD

Uno dei problemi della cinofilia è la mancanza di competenze in ambito istruttivo e nel riconoscere i disturbi del compo...
20/08/2024

Uno dei problemi della cinofilia è la mancanza di competenze in ambito istruttivo e nel riconoscere i disturbi del comportamento e questo porta all’errore nell’interpretare i comportamenti “sbagliati” del cane come carenza di educazione e non come manifestazione di un disturbo comportamentale. Se ad esempio avessimo un ragazzo che a scuola si comporta male, diversamente dai compagni, perché non sta seduto al banco, parla e si muove sempre e se rimproverato risponde male all’insegnante e l’insegnante interpretasse questo quadro come manifestazione di carenza di educazione del ragazzo e mancanza di rispetto nei suoi confronti, sarebbe portato a imporre la sua autorità sul discente . Qualora il comportamento del ragazzo non migliorasse potrebbe decidere, dopo averlo sgridato, anche di schiaffeggiarlo o comunque a inibirlo con i mezzi a sua disposizione.
Se nonostante i ceffoni il risultato non si ottenesse, quanto sarebbe lecito spingersi oltre, tipo legando le gambe al ragazzo per tenerlo seduto o comunque aumentando le punizioni?
Se qualcuno vi spiegasse che il comportamento del ragazzo non è dovuto a cattiva educazione ma a un disagio mentale alimentato anche dal conflitto con l’insegnante, cosa pensereste dei metodi usati nei suoi confronti? Li valutereste come abusi?
Tali cose accadono spesso in cinofilia per cui male interpretando quanto si osserva del comportamento del cane, pensando che sia un cane poco disciplinato e poco rispettoso, si agisce nei suoi confronti con inibizioni sempre più intense. Noi pensiamo che agire su qualunque cane con tali inibizioni,e in particolare modo su cani affetti da disturbo comportamentale, sia una modalità di abuso se non fisico di certo emotivo.
Per questo pensiamo che anche chi si occupa di educazione del cane debba avere competenze anche in ambito istruttivo, per sapere riconoscere e comprendere l’origine e la manifestazione dei disturbi comportamentali.
Un altro problema che si osserva in cinofilia è considerare la parola “compredere” sinonimo di “assecondare”
Comprendere che il cane soffre di un disturbo comportamentale non significa assecondare il problema e lasciare che si manifesti a discapito degli altri e del cane stesso ma prendersene cura in modo efficace nel rispetto del paziente stesso e in sicurezza rispetto agli altri.
Così con i ragazzi, così con i cani.
Dott.ssa Federica Manunta

Questo agosto ci sta riservando un bel pò di soddisfazioni perché sta nascendo un’onda sempre più grande e sempre più ch...
12/08/2024

Questo agosto ci sta riservando un bel pò di soddisfazioni perché sta nascendo un’onda sempre più grande e sempre più chiara contro l’addestramento coercitivo che non solo non tutela il benessere emotivo del cane ma preddispone allo sviluppo di patologie del comportamento. ANMVI e FNOVI si sono espresse a tal proposito in un comunicato congiunto . Evviva!!!

 FNOVI e ANMVI esprimono condanna e preoccupazione per la barbara sopravvivenza, testimoniata dalle recenti cronache, di metodi coercitivi e violenti

gentilezza e rispetto per i vostri animali sono presupposti imprescindibili.
10/08/2024

gentilezza e rispetto per i vostri animali sono presupposti imprescindibili.

Quando gli animali sono arrabbiati hanno bisogno di dirigere la propria collera verso obiettivi vivi. Ecco perché indiri...
10/08/2024

Quando gli animali sono arrabbiati hanno bisogno di dirigere la propria collera verso obiettivi vivi. Ecco perché indirizzare il loro comportamento verso oggetti inanimati, favorire i loro attacchi per poi mandarli a vuoto o interromperli bruscamente, potrebbe solo aumentare la frustrazione dei cani.
Panksepp ci ricorda che i sistemi emotivi possono essere sensibilizzati se sovraeccitati, quindi utilizzare oggetti inanimati e attività sportive per attivare artificialmente il sistema collera in cani con questo sistema sovraeccitato, finirà per sensibilizzarlo ulteriormente.
Dott.ssa Federica Manunta

Indirizzo

Via Belvedere 8
Brescia
25123

Orario di apertura

Lunedì 00:00 - 23:59
Martedì 00:00 - 23:59
Mercoledì 00:00 - 23:59
Giovedì 00:00 - 23:59
Venerdì 00:00 - 23:59
Sabato 00:00 - 23:59
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La nostra storia

Si legge LAICI e significa Libera Accademia Interdisciplinare Cinofila Italiana e siamo una scuola di formazione che vuole dire la sua in tre ambiti: Interventi Assistiti con gli Animali, Medicina Veterinaria, Cinofilia con lo scopo di formare professionisti competenti e aggiornati in grado di lavorare al meglio delle proprie possibilità con un approccio interdisciplinare. Quello che facciamo è organizzare e promuovere eventi formativi a breve, media e lunga percorrenza in queste 3 aree all’ interno delle quali spesso si trovano ad operare professionalità di diversa origine e competenza. L’obiettivo è che ognuno possa acquisire strumenti teorico-pratici scientificamente supportati e aggiornati, mettendo sempre in risalto il dialogo interdisciplinare a favore di un approccio sistemico.

Crediamo fortemente nell’ idea che la collaborazione sia la soluzione efficace per l’ottenimento dei migliori risultati professionali, crediamo che le individualità siano preziose se messe a disposizione del sistema quando si condividono gli stessi obiettivi. Non abbiamo paura del dialogo e del confronto purché siano sempre all’insegna del rispetto reciproco e dell’onestà intellettuale. L’unica cosa che non ci piace sono di dogmi.

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