23/05/2024
Microfilaruria - "Lo strano caso di Eolo G."
La cagnolina che vedete in foto è Eolo, una nonnina di 17 anni che ci è stata portata in ambulatorio per difficoltà a urinare e presenza di sangue nelle urine, lo scorso giugno.
Eolo era spesso stanca e affaticata negli ultimi tempi. Durante la visita in ambulatorio abbiamo auscultato un soffio al cuore e notato che le sue mucose erano cianotiche.
Abbiamo eseguito esami ematici, esame delle urine, ecografia addominale e ecocardiografia.
Dalle indagini eseguite, Eolo è risultata ammalata di Filariosi cardiopolmonare, una malattia parassitaria trasmessa prevalentemente attraverso il morso di una zanzara tigre infetta.
Si tratta di una patologia che se non prevenuta, non diagnosticata e non trattata in tempo può essere invalidante per un cane, fino ad essere fatale.
Le microfilarie hanno l'aspetto di piccoli filamenti microscopici, invisibili a occhio n**o. Trasmesse al cane attraverso la puntura di zanzara, le microfilarie si diffondono nell'organismo con il sangue e si fermano nel circolo cardio-polmonare; qui crescono, diventano adulte, si allungano fino a invadere anche le camere cardiache e si riproducono generando altre microfilarie.
Le filarie adulte erano ben visibili ecograficamente nel cuore di Eolo.
Il caso di Eolo è particolare perché il nostro laboratorio di riferimento, ACV Triggiano, ha evidenziato la presenza di microfilarie non solo nel sangue ma anche nel sedimento urinario di Eolo.
Evidentemente, Eolo aveva così tante microfilarie circolanti che in seguito a una forte infiammazione delle vie urinarie alcune di esse si sono riversate col sangue in vescica.
Da questo inusuale reperto, é nato uno studio che abbiamo il piacere di condividere con voi.
Si tratta di un articolo scientifico, pubblicato sulla rinomata rivista internazionale 𝑃𝑎𝑟𝑎𝑠𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜𝑔𝑦 𝑅𝑒𝑠𝑒𝑎𝑟𝑐ℎ.
Lo studio è stato svolto dal Prof. Domenico Otranto del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari con la partecipazione della Dott.ssa Livia Perles, la Dott.ssa Floriana Gernone e la Dott.ssa Iuliana Ionascu, e grazie al Laboratorio di Analisi Veterinarie ACV Triggiano con i suoi stimati collaboratori, il Dott. Giuseppe Menga e la Dott.ssa Stefania Fornelli.
Eolo dall'alto della sua saggezza di nonnettta 17enne ci ha insegnato tante cose con la sua storia:
- ci ha confermato che la filariosi cardiopolmonare è una realtà seria nella nostra città, Brindisi
- che è quindi importante e necessario ricercare filaria e fare prevenzione con repellenti per zanzare e prodotti microfilaricidi tutto l'anno, su tutti i cani del territorio, perché in una zona endemica tutti i cani sono a rischio
- che un sintomo apparentemente semplice, sangue nelle urine in questo caso, può nascondere situazioni ben più complesse e prima di intraprendere una terapia alla cieca è necessario avere una diagnosi
Infine, ma non meno importante, la storia di Eolo ci insegna che il dato clinico, le informazioni di laboratorio e della diagnostica per immagini si integrano e si completano, e sono tutti altrettanto fondamentali nella gestione di un paziente. E che la ricerca scientifica resta sempre un valido e fondamentale punto di riferimento, anche per un piccolo ambulatorio veterinario di quartiere come il nostro Ambulatorio Veterinario Santa Chiara
Per i più curiosi: è possibile leggere l'intero articolo scientifico sull'inusuale caso di microfilaruria cliccando qui sotto
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🔗https://www.acvtriggiano.it/media/allegato22802.pdf